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Messaggi di Marzo 2024

 

L’Arbëria di Calabria sostiene il modello albanese di pace e condivide le iniziative di dialogo

Post n°1635 pubblicato il 28 Marzo 2024 da massimo.maneggio

Comunicato stampa ---

L’Arbëria di Calabria sostiene il modello albanese di pace e condivide le iniziative di dialogo e incontro che promuovono la fratellanza tra popoli

 

A seguito dei continui rapporti istituzionali, resi sempre più saldi dal dialogo intelaiato negli ultimi dodici mesi tra Arbëria e Paese delle Aquile, il Commissario della Fondazione Istituto Regionale per le Comunità Arbëreshe di Calabria, Ernesto Madeo, accompagnato per l’occasione dal Sindaco di San Cosmo Albanese, Damiano Baffa, e dal giornalista esperto in comunicazione sociale, Valerio Caparelli, ha partecipato a Roma alla conferenza organizzata dall’Ambasciata della Repubblica di Albania presso la Santa Sede e il Sovrano Ordine di Malta, dal titolo “Dialogo e fratellanza interreligiosa come garanzia della pace: il caso Albania”, a cui sono intervenuti il Ministro albanese per l’Europa e gli Affari Esteri, Igli Hasani, e l’Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali della Santa Sede.

Il Commissario Madeo, complimentandosi con il Ministro Hasani e l’Ambasciatrice Frangaj, invitandoli a prendere parte alla prossima visita del Presidente Begaj in Calabria, ha ribadito loro che plaude e guarda con particolare attenzione e favore al lavoro di tessitura portato avanti dal Presidente della Repubblica di Albania, che proprio di recente ha accolto i leader dei Paesi balcanici e dell’Europa sudorientale nella città di Tirana, che sta diventando sempre più la capitale del dialogo, con l’intento di sostenere e contribuire alla costruzione di una pace duratura e di una reale cooperazione tra popoli: oggi, proprio per il modello che ne ha contrassegnato il passato nei secoli scorsi, l’Albania è un Paese contrassegnato da una forte identità etnica dovuta alla propria storia, dove non esistono razze o culture superiori.

L’evento, tenutosi a Roma presso l’Aula Magna della Pontificia Università Gregoriana, all’inizio della Settimana Santa e in occasione del decimo anniversario dalla visita apostolica di Papa Francesco in Albania, ha messo in evidenza quanto “l’esempio del popolo albanese dimostri al mondo come sia possibile e praticabile la pacifica convivenza fra religioni diverse”.

Questa affermazione dell’Ambasciatrice albanese presso la Santa Sede, Majlinda Frangaj, che ha segnato l’apertura dei lavori, moderati dalla vaticanista dell’ANSA, Manuela Tulli, è stata rafforzata dalla stessa che ha proseguito nel dichiarare “l’esigenza di analizzare il modello di perfetta integrazione e fratellanza proposto dall’Albania, in un momento in cui gli sviluppi a livello internazionale ci dimostrano quanto i conflitti a carattere religioso siano diventati una seria minaccia per la sicurezza globale”.

Dieci anni fa - ha spiegato il Ministro Igli Hasani - il Santo Padre ha visitato il nostro Paese. Quella visita, come quella precedente di San Giovanni Paolo II, ha rappresentato un momento importantissimo per me, come per ogni albanese, indipendentemente dalla fede. Papa Francesco ha avuto modo di provare da vicino l’entusiasmo e l’amore con cui l’hanno accolto gli albanesi, cattolici, ortodossi e musulmani. Ma soprattutto - ha aggiunto l’esponente dell’esecutivo del Paese balcanico - mi sono rimaste impresse le parole del Pontefice, come egli definì ciò che vedeva, la fraternità della gente. Effettivamente, quello proposto dall’Albania è un modello di fratellanza se non unico, comunque molto raro nel mondo, soprattutto al giorno d’oggi. Un modello che ha resistito al vento delle tensioni e della violenza, che soffia sempre più forte sia da est che da ovest”.

L’evento arriva a cinque anni dalla stipula del Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune, conosciuto anche come Documento di Abu Dhabi.

In un tempo segnato dall’incertezza che la pandemia ci ha fatto riscoprire e che la terza guerra mondiale a pezzi continua ad accentuare - ha commentato l’Arcivescovo Paul Richard Gallagher congratulandosi con l’Ambasciatrice Frangaj per il tema scelto - parlare di fratellanza religiosa è importante perché può segnare l’avvio di un percorso che si può fare tutti insieme, senza rinunciare ciascuno alle proprie idee o alle proprie dottrine e alle rispettive identità, eliminando divisioni e contrapposizioni. L’altro - ha detto Gallagher - non è il male da rifiutare o eliminare”.

