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Messaggi di Giugno 2014

 

Palio 2014: si parte

Post n°780 pubblicato il 29 Giugno 2014 da massimo.maneggio

BISIGNANO Vigilia d’attesa per l’intera città, che oggi assisterà in massa all’edizione 2014 del “Palio del principe”. Allo stadio comunale “Francesco Attico” dalle 17, si sfideranno i cavalieri degli otto storici rioni del centro storico, che vogliono vincere il drappo e il premio messo in palio dall’amministrazione comunale di mille euro. Se i premi fanno gola, ancor di più è l’onore cittadino a emergere in questa edizione, con i quartieri che hanno ritrovato, dopo anni in sordina, passione e slancio verso questa manifestazione, riuscendo a offrire una settimana di intrattenimento in tutto il paese. Ogni sera, infatti, ha visto un quartiere protagonista, con l’accoglienza delle sagre gastronomiche e, rione per rione, la sfida forse è già cominciata proprio dai fornelli delle tante donne impegnate in cucina. Passata la fame, è giunto ora il tempo di gareggiare. Già da questa mattina i rappresentanti della varie tifoserie sono all’opera sugli spalti per montare le varie coreografie, con l’unica grande tribuna dello stadio che avrà un po’ tutti i colori tradizionali. Questo pomeriggio, infatti, le luci della ribalta saranno riservate ai cavalieri, che saranno abbinati nel sorteggio del primo turno questa mattina alle 11 nella sala “Rosario Curia” del viale Roma: una novità gradita che velocizzerà anche la manifestazione di questo pomeriggio, che inizierà con il classico corteo medievale a fare il giro del campo e lo spettacolo degli sbandieratori. Appaiono, almeno al momento, in quattro i cavalieri favoriti. Si parte da Antonio Belsito, cavaliere di Santa Croce, quartiere che, dalla prima edizione, non è riuscito ancora a trionfare nella kermesse cittadina (insieme a Piazza). L’attesa degli “orange” è cresciuta di anno in anno, e un eventuale trionfo di Belsito porterebbe una gioia immensa nel quartiere dei vasai, che attendono quest’appuntamento da mesi. Dai due Amodio è lecito aspettarsi una grande prestazione. Claudio è il cavaliere dal maggior palmares e gareggia con Piano, per il binomio più vincente della città, mentre il figlio Luca difende i colori di San Pietro, il quartiere che diede i natali a Sant’Umile. Non dimentichiamo, inoltre, anche l’ultimo vincitore della competizione, il bravissimo Ivan Molino. Vuole difendere il suo drappo di San Zaccaria e, nella scorsa edizione, condusse una gara perfetta non avendo l’assillo della vittoria a tutti i costi. Minori sono le possibilità per i cavalieri di Cittadella Coscinale, Piazza, Giudecca e San Simone, ma una sorpresa al “Palio” è sempre dietro l’angolo. La città cratense, questo pomeriggio, praticamente si fermerà per assistere alla manifestazione.

 

Mas. Man. 

29-6-14

 
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Trasporti, che chimera ancora....

