Creato da michelamail.m il 13/01/2008

oltre...mè...

"...dicono...che una parola è morta...quando viene detta...io dico... che comincia a vivere...solo allora..."

 

 

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..il futuro come scienza, dunque??..

Post n°235 pubblicato il 10 Gennaio 2011 da michelamail.m

la risposta è sì e no, in uguale misura..
(da un punto di vista qualitativo, naturalmente)...
perché esiste una esigenza di prevedere e quindi di programmare...
ma ci dev'essere anche la percezione più attenta delle situazioni inattese...
non sempre clamorosamente avvertibili...
che può modificare tutta una progettazione già in atto...

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Commenti al Post:
Narcysse
Narcysse il 11/01/11 alle 22:22 via WEB
Ho da poco letto "Memorie Dal Sottosuolo" di F. Dostoevskij. Vi è una parte in cui il sommerso personaggio del libro si abbandona ad un lungo disquisire sul "ciò che desidera l'uomo per sè"....se sia veramente il bene, lo stare bene...la sua logica. Ma trae una conclusione ben più imprevista: l'uomo vuole decidere da solo ciò che è giusto per lui a costo di scegliere la sofferenza, il male, la sofferenza degli altri, la guerra..Spietatamente, a qualunque costo. Contro il bene comune pur nella libertà, pur di sentirsi colui che decide per sè, che sceglie il suo futuro. Siamo assolutamente attratti dall'imprevisto. La "deviazione" che ci mostra altri futuri possibili....Non decisi, non premeditati. Segue F. dicendo di come faccia parte dello "stupido" desiderare il compimento di un progetto solo in quando deciso e determinato. L'uomo consapevole, moderno, sensibile..non vuole nemmeno il compimento di quanto ha deciso esso stesso se ciò che ha deciso è predeterminato, scontato, troppo vicino al suo logico adempimento, sviluppo .Ama la deviazione perchè è espressione, dimostrazione di libertà. L'imprevisto afferma che nulla esiste nella sua forma finità...Ma sempre e solo è frutto del nostro volere ed esiste in quanto nostra volontà, consapevolezza....sensibilità. Un libro complesso, farcito di spunti cosi attuali.
 
 
michelamail.m
michelamail.m il 27/01/11 alle 16:15 via WEB
..credo sia uno dei libri più belli del grande Dostoevskij, da leggere più di una volta, per quanto rimanga dannatamente difficile capire il senso profondo di questa splendida opera, in cui il male sembra trionfare su ogni buona intenzione e su ogni ingenua speranza…a tratti un po’ fantozziano se vogliamo…c’è comunque da tener conto che quest'opera fu scritta in un periodo denso di esperienze particolarmente drammatiche per l’autore…per ciò, l'introspezione della quale Dostoevskij si dimostra maestro, è sicuramente una delle più intense ed intime che siano mai state scritte…ed hai ragione, poco importa che sia stato scritto nel 1865, le verità che contiene sono sempre attuali e sempre lo saranno, questo accade con tutti quei grandi scrittori che sono anche dei grandi pensatori, in grado di anticipare di quasi mezzo secolo le sconvolgenti scoperte in campo psicoanalitico …per questo mi viene facile condividere il pensiero da te evidenziato.
 
Dottodgl4
Dottodgl4 il 13/01/11 alle 19:58 via WEB
Anch’io scavo cercando la verità, ma nel frattempo le succede qualcosa. Si modifica. E così io, al posto della verità, trovo un gran mucchio…pardon…non dirò di che. Buona Serata Michela. Enzo
 
 
michelamail.m
michelamail.m il 27/01/11 alle 16:21 via WEB
..sorrido, anch’io sovente vengo attratta molto più da ciò che non si vede, che da ciò che si vede...e mi augurerei che non sempre e non tutto nasconda, sotto sotto, solo “letame”...dico “letame” perché mentre ti leggevo mi è venuto alla mente De Andrè, anch’io come lui condivido che, “dai diamanti non nasce niente, ma dal letame nascono i fior”...è già...sono una dannata ottimista...grazie a te Enzo, sempre un sorriso.
 
