Creato da soleincielo83 il 12/01/2010

Luce di Dio

NON AVERE PAURA ,LA PAURA E' UN SENTIMENTO CHE NON PORTA ALLA VERITA'

 

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DIO CI PARLA ....ASCOLTIAMO FRATELLI

Post n°54 pubblicato il 13 Gennaio 2012 da soleincielo83

Pace a te Mia sposa, pace al tuo cuore che sente la gravità del momento presente e l’urgenza del tempo che scorre inesorabile. La tua anima non può accettare più le umanità, perché quella parte di te sente troppo forte la diversità di chi vuole ostinarsi a rimanere nella sua condizione umana. Il tempo presente è carico di eventi che l’uomo non capisce, i segni sono tanti ma solo chi ha occhi dello spirito riesce a capirne il significato ed a decidere seriamente della sua vita. Tutto è nelle mani dell’uomo, perché è l’uomo che con la sua volontà può respingere il male e fare del bene una potenza che sovrasti questo disamore che è cresciuto nel cuore dell’uomo. Figli a cui ho affidato la forza del Mio Amore per vincere nel mondo questo male, la vostra forza è una energia potentissima che il male teme, ed è per questo che egli non desidera che voi incontriate la vostra dimensione, che non riusciate ad aprire i vostri occhi verso le realtà divine, perché egli tremerebbe di fronte alla vostra forza che incarna la sua regalità divina. Figli, in questo tempo si sta combattendo la battaglia dello spirito di bene con lo spirito del male, sono energie che si scontrano e che possono vincere o perdere, voi possedete le vostre energie di bene, mentre davanti a voi vi sono posizionate energie di male e per vincere occorre solo avere dentro un credo molto forte e credere che le parole di Dio sono realtà che trasforma l’uomo che mette in atto tutto l’insegnamento divino. Ho dettato a questa chiesa fatta di anime semplici e devote, delle linee per arrivare a compiere dentro di voi quella trasformazione, perché la battaglia spirituale è più difficile da affrontare, perché gli spiriti infernali e demoniaci non si vedono, e anche se agiscono dentro il corpo degli uomini che sono senza Dio, questi non vengono evidenziati, perché le energie sono impercettibili, ma hanno una potenza di contaminare e di influenzare tutto attorno dove esse si espandono. L’uomo è composto di energia che serve per irradiare attorno a se la continuità, nella genesi l’uomo è posto al centro dell’universo come nucleo vitale e attorno a lui vi era l’universo che assorbiva la sua energia e poi la depositava di nuovo nell’uomo che ripeteva quel flusso di continuità. Ora se l’uomo è composto di energia egli stesso deve assorbire energia dall’esterno, ma se l’esterno è contaminato da una forza negativa, ciò che assimila è quella concentrazione che può influenzare il suo stato spirituale, è questa la battaglia invisibile che ora si combatte e se il vostro stato spirituale non è in grado di purificare tutto e di trasformare quel male nella sua energia, allora potete essere voi stessi destabilizzati nella volontà di progredire nella verità di Dio. Ecco perché ho voluto che ognuno di voi assimilasse la Mia Parola, perché nella Parola vi era una forte concentrazione di energia benefica che poteva fare da muraglia contro ogni attacco del male che può influenzare la vostra mente e anche la vostra decisione di bene. Ho voluto combattere con voi questa sottile e invisibile battaglia spirituale con il male, ma tutto può essere portato a termine in voi se davvero avete assimilato quegli insegnamenti che vi ho dato, perché la Mia potenza può avere effetto solo se in voi vi è un credo che crea una forza che si contrappone alla forza di male che oramai è presente attorno a voi. Gli ammonimenti che Io sto dando a questo mondo infedele, sono rafforzati dalla forza delle catastrofi che in tutto il mondo si affacciano sempre più frequentemente, e tutto questo è un segnale molto specifico della via estremamente pericolosa che l’uomo ha intrapreso per allontanarsi dal piano d’amore di Dio. Tutte queste calamità mettono in luce la pretesa dell’uomo di controllare la propria vita, ma lo scatenarsi della natura e degli altri elementi che l’uomo non riesce a controllare, mette in evidenza la piccolezza dell’uomo e ricorda che è Dio e non l’uomo a regnare sovrano su tutto. A volte l’uomo si dimentica che uno degli scopi per cui Io Dio comunico con l’uomo è proprio quello di avvertirlo del pericolo che incombe su di lui. Quello che è importante capire in questo momento è che la Mia Parola vuole sconvolgere anche i piani del male, perché vengo per scoprire i suoi piani e ad avvertire ognuno di voi che state combattendo ora una battaglia spirituale dove il male invisibile vuole determinare quella vittoria su di voi. Egli sa che il suo tempo è oramai finito, e che voi state per aprire delle porte in cui egli stesso poi sarà costretto ad inchinarsi alla vostra fortezza e divinità, ed ecco che la sua battaglia invisibile vuole porre dentro di voi le sue energie nefaste che possono corrompere la vostra mente, l’abbagliano se in voi non vi è quella barriera che vi fa vincitori su di lui. Figli, Io oggi vengo con questa Mia Parola a dirvi di non ignorare il nemico spirituale personale che vi attacca, perché per ognuno di voi vi è un nemico personale che ha atteso fino adesso per cercare di aprire un varco dentro di voi, perché Io vi dico che molti di voi si sono resi molto più vulnerabili e non hanno costruito la propria fortezza per cui il male, che sa le vostre debolezze, ora sta immettendo le sue energie per farvi regredire sempre di più e vi rende ciechi, vi da alibi per non capire il pericolo che sta di fronte a voi, e vi tiene lontani sempre di più dalle cose di Dio immergendovi in una realtà che sembrerebbe avere la predominanza. Figli la potenza del male consiste nel portarvi a negare la responsabilità dei vostri errori, ma nella misura in cui negate la responsabilità delle vostre azioni, chiudete la strada al pentimento e alla guarigione interiore, e frantumante ogni barriera che si può innalzare e permettete alle energie sataniche di inveire dentro di voi per dirottarvi su altri fronti. Larga è la via che porta alla perdizione, ma stretta è la porta che invece conduce alla vittoria sul male, oggi vi è una forte concentrazione di energia nefasta per cui questa energia induce l’uomo a camminare sulla via larga disconoscendo così la via di insegnamento che Dio stesso ha tracciato dentro l’uomo con i suoi continui appelli. Oggi la verità è sempre messa in discussione, anzi la verità è oscurata da ideologie che influenzano molto il pensiero e le scelte degli uomini, queste false verità messe in atto dal male, forniscono una forte convinzione che penetra dentro e fa si che porta alla scelta definitiva che ignora la verità rivelata da Dio. Anche molti cristiani sono sottoposti a questi influssi ed è per questo che moltissimi si sono persi perché hanno accattato dentro le convinzioni di una strada larga che eludeva quella strada stretta di Dio, che però portava alla vera vita. Il vostro compito figli è quello di aiutare più persone possibile a liberarsi dalle regole del principe delle tenebre, ed a demolire quante più fortezze del male per liberare quanto più territorio attorno a voi, ma per fare tutto ciò occorre prima di tutto arrivare a vincere la vostra battaglia spirituale, la vostra guerra di energie che si effonde tra di voi per cercare chi far cadere. Ricordatevi che il male ritorna in questo momento la dove ieri è stato sconfitto, perché ieri vi sentivate forti, perché eravate vigilanti e combattivi, oggi alcuni di voi possono invece essere più deboli perché hanno lasciato la vigilanza, hanno perso il loro allenamento nella preghiera è si sono lasciati andare all’accidia spirituale credendo di essere forti e di non temere attacchi del male, ma si sbagliano perché essi sono ora deboli e più esposti al male. Per combattere la battaglia in cui vi trovate immersi, avete bisogno di potenza dall’alto, e Io Dio voglio darvi il potere di prendere la spada dello Spirito che è la Parola di Dio, affinché divida quello che è umano dallo spirituale, smascherando il male, per fare di voi degli uomini forti e vittoriosi contro il male. Non ignorate la ferocia di questa battaglia, perché sarebbe una falsa speranza pensare che il male non attacchi proprio voi, perché alla fine potreste essere voi dei perdenti, perché ignorando la vostra forza voi fate si che la forza del male prevalga dentro di voi con il pericolo di morire spiritualmente.

