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Messaggi di Febbraio 2015

 

90° minuto, puntata del 22 febbraio 2015

Post n°914 pubblicato il 22 Febbraio 2015 da massimo.maneggio
 


La pioggia di Genova, lo stadio chiuso di Parma, lo spezzatino e il calcio scoppiato, anzi la rottura del calcio. Perché di tutto questo si parla, ormai. Anche a 90° minuto, inevitabilmente, in quanto ormai di partite se ne vedono poche e di problemi invece tanti. Marco Mazzocchi e Jacopo Volpi provano quasi a indorare la pillola, ma il calcio italiano è morto, inutile girarci intorno. O, almeno, è vivo per le emittenti a pagamento.

Già dal primo servizio, quello di Stefano Mattei su Sampdoria-Genoa, si capisce che la domenica ha perso la sua sacralità. Poi, quando Saverio Montingelli intervista il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, con alle spalle il “Tardini” chiuso, arriva l’ulteriore conferma. Per la prima gara giocata bisogna andare da Stefano Bizzotto, in una sorta di triplo balletto con due collegamenti da Vinovo e il servizio su Juventus-Atalanta 2-1. Il primo tuffo nel passato ci riporta alla Domenica Sportiva di Enzo Tortora: è il compleanno della moviola, strumento abusato che nacque,  in particolare, per il mondo del cinema, in quanto questo arnese era un modo pratico per studiare le singole inquadrature, così da avere una maggior possibilità di scegliere i migliori punti di taglio. 

Andando al calcio, se possibile, ecco il primo servizio con Empoli-Chievo 3-0, affidando a Federico Calcagno la palma del migliore di questa puntata. Un’altra pubblicità, e un ricordo con Paolo Valenti intento a dare la linea a Marcello Giannini, allertato per un Fiorentina-Torino 4-1 d’antan: quello anticipato da Alessandro Antinelli non ha tutto il fascino del passato. Torniamo ai servizi con Lazio-Palermo 2-1 in mano ad Alberto Rimedio e i quattro palloni di giudizio un po’ eccessivi, Giacomo Capuano in premio per Milan-Cesena 2-0 e l’immancabile Gianni Cerqueti, stavolta per Verona-Roma 1-1.

Ai “Tempi supplementari” si scoprono molte cose. Intanto, Tiziano Pieri usa il termine del wrestling «laccio californiano». Poi, gli ospiti prendono forma. Beppe Dossena non demerita (e avrà un siparietto con Antinelli), Gianluca Zambrotta collegato da Milano non ha un monitor dove guardare i gol. E, come sua buona abitudine, gufa sulla Juventus, perché nove punti di distanza sono pochissimi.

Ci sono anche i servizi sui posticipi. Dario Di Gennaro è rapido per Napoli-Sassuolo, dopo aver diviso i tifosi partenopei e, mi sia consentito, Di Gennaro se vuole criticare il Napoli contro il Chievo è padronissimo di farlo. Poi, Marco Lollobrigida fa il punto per Cagliari-Inter di mestiere e abilità.

Al passaggio su Rai Sport 1 c’è tanta nostalgia: quella del bel calcio di un tempo, quando 90° minuto finiva anche nei tempi giusti, le partite si giocavano in contemporanea e le squadre non fallivano a febbraio.

Massimo Maneggio

Per rivedere la puntata di 90° minuto del 22 febbraio 2015:  http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/media/90-minuto-96f893b8-d5e4-4bd6-a7b1-c8ad9306602a.html

 

“Tempi Supplementari”: http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/media/90-minuto---tempi-supplementari-5083c236-23d8-4e8a-9993-e3cbf1331894.html

 

 
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Consuleco batte Milani 3-0

Post n°913 pubblicato il 21 Febbraio 2015 da massimo.maneggio
 
Tag: volley

CONSULECO BISIGNANO – MILANI CASTROLIBERO 3-0 (25-8, 25-17, 25-23)

Consuleco Bisignano: Balestrieri, Brindisi, Caputo, Chimenti, Federico, Esposito, Ferraro, Iannace, Meringolo, Mancini, Ritacco, Tortorella (L). All: Lionetti.

Milani Castrolibero: Amoroso, D’Alife, Dima, Diano, Fasano, Filice, Garofalo, Mirabelli, Palermo, Malluzzo (L). All: Bosco.

