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L’ Associazione Secolare “Missionari Francescani del Rosario” si è riunita per la prima volta nel 2009 presso l’ospedale civile di Caserta. Si desiderava dar vita ad un’associazione di laici che vivesse nel mondo la missionarietà propria che scaturisce dal Battesimo, nella semplicità francescana, evangelizzando attraverso la preghiera del Rosario. Primo assistente spirituale dell'associazione è fra Rosario Perucatti ofmcap, ex cappellano dello stesso ospedale. Fra Rosario ha riunito intorno a sé volontarie e volontari ai quali ha dato mandato di recitare il santo Rosario della Madonna di Pompei insieme agli ammalati e ai loro familiari nella sala di attesa della rianimazione e nei vari reparti dell’Ospedale. Lo stesso fra Rosario ha poi dato vita ad una catechesi mariana, attraverso la Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II, “Rosarium Virginis Mariae”, cui tutti erano chiamati a partecipare per acquisire una maggiore conoscenza del Rosario. Alla Missionaria dell’Immacolata Padre Kolbe Lucia Corcella, poi, è stata affidata una ulteriore catechesi sul valore ed il significato della missionarietà. È nata, infine, la tradizione di Solennizzare la festa della Madonna del Rosario il 7 ottobre: durante la Celebrazione Eucaristica, viene consegnato il mandato missionario a coloro che entrano a tutti gli effetti nell’Associazione. Oggi, l'“Associazione Secolare missionari francescani del Rosario”, nata dallo spontaneo desiderio di portare la parola di Dio ai fratelli, ha raggiunto una sua forma statutaria e continua ad operare anche al di fuori dell’ospedale e si offre a quanti sentono il desiderio di pregare.
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Il Vangelo
Post n°1574 pubblicato il 09 Luglio 2016 da mfr_caserta
Dal Vangelo secondo Matteo (10,24-33) In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: Parola del Signore
Commento su Matteo 10,24-33 Quando Matteo scrive il suo vangelo, probabilmente si sta già vivendo ciò che Gesù aveva predetto, senza grandi difficoltà profetiche vista l'aria che tirava! Dopo la rivolta giudaica e il successivo intervento di Roma, Gerusalemme viene distrutta e il tempio raso al suolo: la classe sacerdotale, fuggita in Galilea, raduna le forze rimaste e inveisce contro i romani e... contro i seguaci del Nazareno. Così, d'improvviso, quella che era considerata una costola della fede ebraica si vede espulsa dalla sana dottrina, proprio da quella classe sacerdotale e da quei farisei che tanto duramente erano stati contestati dalla predicazione di Gesù. I cristiani si ritrovano ad essere "scomunicati" dalla parte ufficiale del giudaismo e perseguitati dai romani, in quanto ebrei. Davanti a tale doppia catastrofe, le parole del Maestro e l'invito a non avere paura di chi può uccidere il corpo ma non l'anima, acquistano una attualità indesiderata. Anche noi, oggi, corriamo il rischio di subire qualche pressione o qualche presa in giro perché viviamo la fede con serietà e passione: non va di moda, oggi, essere cattolici. Se davvero viviamo il vangelo fino in fondo, ci può capitare di fare delle scelte non sempre capite o condivise...
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Inviato da: desaix62
il 01/09/2016 alle 10:52
Inviato da: comelunadinonsolopol
il 25/08/2016 alle 11:48
Inviato da: desaix62
il 27/07/2016 alle 09:34
Inviato da: generazioneottanta
il 15/07/2016 alle 14:05
Inviato da: gesu_risortoannunz1
il 20/04/2016 alle 18:45