Non combattere contro i vostri errori significa appoggiare la causa del nemico, significa starvene li inattivi mentre il male si aggira come un leone ruggente cercando chi divorare fra di voi. È una scena raccapricciante vedere che vi sono anime che pur sapendo che sono nell’errore percorrono come automi questa via senza nessuna resistenza. Il male rende ciechi e sordi, ciechi alla verità che Dio vorrebbe portare al vostro cuore e sordi alle parole di ammonimento che servono solo per riportarvi sulla retta via. Ora ricordatevi che si stanno aprendo delle porte di rivelazioni che invaderanno con l’energia la vostra condizione, ma saranno anche porte che potranno invece dividere la chiesa, perché chi nel cuore non ha avuto quella accortezza di lottare la sua battaglia spirituale, si troverà di fronte alla sua verità e quella rivelazione potrà essere per lui invece barriera che impedisce di entrare nella vita nuova. Da tempo vi sto dicendo tutto questo da tempo vi sto avvisando e vi ho dato mille modi per recuperare il vostro tempo per evitare quel pericolo davanti a voi, ora tutto si sta compiendo e chi non ha messo l’olio nella sua lampada allora si troverà nella sua oscurità spirituale. Tutto è nelle vostre mani figli, e queste porte stanno per aprirsi ai misteri del vostro essere divino, alle potenzialità della vostra carne e del vostro essere, divenendo sulla terra come coloro che risplendono di luce di Dio. Più incanalate la grande energia di Dio, più imparerete ad usare le vostre armi per abbattere la forza del male, e di rafforzarvi sempre di più, divenendo anche capaci di disintegrare le energie negative, per essere voi vincitori sul male. Meditate figli su queste parole perché il tempo che vi rimane è un tempo di grande assorbimento di queste Mie Parole per rendervi idonei a vivere della vostra grande forza che si sprigiona dal vostro unico essere divino. Questo è ciò che voi siete e chi capisce entra già nella sua dimensione e non avrete più paura di combattere contro un male che saprete arginare, perché avrete acquisito potenza e fortezza divina.

Questo è ciò che prometto per ognuno di voi, non siate superficiali e corrispondete invece al progetto divino che vi trasforma in uomini nuovi. La Mia Benedizione è una cascata di protezione che invade la vostra vita. Così Sia Amen nel Mio Amore che è infinto ed è verità e vita Così Sia Amen Amen

