Un blog creato da L_irrequieto il 04/12/2007

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« Messaggio #13Messaggio #15 »

Post N° 14

COLPITO UNO,

EDUCATI CENTO??

Le Ferrovie “rilicenziano” il ferroviere Dante De Angelis, colpevole come R.L.S. (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) di aver denunciato pubblicamente possibili lacune ammesse anche dallo stesso Amministratore Delegato Mauro Moretti che il 24 luglio scorso ha reso nota l'esistenza di “un difetto di progettazione” che assieme a “disattenzione” avrebbero determinato lo spezzamento di due Eurostar nell'arco di 10 giorni”; beninteso, ammettere l’esistenza di un errore di progettazione quando si parla di commesse pubbliche, è qualcosa di anomalo perché le cronache ci insegnano che negli incidenti ferroviari la colpa è sempre del macchinista.

 Allo stesso tempo negli incidenti aerei ai cacciabombardieri AMX dell’Aeronautica Militare la colpa era sempre dei piloti e quando il 14 aprile 1999 il sostituto procuratore Pititto ordinò il sequestro del caccia, venne fermato; solo dopo l’ennesimo incidente, nell’aprile del 2002 la Procura Militare di Padova ordinò il sequestro di una trentina di AMX e nel gennaio 2008 a seguito di un secondo sequestro, vennero messi a terra  per un pò di tempo tutti i caccia AMX dell’Aeronautica.

Anche nel disastro aereo dell’ATR-42 di Conca di Crezzo la responsabilità venne inizialmente addossata ai piloti e proprio l’ATR-42 sembra aver contribuito allo scontro tra l’allora Presidente dell’IRI (a cui era legato il progetto ATR) Prodi e l’allora Amministratore Delegato di Alitalia Carlo Nordio, scontro che si concluse con le dimissioni di Nordio e l’inizio della fine di Alitalia; dopo 7 anni dall’incidente di Conca di Crezzo, un altro incidente si verificò a Roselawn; in entrambi i casi la causa dell’incidente era stata la formazione di ghiaccio sulle ali ma solo dopo il secondo incidente venne ordinato ad ATR di inserire i sistemi antighiaccio.

Strano che non siano stati incolpati i ferrovieri anche il “problemino” dei binari della TAV in Campania di qualche annetto fa.

Certo quando si parla di commesse pubbliche si dovrebbe prestare un tantino di attenzione in più, anche perché una cosa sono divise con su scritto “POLIZZIA” ed un’altra quando si parla di aerei, treni, etc. Chi sa, magari se i responsabili pagassero di tasca loro certi acquisti, certi appalti sbagliati….magari apprezzerebbero di più la competenza ed il senso del dovere di chi solleva certi problemi.

Ma torniamo al ferroviere prediletto dalle Ferrovie, che già nel 2006 era stato licenziato per aver denunciato pubblicamente la pericolosità del “pedale dell’uomo morto”, tecnicamente conosciuto come VACMA, la cui rimozione era stata ordinata alle Ferrovie dalle ASL (competenti per la sicurezza sul lavoro) di Prato, Livorno, Genova e La Spezia  e dal Procuratore Beniamino Deidda al termine di un’accurata indagine giudiziaria. Dopo un po’ di mesi lasciato senza stipendio (lui e la famiglia) venne reintegrato (sarebbe stato reintegrato senza Articolo 18?).

De Angelis, va ricordato, è anche tra gli RLS che si sono opposti alla richiesta di archiviazione di Moretti ed altri due dirigenti nella strage di Crevalcore del 2005 costata la vita a 17 persone e per cui il 23 settembre l’AD delle Ferrovie Moretti dovrà testimoniare.

Certo non è che l’immagine delle Ferrovie ne esce tanto bene e a proposito d’immagine, nel 2003 Moretti giudicò lesa la sua di immagine dalla trasmissione Report nella quale la conduttrice Milena Gabanelli lo definì “uomo di ampie vedute” per il suo passato di rappresentante nazionale della CGIL Trasporti e la sua successiva brillante carriera nelle Ferrovie; per questo citò per danni calcolabili in un milione di euro più spese la Gabanelli; dopo qualche giorno arrivò anche la richiesta di Trenitalia, RFI e FS Holding; a Report venivano chiesti appena 26 milioni di euro e, va sottolineato che nessuno di Report è dipendente RAI per cui avrebbero dovuto pagarsi anche gli avvocati di tasca loro.

Dopo una causa durata 4 anni (chi sa come si dorme sapendo che ti chiedono 28 milioni di euro….) il giudice ha respinto le richieste e condannato Moretti e Ferrovie a rifondere le spese.

