Creato da ChildOfMurder il 21/04/2007

SANGUE E TENEBRE

Nessuna pietà, Nessuna speranza, Nessun ritorno

 

 

Tu chiamami Male

Post n°654 pubblicato il 28 Dicembre 2013 da ChildOfMurder
 



Il mio totalizzante disgusto,
per voi.
Il mio assoluto sapere
vedere, che avete paura
di essere VIVI.
E il vostro dolore di polvere
per cose innocue e banali,
venite, venite a me!

Vi farò io vedere e sentire
ciò che strappa la pelle e le ossa,
venite a me!
Donerò il completo dolore,
il rancore senza mai fine
e ben oltre il nero confine
vi condurrò con me!
Schegge, schegge di odio nel cuore
che mettono radici oscure
e se il completo veleno di me
ancora non basta, c'è altro
dell'altro, ulteriore,
che potrai gustare.

Sussurra mentre bevi l'odio
dal fiume immenso che è
portatore di morte e carcasse
liquami di putrido nero
e ancora non è
questa l'ultima cosa e confine,
ancora, della tua umanità
hai residui di cose rimaste,
hai all'interno frammenti di lei.

E tu supera a nuoto quel fiume,
e ancora più oltre tu vai.
Dopo eoni di miglia e deserti
di pianure di vuoto e di rocce
montagne di rasoi affilati
foreste prigione e veleno,
vedrai laggiù
una tetra fortezza montagna
ma più grande lo sai
più grande d'ogni tuo mondo
una casa che è un mondo,
verso cui ogni città vivente
è una stalla o un tugurio, non più.

Arrivare lì costa tutto,
arrivando lì non sei niente,
ma altro di più.
Il tuo vuoto dovrai riempire
restando così.
Mai più umano nessun tuo principio
di corrotta tua umanità.
Senti il gelo d'un nuovo inizio
la tua nascita oscura è già qua
del tuo odio la forma e il volto
il loro regalo sarà.

Nuovo essere, creato e non nato,
elemento tu senza pietà,
lama nera sussurra segreti
fauci avide divora cuori.
Il tuo nucleo, portare la morte
a tutto il passato infettato
dal saper ciò che sai.
Torna ancora da dove provieni
e poi lascia rovine e più niente.
Solo ruderi, tu radi al suolo
ogni vecchia sporcizia che hai
di quel che eri un tempo,
malconcio
ora tu lo sai
sei diverso sei altro sei ancora
una cosa di male più pura
ma non secondo te.
Questa qui era l'unica strada,
per tornare quello che sei.

Quel che ero me l'hanno strappato
ma il mio nucleo intatto è restato
e ora tu, più non sei
uno schiavo un soldato un padrone
ma un guerriero di te.
Tu mi chiami demonio o dannato
tu chiama stregone o magia
ciò che m'ha mutato in questo,
ma in realtà sono io,
son tornato com'ero agli inizi,
e tu mai non sai
gli universi che ho visto,
interstizi di spazi e dolori
e tu sporco, non conoscerai mai
il profondo di ciò ch'è stato
e il profondo ch'è stato e rimasto
tu ancora lo chiami male,
e la morte, per te
è il nemico peggiore che c'è.

Ma per me è manifesto splendore
e non parlo
di qualcosa che si svuota piano,
o che rende lo spirito,
od un corpo che torna
alla terra ed al mondo.
Del principio primo, io parlo
che taglia e che squarcia i pianeti
che stermina mondi e dolori,
e che mai male NON E'.
E' il cerchio tagliente che chiude
le sue fauci spietate su tutto,
ma il male,
il male SEI TU.

Il male sei tu che non pensi,
il male sei tu che sei sporco
di stronzate, di vacui pensieri,
il male sei tu.
Il vero male è quello grigio
inquinato da macchine e smog.
E' chi china la testa e ubbidisce
mai senza tentar la rivolta,
chi si piega e chi dice che è giusto,
chi si umilia e che dice perché
è che così che si deve stare
e tu non sai che
tutti hanno i tuoi stessi diritti
vali come loro, non più.
Tu che opprimi che schiacci che credi
di aver del potere in più.
Tu sei il male,
tu che proclami l'amore e che stupri
le menti ed i corpi degl'altri.
Il male, umano tu sei.