Post n°779 pubblicato il 27 Giugno 2014 da massimo.maneggio
 

BISIGNANO Se la zona della Sibaritide si lamenta, a buon ragione, della difficoltà dei trasporti dovuti anche ai recenti tagli ferroviari, nella parte cratense questa è ormai una storia vecchia, con la mancanza di collegamenti ormai nota e persistente. Sul fronte dei trasporti, la città bisignanese non ha avuto un adeguato ammodernamento, complice la crisi ma anche un disinteresse generale sull’argomento. È ancora notevole il numero di studenti e lavoratori che, quotidianamente, prendono un pullman per raggiungere i loro luoghi di destinazione, costretti spesso a fare delle levatacce per compiere un tragitto di una trentina di chilometri o addirittura inferiore. Per la città di Bisignano, che può contare anche su uno svincolo autostradale di raccordo (come quello dello scalo di Torano), un passo in avanti sui trasporti appare ancora un’utopia. La stagione 2013-2014 dei trasporti ha registrato le solite (e inascoltate) lamentele degli studenti universitari, che hanno un unico collegamento diretto con l’ateneo: arrivo fissato alle 7.40 di mattina e partenza per il ritorno alle 18.30. Non certo un orario straordinario, soprattutto nel periodo invernale, ad accentuare anche la stanchezza di una giornata di studi. Nell’estate 2012, c’era stato anche un interessamento dell’amministrazione comunale sulla vicenda, con l’istanza alla Regione Calabria di rivedere le tratte per gli studenti universitari, con orari più consoni e linee più efficaci. La richiesta fu accantonata in un cassetto e, da allora, nessuna novità è emersa all’orizzonte. Il diritto alla mobilità bisignanese potrebbe essere certamente migliorato con un po’ di buona volontà, anche in virtù dell’utopia riproposta in ogni campagna elettorale da ogni schieramento politico, con la ripopolazione del centro storico da realizzare nell’affittare i vecchi immobili agli studenti universitari. Al contrario, sono proprio gli studenti bisignanesi che, stanchi delle condizioni non eccellenti in fatto di orari, preparano le loro valigie per avere una stanza a Rende o Cosenza, evitando così mattinate stressanti e frenesie nelle coincidenze con gli orari universitari. Proprio questa migrazione, seppur stagionale, cresce di anno in anno, lasciando così la città senza giovani a confrontarsi, per esempio, su tematiche di interesse comune, come dimostrato anche in ogni manifestazione pubblica. Ci sarà un’intera estate per riflettere su ciò, nella speranza di una maggiore concretezza dei servizi.

Mas Man

 
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Il papa in web radio

Post n°778 pubblicato il 26 Giugno 2014 da massimo.maneggio
 

La redazione della web radio O2

 

Tra l'oceano di duecentomila fedeli che hanno accolto Papa Francesco a Sibari erano presenti anche gli studenti della web radio O2 del Leonardo da Vinci-Nitti di Cosenza

Lo scorso sabato 21 giugno, tra la marea umana di persone che ha accolto Papa Francesco a Sibari, dove si è concluso l'ultimo atto della sua intensa giornata calabrese, con la celebrazione della Santa messa, c’erano anche i formidabili ragazzi della Web Radio O2, guidati magistralmente dal prof. Bruno Gioffrè, che hanno realizzato una serie di video molto belli, ricevendo i complimenti da tutti i presenti, compreso l'Arcivescovo Giuseppe Nunnari. La proiezione dei filmati degli studenti è stata accompagnata dalla musica del gruppo di Cristian Music Bagnaduna, durante l'animazione che ha preceduto la celebrazione. I componenti della "Bagnaduna", una giovane band composta da Fabio Dursi (chitarra acustica e voce), Giuseppe Sartore (voce), Enrico Martire (chitarra elettrica e voce), Lorenzo Piccoli (percussioni), Mario Orlando (basso), Francesco D’Agostino (batteria), e Camillo Maffia (tastiere e piano) hanno deciso di mettere in pratica la Parola, non solo con la loro vita, ma anche con la musica. Un’impresa ardua ma bellissima quella di credere per vivere, che accomuna questa band e che li ha spinti ad una nuova avventura: quella di una “evangelizzazione cantata”, nella quale emerge l’esperienza di fede che li caratterizza e che suscita emozioni indescrivibili in chi ha conosciuto Cristo e curiosità in chi vorrebbe intraprendere questo viaggio con Lui. Prima di giungere a Sibari il Papa ha visitato il carcere di Castrovillari e incontrato Nicola Campolongo, il padre del piccolo Cocò, il bambino di tre anni barbaramente bruciato e ucciso, insieme al nonno e alla compagna di questi, in un regolamento di conti dalla 'ndrangheta a Cassano allo Jonio. Egli, davanti ai 180 uomini e donne detenuti nel carcere di Castrovillari, ha affrontato il tema del rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo  e il pieno reinserimento della persona, che non avviene come termine di un percorso solamente umano, perché in questo cammino entra anche l'incontro con Dio, la capacità di lasciarci guidare da Dio che ci ama, che è capace di comprenderci e perdonare i nostri errori. Il Papa ha concluso augurando ai detenuti che il loro tempo di detenzione non vada perduto, ma possa essere un tempo prezioso, durante il quale chiedere e ottenere da Dio questa grazia. Ha, inoltre, incoraggiato i dirigenti, gli agenti di polizia carceraria e tutti coloro che operano nel penitenziario, di accompagnare e sostenere, concretamente, l'impegno di un effettivo reinserimento nella società, perché quando la finalità del reinserimento dei detenuti viene trascurata l'esecuzione della pena degrada a uno strumento di sola punizione e ritorsione sociale, a sua volta dannoso per l'individuo e la società. Durante l'omelia il Pontefice ha usato parole molte dure e dirette: «Quelli che non sono in questa strada di bene, come i mafiosi, non sono in comunione con Dio e sono scomunicati». La 'ndrangheta, secondo Bergoglio, è adorazione del male e disprezzo del bene comune; il male va combattuto e allontanato. Quindi, ha chiesto di combattere apertamente la 'ndrangheta, perché la Chiesa, impegnata nell’educare le coscienze, deve sempre più spendersi perché il bene possa prevalere. Il Papa si è, quindi, rivolto ai giovani, dicendo loro di non lasciarsi rubare la speranza e di lottare, affinché, anche in Calabria, si trovi il coraggio di opporsi al male, alle ingiustizie, alla violenza con la forza del bene, del vero e del bello. Bisogna essere solidali con tutti, specialmente con quelli che hanno più bisogno di giustizia, di speranza, di tenerezza. Egli ha, inoltre, incoraggiato il Progetto Policoro, come un segno concreto di speranza per i giovani che vogliono mettersi in gioco e creare possibilità lavorative per sé e per gli altri. Il Papa ha esteso, quindi, il proprio sostegno e incoraggiamento alle Autorità civili che cercano di vivere l’impegno politico e amministrativo per quello che è, un servizio al bene comune. a testimoniare la solidarietà concreta con i fratelli. Su cortese invito del nostro Dirigente scolastico, noi eravamo lì per rappresentare il nostro Istituto e per raccogliere l'eredità di un grande Pontefice e il suo meraviglioso messaggio di speranza. Con la genuinità e il candore, di cui i nostri ragazzi sono capaci, lo hanno riconosciuto come un padre vero, una guida autentica, un educatore leale. Non resta, dunque, che ringraziare Francesco per aver onorato il nostro territorio con la sua visita, per aver sollecitato i nostri giovani a liberarsi dalla cultura del vuoto e dell'effimero e averli invitati a non aver paura della tenerezza e a coltivare la speranza e per aver invogliato noi adulti a mettere a disposizione del nostro prossimo quello che abbiamo, il nostro coraggio, le nostre capacità, i nostri sorrisi, la capacità di amare, perché solo nella condivisione e nel dono la nostra vita sarà completa.