Arbitri: Valeria Vitola – Serena Capilupo

 

Se non è la miglior gara disputata a Collina Castello, poco ci manca. La Consuleco Bisignano batte 3-0 la Milani in un match giocato ad alti ritmi dai ragazzi di Roberto Lionetti, bravi a ergere nel palazzetto di Collina Castello il loro fortino. Già nel primo set gira a meraviglia il sestetto bisignanese, che prende alla sprovvista gli avversari grazie a una buona organizzazione difensiva e alla capacità di vincere a muro ogni pallone: il 25-8 è servito. Al cambio campo è sempre la Consuleco in avanti, mostrando tanto spirito di sacrificio e buona caparbietà nel chiudere ogni tentativo di rimonta avversaria. Il 25-17 porta così al doppio vantaggio e nel terzo set la gara si accende: la Milani non vuole uscire a mani vuote e si porta inizialmente in vantaggio, ma lentamente esce fuori ancora una volta lo spirito battagliero della Consuleco che chiude sul 25-23 e conquista tre punti meritatissimi. Ottima prestazione per i bisignanesi, che si concedono anche il tuffo davanti ai propri tifosi.

Nei giorni scorsi, il presidente Alessandro Benedetto ha comunque avuto buone parole d’elogio per i suoi ragazzi, che hanno conquistato l’accesso alla finalissima di Coppa Calabria: «Certamente questo risultato inorgoglisce tutta la società, che è ripagata anche per gli sforzi fatti sinora. Finalmente è arrivata una finalissima, dopo anche due-tre tentativi e speriamo veramente di poter entrare nella storia conquistando questo ambito trofeo. Abbiamo già fatto richiesta per ospitare l’ultimo atto di questa manifestazione al palazzetto di Collina Castello, proprio per consentire ai tifosi della Consuleco nonché all’intera città di Bisignano di poterla vivere al meglio, per quella che sarà una giornata di sport. Non so precisamente quali siano le intenzioni della Federazione, se far disputare la partita in uno dei palazzetti delle finaliste oppure in campo neutro...dal canto nostro ribadiamo di essere pronti a ospitare questa partita. Ringrazio in primis tutti i giocatori per l’impegno profuso e il capitano Mario Franco Iannace per come ha tenuto insieme questa squadra, che vedo ora molto compatta. Ovviamente ringrazio anche il mister Roberto Lionetti, che è alla sua seconda finale in due anni, dopo quella dei playoff della scorso anno».

Ufficio stampa Volley Bisignano

 

 

 

 

 
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Consuleco...è finale!

Post n°912 pubblicato il 19 Febbraio 2015 da massimo.maneggio
 
Tag: volley

CONSULECO BISIGNANO – ROCCELLA 3-1 (24-26; 25-14; 25-15; 25-15)

Consuleco Bisignano: Balestrieri, Brindisi, Caputo, Chimenti, Donnaperna, Esposito, Ferraro, Iannace, Meringolo, Mancini, Ritacco, Tortorella (L). All: Lionetti.

Roccella: Adornato, Baggetta, Carrozza, Chiarella, Durante , M.Femia, Gugliotta, Gerardi, Spagnolo. All: Nobile.

Arbitri: Giovanni Rizzica da Lamezia Terme – Pasquale Murace da Montalto

Spettatori: 100 circa.

La Consuleco Volley Bisignano approda in finale di Coppa Calabria. Dopo il 3-0 di qualche settimana fa a Roccella, la squadra allenata da Roberto Lionetti, davanti a un palazzetto di Collina Castello in festa, stacca il pass decisivo, vincendo per 3-1. Nel primo set, dopo un primo arrembaggio iniziale dei padroni di casa, il Roccella riesce a recuperare terreno e a vincere quasi a sorpresa il parziale, poggiandosi su una buona ricezione, caricati dalla grinta di Carrozza. Lo schiaffo sveglia subito i ragazzi bisignanesi, che si scrollano di dosso l’ansia e giocano con sicurezza, cominciando dal secondo parziale chiuso sul 25-14. Nuovo cambio e musica identica: la Consuleco costruisce gioco e non ha difficoltà nell’andare in vantaggio sul 25-15. Al quarto set, il pubblico attende solo la conferma dell’approdo in finale e mister Lionetti concede anche la standing ovation al giovane Donnaperna. La Consuleco Volley Bisignano approda così, a distanza di una decina d’anni, nuovamente in finale di Coppa Calabria. Top scorer dell’incontro sono Balestrieri e Iannace per i biancoazzurri (20 e 19 punti rispettivamente) e Adornato tra gli ospiti. Nel post gara, da segnalare i complimenti dell’allenatore del Roccella e gli auguri per la conquista del trofeo, mentre lo staff tecnico della Consuleco ha riconosciuto il valore tecnico dell’avversario, mostrandosi decisamente soddisfatta per l’approdo in finale.