   
Dottodgl4
Dottodgl4 il 31/01/11 alle 22:22 via WEB
Tu dici “dannata ottimista”, io mi permetto di correggerti e ti dico “ottimista realista”. Buona serata Michela e grazie del tuo gradito sorriso.
 
pepecarvalho2009
pepecarvalho2009 il 18/01/11 alle 13:18 via WEB
... ma la cosiddetta "scienza" non è solo una delle tante forme di narrazione? un "genere", in fondo ... Personalmente non mi entusiasma neppure un granché ...
 
comepuoicapire
comepuoicapire il 18/01/11 alle 21:13 via WEB
Ci sta tutto nel futuro, Teoria, Pratica e Scienza a confronto. La cosa che impressiona è il rischio implicito nella previsione, la chiave in questo caso è il concetto di interpretazione di un fatto. Il criterio dello stato scientifico di una teoria è la sua falsificabilità, confutabilità, o controllabilità. Naturalmente anche se una teoria è confutabile, ed è quindi scientifica, di fronte a dati che la confutano vi è chi tenta di salvarla: in questi casi c'è chi mette in atto una "reinterpretazione ad hoc della teoria, in modo da sottrarla alla confutazione. Una procedura del genere è sempre possibile, ma essa può salvare la teoria solo al prezzo di pregiudicare il suo stato scientifico".
 
 
michelamail.m
michelamail.m il 27/01/11 alle 16:37 via WEB
..già, ci sta proprio tutto nel futuro cosi come nella scienza...dunque congetture e confutazioni, o, più semplicemente, un procedere per tentativi ed errori...cosi poi l'esperienza successiva si incaricherà di confutarla o convalidarla, e magari migliorarla, con le nuove conoscenze in possesso...mi par quasi un percorso obbligato.
 
pepecarvalho2009
pepecarvalho2009 il 22/01/11 alle 00:02 via WEB
... un "genere letterario", intendo ...
 
 
michelamail.m
michelamail.m il 27/01/11 alle 16:30 via WEB
..se vogliamo limitare la scienza a quella teorica e letteraria, temo di trovarla, per certi versi, dannatamente entusiasmante, poi magari l’entusiasmo svanisce nel metterla in pratica...in fondo tutte le vere scienze storicamente derivano da miti, e quante “immonde” fantasie poi sono risultare veritiere...differente invece, quando la scienza è "conoscenza dimostrativa", non solo teorica quindi, ma messa pratica con esito inconfutabile....e qui mi ricollego al mio post....il futuro come scienza dunque..??...ma forse era meglio dire...”il presente come scienza dunque..??”..
 
boezio62
boezio62 il 26/01/11 alle 12:57 via WEB
Trovo interessante come un certo filone di scienziati stia usando in modo innovativo la narrazione letteraria come nuova forma di esperimento scientifico.Parlo ad esempio dell'antropologo Biork Kurten che ha tratto elementi conoscitivi dalla realizzazione di due romanzi-saggi partendo dalle conoscenze specifiche della sua materia per riuscire ad immaginare come vivevano gli uomini della preistoria.La narrazione diventa dominante e funzionale alla ricerca scientifica che trae senso dalla divulgazione raccontata cambiando il modo di procedere del ricercatore.Ricordo Asimov,io che amo la fanta-scienza,fisico prima che scrittore...ecco la scienza che diventa futuro e che cambia sotto gli occhi degli "psicostoriografi". Uno stuolo di nuovi scienzati inventati nella "Trilogia della Fondazione" che proiettano le loro previsioni matematiche sulla storia di un 'intera galassia,continuamente adattano la Grande Teoria di Seldon...ma sul percorso troveranno Variazioni...e Curve...che produrrano una conclusione diversa da quanto previsto...e il progetto originario viene cosi' alfine clamorosamente deviato e superato.Fantastica parabola dell'uomo,delle sue immense capacita',della sua immensa presunzione.
 
 
michelamail.m
michelamail.m il 27/01/11 alle 16:48 via WEB
..a volte una sana presunzione accompagnata da un’appassionata determinazione, apre strade inimmaginabili...allora l'interpretazione dei fatti osservati con cui costruiamo una teoria non è più il prodotto di una costruzione basata sull'esperienza, ma una vera e propria invenzione, una congettura, un lanciarsi in avanti a prevedere il futuro, ma una congettura spesso rischiosa...il valore intrinseco, del risultato, non è un criterio per definire un rompicapo, lo è invece la certezza che esista una soluzione.. grazie a te, per questa stimolante "parabola".
 