E questo non è male
questo esser sé stessi
scoprirsi e ferirsi
scorticarsi a fondo
per emerger migliori
dal niente profondo.
E tu chiamami male,
e tu chiamami ostile
tu che non vedi altro
che il tuo grigio cortile,
tu dannami e odiami
colpiscimi ancora
ma con la gola tagliata
io ti manderò adesso
dalla nera signora.

Non è certo questa distruzione,
il male non è
sprofondare più dentro sé.
E' magia di splendore,
è infiniti universi,
è immensa, enorme meraviglia
in un limpido lampo di ciglia.

Io non prendo niente,
basta desiderare
io cerco di essere
e di sprofondare,
io voglio evolvermi
io devo dimenticare
io devo diventare
questa mia totale espressione
il mio completo me stesso
io scelgo me, da creare.

E se vado lì in fondo
se decido il mio buio,
questo non è il male,
ma il mio potermi amare
è fatto di questo!
Io non voglio te,
io non voglio nessuno
se sono completo
non ho alcun bisogno,
io sono tutto,
io ho quello che sogno.
Quello che posso
lo faccio da solo,
il potere di me
è mia sola cosa,
quel che emana da me
è la mia stessa cosa
io sono essenza,
io sono spirito
io sono anima,
io sono corpo,
io, son di me
io sono tutto.

 
 
 

Morale (la mia e la tua)

Post n°653 pubblicato il 26 Dicembre 2013 da ChildOfMurder
 




E' morale
quella cosa che affermi d'avere
ma la sai dimostrare?

O sei forse tu che m'ingabbi,
che mi dici tu DEVI fare
ed "io voglio questo, quell'altro"
"io voglio tu faccia"?

Fors'è questa la tua morale,
l'altro deve adattarsi e obbedire,
oppure morire?
E' la scelta che lasci
e lo proclami amore!

Da quando quest'è opprimere?
Da quando l'amore è oppressione?
E' schiacciare in un buco di vuoto
è ridurre a un mucchietto di stracci,
martellare la carne in poltiglia,
è tagliare pezzetti di cuore.
Trincia via la volontà d'altri
dal loro corpo!
Tutto ciò che importa E' LA TUA!

Questo è ciò che proclami morale,
poi ti dici per la LIBERTA'!
T'alzi contro le discriminazioni,
e la prima sei tu!
Che opprimi comandi e reprimi,
e forse non sai
l'egoismo non è morale,
dittatura non è morale,
la violenza non è morale.
E questo non è amore,
morale o no.

Boccate di odio più nero,
boccate d'ombra e di strage
dei tuoi sentimenti-veleno
io ti darò.
La vendetta mia arriva sempre
quel ch'ho avuto io restituisco,
occhio a quel che t'arriva, ritorna
potresti non reggere mai.
Ma se al mio cuore in parte dispiace
la mia mente di gelo
dirige ed esegue
la tua dura condanna, fascista.

Perché io NON SERVIRO' MAI
alcuna altrui volontà
e seguirò soltanto LA MIA.
INDIVIDUO prima che schiavo,
e se tutto, solo per me,
dovrà poi essere gelo
io sarò cuore mortale e violento
di tempesta di furia infinita,
lì,
lì sarò io.

 
 
 

Parole (vostre)

Post n°652 pubblicato il 25 Dicembre 2013 da ChildOfMurder
 




Parole
con cui siete così bravi a dire
quel che devi fare o non fare
e a cosa obbedire

Parole
bugie vostre di vostre catene
parole
da cui non devi farti ingabbiare,
parole
vostre armi di distruzione
illusioni ed ipnosi e menzogne
di parole vostre inquinate.