                                                                                                                                                 Addetto stampa d'Istituto

 

                                                                                                M.Gabriella Pugliese

 

 
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Pronto "Rinnoviamo Bisignano"

Post n°777 pubblicato il 25 Giugno 2014 da massimo.maneggio
 

BISIGNANO Andrea Algieri, consigliere comunale d’opposizione, svela le sue carte con la presentazione del movimento politico-culturale “Rinnoviamo Bisignano”. Domenica alle 11.30, nella sala del consiglio comunale, l’ex assessore ai Lavori pubblici, insieme al suo gruppo di lavoro, darà qualche indicazione sul presente e su quali siano i progetti per il futuro. Come afferma in coro l’intero movimento, quest’iniziativa nasce come apartitica con il gruppo che promette battaglia: «Siamo aperti a tutti quelli che si riconoscono nell’impegno politico e socio-culturale inteso come servizio ai cittadini svolto nei canoni della trasparenza, concretezza, rispetto delle tradizioni, tutela dell’ambiente e rafforzamento dell’identità locale, attraverso la valorizzazione della storia, delle vocazioni e delle capacità culturali, economiche del territorio, sostenibili e in equilibrio con le risorse locali e con tutti i beni collettivi». Questo movimento agirà sulla città di Bisignano e potrebbe già essere la variabile impazzita della politica cratense. Con Andrea Algieri come rappresentante in consiglio comunale e Alessandro Perrone (esponente di “Forza Nuova”) nelle proprie fila, il gruppo di “Rinnoviamo Bisignano” non seguirà il self control alla Nils Liedholm ma agirà direttamente su ogni problema. «Perseguiamo le finalità di benessere e progresso di tutta la città di Bisignano e dei suoi abitanti - continuano - attraverso iniziative protese a garantire un governo della comunità non subordinato a logiche di partito ». Appare chiara la voglia di essere protagonisti nei prossimi mesi: «Gli scopi saranno perseguiti garantendo ascolto, trasparenza e collegialità nelle decisioni utilizzando tutte le moderne tecnologie di comunicazione disponibili per raggiungere le finalità sociali e partecipando direttamente alla vita politica, anche concorrendo alle competizioni elettorali con liste di propri candidati, ed eventualmente d’intesa con altre formazioni politiche, associazioni, gruppi». Andrea Algieri, ricordiamolo, fu il candidato che raggiunse il numero di preferenze alle ultime elezioni amministrative, con 442 voti che furono, in pratica, decisivi, per la riconferma a sindaco di Umile Bisignano nel maggio 2012. A distanza di due anni, tutto sembra essere cambiato drasticamente.