 

Ufficio Stampa Volley Bisignano

 

 

 
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volley Bisignano cerca finale

Post n°911 pubblicato il 18 Febbraio 2015 da massimo.maneggio
 
Tag: volley

Una festa al palazzetto di Collina Castello: alle 19, nella struttura sportiva bisignanese, la Consuleco Volley potrebbe raggiungere una storica finale di Coppa Calabria. La società del presidente Alessandro Benedetto, così, davanti al proprio pubblico ha una grossa occasione di accedere alla finalissima nella competizione, che porta sempre un gran prestigio alle squadre pallavolistiche calabresi. L’ambiente e i tifosi sono carichi in vista dell’appuntamento odierno: alla squadra allenata da Roberto Lionetti, infatti, basterà vincere una gara su due contro il Roccella per staccare il pass, dopo aver vinto, qualche settimana fa, proprio in terra reggina con un rotondo 3-0. La società, in vista dell’appuntamento, ha preparato tutto a dovere, consapevole di poter entrare nella storia dello sport locale. Quest’anno, la società milita nel campionato di Serie C dove sta guadagnando posizioni in classifica e, soprattutto, lanciando tanti giovani, che in palestra trovano una propria dimensione di vita. In più, la conquista della Coppa Calabria sarebbe la ciliegina sulla torta per tutti.

ufficio stampa Volley Bisignano

 

 
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Stop ai cinghiali - la manifestazione

Post n°910 pubblicato il 16 Febbraio 2015 da massimo.maneggio

Una giornata per dire “basta” ai tanti soprusi che i giornalisti calabresi ogni giorno sono costretti a subire e per ricordare l'intollerabile censura, avvenuta, esattamente un anno fa, nella notte fra il 18 e il 19 febbraio 2014: un finto guasto alla rotativa che impedì a L'Ora della Calabria di uscire in edicola. Di questo e di molto altro si discuterà il 19 febbraio 2015, a partire dalle ore 11 e fino alle 20 circa nel Chiostro di San Domenico a Cosenza, durante la manifestazione "Stop Cinghiali, la giornata della libertà di stampa calabra" promossa dal blog Lorasiamonoi con il sostegno del Sindacato dei giornalisti della Calabria. Il dibattito-mobilitazione, partendo dal primo anniversario del blocco della rotativa che impedì l'uscita dell'Ora della Calabria con la notizia dell'inchiesta aperta dalla magistratura sul figlio del senatore Gentile, intende rompere il silenzio seguito a quell'orribile vicenda nonostante una serie di altri soprusi subiti dalla redazione dell'Ora, ma anche sensibilizzare l'intera comunità regionale, proprio in quella data simbolica, su tutti i pesanti attacchi che rischiano di compromettere seriamente se non di annientare la libertà di stampa calabrese. 
L'idea è quella di ripetere questa iniziativa ogni 19 febbraio, proprio in sostegno dei giornalisti coraggiosi e quale sprone verso le istituzioni affinché tutelino pienamente un bene prezioso che rischia di essere spazzato via. Prenderanno parte al dibattito il direttore dell'Ora della Calabria Luciano Regolo che ebbe la prontezza di registrare la telefonata dello stampatore Umberto De Rose che faceva pressioni perché fosse tolta la notizia, il segretario regionale della Federazione nazionale della Stampa Carlo Parisi, la consulente della Commissione parlamentare Antimafia Angela Napoli, il senatore Nicola Morra, Maria Carmela Lanzetta, la presidente dell'associazione “Gerbera gialla” Adriana Musella, Franco Laratta, coordinatore regionale Areadem, Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili.
Porteranno inoltre la loro testimonianza alcuni giornalisti, bersagliati nel libero esercizio del diritto di cronaca, fra i quali: Michele Albanese (che vive da mesi sotto sorta solo per aver voluto esercitare scrupolosamente il suo lavoro di cronista sui fatti di n'drangheta della Piana), la giornalista tv Rossana Caccavo (che subì un licenziamento solo per essere stata eletta rappresentante sindacale), Michele Inserra (bersagliato da un consigliere regionale per i suoi articoli di cronaca giudiziaria) e Lucio Musolino, (attaccato mediaticamente per aver portato a galla la vicenda dell'inchino della statua della Madonna davanti alla casa del boss a Oppido Mamertina). 
Sono previsti inoltre, nel corso della manifestazione, gli interventi del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto e del presidente della Regione, Mario Oliverio. Durante la giornata verrà dato spazio anche ai commenti e alle riflessioni inviati online sul blog lorasiamonoi . Al dibattito si alterneranno momenti di intrattenimento, sempre con il tema della libertà di stampa quale filo conduttore.
Per dire Stop ai cinghiali, a tutti i cinghiali, di ogni partito e di ogni potentato, e per difendere e incoraggiare la libera informazione l'appuntamento è dunque al chiostro di San Domenico, a partire dalle 11 il 19 febbraio.