Parole
di promesse v'è piena la bocca,
son liquami del vostro sistema
parole
io t'inganno ti prometto tutto
poi nel niente legato di butto,
perché hai creduto a parole
ignorando i fatti e le azioni.

Parole
tu che parli, che emetti suoni
vomitando la solita merda.
E domani sarà come ieri
io non credo alle parole
"obbedisci", son parole VOSTRE.
Sono vostre, tenetele voi.
Le parole e le vostre promesse,
VELENO
strozzatevi a morte
non intendo ascoltare ancora,
più a fondo io devo andare
ed ancora, colpire, colpire
colpire al cuore.
Ed infine
fermare
le vostre parole.


 
 
 

Questions?

Post n°651 pubblicato il 08 Luglio 2013 da ChildOfMurder
 

domande domande domande


Salverò le parole
per quello che mi sanno dare
salverò le parole
perché non potrò restare
salverò le parole
anche se si perderanno
salverò le parole
perché solo esse resteranno..

Domande domande domande
volete da me le parole?
Le parole che già sapete
ma che non osate dire?
Le parole che volevate
solamente dover udire?
Le parole van guadagnate
con più che un punto interrogativo
le parole son la ricchezza
guadagnata in un modo in cui vivo,
guadagnate nel mondo in cui vivo
e vissute nel modo in cui scrivo.

Non regalatele
ché altrimenti non varran niente
senza il dolore raggiunto e sconfitto
di chi le ha vissute, di chi le sente.

Non regalatele, non serve a niente
senza il tragitto la meta è scadente.
Non regalatele a chi vuol sentir dire
come è una strada, ma senza soffrire,
non regalarle a chi, per parlare
vuol sapere chi sei senza volerti amare.

E a pensa d'esser cresciuto e maturo
alto e sul seggio per giudicare, senz'aver tentato
tu non regalar altro che un buco in un muro,
quello è il suo posto, non vicino a chi
a chi è stato diverso, a chi sarà disperso
ma che almeno sè stesso
ha voluto cercare
che almeno sè stesso
ha cercato d'amare.
Non regalare quel che hai imparato
è ciò che sei, te lo sei sudato,
la tua verità non sarà universale,
ma è vera per te,
ed è quello che vale.

 
 
 
 
 

Educati alla Paura

Post n°649 pubblicato il 02 Luglio 2013 da ChildOfMurder
 


Educati alla Paura.


La paura ti viene insegnata
perchè tu disimpari a pensare
alla paura tu vieni educata
perché l'uomo ti dica DEVI fare.

La cultura non ti insegna a capire
altrimenti potresti pensare
che quel che voglion non sia farti imparare
ma adeguarti e doverti adattare
al loro modo di volerti legare.

Alla paura tu vieni istruito
la famiglia la scuola e lo stato,
dalla paura sei condizionato
la sgridata poi l'urlo e lo schiaffo
il castigo il pugno il reato
dalla paura sei condizionato.

Obbedisci, inchinati, prega.
Dici al prete che ti fai una sega
ché a gesù importa davvero
e ti scusi e chiedi perdono
per il sesso, ma che strano dono
forse questo vostro dio creatore
non aveva le idee così chiare.


Obbedisci, inchinati, prega
con il prezzo attaccato al collo
ti hanno detto che è l'anti-paura
lavorare-comprare-mangiare
ti hanno detto ti fa stare bene
inchinarti al tuo "superiore"
ti hanno detto che è quello il tuo posto
che sei libero che va tutto bene
che il nostro mondo è perfetto
e il nemico è quell'altro, il diverso
ma non certo chi ti da' da mangiare
ma chi nutre lui stesso, e chi loro?

Ogni cosa nuova è paura
fa paura se ha la pelle scura
fa paura se è dell'altro sesso
fa paura se non ha il gusto stesso
fa paura se cambia,
fa paura se è incerto
fa paura il futuro, il pensare
su, adagiati, a loro lascia fare
di sicuro per questo son nati
di sicuro e da ricchi educati
al tuo bene loro sono votati.