 

Massimo Maneggio

 
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Sibaritide senza trasporti

Post n°776 pubblicato il 25 Giugno 2014 da massimo.maneggio
 

Comunicato stampa

Continua, inesorabile, il processo di abbandono della costa ionica costretta sempre più all’isolamento.
E’ di questi giorni la notizia dell' ulteriore soppressione di diversi treni a cui si aggiunge il taglio di alcune corse che collegano l’entroterra alla costa.
Un isolamento per cui intere comunità si trovano impossibilitate a raggiungere centri importanti come Rossano, come Cosenza.
In Generale è l’intera Calabria a dover subire il depauperamento del diritto alla mobilità.
La drammatica riduzione del sistema ferroviario regionale che ha subito un'accelerazione nel mese di giugno 2014 ha le sue origini in uno storico pressapochismo che ha caratterizzato la classe dirigente regionale la quale ha lasciato il sistema di trasporto pubblico in balia delle speculazioni private che hanno garantito introiti a pochi e forti costi e disagi per i cittadini.
Una Regione scollegata dal resto della nazione ed una zona, quella del Basso-Jonio Cosentino, scollegata anche da se stessa con paesi come Campana, Mandatoriccio e altri isolati completamente.
Contro questa prospettiva oggi realtà, manifestammo il 15 settembre 2012.
Furono momenti di sana democrazia, dove all'occupazione simbolica dei binari furono accostati gli interventi di diversi cittadini, di Sindaci e di diverse associazioni in un clima di serenità collettiva.
Il 15 settembre 2012 si manifestava tutti uniti contro i tagli al trasporto pubblico oggi ridotto all'osso ma anche contro la paventata e oggi avverata chiusura del Tribunale di Rossano.
Un momento di democrazia e di grande partecipazione voluto da cittadini ed amministratori locali ripagata dalla Rete Ferroviaria Italiana con una sorprendente denuncia a 14 attivisti per aver causato il ritardo di una littorina di 50 posti e degli anni ’50!...
14 persone (6 di Cariati) che, insieme ad altre centinaia tra studenti, amministratori pubblici e lavoratori del Tribunale hanno condiviso un momento di civile protesta in un clima pacifico e di collaborazione tra le parti.
Si avvicinano le prime udienze e, anche in relazione a ciò, ci appelliamo a tutti i cittadini liberi affinché si possa interrompere questo processo di affossamento della Sibaritide.
Nello stesso tempo, chiediamo alle amministrazioni locali di non rimanere indifferenti alla questione della mobilità pubblica ma, anzi, di fare scudo e di far “squadra” per meglio relazionare a Ferrovie Dello Stato e alla Regione Calabria quali siano i drammi e le difficoltà a cui vanno incontro decine di comunità. Da parte nostra, insieme ai compagni di Terra e Popolo (Rossano), Skatakatascia (Francavilla) e gli Studenti Universitari di Cosenza anche loro vittime della denuncia incredibile di Rete Ferroviaria Italiana, riavvieremo la campagna d’informazione “La Presa Del Treno Perduto”.


Movimento Le Lampare - Cariati

 
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Cultura in Calabria

Post n°775 pubblicato il 18 Giugno 2014 da massimo.maneggio
 

CALABRIA, CALIGIURI: LA BANCA D'ITALIA RILEVA L'IMPORTANZA CRESCENTE DELLA CULTURA NELL'ECONOMIA REGIONALE.