Comunicato stampa - L'orasiamonoi

 
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90° minuto, puntata del 15 febbraio 2015

Post n°909 pubblicato il 15 Febbraio 2015 da massimo.maneggio
 

Licata-Trapani 5-5, gara dalle mille emozioni. Se qualcuno, per qualsiasi motivo, avesse spento tutti i media possibili in questi ultimi giorni, avrebbe certamente aperto la bocca alla lettura dei risultati nella puntata di 90° minuto. Marco Mazzocchi snocciola così una lista di risultati inventati tra le piccole (Jacopo Volpi si sente in sottofondo allegramente), in barba alle pesanti dichiarazioni di Claudio Lotito. Qui siamo davanti a un problema giornalistico: può il conduttore di una storica trasmissione e, di conseguenza, l’intero corpo redazionale del programma partire in codesto modo, oppure sono sacrosanti questi risultati dopo le telefonate di questa settimana? Sono dubbi di deontologia giornalistica, ma qua si parla di calcio.

Agli anticipi, quindi, si comincia con Fabrizio Failla per Sassuolo-Fiorentina 1-3 e Stefano Mattei al sabato sera di Palermo-Napoli 3-1. Al rientro, il primo vento dal passato ci riporta a vedere un Riccardo Zampagna (ospite di giornata insieme a Ubaldo Righetti) che segna in Messina-Roma 4-3 del 2004-2005. Poi si passa all’attualità e Alberto Rimedio ritrova il sorriso in Genoa-Verona 5-2. Staccano le immagini con un camion dietro Rimedio in movimento e, intanto, viene paragonato a Ernesto Calindri del Cynar, fantastica allegoria che tutti i giovani capiranno sicuramente. Torino-Cagliari 1-1 in mano a Federico Calcagno e Udinese-Lazio 0-1 a Giacomo Capuano un po’ moscio, per avere due modi di raccontare il calcio quasi all’opposto. Pubblicità e nuovo ritorno in studio, stavolta con il racconto dello scudetto della Roma nel 2001: come prima, si ripesca Amedeo Goria alla Domenica Sportiva. Alessandro Antinelli per Cesena-Juventus anticipa i feudi bianconeri, pur dando l’ufficialità delle formazioni dopo un’ora abbondante. Torna Stefano Bizzotto per Milan-Empoli 1-1 ed è il migliore di un pelo rispetto agli altri colleghi, pur avendo un chromakey bruttissimo. Gianni Cerqueti commenta Roma-Parma 0-0 senza grossi slanci e Marco Lollobrigida si diletta in Atalanta-Inter 1-4.

Andiamo ora a fare i minuziosi sul brano di Steve Rotery, quello che lancia i gol di tutta la giornata: si chiama “Morpheus” ed è stato composto insieme a Steve Hachett dei Genesis. Per essere ancora più precisi, il jingle riguarda gli ultimi due minuti e mezzo del brano già citato, ma è diventato già una sorta di cult intorno alle 19.15. o alle 19.15. I “Tempi supplementari” trovano più svago su Rai Sport 1, quando si va in allegria a esibire il “leggiadro” Zampagna, uno che aveva mille lire autografati nei calzettoni in Salernitana-Cosenza 0-1. Uno che si incazza su una sostituzione in Inter-Messina 6-0 (un “Porco Zio” lanciato verso Bortolo Mutti), uno che lo beccano a parlare nei fuori onda con Tiziano Pieri, uno che lascia il calcio dopo una sostituzione in un campo di periferia. Il gran finale è per Giuseppe Galati, che intervista mister Rolando Maran per Chievo-Sampdoria 2-1. Proprio un gran finale…

Massimo Maneggio

Per rivedere la puntata di 90° minuto del 15 febbraio 2015:

http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/media/90-minuto-1861cb94-72b9-477f-bb48-56754cf7a120.html

 

“Tempi supplementari”: http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/media/tempi-supplementari-135e6014-faec-4e03-b66f-241b6e34f77d.html

 
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Consuleco ok a Cosenza

Post n°908 pubblicato il 14 Febbraio 2015 da massimo.maneggio
 
Tag: volley

Comunicato stampa

 

La Consuleco Bisignano continua la sua striscia positiva in trasferta. Per la terza volta consecutiva è arrivato un 3-0 lontano dal palazzetto di Collina Castello, sintomo questo di una squadra che sta crescendo anche in maturità. Al parquet di via Popilia, infatti, è il Gruppo Vena Cosenza a cadere sotto le schiacciate dei ragazzi allenati da Roberto Lionetti. La partenza dei bisignanesi è sprint nel primo parziale conquistato sul 25-12 in proprio favore e subito confermato al cambio campo, fissando il punteggio sul 25-17. Al terzo gioco, invece, qualche lieve patema, ma gara ormai in discesa chiusa sul 25-20. Soddisfazione, quindi, in casa bisignanese, dove il presidente Alessandro Benedetto si è dichiarato certamente soddisfatto della prova dei suoi ragazzi, che al palazzetto di via Popilia hanno conquistato tre punti di sostanza. Soprattutto, questo risultato è un incentivo di fiducia per la gara di mercoledì, una delle più importanti di tutta la stagione: a Collina Castello arriverà il Roccella, già battuto nella semifinale d’andata di Coppa Calabria per 3-0. Il risultato che è maturato due settimane fa in terra reggina vorrà essere confermato anche in riva al Crati, per conquistare una storica finale.