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Commenti al Post:
champions_3
champions_3 il 14/01/12 alle 20:53 via WEB
IL BUON PASTORE! Dio si fa conoscere dal suo popolo, rivelando alcune delle sue caratteristiche, mediante l’uso dei personaggi. Per esempio: un vasaio, dimostra che Egli è Colui che modella il Suo popolo; qui, come il pastore, Colui che guida il Suo popolo. In questa breve meditazione, vogliamo considerare Dio nella veste di pastore. Una cosa molto importante nel rapporto Pastore - gregge, soprattutto per le pecore, è saper distinguere la voce del pastore ed è importante anche che il Pastore usi la voce. Avere un Pastore muto non sarebbe una cosa ideale. Il popolo di Dio non deve preoccuparsi di questo, perché l’Eterno è l’Iddio che parla. Questa verità è stata evidente nella vita di Mosé; "Or il Signore parlava con Mosé faccia a faccia, come un uomo parla col proprio amico". Esodo 33:11. Diversa è la realtà per chi pone la propria fiducia in altri dèi."Gli idoli delle nazioni sono argento e oro, opera di mano d’uomo. Hanno bocca e non parlano…". La voce dell’Eterno è autorevole, imponente. Nel Salmo 29 leggiamo: " La voce del Signore è sulle acque; il Dio di gloria tuona… La voce del Signore è potente, la voce del Signore è piena di maestà… La voce del Signore fa tremare il deserto". Una tal voce, immagino il raggio di distanza che riesce a coprire, come deve essere forte l’eco mentre ogni parola rimbomba fra le colline e le valli. Come si sentono chiari i Suoi inviti, le Sue istruzioni. Che conforto per le pecore percepire una voce sempre vicino. La voce del Signore raggiunge il cuore degli uomini, arriva in ogni luogo, desidera ricondurre a se ogni pecora smarrita. "Gesù" parlando della voce del buon Pastore la descrive in questa maniera: "Le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le proprie pecore per nome e le conduce fuori… e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Un estraneo non lo seguiranno; anzi, fuggiranno via da lui perché non conoscono la voce degli estranei". Amici,viviamo in tempi di molti estranei, che vogliono solo confondere il gregge del Signore, ma non lasciamoci attrarre dalle loro parole lusinghevoli. L’unico scopo è quello di farvi allontanare dal gregge del Signore, vogliono rubare le Sue pecore, sono quelli che alla fine vi faranno allontanare totalmente dal Buon Pastore. Impariamo ad ascoltare una sola voce e ubbidire a quella voce che ci chiama a seguirLo. Il buon pastore Non vogliamo fare parte di quelli che Paolo descrive a Timoteo: 2 Timoteo 4:3 "Infatti, verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie". S.Paolo ai Galati 1:6-9 dovette dire: "Mi meraviglio che così presto voi passiate, da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro vangelo. Ché poi non c’è un altro vangelo; però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia anatema. Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annunzia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema". Ascoltiamo la voce del buon Pastore, non cerchiamo la voce di Dio in qualche profeta moderno,poichè se non l'ha costituito "DIO",egli è un falso profeta! Ma la voce di Dio è nella Sua parola. 1 Pietro capitolo 1:20; 2:22. Il pastore deve essere in grado di condurre il gregge in luoghi dove c’è abbondanza di cibo e acqua. Deve sapere provvedere per le loro necessità, curare ogni particolare. Il gregge dipende totalmente dal Pastore. Essi non sono in grado di distinguere l’erba buona da quella cattiva. Ezechiele,capitolo 34:14 : "Io le pascerò in buoni pascoli". A volte, quando mangiamo qualcosa che ci fa del male il "Signore" ci sa anche disintossicare. 2 Re capitolo 4 :38-41. Se l’Eterno è il tuo Pastore nulla, ti mancherà. S. Paolo scrive: "Dio supplirà ad ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze e con gloria, in "Cristo Gesù". Questo interessamento nel provvedere per il gregge è frutto del Suo amore per le pecore. Credo che per curare un gregge di pecore occorre passione, se questa manca, manca tutto. Il pastore diventa talmente affezionato alle pecore che gli resta difficile staccarsi da loro. Il gregge disperso dai lupi Tale è stato ed è l’amore di "Dio" per noi; Gesù ha dato la sua vita per le pecore. Un mercenario che non ama il gregge, si dà alla fuga e il lupo rapisce le pecore e le disperde, invece il Buon pastore ha l’atteggiamento di Davide, il quale ha difeso il gregge dal leone e dall’orso. La volontà di Dio è che nessuno è rapito dalle sue mani e Ezechiele,capitolo 34:12-13 : "…io andrò in cerca delle mie pecore e le ricondurrò da tutti i luoghi dove sono state disperse…le radunerò dai diversi paesi e le ricondurrò sul loro suolo". "Dio" vuole i suoi vicino a Lui, dove saranno al sicuro. Infine, collegato al pensiero precedente, un altro elemento importante: il rapporto personale e intimo che si crea tra gregge e pastore. È bello notare l’interesse personale che Dio ha nel condurre il Suo popolo. Ezechiele 34:11 :"Eccomi! io stesso mi prenderò cura delle mie pecore…". La comunione che abbiamo con il nostro Dio, è a tu per tu. Le religioni cercano di allontanare sempre i credenti dal loro Dio; per esse Dio si trova in alto, sull’apice di una scala che per poterLo raggiungere vi sono tanti altri che prima bisogna attraversare. Gesù ci ha rivelato il Padre, ha aperto per noi una via nuova, direi breve, anzi, diretta. Che dichiarazione meravigliosa fa il re Davide,servo di "DIO" esprimendo l’intimità e il rapporto personalizzato che c’era fra lui è Dio "l’Eterno è il mio Pastore". Dio non affida il compito ad altri, non si lava le mani quando le sue pecore si trovano in difficoltà. Il profeta scrive: "Io stesso pascerò le mie pecore, io stesso le farò riposare… io cercherò la perduta, ricondurrò la smarrita, fascerò la ferita, rafforzerò la malata". Il profeta Isaia scrive ancora: "Egli pascerà il suo gregge: raccoglierà gli agnelli in braccio, li porterà sul petto". La sua cura è costante, non c’è un momento in cui i suoi occhi non sono poggiati sul suo popolo. "Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me" Che grazia sapere che l’Eterno dimora in mezzo al Suo gregge. Credo che sia opportuno sottolineare qualcos’altro, ritenere nella mente del credente anche del ministro, che ""il Signore è il Sommo Pastore"". L’uomo è imperfetto potrebbe deluderti, "Cristo è il Pastore perfetto"!! Fra gli uomini non esiste un sommo pastore! Il gregge è del Signore; i credenti debbano ascoltare la Sua voce e seguire le Sue orme. "Dio è per noi un glorioso Pastore". Cordialmente,Antonio.
 
mirarosa70
mirarosa70 il 15/01/12 alle 15:01 via WEB
DIO ci parla....spetta a noi tutti ascoltare la Sua Parola e riconoscere i segni dei tempi....preghiamo x la conversione dei fratelli che non cono scono l'Amore del Padre.....Signore, pietà di noi tutti.Rosanna
 
 
soleincielo83
soleincielo83 il 21/01/12 alle 17:04 via WEB
Cara Mariarosa l'ascolto della parola di Dio ha come ascolto il cuore. Solo l'uomo che si denuda di tutte le umanità di tutti i suoi istinti naturali sà veramente conoscere la parola del pastore essa non violenta ma entra dolcemente nell'anima di chi avendo fiducia di lui apre la mente del cuore abbandonando la propria razzionalità .E' un contatto meraviglioso dove tutto ciò che ci circonda si annulla e senti veramente il calore della sua presenza e del suo dialogo con te facendoti sentire unica nel suo amore .La vera conversione che dovremmo evangelizzare è l'amore guardare con gli occhi dello Spirito dove tutto si illumina nella vera dimensione, io ti auguro di essere sempre piccola nelle mani di un padre che ti guiderà sempre .Ricordati i falsi profeti non fanno vibrare l'anima ma solleticano la superbia del proprio io e innalzano la materia .Un abbraccio da soleincielo e un bacio santo dal tuo Dio
 
susannacasta3
susannacasta3 il 19/01/12 alle 22:29 via WEB
Scusa ma mi piacerebbe sapere a chi DIO parla personalmente...dolce notte Rita
 
champions_3
champions_3 il 20/01/12 alle 12:17 via WEB
""SAPPIATE PRIMA DI TUTTO QUESTO:"" Che nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo,ma degli uomini hanno parlato da parte di "DIO",perchè sospinti dallo "SPIRITO SANTO". Seconda lettera di S.Pietro,capitolo 1 verso 20. Chi è da "DIO" ascolta le parole di "DIO"...S.Giovanni,capitolo 8 verso 47.
 