CATANZARO (18.6.2014) - "La cultura sta assumendo un ruolo crescente nell'economia regionale e lo sarà maggiormente nel prossimo futuro quando produrranno effetti ancora più pieni i consistenti investimenti che negli ultimi anni sono stati indirizzati costantemente e concretamente nel settore". E' quanto ha dichiarato l'Assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri commentando quanto emerso durante la presentazione del rapporto annuale su "L'economia della Calabria" avvenuta questa mattina presso l'Università "Magna Grecia" di Catanzaro. Il Direttore regionale della Banca d'Italia Luisa Zappone ha evidenziato che, in un quadro generale estremamente difficile, dai settori dell'agroalimentare e della cultura possono provenire concreti e utili segnali di ripresa, evidenziando che la cultura contribuisce per il 15 per cento nella realizzazione del prodotto interno lordo della Calabria. In particolare, Luisa Zappone ha ricordato che anche la riapertura della sala dei bronzi del Museo di Reggio Calabria e le mostre su Mattia Preti hanno stimolato l'economia della Calabria. Inoltre, ha anche detto che "le strategie politiche regionali possono produrre risultati positivi nei prossimi anni", anticipando che il settore verrà costantemente seguito anche successivamente. "E' di particolare significato - ha concluso Caligiuri - che la Banca d'Italia abbia rilevato, facendolo per la prima volta in Calabria, il peso della cultura nelle economie regionali, evidenziando l'importanza di questo settore nella formazione del prodotto interno lordo". Alla presentazione anche intervenuti Giuseppe Albanese del Nucleo Ricerca della Banca d'Italia, il Vice presidente del Gruppo Granarolo Camillo Nola e il Presidente regionale di Confindustria Giuseppe Speziali. Ha concluso i lavori il Vice Direttore Generale della Banca d'Italia Valeria Sannucci.

A Cura di Mario Caligiuri  - ass. reg. Calabria 

 
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Inghilterra - Italia: i precedenti

Post n°774 pubblicato il 14 Giugno 2014 da massimo.maneggio
 

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i precedenti tra Italia e Inghilterra pendono a favore degli azzurri, con nove vittorie, sei pareggi e sette sconfitte. Sfatato il mito contro i cosiddetti maestri del calcio, l’Italia ha mantenuto un buon ruolino di marcia anche se, nei tempi della tv in bianco e nero, l’Inghilterra ha spesso dominato. La prima volta tra le due squadre fu a Roma, con un pareggio per 1-1 nel 1933, che portò anche un buon auspicio alla nazionale di Vittorio Pozzo che, dopo un anno, divenne campione del mondo. Qualche anno dopo nel tempio di “Highbury” ci fu un vero massacro sportivo, basti pensare al dito rotto di Luisito Monti e alle tante pedate date in mezzo alla nebbia, con il 3-2 che premierà, solo nel risultato, la nazionale inglese. Nel 1948 arriva una sonora sconfitta a Torino, con l’inglese Mortensen che segna addirittura dalla linea di fondo campo. I più giovani ricorderanno questa sfida per una memorabile citazione ne “L’allenatore nel pallone”, quando la suocera di mister Canà testò la sua macumba riferendosi al 4-0 subito a Torino dagli azzurri. I timori di inferiorità nel confronto con i “maestri” si sono pian piano sciolti ed a Wembley arriva, finalmente, il nostro primo storico successo. Gol decisivo di Fabio Capello quasi sul finire di gara, in un 14 novembre 1973 rimasto negli annali. Agli europei del 1980, invece, Marco Tardelli fece le prove del suo urlo, con gol decisivo nella nostra vittoria di misura, mentre dieci anni li affrontiamo al mondiale in un clima mesto. L’Italia, data come grande favorita, gioca la finalina del terzo posto contro gli inglesi, e a Bari la nazionale di Azeglio Vicini vince 2-1, con rigore di Schillaci che si laurea capocannoniere. Nel 1997 è Gianfranco Zola a rivivere i fasti di Capello, beffando la difesa british, dopo aver sfruttato un lancio di quaranta metri di Billy Costacurta. Nel 2002 Vincenzo Montella, a Leeds, abbatte la difesa inglese con una doppietta in rimonta.
Massimo Maneggio

 
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Scola vince cronoscalata Cellara

Post n°773 pubblicato il 08 Giugno 2014 da massimo.maneggio

SCOLA VINCE LA SALITA DI CELLARA

Una lotta entusiasmante sul filo dei millesimi con il siciliano Domenico Cubeda. Fuori Scaramozzino dopo le prove per un problema di elettronica. Terzo Corona

 

CELLARA (CS) 8 GIUGNO. Una splendida giornata di sport si è celebrata sull’altopiano di Cellara, piccolo comune del Cosentino che, come ogni anno, ospita la cronoscalata “Salita di Cellara – Colle d’Ascione”.