 

Ufficio stampa Volley Bisignano

 
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Juve batte Milan 3-1 e...basta!

Post n°907 pubblicato il 10 Febbraio 2015 da massimo.maneggio
 

Diciamoci la verità: ormai è diventata una brutta abitudine!!! Quando la JUVENTUS vince – e badate bene facendolo sempre sul campo – c’è sempre qualcuno che mette in dubbio le sue vittorie… La più grande farsa mediatica contro la squadra più blasonata d’Italia l’ha inventata un tal petroliere che ora - chissà perché - s’è defilato. Senza quella farsa, forse, non avrebbe vinto nulla. Ma, evidentemente, non bastano taluni petrolieri, o magnati, o ancora “prenditori” di “scudetti altrui” che dir si voglia, ora ci sono anche i “geometri” (e non per offendere la categoria… ci mancherebbe altro…).  Ma ci sono - come in tutte le cose - geometri e geometri, anche quelli che – pur di nascondere i propri fallimenti – parlano a vanvera di prospettive, di linee, di punti, di rette e via dicendo…

Bene partendo da questo presupposto, a questo signore (sic!) diciamo una cosa sola: la JUVENTUS è abituata a vincere da oltre cent’anni, ma l’ha fatto sempre – per restare in temi geometrici – su un campo di calcio verde rettangolare, con un pallone sferico e cercando di usare tutte le energie di questo mondo ma sempre in modo lecito, chi la pensa diversamente può accomodarsi perché la storia dice ben altro…

SIGNORI, PARLA IL CAMPO…: bene restando allora a “quel grande prato verde” dove anche sabato sera i bianconeri - Campioni d’Italia in carica da tre anni - hanno scorazzato stritolando gli avversari, Tevez e compagni hanno dimostrato di essere una “spanna” superiore. Hanno lottato, inventato gioco, segnato tre gol, difeso, anche sbagliato concedendo qualcosa di troppo, ma – alla fine – hanno vinto con merito e questo l’hanno detto (quasi) tutti, anche quei canali che non sono avvezzi a fare complimenti alla JUVENTUS, perché pur non mettendo in dubbio “l’onestà intellettuale” di nessuno, non veniteci a dire che la pay-tv, quella del digitale terrestre o l’altra che arriva in tutte le case degli italiani “sponsorizzano” la JUVENTUS. Semmai accade il contrario, ovvero che – nel dubbio – è quasi sempre la JUVENTUS ad avere torto secondo i “media” tv, ma stavolta, evidentemente, anche loro si sono accorti che qualcuno l’ha fatta davvero fuori dal vaso…

STILE & ARROGANZA: bene, anzi male… Perché questi signori parlano di “arroganza”. È come se il bue chiamasse cornuto all’asino!!! La JUVENTUS della famiglia AGNELLI è stata sempre apprezzata per il suo stile: non da oggi, ma dal 1897!!! L’arroganza, questa squadra e questa società, non l’hanno mai conosciuta; non hanno mai usurpato niente a nessuno e soprattutto – anche nel momento della sconfitta – l’hanno sempre accettata pur storcendo il naso, ma mai affondando colpi meschini come chi si sente di essere il “padrone del mondo”…    

VENDETTA in ALLEGRI…A:  semmai, ed è questo che forse dà fastidio, è il fatto che mister Max Allegri, pur avendo rispetto dell’avversario anche perché in quella società c’è stato ed ha vinto, in due partite abbia preso 6 punti, segnato 4 gol subendone solo 1, soprattutto dando prova di avere una squadra migliore rispetto a quella che ha lasciato nella metropoli lombarda. E allora – diciamoci la verità – non è che forse danno fastidio tutte queste “cantonate” che stanno prendendo contro la Juventus? Ne diciamo tre, giusto a caso: vendono Pirlo perché sarebbe finito, arriva alla JUVE vince 3 scudetti e diventa il “Mozart” della squadra bianconera; mandano via Allegri perché non è più capace; poi lo stesso arriva alla JUVENTUS quasi per caso (visto l’addio del suo predecessore) e dimostra di non essere proprio un brocco…; infine, acquista Matri dalla JUVENTUS per 11 milioni di euro, poi lo ripudia e lo manda in esilio (prima a Firenze, poi a Genova sponda rossoblù), prima di concedere il prestito gratuito (sic!!!) di nuovo alla JUVENTUS perché così si valorizza meglio ed intanto continua a pagargli l’ingaggio… Beh signori miei, se questi non sono sintomi di un fallimento, poco ci manca senza contare che Inzaghi per loro avrebbe dovuto essere il nuovo profeta e sono forse sul punto di licenziarlo!!!