davide.lee
davide.lee il 20/01/12 alle 18:20 via WEB
dio è ovunque noi siamo respiriamo e viaggiamo.....sta a noi decidere il bene e il male delle cose......superkiss di cuore ovunque tu sia....davide
 
susannacasta3
susannacasta3 il 20/01/12 alle 19:24 via WEB
Cara nonm dici con chi parla DIO...ho letto 3 volte la Bibbia e ho fatto tre anni teologia...capisco la SACRA SCRITTURA...la cosa che non capisco è a chi ha parlato DIO PADRE ONNIPOTENTE!!!!
 
champions_3
champions_3 il 20/01/12 alle 21:14 via WEB
ECCO LA LUCE DELLO SPIRITO. QUANTO A VOI, AVETE RICEVUTO L’UNZIONE DELLO SPIRITO SANTO. 1 Giovanni 2:20,27 La funzione dell’unzione divina nel ministerio cristiano è fondamentale. L’unzione è segno di scelta, di chiamata e di consacrazione. Colui che è unto è una persona che assume una missione, un compito e una responsabilità. Molti religiosi ( non dispongono di questa unzione) che si trovano in diversi Pantheon in cui si danno appuntamento durante la settimana,ma senza la consacrazione a "DIO",ogni loro sforzo è inutile. C’è bisogno di unzione, più che di professione. Il grado di unzione è quello che distingue un mistero dall’altro. I. La Storia Dell’Unzione: Nell’Antico Testamento I sacerdoti furono unti con olio. Il proposito dell’unzione era specifico Esodo 30:30. Come mezzo per appartarli per il servizio speciale a Dio Levitico cap.8:12,30 “Mose prese quindi dell’olio dell’unzione e del sangue che era sopra l’altare; spruzzò Aaronne e i suoi paramenti, i suoi figli e i loro paramenti; così consacrò Aaronne e i suoi paramenti, i suoi figli e i loro paramenti con lui”. Questo atto di unzione si descrive come l’atto di consacrazione o santificazione. Per Aronne e i suoi figli, la parola ebrea “Kadesh” implicava “l’essere appartato” o “essere consacrato” come vasi speciali per la santità di "Dio". Questa chiamata ad esser “santo davanti a Dio” implica, in termini cristiani, che siamo stati rimossi dal mondo contaminato dal peccato, e siamo stati trasportati ad una nuova sfera dove "Dio" è Re. Si può dire che come unti siamo stati inclusi nella famiglia di Dio, e il Suo carattere è condiviso con tutti i suoi figli. La prima cosa che notiamo è che l’olio era sempre collocato sopra il sangue. “Sopra la carne dell’uomo non sarà diramato”, era una delle sanzioni o proibizioni più solenni di "Dio" Esodo 29:21 “Prenderai del sangue che e sull’altare, dell’olio dell’unzione e ne spruzzerai su Aaronne e sui suoi paramenti, sui suoi figli e sui paramenti dei suoi figli con lui. Così saranno consacrati lui, i suoi paramenti e insieme a lui i suoi figli e i loro paramenti”. Il cuore carnale non può ricevere lo Spirito Santo. Solo dopo esser stato toccato dal sangue e portato alla comunione con la morte e resurrezione di "Gesù" possiamo ricevere lo Spirito Santo nella nostra natura umana. Lo Spirito Santo è sempre associato con la croce e il sangue prezioso. I re furono unti con olio. Come servitori del loro popolo. In 1 Samuele leggiamo come il "Signore" rifiutò Saul come re, questo significava che doveva trovare un nuovo governante. Ma dove doveva iniziare Samuele a cercare? Il "Signore" lo guidò e lo fece andare da “Isai di Betlemme”, poiché Lui aveva scelto uno dei suoi figli per essere il prossimo re. Però quale di loro sarà? Uno ad uno, Isai fece sì che sette dei suoi figli si presentassero davanti a Samuele. Volta per volta, il "Signore" diceva a Samuele: “Questo no”. Mancava solo un figlio, il più giovane, un ragazzetto chiamato Davide,(che poi divenne il re) però questo si trovava fuori a prendersi cura delle pecore. Quando Davide fu portato davanti a Samuele, il "Signore" disse “è questo”. E cosi, Samuele unse Davide con l’olio, e lo "Spirito di Dio" venne su di lui con gran potenza 1 Samuele 16:13 “Allora Samuele prese il corno dell’olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli; da quel giorno lo "spirito del Signore" investì Davide. Poi Samuele si alzò e se ne tornò a Rama”. "Lo Spirito Santo" è Colui che ci unge come credenti. Così come i sacerdoti e i re devono essere unti con olio prima di iniziare il servizio, il potere "dello Spirito Santo" è necessario in ogni servizio che sia effettivo per "Dio". I profeti erano unti con olio. (1 Re 19:15-16) Per proclamare con coraggio le parole e la volontà di Dio. L’unto è un servitore, segnato per dare la testimonianza. I lebbrosi erano unti con olio: Levitico 14:13-18 (verso 17) “Del rimanente dell’olio che avrà in mano, il sacerdote ne metterà sull’estremità dell’orecchio destro di colui che si purifica, sul pollice della sua mano destra e sull’alluce del suo piede destro, sopra il sangue del sacrificio per la colpa”. Rappresenta la consacrazione a Dio: prima di tutto i nostri poteri ricettivi, rappresentati dalle orecchie; dopo i nostri poteri attivi rappresentati dalle mani; e dopo il nostro andare o condotta, rappresentato dai piedi. Così noi peccatori, chiamati a servire l’Iddio vivente, siamo santificati dal sangue della croce e dalla potenza del Suo Spirito. Così come l’olio santifica i sacerdoti e i lebbrosi, così lo Spirito "Santo santifica i figli di "Dio" che li strasforma ad un unico scopo. II. La Possessione Dell’Unzione: “Avete ricevuto l’unzione (“charisma”) del Santo”. 1 Giovanni 2:20 “Chrisma”: Qualsiasi cosa imbrattata su un’altra cosa, unguento, di solito preparato dagli ebrei con olio ed erbe aromatiche. Per l’apostolo S.Giovanni nella sua Cristologia, il “Santo” è un titolo scritto a "Gesù" di Nazareth. Lui è il “Santo” per la Sua natura e per la Sue opere. Cristo vuoi dire “Unto” L’unzione di "Gesù Cristo" a causa della Sua incarnazione, fu lo "Spirito Santo" Luca 4:18; Atti 4:27; Atti 10:38 “vale a dire, la storia di Gesù di Nazareth; come "Dio" lo ha unto di Spirito Santo e di potenza; e com’egli è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano sotto il potere del diavolo, perché "Dio" era con lui”; Notate che Gesù" è qualificato per essere un Profeta, un gran medico e un gran redentore. La ragione per cui il nostro "Signore Gesù", poté risuscitare i morti, dare la vista ai ciechi e liberare i prigionieri del diavolo, la ragione per la quale quella donna incurvata fosse raddrizzata, la ragione per cui Bartimeo recuperò la vista, la ragione per cui il lebbroso fu mondato, la ragione che alimentò, la ragione del potere di "Cristo" era l’essere unto della potenza dello Spirito di Dio. Questo,cari amici è il tipo dell’unzione di cui noi necessitiamo tutti i giorni della nostra vita. Altrimenti diremo anche noi “nel tuo nome abbiamo fatto questo…” ma solo per un tempo quando avevamo quel poco di olio nella nostra lampada, ma ora è finito. Chiediamo a Dio di essere riempiti continuamente della sua santa unzione. Giovanni dichiara: “Voi avete l’unzione del Santo”. Questa unzione che è dentro di noi non viene da fuori, scorre da dentro fino fuori. Nel giorno della Pentecoste lo Spirito Santo scese per ungere la Chiesa di Cristo (Atti 2:1-4) e si diramò fino all’estremità della terra. III. La Permanenza Dell’Unzione: 1 Giovanni 2:27 “L’unzione che avete ricevuto da Lui rimane (“menò”) in voi…” “Menò”: 1) rimanere, restare 1a in referenza ad un posto 1a1) soggiornare, rimanere 1a2) non partire 1a2a) continuare ad essere presente 1a2b) essere tenuto continuamente 1b) in referenza al tempo 1b1) continuare ad essere, non perire, durare, sopportare 1b1a) di persone, sopravvivere, vivere 1c) in referenza ad uno stato o condizione 1c1) rimanere come uno, non divenire un altro o diverso 2) aspettare, attendere qualcuno L’unzione del credente deve permanere. L’unzione è più importante dell’esperienza, è più necessaria dell’oratoria, è superiore all’intelligenza ed è maggiore dell’educazione. L’unzione non si può confondere con l’emozione. L’emozione è circostanziale, l’unzione no. L’emozione si produce attraverso sforzi umani, l’unzione no. L’emozione dipende dalla musica o da persone emotive, l’unzione no. L’emozione è umana, "l’unzione è divina". Così come fu proibito di imitare l’olio dell’unzione e usarlo per propositi secolari, allo stesso modo nessuno può imitare l’unzione dello "Spirito santo", che è quella di convincere di peccato. Quando "Dio" manda un risveglio, non deve regalare hamburger nei pub (Vedi Giovanni Battista, perché attraeva persone? In quale luogo?) Ma quando viene la gente è compunta nel cuore al punto che non si ha più il tempo nemmeno per concludere la predicazione come avvenne con S. Pietro in casa di Cornelio. Quando lo Spirito di Dio" viene c’è una grande convinzione di peccato al punto che ci si domanda “che dobbiamo fare per essere salvati?”