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Un libro per capire “l’eterno presente”
Post n°204 pubblicato il 01 Giugno 2017 da greppjo
Leggendo la recente pubblicazione di Fiorella Casucci dal titolo “Il futuro è nel nostro passato”, e dal sottotitolo “Frammenti di saggezza antica per un nuovo umanesimo” (Editore Calosci – Cortona, novembre 2016) , mi è tornato in mente il libro di Italo Calvino Perché leggere i classici: un’opera che contiene saggi e articoli sui suoi autori preferiti e sono scrittori, poeti e scienziati che più avevano contato in diversi periodi della sua vita. E l’autore di fiabe e racconti e di tanti romanzi di successo giustifica l’assunto perentorio con proposte di definizioni del tipo un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire, oppure i classici sono libri che quanto più si crede di conoscerli per sentito dire, tanto più, quando si leggono davvero, si trovano nuovi, inaspettati, inediti. E il libro di Fiorella Casucci, raccoglie e ci affida lo stesso convincimento, che giunge, in qualche misura, provvidenziale in un momento storico, in cui la distruzione del passato o meglio la distruzione dei meccanismi sociali che connettono l’esperienza dei contemporanei a quella delle generazioni precedenti, rappresenta uno dei fenomeni più tipici e insieme più strani del secolo passato e di quello che stiamo attraversando. E il ricorso al pensiero di Seneca, presente nella introduzione del libro, fa da solido architrave alla composizione della ricca e armoniosa architettura delle cento testimonianze sottratte al mondo dei classici greci e latini, oggetto, poi, di sviluppo, indagine e commento nella pubblicazione. E’ una preziosa ed esaustiva raccolta di citazioni quella che Fiorella Casucci ci consegna ed è in grado di aiutare a vincere l’indifferenza del lettore o a stimolare ancor più la sua curiosità fino a spingerlo a prendere in mano l’opera dalla quale quel pensiero o quella massima ha la sua scaturigine. In ogni frammento si avverte l’eco di convinzioni forti, di riflessioni profonde e sofferte, di speranze sincere e progetti lungimiranti. Nicola Caldarone |
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