Su, stanne certo, e non aver paura,
che se non cambi tu
prima o poi t'ammazza la natura.

 
 
 

Le mille possibilità delle anime (Trascendenza)

Post n°648 pubblicato il 29 Giugno 2013 da ChildOfMurder
 



Le mille possibilità delle anime (Trascendenza)


Mille corpi
mille menti attorno
attraverso cui vedere,
attraverso cui sentire
verso dove salire
o verso chi guardare
dove, come non mai,
con mille corpi attorno
per esser tutto ed uno
l'interiore, l'esterno
ed il globale cosmico
immenso e senza fine
senza tempo.

Ora,
in questa terra d'omicidio e di discordia
di sorrisi rari, di permanente infamia,
sorridiamo comunque contro tutto,
anche della morte autoinflitta per guardare
lo sguardo d'irrealtà oltre il tuo corpo
sguardo di tremenda verità,
fin nel profondo.

E tanti volti, tante facce, tanti spiriti
non così male, ora,
in quest'umanità morente
lasciando sorgere spirito
lasciando risplendere l'anima
oltre la limitante impotenza dell'umano
risplende il potere oltre il confine
dell'amore, del terrore, della Fine,
l'assoluto sarà la tua scintilla e luce
verso cui avanzare,
verso cui soffrire piano,
evolvendoti, mia cara, in trascendenza
verso lo splendente alto
della luce e scelta.

Così tanto spirito, tanto sentire, tanto bene,
tanta potenzialità possibile alterata
dal radicato inganno,
dal disperato fine del guadagno
instillato in noi.
Ma s'è ritorto a sè,
il suo pungiglione
ché lo spirito prospera e s'innalza
nelle peggiori condizioni avverse
e più tu schiacci giù il suo capo
e più s'innalza ancora
negl'occhio fuoco e sfida, ribellione accesa
con tanta forza che alla fine acceca
e abbatte brutalmente chi l'opprime.

Spirito-sole,
cuore lucente frastagliato di dolore
balza, irrompi avanti, abbaglia
emergi dall'oceano-tana e spandi
la tua criniera di raggi luminosi,
e lancia ovunque il tuo richiamo guaritore
chiama a te il tuo affine, e splendi
ed irrorate assieme il mondo,
dagl'affiancati troni
d'arcobaleni di giustizie e di perdoni.

Qui si muore solamente soli
qui si muore solamente insieme
qui si muore solo in modo finto,
di tutto questo morire
ciò non è per niente fine.

 
 
 

La rivolta delle marionette

Post n°647 pubblicato il 29 Giugno 2013 da ChildOfMurder
 



La rivolta delle marionette


Tutti intenti a divorarsi
per una singola striscia di cielo
tutti intenti a sgozzarsi
per una misera fetta d'azzurro.

Cosa saremo per gli uccelli,
cibo masticato cannibale?
Intasati dalle vostre realtà
di grigio creato a dovere,
ma la fantasia buca i muri
l'immaginazione colora
le rovine ove il vuoto dimora.
Ed il sogno scrolla e divelle
scarta via, il vostro mondo.

In un sogno dove tutti cacciano
la creatura di chioma letale,
lei nuda, lei china acquattata
pronta al combattere, al balzo.
Il silenzio da tempo ha il suo nome
e il profilo del corpo è cucito,
puntato proprio nelle carni
per renderla vera, più ferma
immobile dentro una forma
contornata dal sangue rappreso.
Io, lei, siamo tutti
costretti a forza nelle sagome
che voi usate come bersagli.

Ma le catene divelte
divengono armi
e la vostra realtà d'illusioni,
drogate nazioni,
non competerà MAI con il Sogno
non vincerà mai l'immaginazione,
le marionette ribelli han tagliato
ogni filo, ogni vostro controllo
ogni scarico che portava via il male
ora ha una, una direzione
porta dritto a ogni vostra fazione.