. IV. L’Opera Dell’Unzione “L’unzione c’insegna (“didaskô”) ogni cosa”. 1 S.Giovanni 2:27 insegnare 1a) tenere dissertazioni con altri per istruirli, consegnare dissertazioni didattiche. 1b) essere un insegnante 1c) compiere l’ufficio di un insegnante, comportarsi come un insegnante. insegnare a qualcuno 2a) impartire istruzione 2b) instillare la dottrina in qualcuno 2c) la cosa insegnata o comandata 2d) spiegare o esporre una cosa 2e) insegnare qualcosa a qualcuno La rivelazione della Parola viene e si ottiene con l’unzione.>>> LA BIBBIA NON E'COMPRESA DA MOLTI PERCHE'A LORO MANCA L'UNZIONE.<<< Questo versetto, occasionalmente, ha dato luogo a strane interpretazioni. Alcuni hanno suggerito che sia dovuto al fatto che tutti i credenti hanno “l’unzione”, non necessitano di insegnanti. Questo verso non ha l’intenzione di disprezzare gli insegnanti, perché come indica chiaramente Efesini 4:11-13, il "Cristo" ascendendo “ha dato” maestri pieni dello Spinto Santo come uno dei doni per la sua chiesa. Rom. 12:7 anche dice che se il dono di una persona è l’insegnamento, deve esercitarlo. Perché avere il dono dell’insegnamento, se i maestri non fossero necessari? Il fatto non è, se dobbiamo o no ricevere istruzioni dagli altri. Certamente, tutti i cristiani possono beneficiare del ministerio dei maestri che sono diretti dallo Spirito Santo. Questo edifica le persone, e costruisce il corpo di Cristo. L’insegnamento solido produce credenti maturi. Senza buoni maestri, la chiesa perde il suo vigore spirituale e può giungere ad esser presa ed esser portata da qualsiasi vento di strana dottrina d'insegnamento. Le circostanze che ruotano intorno a 1 S.Giovanni, ci aiutano a intendere questo verso. Evidentemente, un gruppo di falsi insegnanti, aveva guadagnato spazio tra le chiese dell’Asia Minore (oggi Turchia). Questi “anticristi” (Giovanni si riferiva a loro in questo modo) negavano l’incarnazione di Cristo, non davano valore all’importanza di obbedire ai comandamenti di Dio, e suggerivano che la conoscenza segreta è data solo a poche persone (loro) che bisognava seguire ciecamente. S. Giovanni era contro questa dipendenza poco sana e insegnò ai suoi lettori che proprio perché avevano ricevuto l’unzione dello "Spirito Santo", non erano obbligati ad andare ad un’altra persona (o gruppo di persone) per poter stare bene con "Dio" o intendere la Parola di "Dio". 1 Giovanni 2:27 insegna che i credenti sono liberi di andare direttamente a "Dio", senza passare da nessun intermediario umano (come il clero di religiosità o i maestri). S. Giovanni aggiunse a questa verità una ragione vitale per la quale queste dottrine sono certe: l’Unzione dello "Spirito Santo" (potremmo dire con un’altra parola: l’abitazione dello Spirito Santo) che rende capace anche il più semplice dei credenti di intendere il messaggio di salvezza, con o senza l’aiuto dei maestri. "Dio" lo fece semplicemente affinché tutti potessero essere salvati. Rese chiaro l’Evangelo affinché chiunque con una mente aperta lo potessimo intendere. Egli dette ad ogni cristiano che ne ha fatto richiesta in preghiera l’“Unzione” dello "Spirito Santo" per renderci capaci di leggere la Bibbia e poter scoprire le sue verità per conto nostro. In poche parole, abbiamo il potere di pensare da noi stessi e discernere le cose giuste da quelle sbagliate,questo riguarda anche il lato religioso. I migliori insegnanti dipendono dallo "Spirito Santo" in due modi: Per aiutare se stessi come insegnanti, e per aiutare gli uditori. Così, tutto il processo di apprendimento non dipende dall’uomo ma da "Dio" perché è la Sua Parola quella che insegna. L’unzione per segnalare l’errore. Nei Giudici (vedi Gedeone unto, per togliere ogni forma di idolatria di casa e nella piazza della città), Neemia 9:20 “Hai dato loro il tuo buono Spirito per istruirli”: Salmo 143:10 “il tuo Spirito benevolo mi guidi in terra piana”; Proverbi 1:23 “io farò sgorgare su di voi il mio Spirito, vi farò conoscere le mie parole”. La ragione per cui ci sono delle sette è perché hanno uno spirito di errore. Con l’unzione diciamo quello che "Dio" vuole, facciamo quello che "Dio "desidera. "Gesù" ci ha detto che ci avrebbe mandato il consolatore e che ci avrebbe guidato in tutta la verità. Chi è questo consolatore se non lo "SPIRITO SANTO"? V. La Necessità Dell’Unzione Per presentare la Sua Parola come conviene. Per rendere gustosa, piacevole al credente la Parola. Per fortificare il credente attraverso questa Parola. Per conservare e preservare il credente attraverso la Parola. Vedi per esempio, alcuni cibi che vengono messi sott’olio, la parte che rimane fuori si guasta. Per illuminare. Così come l’olio è necessario per far brillare la lampada, lo è lo "Spirito Santo", che ci da potenza per brillare come luce del mondo. Quando nasciamo di nuovo,ovvero ci convertiamo, riceviamo luce nei nostri cuori perché lo "Spirito santo" viene a dimorare nei nostri cuori (2 Corinzi 4:6). Un’illuminazione costante (Esodo 27:20 “Ordinerai ai figli d’Israele che ti portino dell’olio puro, di olive schiacciate, per il candelabro, per tenere le lampade sempre accese”). Le lampade che si utilizzavano anticamente erano candelabri. Da dentro avevano un vuoto per versare olio affinché illuminassero e ardessero costantemente. Il sacerdote prendeva un utensile per pulire la lampada dalla fuliggine. Noi siamo come lampade dobbiamo essere ripieni di olio di "Dio, però molte volte ci sono dei disturbi nella nostra vita che non puliamo e la nostra lampada smette di ardere.(Perche ci dedichiamo alle cose non spirituali,ma carnali). Una cosa che può far spegnere la luce di Cristo in noi è la fuliggine del nostro cammino nel peccato; deve essere pulito costantemente con la preghiera di ravvedimento,preghiera che non deve mai essere abbandonata. Quando non cerchiamo la purezza in queste aree, si va accumulando la malignità, fino a tappare la luce di "Dio" (Matteo 6:22-23). Se quello che vediamo è gradevole a "Dio", allora tutto il nostro corpo sarà pieno della luce, però se vediamo quello che non conviene, allora staremo nelle tenebre. È importante che puliamo la fuliggine del nostro cammino con la Parola di "Dio",consultandola tutti i giorni. Che i nostri occhi vedano quello che è gradevole al "Signore" affinché la nostra lampada arda continuamente. Quando vedi l’olio appena spremuto è di un verde limpido, ma quando questo olio è usato già da tanto tempo e lo stoppino riacceso già molte volte e la cenere è caduta sulla lampada, l’olio va cambiando colore, diviene quasi color caffè, si possono vedere i residui dello stoppino bruciato, questo combustibile non serve più. Non viviamo nella vittoria del passato. Non viviamo della benedizione che abbiamo ricevuto in momenti particolari della nostra vita,quando sentivamo il fuoco che avevamo nel nostro cuore quando ci rivolgevamo a "DIO" con tutto il cuore,per bisogni particolari e sentivamo una pace profonda. Forse oggi la Bibbia è impolverata sulla televisione, o messa in una vetrina insieme agli Swaroski, come oggetto prezioso ma non utilizzato. E l’olio si é riempito di tanta sozzura che non può dare una luce brillante, e che sta divenendo lucignolo fumante, e che si sta spegnendo. Vogliamo invocare il dicendo: “Signore dacci dell’olio appena