il_giovanewerther
il_giovanewerther il 27/01/11 alle 23:26 via WEB
Ahimè... "Il futuro non è più quello di una volta!"
 
 
michelamail.m
michelamail.m il 30/01/11 alle 18:11 via WEB
..a volte fortunatamente, altre sfortunatamente..
 
alogico
alogico il 03/02/11 alle 19:26 via WEB
...concordo:...attraverso una "percezione-vigile" e "attenta" «nel-presente» si potrà -a volte!- cogliere l'incessante, impercettibile e imprevedibile fluire di tutte le «cose» nel loro perenne divenire...
 
 
michelamail.m
michelamail.m il 15/02/11 alle 22:41 via WEB
..certo.."a volte"..
 
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chi sono??...Cosa cambierebbe??....non si era ancora scorto....che l'essere umano...si basa...sulla sua testa...cioè sul pensiero...e costruisce la realtà conformemente a esso... Questa fu dunque una splendida aurora.....Tutti gli esseri pensanti.....hanno celebrato concordi quest'epoca.

 

 

 

No... La vita non mi ha disilluso...Di anno in anno la trovo invece più ricca... più desiderabile e più misteriosa....cioè che la vita potrebbe essere un esperimento di chi è volto alla conoscenza ...e non un dovere...non una fatalità...non una frode...E la conoscenza stessa:...può anche essere per altri qualcosa di diverso...per esempio un giaciglio di riposo o la via ad un giaciglio di riposo;...oppure uno svago o un ozio;...ma per me essa è un mondo di pericoli e di vittorie...in cui anche i sentimenti eroici hanno le loro arene...per la danza e per la lotta..."La vita come mezzo della conoscenza"  ...con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente...ma perfino gioiosamente vivere...e gioiosamente ridere....

 

 

 

 

 

PER UN CARO "AMICO"..

 

percepiva una strana..
Sensazione..
che tradusse in un..
Desiderio..
il Desiderio di una..
Passione..
che le rapisca la Mente..
che le cinga il Cuore..
che le rubi l'Anima..
ma...
più il Tempo passava...
più si convinceva...
fosse solo un'Utopia.

Nostalghia 

 

ODE AD UN AMICO..

Ho camminato giorni e anni....nel territorio della tua onestà…Lungo sentieri lindi....raccogliendo una luminosa purezza…che m’esalta e ti festeggia……Anche tu….musicale amico…t’arricchisci sui miei viali…e mi sai fratello…..per questo odo i tuoi passi avvicinarsi….anche se i miei occhi non ti vedono…..e corro sotto il tuo tetto….quando un turbamento ti coglie….In codesta….e rara…celebrazione umana….brindiamo in un solo calice…..il nettare della nostra amicizia….

 

 

 

 

...ASSENZA...

..scava nel profondo e mi svuota...ogni giorno perdo una goccia di me nella tua assenza....non riesco a trovare la falla ...brancolo nel buio a mani tese
sento il tuo profumo.....sento che sei vicino
ma tu assapori la mia presenza e ti allontani di un altro soffio....quel tanto che basta....a te per continuare a respirarmi....a me per ingannare la tua assenza….

 

  

 

 

 Sono come una piccola matita
nelle Sue mani, nient'altro.
È Lui che pensa.
È Lui che scrive.
La matita non ha nulla
a che fare con tutto questo.
La matita deve solo
poter essere usata
.

 

 

ULTIMI COMMENTI

 

 

LA SOLITA STRADA..

 Capitolo primo
Cammino lungo una strada.
C'è una buca profonda nel marciapiede.
Ci casco dentro.
Sono perduta….
non posso farci nulla,
non è colpa mia…..
Ci metto una vita per uscirne.

Capitolo secondo
Cammino lungo la stessa strada.
C'è una buca profonda nel marciapiede.
Faccio finta che non ci sia.
Ci casco dentro.
Non posso credere di essere ancora nello stesso posto.
Ma non è colpa mia.
Mi ci vuole un sacco di tempo per uscirne.