 
 
 

Sogna e dimentica (pt.2, versione lunga)



Sogna e dimentica (pt.2, versione lunga)


Sogna e dimentica
e rimani ancor dentro
a questo mondo osceno
resta allor colluso
con questo mondo infame,
e tu sogna e dimentica
perché lo dicon loro
tu che li ascolti sempre,
ed ubbidisci, scemo
ubbidisci e implora!

Tu che hai lasciato il tuo mondo
per un pugno di numeri e carte
tu che sogni e dimentichi
che ti sei ucciso l'anima
per il loro mondo a piramide
e per poterne far parte,
ti sei tolto di mezzo
ti sei fatto da parte.

Adesso sei calmo?
Adesso vivi tranquillo
senza il tuo cervello,
e non è tutto più lustro
più pulito e più bello
or che non puoi più vedere
il marciume dietro i muri
il lercio nei sorrisi
a nasconder gli uccisi
bruciati, smembrati
non son mai esistiti.

Tu, sogna e dimentica
che forse è meglio
altrimenti in testa
ti spari al risveglio.


 
 
 

Sogna e dimentica (Pt1)



Sogna e dimentica


Sogna e dimentica
il mare della luna
hai varcato il limite
dimenticato il confine
andando troppo oltre
le stesse stelle della fine..

Sogna e dimentica
quel ch'eri e sei stato,
nebbia d'oceani e d'onde
ti celano il passato.

Ali di schiuma
ali di rugiada
sotto l'ultima vela
la luna è tramontata.

Il cielo occupa il tramonto
dei luoghi che non puoi dimenticare,
niente sole, e mare in terra,
e sopra l'orizzonte, ancora mare.

Ora ti guardi intorno
ora, tornato in porto
in questo mondo tetro
senti che ormai davvero
tutto hai lasciato indietro..
Tutti i discorsi vuoti
e chi si altera e muore
di polveri e bicchiere,
e anche le vecchie note
sono andate
le mura non reggono,
non chiudono e proteggono,
non più
da quando sei arrivato
così giù.

Il viaggio non è ritorno
poiché non torni tu,
l'evoluzione cambia
ed ora guardi i muri
e vedi oltre, via
tu nel mare-universo
e a loro tutt'intorno
tu guardi attraverso
ed altro, noti.
Sussurri e brandelli
bisbiglianti ignoti
dietro a quelle porte
sull'altrove
c'è altro in attesa
senza sapere dove.

Ma loro, ciechi e muti
oscillano fra i buchi
della rete del mondo
sfilacciata
attraverso cui
la tenebra è filtrata.
Guardala e muori
se non hai colori
sufficienti a sopravvivere e salvare
la tua parte preziosa
per sognare.
E se non sai,
allor forse ti tocca
sogna e dimentica
sogna e dimentica,
e salvati che è meglio.


(Forse è meglio se scordi
i luoghi dove sei stato,
è meglio se abbandoni
i viaggio del passato,
ormai di te hai lasciato
pezzi indietro,
e questo mondo è opaco
ottuso sporco e tetro.
Sogna e dimentica,
ch'è meglio
sarai tu infelice
ma non oscuro e triste
al tuo risveglio.
Sogna e dimentica, ch'è meglio
ti sarà duro ed acido il risveglio
ma almen con te, non avrai portato
il dolore del vuoto, demonio del passato
e non sentirai, più nel profondo
il morso atroce, del viaggiare a fondo
dentro quel cosmo, dentro l'universo
che tu prima eri
e che ora hai perso.

Ma io t'abbandono.
T'abbandono e dico
io mi rifiuto
tu ti scegli spento
ma io continuo e insisto
a sognar profondo,
a sognare forte,
finché avrò aperto
tutte le mie porte
ed oltre, ed oltre
ed oltre ancora vado
tu, e questo tuo mondo
lascerò assai indietro
grano di nulla e nebbia
vedo con altro metro.)