spremuto”. Non vogliamo l’olio vecchio che da un sapore più acido al palato. In alcuni casi siamo come Saul dove lo "spirito di Dio" si è dipartito da noi e non ci rendiamo conto di quello che è accaduto, e continuiamo a venire in chiesa,a cantare con le labbra,quando lo Spirito di Dio si è allontanato da noi. O come Sansone. In Matteo 25:8 si racconta della parabola delle dieci vergini e vediamo cosa accade alle persone che permettono che questo olio scarseggi nella loro vita “le lampade si spengono”. Lo spirito come l’olio, non si evapora, ma se lo abbandoni lo perderai. Il mio auspicio é,che tutti raggiungiamo l’altezza del salmista quando disse: Salmo 92:10 “io sono cosparso d’olio fresco”. Una delle cose che dobbiamo fare per prepararci per la venuta del Signore è lubrificare e alimentare la nostra lampada con olio affinché siamo luce nel mondo Romani 2:20 “luce di quelli che sono nelle tenebre”. Per lubrificare affinché non ci siano attriti. Lo vediamo nel buon funzionamento di un veicolo, se è lubrificato con “olio” saranno impediti l’usura e i guasti perché esso elimina la frizione tra le parti in movimento. Allo stesso modo nella vita spirituale, dobbiamo avere costantemente l’olio di "Dio" in noi,che è sinonimo dello "SPIRITO SANTO". Come potremmo lubrificare lo spirito umano, tirato strappato dalle discordie senza fine? Perché persino le denominazioni di alcune chiese, e gli stessi cristiani hanno avuto un ruolo tanto disgregativo? Il motivo è che non siamo stati unti dallo "Spirito Santo". L’olio dello "Spirito Santo" lubrifica il corpo di Cristo, unendo ai veri cristiani, che in un altro modo starebbero appartati gli uni dagli altri. L’olio di pace, amore e guarigione scorre solo quando siamo riempiti dello "Spirito Santo". Il Salmo 133:1-2, compara l’olio che scende dalla barba d’Aronne con la benedizione dell’unità tra il popolo di "Dio". Per togliere la tristezza. 2 Samuele 14:2 “Fingi di essere in lutto: mettiti una veste da lutto, non ti ungere con olio e sii come una donna che pianga da molto tempo un morto”. Questa donna doveva fingere un lutto, però Joab le disse di non ungersi con olio ma di fingere tristezza e dolore. Molte volte abbiamo esperienze molto dure nella nostra vita e restiamo frustrati nel cammino, pieni di tristezza e lutto, però il "Signore" ci ha unto con olio di allegria (Salmo 45:7) Il Salmo 104:15 parla “dell’Olio che fa brillare il viso”. Nel Salmo 23:5, Davide loda "Dio" che “unse con olio il suo capo”. Naomi disse a Rut (Rut 3:3) Noemi dette questa istruzione per far avere a Boaz una buona impressione di Rut. Non doveva mettersi il trucco come Izebel, ma mettersi il suo miglior vestito e l’olio per presentarsi in un modo adeguato e corretto. Anche se il proposito era solo quello di creare una buona apparenza fisica, ci ricorda come dobbiamo presentarci e preparare i nostri cuori in un modo spirituale per incontrarci con "Dio",senza avere delle distrazioni come alcuni usano fare. Per portare un buon odore, gradevole agli uomini. L’olio non necessariamente era soltanto d’oliva, ma era anche sinonimo di profumo; Luca 7:46. In questo senso l’opera dello "Spirito Santo" è un’opera di benedizione, quindi gradevole a "Dio". Troviamo una chiave interessante in Esodo 30:22-25. Il Signore insistette nell’utilizzare “le spezie più raffinate”. Erano costose e di grande valore. Il profumo aveva 5 ingredienti, e il numero 5 nella tradizione biblica, rappresenta la grazia di "Dio". Non possiamo ricevere l’unzione con i nostri sforzi ma Dio che è grande in misericordia e grazia, ci da l’unzione nel momento in cui ci doniamo in sottomissione a Lui,attraveso la preghiera. "Dio" fu molto specifico nell’uso degli ingredienti per l’olio dell’unzione. Non potevano utilizzare altra cosa. Ed era consacrato unicamente per l’uso nei Tempio. Mirra significa “amarezza”. Era importante per l’elaborazione dei profumi. Pertanto la mirra ci parla della fragranza amara. Ci sarà da affrontare la sofferenza, l’invidia e la persecuzione. Una delle cose che mi chiama all’attenzione è che quando nasce il bambino Gesù, i re gli portarono oro, perché era Figlio di "Dio", incenso perché era offerto in sacrificio e la mirra perché doveva soffrire per la sua gente,ovvero,per tutti quelli che desiderano essere salvati. "Gesù" fu ucciso per invidia dice la Bibbia. Sei preparato a resistere all’invidia? L’invidia è mutilante. L’invidia non la può sopportare nessuno che sia vivo. Devi essere morto. Parlagli ad un morto, non ti risponderà, pizzicalo non reagirà, insultalo, non ti risponderà. Ma fallo ad un vivente... L’unzione porta persecuzione, non sempre ti comprenderanno. La mirra era usata con una miscela di droghe (Marco 15:23). Con vino e con erbe e agiva come una droga che veniva data alla gente nella sofferenza per addormentarla e per non farla soffrire nel momento della morte. E questo fecero a "Gesù" sulla croce, ma lui non la prese perché non era né amareggiato, né depresso. Lui portò i nostri dolori coscientemente, non voleva essere addormentato. L’unzione è non rendere male per male... Ha una caratteristica interessante. Quando è bruciata, non si fonde, ma si ingrandisce e si rinforza. Il suo odore è simile a quello della vaniglia. Anticamente era bruciata durante i funerali per dissipare l’odore della morte. L’unzione? Si! L’unzione non si deposita sopra i vivi ma sopra i morti.(Morti al paccato) Per questo fa parte delle spezie per l’unzione. I morti alla “carne”, i morti all’“ego”, i morti all’“io”. Qui si vede un servo con l’unzione. L’unzione è depositata sopra un cuore crocifisso con Cristo che dice “non sono più io che vivo…”. L’ingrediente che dice “sei morto”. Cannella: Ha un gusto molto gradevole. Si usava per profumare la camera degli incontri più intimi. L’unzione rende gradevole lo stare in comunione. La cannella che è un albero della famiglia dell’alloro, si usava per profumare le camere intime dove lo sposo si incontrava con lo sposa e parla del diletto della comunione e l’intimità con Dio. Voglio domandarti: quanto tempo dedichi per cercare Dio? Hai comunione intima con Lui, o sei molto occupato e non hai tempo per Lui? Era un regalo degno per i monarchi e potenti. Canna aromatica. Questa foglia più si tritura, più fragranza emana. Cassia. È quella che chiamiamo come cannella. La parola ebrea per “cassia” è “Kadad” che significa “piegarsi, inclinarsi, incurvarsi” Quelli che sono stati unti dal "Signore" si sono inclinati, umiliati a Lui (1 Pietro 5:6) L’avversario vuole togliere l’unzione nelle chiese di qualunque denominazione attraverso l’orgoglio. Olio di oliva. Simbolo di fermezza. Il suo legno è molto duro. Da lì facevano il combustibile. L’uomo di Dio è come un ulivo ben piantato. Per guarigione. Gesù inviò i dodici per ministrare nel Suo nome. Loro scacciarono demoni e ungevano le persone inferme con olio (Marco 6:13). Per sanare le ferite (Luca 10:34) Questa é la parabola del Buon samaritano; un uomo colpito, maltrattato, che veniva da Gerusalemme a Gerico. Questo uomo ferito fu visto dal sacerdote in quei tempi, ma non lo aiutò, passò dal lato opposto, passò anche il levita e non lo aiutò ma si avvicinò un samaritano ed ebbe misericordia di lui, gli fasciò le sue piaghe versandovi olio e vino. Il sacerdote e il levita sono uomini della religione e della legge. Il buon Samaritano viveva al di fuori della religione,perchè la sua religione era Cristo. C’è tanta gente che viene ferita lungo le strade, e la religione non può curarla. "Gesù Cristo" dirama su di noi il suo olio meraviglioso dello Spirito Santo,se accettiamo tutta la sua legge Divina. Lo Spirito Santo guarisce e calma l’anima. CONCLUSIONE L’unzione è qualcosa che contagia il credente, è un soprannaturale che scende su tutte quelle persone che si adoperano a fare la volontà di "DIO",e sono attive nell'ubidienza e nell'adorazione a "DIO",l'unzione è tradotta "SPIRITO SANTO". Cordialmente,Antonio.
 