Anche in quel caso però, vennero licenziati 4 ferrovieri rei di non aver ostacolato la giornalista di Report nelle riprese che evidenziavano la mancanza di sicurezza; nelle Ferrovie rinomate anche per gli scioperi, “non c’è stata la mobilitazione dei sindacati confederali”; che si vuol fare, non ci sono più i sindacati d’una volta, oggi ci sono troppe distrazioni, ci sono i sindacati come CISL e UIL che assieme a Legacoop, Compagnia delle Opere, Confcooperative, etc, fondano Obiettivo Lavoro SPA, una delle prime tre “agenzie” per il lavoro; c’è la CGIL che isolò e allontanò Gioacchino Basile che aveva denunciato l’infiltrazione della mafia all’interno della Fincantieri di Palermo (infiltrazione che danneggiava economicamente anche la stessa Fincantieri) e i rischi per la salute dei lavoratori. Eh, non bisogna generalizzare però, si tratta di sindacati di grandi tradizioni e meriti che però, sembrano proprio aver perso la bussola e le condizioni della maggior parte dei lavoratori italiani, ne è la prova, vivente e non; il sindacato non deve servire a “collocare” (chi?), non deve servire a prestar soldi, non deve servire a portar voti, non deve servire per far carriera e men che meno ad integrare le pompe funebri; deve servire a tutelare i lavoratori.

Meglio uno come De Angelis che denuncia dovunque e comunque o meglio un sindacalista distratto, docile, etc. etc.? Chi sa, magari a fronte del “brutto processo” a cui De Angelis è stato sottoposto, si è risparmiato qualche bel funerale e mi spiace per i soliti “coccodrilli” ma tanto, in Italia le occasioni per piangere in pubblico non mancano; un pò di propaganda, un pò di salotto, si può fare anche sugli operai morti, no?

Mentre il ferroviere De Angelis e la sua famiglia sono senza stipendio, il Governo cerca rimedi per arginare la piaga degli incidenti sul lavoro e si parla ufficialmente di mandare anche l’Esercito nei cantieri, nelle fabbriche e in tutti i posti di lavoro a rischio; certo di differenza ce ne passa tra un D.V.R. (Documento di Valutazione dei Rischi) ed un V.C.C. (Veicolo Corazzato da Combattimento); si pensa di riqualificare qualche brigata? Chi sa, magari potrebbe essere più semplice, economico ed efficace, assumere qualche consulente veramente competente e ligio al dovere; mi sa che c’è giusto un ex ferroviere disponibile…

…………………………………………………………………………….

C’è una petizione on line a favore del ferroviere Dante De Angelis, questo è il link da dove si può anche prelevare il banner; quanto accaduto è aggravato dall'esempio dato a livello nazionale a tutti i lavoratori con responsabilità di sicurezza sul lavoro: chi parla è licenziato e la paura di parlare non si combatte con l'Esercito nei cantieri ma con la certezza di non poter subire ritorsioni come il licenziamento che si si ripercuotono anche sulla famiglia, proprio come la classica "vendetta trasversale".

E' per questo che dopo le parole, bisogna aggiungere i fatti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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La sicurezza del potere si fonda sull'insicurezza dei cittadini

Leonardo Sciascia

 

Esiste “un rapporto diretto, e anche statisticamente significativo, fra reddito pro capite e livello dei diritti e della libertà politica.”
Jean-Paul Fitoussi - “La democrazia ed il mercato”

Costituzione della Repubblica Italiana
Art. 36.


"Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa..."


Forse, l’articolo 36 della Costituzione era stato pensato e scritto per evitare che redditi e salari da fame portassero ad una regressione della libertà politica e quindi della democrazia.

 
 
 
 
 
 
 

PREMESSE

OLIGARCHIA ITALIA

QUEI DEPUTATI IGNORANTI

(E SCELTI MALE)

“La colpa è di Fini. Non di Fini Giuseppe, Forza Italia, professione dirigente, convinto che il Darfur sia un frenetico stile di vita. Di Fini Gianfranco (An), e poi di Casini Pierferdi (Udc), Fassino Piero (Ds), Rutelli Francesco (Dl) e ovviamente di Berlusconi Silvio e Prodi Romano; più alcuni altri. Perché — ammissione di Goffredo Bettini, senatore Ds molto potente a Roma—la composizione di questo Parlamento è stata decisa da una ventina di persone. La riforma elettorale-proporzionale- berlusconiana ha aiutato parecchio; anzi è stata una tentazione. In cui i leader sono caduti stilando le liste; e molto peccando in omissione di selezione di personale politico decente. O almeno che segua il telegiornale. O anche che legga i giornali e qualche libro, guardi i tiggì, e pazienza se ogni tanto si fa una canna, o peggio….”

Tratto da::«Darfur? Sono cose fatte in fretta» - Corriere della Sera, 12 Ottobre 2006

 
 
 
 
 
 
 

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