SISTEMA DI GIOCO: con il rientro di due giocatori come Marchisio e Vidal, la JUVENTUS è tornata al sistema (forse più 4-1-3-2 che altro…) più confacente alla filosofia del mister… E si è visto chiaramente. Permetteteci di dire, allora, che il Marchisio di oggi è il cuore del centrocampo bianconero e che sopperisce anche a qualche amnesia di Pirlo. Poi Vidal, se gioca e può giocare da guerriero, non conosce antagonisti validi e Pogba, ritenuto anche da molti immarcabile, al momento rappresenta la ciliegina sulla torta pur avendo i suoi fronzoli, le sue manie di spregiudicatezza, i suoi momenti da giocherellone. Quando Pogba maturerà e diventerà forse uno dei più forti del mondo… allora ci divertiremo davvero, sperando ovviamente che la JUVENTUS lo trattenga fin quando è possibile soprattutto per cercare di vincere fuori dall’Italia. Insieme ai quattro del centrocampo, consentiteci di elogiare i “gregari” come Padoin, soldatino che se la cava egregiamente dovunque viene schierato… E poi i leoni come l’ancora fantastico… Buffon, il coriaceo Chiellini, l’affamato Bonucci, la “speranza” futura chiamata Morata, l’esperto Evra che stavolta gioca un po’ meglio di altre e, soprattutto, senza voler togliere nulla agli altri l’immenso Carlitos Tevez…, che pur con qualche linea di febbre sfida “tutto e tutti” e s’invola a segnare il gol del vantaggio con la voglia di un ragazzino altro che di 31 anni compiuti!!!

SI RESTA A +7: a conti fatti noi vinciamo, lo fanno anche gli altri e si resta a +7 ma con una giornata in meno da giocare. Intanto, con Tevez squalificato (meglio ora che portarsi dietro questa pericolosa diffida…), torniamo in campo domenica a Cesena, ancora alle 20,45 e poi venerdì 20 febbraio, tornando a Torino, sempre alle ore 20,45, con l’Atalanta, le ultime due gare di febbraio che fanno da preludio agli ottavi di Champions League di martedì 24 febbraio, ore 20,45, allo Stadium col Borussia Dortmund… del quale non bisognerà assolutamente fidarsi…

SEMIFINALE COPPA ITALIA: l’andata della semifinale di Coppa Italia, intanto, è stata stabilita per giovedì 5 marzo alle ore 21 allo Stadium. L’affronteremo, con la squadra viola, tre giorni dopo la sfida-scudetto all’Olimpico di Roma e quattro giorni prima del ritorno in Campionato col Sassuolo, lunedì 9 marzo ore 21, di nuovo allo Stadium,

PENSIERINO FINALE: lo dedichiamo al signor “Stra…vecchio”, che guidando la Federazione del calcio italiano vorrebbe giocare nella nostra casa il prossimo 31 marzo in amichevole dell’Italia. Lo stesso, oltre che a contraddirsi, ha anche fatto una cosa di cui dovrebbe andare davvero fiero… (sic!!!)… Ha scritto un libro, presentandolo come quello da far leggere sul calcio... alla nipotina, salvo farlo comprare (in 20mila esemplari…) proprio alla Federazione…

La domanda sorge spontanea: come si permette uno che fatto ciò a dire: «Copriremo allo Stadium i simboli incoerenti con le sentenze», quando prima ha anche affermato che «La JUVENTUS non ha rubato nulla e non avrebbe avuto bisogno di certi magheggi», quindi, quasi volendola “irridere” aggiungendo che «La causa della Juve è assurda, perché sarà la Figc a chiedere i danni». Egregio signor “Stra…vecchio”, fossimo stati nei panni del Presidente Agnelli non l’avremmo fatta neanche entrare nel nostro Stadium…, ma forse questo avverrà perché la JUVENTUS ha STILE e non fa chiacchiere da bar…

Si ricordi, però, di parlare quando… torna dal mulino e non quando va, perché se il 23 marzo la Cassazione scriverà davvero la parola giusta su “Farsopoli”, riderà bene chi lo farà per ultimo: «FINO ALLA FINE FORZA JUVENTUS!!!»

Alessandro Amodio

 
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Sanremo laico

Post n°906 pubblicato il 09 Febbraio 2015 da massimo.maneggio
 
Tag: musica

COMINCIA SANREMO: IL NATALE LAICO DELLA TELEVISIONE ITALIANA

Rasentando la blasfemia ogni anno nel mese di febbraio sembra di ripiombare in un atmosfera speciale paragonabile per certi versi a quella natalizia, con studi tv addobbati a festa con i fiori della città che oltre che per meriti floreali è nota ai più come la città simbolo della musica italiana: Sanremo.