soleincielo83
soleincielo83 il 20/01/12 alle 23:25 via WEB
carissimo Antonio e a voi tutti che mi avete scritto stasera non posso rispondervi, poichè ho Mia Madre che stà molto male, pregate per lei, spero farlo domani. A te che domandi a chi parla Dio cos'e un nome per te? ricordati che persino l'asino di baal parlò, come Dio disse che avrebbe creato figli di Abramo dalle pietre, come non capisci che non puoi dare un limite a l'infinità di Dio ed al suo intervento d'amore di avviso e di protezione nei confronti dell'uomo, Suo figlio, ma rispetto i tuoi dubbi resta nelle tue certezze l'essenziale che i tuoi studi teologici non toccano solo la tua razionalità ma invadono la tua carità ed il timore dell'onnipotente Dio affettuosamente soleincielo
 
champions_3
champions_3 il 21/01/12 alle 17:13 via WEB
Ciao Viviana,per prima cosa mi dispiace tanto che tua madre stia male,comunque,a prescindere della nostra veduta cristiana,è scritto di pregare gli uni per gli altri,io lo farò volentieri dato che hai detto di pregare. In S.Giacomo,capitolo 5 verso 16,è scritto: ...pregate gli uni per gli altri affinchè siate guariti;la preghiera del giusto ha una grande efficacia. E il verso 15 conclude: La preghiera delle >> fede << salverà il malato e il "SIGNORE" lo ristabilirà. Ovviamente,le preghiere devono essere rivolte a "GESU' GRISTO" il "SIGNORE"! Un saluto fraterno,ciao,Antò.
 