Numerosi i tifosi e gli appassionati che si sono assiepati ai bordi del tracciato, a pieno contatto con la natura e con lo sport, per vivere appieno questa classica dell’automobilismo montano.

E non si è smentito, dopo l’ottima performance dimostrata in prova, il cosentino Domenico Scola jr., sotto lo sguardo del nonno don Mimì, icona delle cronoscalate, che a ogni partenza andava ad accarezzargli il casco.

Scola – su Osella Pa 2000 della Jonia corse – ha combattuto sul filo dei millesimi una gara appassionante contro il siciliano Domenico Cubeda, chiudendo al traguardo in 5’39”49. 

Il catanese, che ha lottato fino all’ultimo, ha chiuso al traguardo di Colle d’Ascione con un ritardo di 0.85. Terzo classificato l’altro siciliano Giuseppe Corona, su Osella Pa 21 S. Ottima prova anche per il catanzarese Francesco Ferragina su Elia Avrio, primo di classe tra le biposto 1300. Quinto assoluto l’altro catanzarese Emanuele Greco su Osella Pa 21 Evo Mugen.

Sesto il pilota di Celico Leonardo Nicoletti su Radical Prosport, primo tra le 1600. Settimo e secondo tra le 1300 l’avvocato cosentino Franz Caruso. Ottavo miglior tempo per un altro pilota bruzio, Dario Gentile, su Gisa. Chiudono la top ten Edoardo Cappello (Alfa 147) e Giuseppe Rubino (Elia Avrio).

Tra le assenze più importanti, oltre a quella di Rosario Iaquinta, che aveva rinunciato alla sfida in vista del prossimo impegno in Civm, da registrare i problemi all’elettronica che hanno condizionato le prove del reggino di Pellaro, Carmelo Scaramozzino e che gli hanno impedito di partecipare alle due salite di gara.

Regolazioni al set up della vettura per il siciliano Domenico Cubeda in vista della gara, mentre il cosentino Domenico Scola è partito con gomme nuove e con alcune regolazioni in assetto.

Tra le vetture di gruppo CN successo pieno (oltre al terzo assoluto) per il siciliano della Cubeda Giuseppe Corona, a bordo di una Osella Pa 21 S con 6’10.27, davanti al bruzio Dario Gentile su un prototipo Gisa e all’altro cosentino Silvio Reda su Osella Pa 20 S da 3000 cc (entrambe griffate Cosenza corse). Quarto Sandro Greco su Osella Pa 2000 Evo.

Tra le Gt Ivan Fava a bordo della sua Ferrari 360 Challenge ha preceduto la Porsche Cayman di Pietro Chiarelli.

Tra le vetture di gruppo E1 vittoria finale per Edoardo Cappello su Alfa Romeo 147, davanti a Salvatore Macrì su Alfa 147 Gta e Vito Tagliente su Honda Civic.

Il gruppo A ha visto il successo di Ennio Donato su Ford Escort davanti a Giuseppe Ferraiuolo.

In gruppo N Eusebio Arduino, su Peugeot 106, ha vinto anche la classe 1600 mentre tra le 2000 primo di classe Giancarlo D’Andrea su Peugeot 206 Rc davanti ad Andrea Arnone su Fiat Puto Hgt.

Tra le E3 Luigi Presta su Alfa Romeo 33 ha preceduto al traguardo Alessio De Luca su Renault 5 Gtt e Martino Sisto su Renault Clio Williams, tutte da 2000 cc.

In gruppo Racing Start Giovanni Angelini si è imposto su Renault Clio Rs davanti a Daniele Longo e a Michele Urso, entrambi a bordo di una Citroen Saxo Vts.

Tra le agili Minicar successo finale per Antonio Ferragina su Fiat 500 con 7’52”06, davanti al lametino Angelo Mercuri e a Vincenzo Pezzolla, staccati rispettivamente di 0.75 e 3”68.

