La Posta di Luna

non ti nascondo che le cose che hai scritto le ho pensate pure io...ho cercato in tutti i modi di potergli parlare un'ultima volta, proprio perchè era qualcosa che dovevo a me stessa!da quel giorno, posso dire di essere più serena e di riuscire, almeno, a non pensare a lui tutti i giorni e tutto il giorno...non ti nascondo, però, che, quando il pensiero torna a lui, sento dolore nel cuore, perchè è come se fossi stata tradita...e, forse, se il tradimento fosse stato la causa di questo improvviso allontanamento, lo avrei accettato meglio. Sarò stupida, ma secondo me avere una risposta, anche brutta, è sempre meglio che non averne affatto...grazie per la premura e per l'attenzione!giovanna

mi piace come scrivi...dici cose giuste ma senza ferire, con molto garbo.ciao

Com'è più facile ferire qualcuno che si è amato dicendo assurdità al telefono. E' un vizio comune. Felice serata.

Dolce serata anche a te e grazie per il tuo commento Luna

Cara Luna, ormai mi rivolgo a te quando lui "ricompare"...avevi ragione, quando mi dicevi che doveva essere in me la decisione di non volerlo rivedere...e, ti dirò, è stata una decisione sofferta. Tuttavia, per motivi non dipendenti da me, ho avuto la necessità di contattarlo...ho provato in tutti i modi a non rivolgermi a lui, ma a chi con lui lavorava, ma purtroppo, e per me e per lui, lui gestisce proprio alcune notizie che riguardavano anche me e che io dovevo assolutamente sapere...gli inviai, dopo un'attenta analisi delle parole che utilizzavo, una mail molto stringata nella quale gli chiedevo la cortesia di darmi quelle info, se davvero le aveva, cosi come mi avevano detto i suoi colleghi. Mi rispose dopo 4 giorni...si scusava per non avermi risposto subito, ma giurava che era solo in quel momento che stava leggendo la mia mail...e, per quanto riguardava le informazioni, mi diceva che non se ne sapeva ancora niente. Risposi, dicendogli semplicemente di informarmi, dato che, come aveva sempre saputo, per me era una cosa di vitale importanza. Mi rispose...risentito del fatto che io non avessi creduto alle sue "parole"...ovvero, nella mail diceva che io gli avrei scritto che, non avendomi lui saputo dare le informazioni che chiedevo, avevo palesato l'intenzione di rivolgermi ad un altro rappresentante...scriveva che ero "liberissima di farlo" - testuale - e non si firmava nemmeno...insomma si era arrabbiato...ma, mai come questa volta, anzi dovrei dire pure questa volta, senza un motivo...gli ho risposto ancora, gettandogli in faccia quel suo modo pessimo di avere a che fare con me..di leggere spesso e volentieri tra le righe quello che però non c'è...sottolineandogli che se fosse stato più schietto nei suoi ragionamenti, probabilmente ci saremmo evitati tante discussioni inutili! rispose ancora, dopo nemmeno un'ora dall'invio dell'ultima mail...si scusava e diceva che era felice che io gli avevo chiesto quelle informazioni...che mi avrebbe dato senz'altro, appena venutone lui stesso a conoscenza. E poi mi ha scritto di un suo problema inerente proprio all'incarico che ricopre...non ho più risposto...mi sembrava anche abbastanza...poi...venerdi scorso sono andata all'università...avevo bisogno di parlare con un prof. non sapevo che lui fosse lì, o meglio, poteva anche essere, ma non credevo di incontrarlo...proprio fuori alla porta del prof...lui ne usciva ed io entravo...mi saluta, mettendomi una mano sulla spalla...leggerissima...come se avesse avuto paura di farmi male...confesso che rimasi un pò infastidita dalla cosa ed infatti a stento risposi abbozzando soltanto un mezzo sorriso, sai, di quelli di sufficienza...mentre tornavo al parcheggio, lo vedo da lontano, nel corridoio, da solo...il suo sguardo, appena varco la soglia ed entro nel corridoio che mi avrebbe condotta al parcheggio, è posato su di me...io guardo davanti a me, non lui...e passo, con decisione, senza voltarmi, anche perchè pensavo che non mi avrebbe salutata di nuovo...sarebbe stata una cosa ridicola...e invece, appena gli passo accanto - ma dire accanto sarebbe dire davvero vicino, ma tra di noi c'era parecchio spazio - sento un "ciao, giovanna!" praticamente gridato, che fa girare tutti! lo guardo...ha le guance rosse e mi guarda dritto negli occhio...gli ho appena sorriso e ho continuato a camminare, sentendomi i suoi occhi addosso...la mia amica, che mi accompagnava, ha detto che ha abbassato la testa, come in segno di resa...io non lo so che senso ha salutarsi...soprattutto salutarsi ogni volta che ci si incrocia!per me, non ha senso...in quel momento, ti giuro, credevo non mi facesse effetto...ma mi sono poi resa conto che la serenità che ho, a fatica, conquistato in questo periodo, praticamente è svanita non appena l'ho visto...era una maschera...che mi ero cucita per non soffrire. il fatto è che, purtroppo, nel mio cuore c'è ancora lui...e lui? è solo una forma di educazione, quella di salutarmi? e di rispondermi?forse voglio vedere quello che non c'è...o forse il cuore mi dice la verità?

Cara Gioanna, perchè non glielo chiedi? Senza dargli spiegazioni e senza sbilanciarti su ciò che provi tu per lui, chiediglielo. Digli chiaramente che l'altro giorno all'università hai avuto la sensazione che fosse rimasto dispiaciuto e tutto il resto e poi la domanda diretta "Vuoi dirmi qualcosa?" Rimani però sempre emotivamente distaccata...almeno per ora. Ricordati lo scopo è farlo aprire (nel bene o nel male) Altra tattica potrebbe essere incontrarlo ancora per caso (o almeno lui deve credere sia per caso) e giocare un pò con le sue emozioni con dolcezza, ma elegante distacco Un abbraccio Luna

Si...avevo pensato proprio questo..ovvero di incontrarlo di nuovo all'università e, in modo distaccato,giocarci un pò...