JdeMolay
JdeMolay il 13/07/12 alle 20:13 via WEB
Ma non esiste nessun dio.... cristo è solo un fantomatico personaggio la cui storicità non è mai stata dimostrata; smettiamola di farsi seghe mentali con queste cavolate ed occupiamoci di cose più serie !!! Saluti
 
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Se ti fermi a guardare IL FINITO, L’IMPERFETTO, SE TI FERMI A RACCOGLIERE IL DOLORE, SE TI FERMI A PARLARE CON IL DOLORE, ESSO APRIRA’ DAVANTI A TE SOLO UNO SPAZIO DOVE LE OMBRE SI MUOVONO e l’ombra rappresenta l’incognita;  ma se ti fermi a raccogliere il Mio pensiero, se ti fermi a parlare con l’amore che esso possiede, queste ombre si dileguano e sentirai il mio calore avvolgerti, accarezzare la tua anima.

 

Ecco, questo è l’uomo perfetto che IO desidero, l’uomo che innanzi tutto si è saputo vedere e riconoscere lontano da ME, ma che ha fatto di tutto, per accorciare le distanze, fino a sentire il calore del mio amore, invaderlo e accoglierlo. La vostra paura nasce dall’incertezza e l’incertezza porta l’uomo a condurre sentieri sbagliati: la paura si combatte con la fiducia e l’incertezza con la convinzione che IO posso essere quella mano che vi può condurre oltre il vostro buio, oltre ogni vostra fragilità.

 

“Nella preghiera del Padre Nostro si recita: non ci indurre in tentazione. Questa frase che Io ho inserito significa una cosa sola: non che DIO ci induca alla tentazione, ma ho voluto insegnare che vi deve essere un rapporto tra Padre e Figlio molto stretto, dove il figlio chiede al Padre di non lasciarlo solo nella prova, di non lasciarlo solo quando il male viene a tentarlo e vuole separare il suo cuore dal suo”

 

L’uomo cammina su sentieri tortuosi, ma non si accorge che il mio sguardo è sempre poggiato sul suo capo e che quando IO sembro lontano, in realtà, sono più vicino che mai.

 

Non dimenticare che il grano e gramigna crescono insieme, sotto lo stesso sole, sulla stessa terra, ma poi viene il tempo della separazione, affinché l’erba cattiva non soffochi l’erba buona, perché ricorda, che mai il tuo Dio abbandona l’uomo giusto, mai il tuo Dio può lasciare il suo uomo nella tempesta, ma la mia mano, per amore del giusto si alza e ordina ai venti di placarsi e al sole di tornare a risplendere.

 

 

“Guarire i cuori affrantisignifica: portare consolazione a tutti gli uomini, aiuto e lo spirito di verità affinché la loro fede e la loro fiducia in Dio cresca ed  si possa  istaurare il regno promesso da Dio per l’uomo.

 

 

Il giusto non è solo colui che compie la volontà del Padre,

 il giusto non è solo colui che opera per mezzo della fede,

 il giusto è colui che cammina ancora, dopo tanto tempo e tanta fatica,

 per amore, con coraggio e forza, perché questa forza non appartiene alle vostre membra,

ma mi viene data in conformità alla vostra volontà.

 

 

 

 

 

Vedete sulla terra possono nascere  bambini che hanno degli handicap,  e tutto ciò è fonte di dolore sia per chi è genitore e per lo stesso  bambino che vive quella vita molto diversa dagli altri,  ma pensate che  l’amore di DIO abbia voluto  che  la sua creatura  possa essere cosi diversa da tanti? Eppure esiste la diversità, esiste la sofferenza e  solo elevandovi dalla terra capirete che quelle creature  sono un dono di DIO, perché portano a chi le accoglie una grazia particolare e la vita su questa terra è solo un piccolo percorso, poi quando essi rientrano  nella dimensione  del cielo, essi   si ritrovano a  vivere ugualmente ad altri,  in una perfezione indicibile, e qui si capiscono le parole del CRISTO: BEATI I POVERI DI SPIRITO, perché sono proprio queste persone  che hanno sofferto che possono dare  una conoscenza in più alle tante anime che  sono qui e hanno avuto una vita  molto diversa.

 

 
 

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