Capitolo terzo
Cammino lungo la stessa strada.
C'è una buca profonda nel marciapiede.
La vedo benissimo…..
Ci casco dentro di nuovo;
è un'abitudine…..
Ma i miei occhi sono aperti:
so dove sono…..
È colpa mia….
Ne esco immediatamente.

Capitolo quarto
Cammino lungo la stessa strada.
C'è una buca profonda nel marciapiede.
Ci cammino intorno…..

Capitolo quinto

Cambio strada…..

 

 

HEARTBEATS

"una lettera...nel momento in cui la infili in una busta...cambia completamente....Finisce di essere mia.... diventa tua.....Quello che volevo dire io....è sparito...resta solo quello che....capisci tu"

 

PRIMA O POI.....

Nei miei sogni.... io ti vedo quando torni a casa e attraversi la tua strada con il sole tra i capelli sotto un cielo di città.....mentre ti confondi tra la gente....non so niente di te.... ne che nome hai....se ti và bene la tua vita.... so solo..... che sento qualcosa di importante che mi prende quando penso a te....prima o poi..... troverò il coraggio di parlarti..... ma che ci posso fare se la fame che ho di te.....mi corrode.. prima o poi.... sentirai che ti sto pensando.... perchè quel mio pensiero....è forte come un lampo...non sai niente di me..... di come sono io... per colpa di quest'anima legata....sento che non sei così distante..... ogni volta che ti penso..prima o poi.... troverò il coraggio di parlarti..... toccherò il tuo cuore.....gentilmente... per non fargli male... prima o poi.... sentirò che mi stai pensando.... perchè il tuo pensiero...sarà forte come un lampo...prima o poi...quando la mia anima sarà libera......prima o poi......

 
 

QUESTA NOTTE.....

i miei occhi sono pesanti........ il mio corpo è stanco.....la mia bocca è arsa dalla sete....... i miei sensi si vogliono riposare......la mia anima si aleggia nell'aria della stanza......ma non dormo.......mi disseto...... ma non dormo..... un lamento sento nella notte che ormai vede l'alba...... da dove viene.....è forse la mia testa ancora presa dagli affanni della vita......ma oggi la mia partita l'ho vinta con la vita.....questa notte...... chi è che mi chiama.... chi è che mi cerca.... forse stò impazzendo.....ma se è questa la pazzia.....ben venga...... il lamento è pìù vicino non viene da lontano...... può essere che sia dentro di me..... questa notte...... sei tù o mio cuore che gridi... io non ti capisco....aiutami a capirti cosa hai...... cosa cerchi... non hai tutto quel che vuoi.....,, come posso io calmarti questa notte se tu non calmi me...... se tu mi puoi sentire indicami la strada dell'amore ed io la seguirò.......questa notte......

 

OLTRE...

 

 Sarò come un giorno nuovo, che nuovo non sarà mai, trascinando i ricordi di ieri proiettandomi nell'orizzonte del domani. Riflusso naturale delle onde del mare, che seppur quiete, con fragore, schiumano all'arrivo in spiaggia, donando vita e movimento ai pensieri del sognatore trasformandosi in amorevole realtà. Anonima vita che passa inosservata, con naturalezza vola sulla gente, sfiora le acque del mondo, ali argentee distese sul mare. Sogno cercato, trovato, voluto... condiviso a metà, tra me e te... due sognatori, un unico sogno... Un insieme che diventa realtà. Un amare, un domani..... noi... l' infinito

 

 

AMICO MIO.....

Amico mio
dolce uomo della mia vita
non dico che ti Amo
ma tanto tu  mi hai dato
e posso dirti ti Amo per questo
sto attraversando i miei silenzi
sto scrivendo anche nei muri
mi sentivo vuota in questi anni trascorsi
guardando una penna
e non riuscivo
ed ora che non riesco a tacere
il mio giardino riprende Vita
una scala a chiocciola
il mio desiderio da sempre
per raggiungere la sera
un riposo leggero
e un gradino pian piano
ora raggiungo.
Scendo al mattino
attraversando il mondo
scivolo in una giostra
per toccare ogni giorno
la Vita.
Amore mio
se i tuoi silenzi sono come i miei
Ti amo per sempre.

 

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