Verrebbe da dire che Sanremo è come la strafiga del liceo, tutti ma proprio tutti anche se dicono il contrario ci hanno buttato l’occhio e proprio questa ormai ricorrenza laica della televisione ci porta a intraprendere questo viaggio fatto di musica e soprattutto spettacolo.s15

Avete capito bene, lo spettacolo, l’elemento ormai principe dell’evento sanremese, probabilmente nessuno ricorda chi vinse Sanremo nel 2001, ma tutti ricordano la chitarra spaccata sulle casse dell’Ariston e forse nessuno ricorda i vincitori del 2002 ma tutti ricordano la meravigliosa pagina di poesia e comicità scritta da Roberto Benigni su quel palco. Sanremo quindi da festa della musica è diventato una vera è propria festa della televisione nel palcoscenico che tutti i più grandi della musica e dello spettacolo internazionale almeno una volta hanno calcato nella loro carriera. Il festival è cresciuto e cambiato nel corso degli anni da mera sequela di canzoni negli anni 50 e 60 si è trasformato nel corso degli anni fino a diventare negli anni 80.

Lo spettacolo con la “S” maiuscola che abbiamo modo di vedere ogni anno … proprio i colori degli anni 80 hanno segnato l’inizio della svolta dopo la crisi degli anni 70 anche per il ritrovato ruolo della musica neo melodica italiana. Forse proprio negli anni 80 abbiamo avuto i maggiori successi sanremesi da Albano e Romina, che per anni hanno incarnato il sogno della coppia felice e innamorata, e Toto Cutugno l’eterno secondo di Sanremo, che negli anni 80 conl’italiano tento di descrivere pregi e difetti dell’Italia di quegli anni, ai Ricchi e Poveri e alla loroSarà perché ti amo che ancora oggi impazza in ogni karaoke d’Italia.

Potremmo passare delle ore a citare le canzoni italiane degli anni 80, ma il nostro viaggio ci porta negli anni 90 laddove la musica per certi versi lascia spazio allo spettacolo televisivo e ai super ospiti internazionali : sono gli anni di Baudo e del grande Vianello e di un giovane Fazio, che reduce da i successi di una trasmissione cult di quegli anni, Quelli che il calcio, seppe creare a Sanremo una atmosfera intellettuale e attenta anche alla qualità della musica e dello spettacolo.

Nel 2000 Sanremo ha visto il ritorno di Baudo in due bienni 2002-2003 e 2007-2008 e l’alternarsi di Simona Ventura, Giorgio Panariello, Paolo Bonolis e Antonella Clerici, è stata poi la volta di Gianni Morandi e del ritorno di Fazio.

La musica nel corso di questo decennio è sembrata latitare a Sanremo, alzi la mano chi si ricorda una canzone che abbia fatto la storia in questo periodo, se non nel segno delle polemiche (il famoso trio di Italia amore mio) e proprio dopo quel festival che vide il trio sfiorare tra mille polemiche la vittoria ha trovato spazio il festival forse musicalmente parlando migliore degli ultimi anni, il primo di Morandi vinto dal capolavoro di Roberto Vecchioni, Chiamami ancora amore, forse la più bella canzone degli ultimi 20 anni di Sanremo e una delle migliori della storia del festival.

Quest’anno il festival vede al timone Carlo Conti il presentatore più “nazional popolare” del momento, il quale salendo sul palco dell’Ariston raggiunge l’apice di una carriera garbata e mai fuori le righe, si spera che la sua esperienza nel campo musicale (iniziò in radio la sua carriera, ndr) possa portare a Sanreno musica di qualità e uno spettacolo gradevole per chi segue da casa.

Sembra che ce ne dimentichiamo ma Sanremo è anche una gara… i favoriti? Sembrano essere i tre ragazzi de Il volo, ma attenzione anche ad Annalisa e Bianca Atzei nonché Moreno. Le possibili sorprese? Platinette e il duo de i Soliti idioti.

Dicevamo che Sanremo è come la strafiga del liceo, alla quale tutti hanno dato uno sguardo anche se non lo dicono. Sanremo è stato per anni calcato dalle donne più belle dello spettacolo, le quali a volte hanno avuto il ruolo della bella senza né arte né parte. A volte sono state a pieno titolo parte dello spettacolo.