 
 
 

Paga la Paura

Post n°644 pubblicato il 29 Giugno 2013 da ChildOfMurder
 




Paga qualcuno e poi sentiti solo
paga qualcuna per sentirti amato,
mentre nessuno ha mai mosso un dito
per dirti s'eri odiato oppur gradito.

Paga l'educazione che non sapranno darti,
paga i progetti da cui dipendi, è tardi
sei diventato presto un bersaglio per dardi
le scuse sono molte e il succo è uno
rimane chiaro, la vita non è quella
di pagare e zitto,
non hai la buona stella.

Paga qualcosa per sentirti bene,
per una voce finta a compagnia
per non cibo, veleno,
per sentirti meglio
ma son zucchero e cancro
a tenerti sveglio.
Quel cancro che un tempo era il pensiero
ora s'è chiuso in odio, è diventato nero
ha messo aculei e punte e distruzione
sia distruzione sulla tua nazione
di possesso immaginario, su persone
su terra e cose, pensiero ed opinione.
Sia rovina, sia disastro.
E non si paga ancora la paura
non si paga ancora l'alba pura
che smetta oggi, quella piaga futura
paura-catena, oggi tutto trema.
Tutto trema e cade,
la rovina.

 
 
 

Rapporto sociale umano-paura-attaccamento

Post n°643 pubblicato il 30 Aprile 2013 da ChildOfMurder
 



Qualsiasi attaccamento egocentrico imprigionante è malato. La società, malata, genera costrutti sociali malati. Quali la famiglia ristretta, i rapporti monogami, e via dicendo.
Quasiasi genere di richiesta-insistenza-volontà-sforzo per un rapporto preferenziale chiuso è imprigionante, malato e irrispettoso della pura libertà personale.
Ma fare questo discorso includerebbe parlare di psicologia, sociologia e pedagogia e molto altro, e io non sono qui per "insegnare o educare".
Perchè non sarebbe una catena invisibile? Il sesso o "amore fisico" spesso lo diventa, per molti.
Perché non sceglierne 10, di persone, invece? O venti?
In un rapporto fra due individui, c'è praticamente sempre uno che domina ed uno che si adatta. Volontà di potenza. Prettamente e paurosamente umana.
Ciò che è malato è ciò che è stato infettato.
Dal sistema sociale umano-paura.

 
 
 

Emozioni e Silenzio

Post n°642 pubblicato il 29 Aprile 2013 da ChildOfMurder
 




- Perché l'amore, la sofferenza, sono i motori primi dello scrivere?
Perché ad ogni tratto, si scrive la sofferenza, e si trasmette la sapienza duramente guadagnata, ch'essa insegna..


Le persone che soffrono e pensano, lo fanno quasi sempre in silenzio.
Pesano le parole che ricevono, e ancor di più quelle che donano.
E, in risposta, vengono accusate di "non avere un cuore".
Di non avere emozioni.
Solo perché raramente urlano contro qualcuno, preferendo farlo contro sè stessi.

 
 
 

Fascismi sotto ogni nome.

Post n°641 pubblicato il 30 Gennaio 2013 da ChildOfMurder
 


Una dittatura è sempre una dittatura. Puoi dargli il nome che vuoi, ma in quanto dittatura va sotto il nome di "Fascismo", come categoria. 

Uno può anche dire di essere comunista e uccidere 50 milioni di persone, ma il dirlo non farà di lui un comunist
a. In ogni caso, il comunismo è ormai una roba superata da decenni.
In ogni caso il conteggio attribuito a StalinStalinismoURSS solitamente riportato (fra i 60 e addirittura 100 milioni) è esagerato. Le stime vanno dai 30 ai 40 milioni (in un arco storico di minimo 3 decenni). Considera che la stessa seconda guerra mondiale è costata circa 60 milioni di vite umane (in 6 anni però) - anche se la cifra è tutt'ora considerata al ribasso. (E non tiene conto delle vittime pre e post guerra, e di epidemie, carestie, sviluppatesi prima e dopo di questa).
Per concludere; si può dare ogni nome possibile ad una dittatura repressiva, io ne uso uno per includerle tutte: MERDE.