La Cosenza corse, con in prima linea il presidente Sergio Perri, ha lavorato alacremente alla organizzazione di questa cronoscalata, nonostante le problematiche, per garantire ai tifosi uno spettacolo di alto livello. Sergio Perri ringrazia “l’Aci di Catanzaro nella persona del presidente Eugenio Ripepe per aver contribuito fattivamente, e in modo decisivo, all’organizzazione della cronoscalata”.

CLASSIFICA ASSOLUTA

1) Domenico Scola Jr. (Osella Pa 2000) in 5’39”49, 2) Domenico Cubeda OSELLA PA 2000), a 0.85, 3) Giuseppe Corona (OSELLA PA 21/S), a 30.78, 4) Francesco Ferragina (ELIA AVRIO), a 36”53; 5) Emanuele Greco  (OSELLA PA 21 EVO MUGEN), a 39”01, 6) Leonardo Nicoletti (Radical Prosport), a 49”80, 7) Francesco Caruso (Radicl Sr4), 8) Dario Gentile (Gisa) a 1’00”03, 9) Edoardo Cappello (Alfa 147) a 1’13”51, 10) Giuseppe Rubino (Elia Avrio) a 1’14”14.

 

L’ufficio stampa

Carlo Minervini

 

 
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Nuovo album per gli Operai della Fiat 1100

Post n°772 pubblicato il 04 Giugno 2014 da massimo.maneggio
 
Tag: Fiat, musica

COMUNICATO STAMPA

 

“Si salvi chi può” all’Unical

Il nuovo album degli Operai della Fiat 1100

Il progetto sarà lanciato il 4 giugno su Musicraiser, il sito di crowdfunding italiano dedicato alla musica.

 

 

La chiusura di un ciclo o l’inizio di un nuovo percorso? Gli Operai della Fiat 1100, combo calabrese che per un decennio ha tributato lungo l’intero Belpaese la poetica di Rino Gaetano, dopo una lunga pausa, si è rimesso in movimento e ha dato forma e sostanza a quella che è oggi la sua nuova vita musicale: un progetto inedito, una grandissima sfida e una nuova avventura. La band ora è pronta per lanciare il suo nuovo lavoro, dal titolo “Si salvi chi può”, in uscita domani, mercoledì 4 giugno 2014. Si punta tutto sul brano-manifesto “Joe Lee Rosso”: un grido di denuncia politica, in linea con il percorso che gli Operai hanno portato sempre avanti, anche se stavolta si tocca un tema scottante ed attuale che riguarda l’avvelenamento dei nostri mari. Il progetto verrà lanciato su Musicraiser, il sito di crowdfunding italiano dedicato alla musica, lanciato da Giovanni Gulino, della band Marta sui Tubi, e da Tania Varuni, dj e producer. Con questo nuovo corso, gli Operai maturano così una reale produzione dal basso, una campagna di raccolta fondi, che vuole dare linfa ai nuovi brani che saranno sperimentalmente stampati non sul canonico supporto ma su una memoria di massa usb, consentendo l’inserimento oltre che delle nuovissime canzoni, di importanti contenuti extra tra i quali il videoclip di Joe Lee Rosso (singolo dell’album) girato da Claudio Metallo, autore del documentario “L’avvelenata cronaca di una deriva”, reportage che ricostruisce lo spiaggiamento anomalo della nave dei veleni sui mari calabresi. L’album e il video saranno presentati con una performance dal vivo domani sera, mercoledì 4 giugno, alle ore 22.00, presso l’Anfiteatro polifunzionale dell’Università della Calabria. L’abito sonoro di questo lavoro è decisamente variegato e miscela sapientemente la forma della canzone all’italiana di un decennio fortunato come gli anni ’60, con sonorità che richiamano il brit pop dei ’90. Anche stavolta, l’ironia della band è acutissima. Dissacratori nei confronti dei principali paradossi del nostro Paese, gli Operai raccontano criticità e cambiamenti sociali, terre massacrate dai silenzi politici e nuove culture da armare intellettualmente. Il gruppo dà sostanza e invita palesemente, attraverso il linguaggio musicale, ad una presa di coscienza proponendo la tutela dei propri territori in modo condiviso e consapevole, come unica scialuppa di sopravvivenza. Proprio per questo motivo, insieme al Comitato Natale De Grazia, gli Operai sosterranno una campagna di racconto e sensibilizzazione sul tema.

 
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