Chiudiamo citando gli anziani che per strada dicono “non è più il Sanremo di una volta”, forse non è più il Sanremo di una volta perché non è più l’italia di una volta, non è più l’Italia delle ragazzine che non avevano l’età e nemmeno quella del si può dare di più (abbiamo forse già dando abbastanza) e di felicità per strada c’è ne rimasta ben poca. L’italiano medio non è più quello di Toto Cutugno e forse un po’ tutti speriamo più che nella maledetta primavera che la maledetta notte che stiamo passando debba pur finire, i giovani non aspettano più Sanremo aspettano i talent come Amici o Xfactor… ma i giovani che escono da Amici o Xfactor poi vanno a Sanremo perché – diciamocela tutta – Sanremo e Sanremo. Ecco perché speriamo tornino i Sanremo di una volta fatti da buona musica divertimento e perché no polemiche… altrimenti senza polemiche non saremmo in Italia e non sarebbe Sanremo.

Salvatore Guido Marzullo

 
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90° minuto, puntata del 8 febbraio 2015

Post n°905 pubblicato il 08 Febbraio 2015 da massimo.maneggio
 

untata gradevole di 90° minuto, a commentare il ventiduesimo turno di Serie A. Marco Mazzocchi e Jacopo Volpi, ormai, hanno creato un clima misto tra l’allegria del bar e le rigidità casermesche, mentre gli ospiti sono Angelo Di Livio (meravigliose le sue giacche di flanella) e Ciccio Colonnese dal gel abbondante. Qui il mistero è creato dal “geometra” Adriano Galliani sulle prospettive del primo gol di Carlitos Tevez in Juventus-Milan 3-1. Oltre a ribadire l’ovvietà, ovvero che lo stile Milan si conferma ancora una volta (se parla Galliani, scudiero del padrone, di registrazioni televisive siamo al colmo…), è giusto ribadire anche la saggia analisi di Tiziano Pieri, moviolista capace di dire la verità: il gol c’è, arrivederci a tutti.

La gara è analizzata in tre servizi di discreta qualità, prima Stefano Mattei sulla partita nuda e cruda, poi Angelo Oliveto per la sponda Milan e Francesco Marino, infine, si occupa dei dintorni di Vinovo. Prima ancora, Gianni Bezzi su Verona-Torino 1-3 registra gol e solidità granate.

Primo stacco e primo rientro dalla pubblicità, nel mostrare Carlo Nesti intento a raccontare lo scudetto juventino del 1986 conquistato dopo un match contro il Milan. All’attualità abbiamo un Fabrizio Failla contento per Fiorentina-Atalanta 3-2, dove i bergamaschi sono definiti come «giano bifronte» e lui, tutto contento, mangia a cuor leggero dopo la gara. Giacomo Capuano ha difficoltà nel mettere insieme azioni degne per Empoli-Cesena 2-0, mentre Giuseppe Galati è l’intruso del feudo di Paolo Paganini: Sampdoria-Sassuolo 1-1 la commenta lui, e non entusiasma. Il Sassuolo, poi, è difeso da Colonnese e Di Livio. Altra pausa e ci ritroviamo Maurizio Calligaris nel commentare all’epoca Udinese-Napoli, quando si affrontavano Zico e Diego Armando Maradona. Nel match a campo invertito, Alberto Rimedio è il migliore degli inviati per Napoli-Udinese 3-1, secondo a lui solo il Gianni Cerqueti di Cagliari-Roma 1-2.

Ai “Tempi supplementari” di Rai 2 sono tutti in veste di burloni, tra le sedie prospettiche di Pieri e Di Livio, così come Alberto Rimedio costretto a bagnarsi in quel di Napoli. Alessandro Antinelli con la barba dà le formazioni di Inter-Palermo, mentre Volpi dà scherzosamente la colpa al giardiniere dello “Juventus Stadium” per il caos creato. Mazzocchi definisce la coppia difensiva del Verona, ovvero Rafa Marquez/Rafael Marques, come «la peggiore degli ultimi quarant’anni di Serie A». Dimentica l’Ancona del 2003-2004…

C’è attesa per lo sbarco su Rai Sport 1, a causa della finalissima di Coppa Italia di Serie A2 volley, dove la Tonno Callipo Vibo si è imposta al fotofinish sul Potenza Picena per 3-2. Dalle 19.50 alle 20.15, quindi, c’è il tempo per godersi Franco Lauro sul posticipo di lunedì Lazio-Genoa, nonché qualche altra perla di moviola, oltre all’annuncio di Ternana-Brescia 2-1. Vi dovevo il commento della scorsa settimana, ma già nel dire che Beppe Dossena ha parlato del suo stile tattico in Africa e del paragone Mario Somma-George Clooney…possiamo chiudere qua.

Massimo Maneggio

Per rivedere la puntata di 90° minuto del 8 febbraio 2015: 

http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/media/90minuto-b1958ae7-ba3e-459f-b8cd-ddbb91ca9fab.html

“Tempi supplementari”: http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/media/90minuto-tempisuppl-10f9e689-3f33-4b47-919f-a5b6cc61511f.html

 
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