 
 
 

Oligarchie e Fascismi

Post n°640 pubblicato il 30 Gennaio 2013 da ChildOfMurder
 



Una forma politica in cui solo una ristretta cerchia di uomini detiene la maggior parte della ricchezza e del potere, è detta oligarchia.
Molto spesso le oligarchia sono regimi dittatoriali violenti, e molto spesso vi è un leaderdittatorecapo supremo di detta oligarchia, che non potrebbe governare efficacemente senza i suoi potenti sottoposti, ma che ha molto più potere di ognuno di loro considerato singolarmente, e spesso anche più di tutti loro riuniti.
Vedere Hitler, Mussolini, Stalin, etc
Tutti costoro, comunque, facevano affidamento su di una sottostruttura di potenti ministri, che avviavano il meccanismo esecutivo del suo potere.

In ogni caso, sotto qualsiasi nome si celi, una struttura politica di questo tipo è chiaramente categorizzabile come: Fascista, Assolutista, Dittatoriale, Repressiva, Violenta.

 
 
 

Homo Consumens

Post n°639 pubblicato il 29 Gennaio 2013 da ChildOfMurder
 

Homo Consumens:

Quella sottospecie umana dedica al consumo come ricerca identitaria sociale.
Gente (e specifico "gente", non persone) che credono di appartenere a un "gruppo sociale consumistaconsumatorio" per il fatto di condividere marchi, spese, vestiari, etc, di tale gruppo.
In sostanza, esseri umani che riempiono il vuoto del loro (non) essere, comprando a ciclo continuo prodotti inutili, superflui, di cui non hanno nessun bisogno, all'inutile ricerca di un qualche genere di IDENTITA' e di un SENSO D'APPARTENENZA.

 
 
 

Memorie d'Atlantide

Post n°638 pubblicato il 20 Gennaio 2013 da ChildOfMurder
 




Cala un'alba d'ambra
sui superstiti naufraghi
sopravvissuti al Terrore.

Un'alba nucleare
dall'orizzonte opposto,
rosseggia e già ricorda
come non ci sia più un posto
che possan dire casa.

Delle orgogliose cime,
degl'ingegni d'oro
delle splendenti menti,
solo abissi e rovine
delirio, cordoglio e pianto.

Là, sotto l'acque
riposa, eterna
frammentata stella,
l'ultimo stupore, e meraviglia
tu che fosti, Atlantide la Bella.

 
 
 

L'angelo del tempo

Post n°637 pubblicato il 16 Gennaio 2013 da ChildOfMurder
 

L'angelo del tempo

Scendere fra gli anni neri
come un angelo intoccabile dal sole
una freccia di fuoco impassibile

le genti intente a piangere
lentamente sciogliendosi
nell'acido d'ogni giorno

Le urla del ricordo,
amarezza distillata lentamente
bevuta goccia a goccia col dolore

Passanto luminoso,
fra la fine e la rovina quieta
di ogni strada spenta, con cadaveri

Basta, sussurrava tutto
basta, la carne candida intoccabile
sorda al richiamo dei veleni, basta

Echi, echi dappertutto
ma impossibile salvare ormai qualcosa,
avvolgiti nelle tue ali, vola

Mutilati frammenti dei tuoi anni
d'echi-anima-ricordi
di ciò che sei stato e ciò che poi sarai

Morte-Speranza-Dannazione
sussurra flebile ogni tua canzone
canta, e racconta, a voce sempre alta

Ringhia in faccia alla tua fine,
sventra il fato, mutila il destino.
Angelo del Tempo, l'impossibile
è ciò che fa di te, il tuo cammino.

 
 
 

The richman

Post n°636 pubblicato il 15 Gennaio 2013 da ChildOfMurder
 



You have a mansion,
you have some money
you have so much.

Even a family
with a trophy-wife,
who has no more dignity
only frigidity
'causa you have other lovers
and she has no life, no job
no more.

