Creato da sarahbb il 09/07/2011
L'angelo caduto per gustare l'infernale sapore e memorare il sibilo del paradiso
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E l’ho fatto, è una sera di gennaio. C’era quella voce dentro me, mi parlava di te. Oggi si è fatta forte: cammina in quegli angoli, quelle strade, quei luoghi; goditeli, calati in quelle emozioni. Quanti mesi. Ora osservo. Ho il magone, vorrei sedermi a guardare, pensare a tutto quello che oggi non c’è più. Mi faccio strada e cammino, è un camminare senza meta, guidato dall’istinto; ed è quello stesso istinto che mi spinge ad andare ancora una volta lì, da te: a guardarti, a provare ancora una volta la delicatezza del tuo saluto, a sentirti ancora vicino in questa vastità, sentire, solo sentire. I nostri sguardi si rincorrono, ci cerchiamo in lontananza, è buio. Sono dinanzi a te: tento disperatamente di evitare; forse tento di evitare me stessa. Fallisco. Sono tradita dall’emozione, mossa da quel bisogno che mi parla spesso di te. Ho freddo. Ti saluto con la mano, tu anche. In lontananza ti fermi, indugi, indugiamo. Sono dall’altra parte della strada. Siamo inerti come due idioti. Due idioti diretti verso strade opposte. D’improvviso si rompe il silenzio. Vuoi sapere se vada tutto bene. Urli, vuoi farti sentire. Aspetti un secondo. Poi il silenzio. Silenzio parlante. Guardarci in silenzio. Faccio per andarmene. Ero lì per te. Avrei voluto. Desideravo. Se solo avessi. Ero lì per te. So che lo sai. Lo sa tutto il tuo essere. Lo sapevi profondamente in quell’attimo, lo sapevi in quell’indugio. Remore. |
A volte siamo pericolosamente, dannatamente, incondizionatamente fragili. In quella quotidianità ove si fanno strada così tanti sguardi persi, distratti; dove l'anonimia prevale senti il mondo così freddo, sei un puntino tra la folla, parli: ti udiscono poco, ascolti: non riesci a comprendere, ricerchi la mimica; i volti rivelano l'inconsistenza del loro qui ed ora; |
Post n°122 pubblicato il 15 Aprile 2021 da sarahbb
E mi chiedo se quelle emozioni, quelle sensazioni, possano di nuovo riapparire. Forse se non me le avessi fatte conoscere non ne sarei stata così maledettamente dipendente. O forse tutto accade solo nella mia mente? Dovrei lottare contro me stessa? Sentivo il bisogno, non c'era niente di più importante di quei minuti trascorsi insieme. Volevo i tuoi occhi su di me. Forse erano solo briciole ma in quel momento ne avevo bisogno. Anche quel pochissimo era sufficiente. |
Post n°121 pubblicato il 03 Febbraio 2021 da sarahbb
Un tocco, uno sfioramento. Un risveglio, uno scuotimento dentro, un volere ancora, un indugiare, andare via, un ricordare, un bramare, volerne ancora. Giorni che passano, tempo che non è mai abbastanza, attimi che si imprimono nel corpo, che frastuonano nella mente, ti trascinano, pensieri, desiderio e ancora l'attesa. |
Post n°120 pubblicato il 01 Giugno 2014 da sarahbb
triste addio Ora permane solamente il vuoto Mi mancherai .. Tanto ..
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Impavidamente rischiando
nella profondità
dei meandri
cechi
Carnale, ingenua,
plasmabile,
libidinosa
Inno alla bellezza
Vieni tu dal cielo profondo o sorgi dall'abisso, Beltà? Il tuo sguardo, infernale e divino, versa, mischiandoli, beneficio e delitto: per questo ti si può comparare al vino.
Riunisci nel tuo occhio il tramonto e l'aurora, diffondi profumi come una sera di tempesta; i tuoi baci sono un filtro, la tua bocca un'anfora, che rendono audace il fanciullo, l'eroe vile.
Sorgi dal nero abisso o discendi dagli astri? Il Destino incantato segue le tue gonne come un cane: tu semini a casaccio la gioia e i disastri, hai imperio su tutto, non rispondi di nulla.
Cammini sopra i morti, Beltà, e ti ridi di essi, fra i tuoi gioielli l'Orrore non è il meno affascinante e il Delitto, che sta fra i tuoi gingilli più cari, sul tuo ventre orgoglioso danza amorosamente.
La farfalla abbagliata vola verso di te, o candela, e crepita, fiammeggia e dice: "Benediciamo questa fiaccola!" L'innamorato palpitante chinato sulla bella sembra un morente che accarezzi la propria tomba.
Venga tu dal cielo o dall'inferno, che importa, o Beltà, mostro enorme, pauroso, ingenuo; se il tuo occhio, e sorriso, se il tuo piede, aprono per me la porta d'un Infinito adorato che non ho conosciuto?
Da Satana o da Dio, che importa? Angelo o Sirena, che importa se tu - fata dagli occhi vellutati, profumo, luce, mia unica regina - fai l'universo meno orribile e questi istanti meno gravi?
-Charles Baudelaire-
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affogherai
nella loro
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...
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PROFUMO ESOTICO
Quando respiro,ad occhi chiusi,in una calda sera d'autunno ,
l'odore del tuo seno ardente,
vedo svolgersi rive felici,
che abbagliano le fiamme d'un sole monotono;
un'isola indolente dove la natura
crea alberi strani e frutti saporiti;
uomini in cui corpo è snello e vigoroso
e donne il cui sguardo stupisce per la sua schiettezza.
Guidato dalla scia del tuo odore,verso climi affascinanti,
vedo un porto pieno di vele e alberi
ancora affaticati dall'onda del mare,
mentre il profumo dei verdi tamarindi,
che circola nell'aria e che mi gonfia le narici,
si mescola dentro alla mia anima con il canto dei marinai.
-Charles Baudelaire-
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