You have some children,
and you rape their young bodies
everytime, everymode, every night.
'Cause you've the money
the limo, the mansion,
the fame.
And none can say nothing
about you, about this,
about all.

You've some guns
near your own bed,
some doctors, everytime
you need something new..
Liposuction, a new organ,
an erection, but right heart..?

You can be in politics,
you can be in law,
all is legal,
if you have true money
all is nice, for you.
You've the world in pouch,
but, who've the soul of you?
 
In some years
your children're still grown,
and, in future, who can say what?
A killer, in the night
a blade, with no light
kill you time, for all,
and no doctor can do nothing,
nor the scream of your lostwife,
for your slayed body,
and no-head neck.

 

 
 
 

I miei boschi metafisici

Post n°635 pubblicato il 07 Gennaio 2013 da ChildOfMurder
 


- Volti nelle fiamme

Oltre le vette
che dividono il tuo sguardo,
oltre il tuo volto,
oltre il buio più impuro
sorge la lapide
dell'impiccato e spergiuro.

Oltre la valle,
spazzata dai venti
disboscata dall'uomo,
tormentatore del suolo
sali più in alto
oltre l'impiccato
delle fate d'autunno
c'è il bosco fatato.

Oltre i tuoi laghi
d'occhi gemelli,
i ghiacci del monte
e i suoi affilati anelli.

Sospiri, gemiti,
dall'alto bosco
sussurri, fremiti
dal folto nascosto,
troverai un vecchio
davanti a un fuoco
sempre quieto e solo
in quell'eterno loco.

E' lì in certi giorni,
è lì in certi anni
non lo smuovono certo
tempo, gelo od affanni.
Guarda nel fuoco
e non è proprio solo,
ci sono volti,
volti nelle fiamme.

- L'alto fondovalle

Là oltre il colle
della pietra spezzata,
vedi le nebbie
d'una breve cascata,
prima dei tronchi,
prima del bosco
sale quel buio
quel nebbioso fosco.

Non è molt'oltre
i sassi scuri e screpolati
di quel basso masso,
quel macigno da gigante
ch'è quel curvo colle,
sulla strada, lì
verso il bosco nebbia.

Storie strane e vecchie,
risiedon fra i suoi rami,
e le genti delle case
della stessa valle,
vi restan lontane,
sulla strada, là,
verso il piano valico,
e raramente s'azzardan,
e mai soli al buio,
per l'angusto fin di valle,
alto ed erto,
boscoso e vecchio
e mai sfiorato
dalle paterne scuri.

Alberi scuri, nodosi e tetri,
muffe e licheni antichi
in umidi festoni.
Da storie intorno al fuoco,
è il bosco nebbia,
e lì fra le sue fronde
qualcosa corre e strisca,
sconosciuto ancora,
o dondola e danza
in intime radure fatate
d'argento in gocce e luna,
luna, illumina i fatati
che sopravvivon e danzan fra le stelle,
rilucon vita e suolo al loro passo,
e lieve, inavvertibile,
è il loro dolce tocco sulle vite,
e il bosco oscuro, coi suoi mezzi
li protegge sempre, lor custode
dietro rami forti e cupi,
radici dure e fiere
e le sue belve, nere
silenti, languide pantere.

 
 
 

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La LIBERTA' è il fondamento di ogni vita.

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FORGIVENESS

Non ti serve un'inferno,
per cercare il perdono.
E' il sacrificio
a creare il perdono,
ma gli angeli falsi
marciscono al suolo.

 

VIVERE

VIVERE

Essere solo                                                  
volontà di morte
il cuore nero
d'un arcobaleno senza sole.

 

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Per tutti, ma specialmente per alcuni: tutte le poesie, aforismi, racconti o frasi del blog sono farina del mio sacco. In linea di massima non sono contrario a farvele copiare, ma prima, CHIEDERE!
Ripeto anche qui inoltre:
BASTA CON GLI INVITI NEGLI AMICI DI GENTE SCONOSCIUTA.

 

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