 
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Giuseppe Sacco si candida a sindaco

Post n°1634 pubblicato il 17 Marzo 2024 da massimo.maneggio

--- Comunicato stampa Giuseppe Sacco---

Giuseppe Sacco svela la sua candidatura a sindaco di Mongrassano. Il giovane vice dell’esecutivo Mariani punta con decisione a proseguire il lavoro della maggioranza, aggiungendo altre forze politiche e nuove figure di rinnovamento.

Il giovane vicesindaco di Mongrassano, Giuseppe Sacco, si muove con grande anticipo annunciando ufficialmente la sua intenzione di concorrere al ruolo da primo cittadino. Il ciclo del sindaco Ferruccio Mariani, come già annunciato recentemente in un’intervista, volgerà al termine nella primavera del 2024 dopo ben tre mandati consecutivi.

Sacco è il vicesindaco attuale ma anche uno dei primi fautori del rilancio della paese. Il rapporto con il sindaco e con la maggioranza è eccellente, la scelta di candidarsi a sindaco arriva così dalla volontà unanime di proseguire il lavoro in continuità per il paese ma anche per rendere la comunità sempre più un polo adeguato, come anello di congiunzione tra la media valle del Crati e i paesi di origini arbereshe.

Il gruppo di maggioranza è compatto, la scelta di Sacco arriva come una naturale prosecuzione del lavoro fatto sinora, proseguendo un filo logico sul piano politico per l’amministrazione. Si andrà coesi all’appuntamento elettorale dell’8-9 giugno 2024 chiarendo già le intenzioni in anticipo: l’identità rimarrà la stessa, la compagine amministrativa di maggioranza punterà sul giovane Sacco per l’obiettivo costante di migliorare il paese di Mongrassano, aggiungendo inoltre forze politiche giovani e fresche.

Grato di tanta fiducia, Giuseppe Sacco ha così svelato le sue intenzioni: “Il lavoro del sindaco Mariani è stato ottimo, lo ringrazio per l’amicizia e la stima nei miei riguardi, così come è stato eccellente sinora l’impegno dei miei colleghi amministratori. I tre mandati consecutivi con il sindaco Mariani hanno cambiato in meglio il paese e ritengo, come suo vice, di poter puntare alla carica nel 2024 con convinzione e grande forza di volontà. Si riparte dalla maggioranza ma immetteremo anche forze nuove, abbiamo la fortuna di poterci rinnovare con persone che vogliono il bene di Mongrassano e sono pronte a darci una mano concretamente”.

Giuseppe Sacco parla della base da affrontare per un cammino importante: “Abbiamo bisogno delle forze politiche, attive e sociali, il paese di Mongrassano potrà dire la sua nel futuro se manterrà i suoi principi cardine. La nostra è una comunità dove poter vivere e restare con fiducia, un messaggio da promuovere alle nuove generazioni che andranno sempre più motivate e stimolate. Il lavoro politico riparte proprio da loro e dalla voglia di creare insieme un paese al passo con i tempi”.

Sacco, forte dall’esperienza da amministratore comunale (e in passato anche provinciale) sa bene come il momento storico impone competenza e qualità: "Per amministrare un paese non è possibile improvvisare, ma occorre avere competenza e conoscenza approfondita di tutti i settori. Il nostro futuro programma elettorale nascerà dalla volontà di proporre azioni concrete ed effettivamente realizzabili, lavoreremo con costanza e senza promesse impossibili da mantenere. Essere onesti con i cittadini resta il nostro primo comandamento politico, evitando di fare promesse orientate al solo fine propagandistico o finalizzate a interessi di natura personale".

(18-3-2024)

 
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Riparti Bisignano: si perdono finanziamenti

Post n°1633 pubblicato il 17 Marzo 2024 da massimo.maneggio

Comunicato stampa "Riparti Bisignano": L’amministrazione Fucile mette a rischio il finanziamento per la depurazione nella zona industriale e a servizio del territorio del Comune di Bisignano.

Nel 2018, il comune di Bisignano e l’Ente CORAP (l’ente gestore delle aree industriali), con un accordo di programma stipulato tra le parti, hanno ottenuto un finanziamento dalla Regione Calabria per la realizzazione di un impianto di depurazione nell’area industriale e di collettori fognari per un totale di euro 5.639.000,00, i cui lavori ad oggi non sono ancora iniziati.
In queste ultime settimane, a seguito di segnalazioni da parte di imprenditori dell’area industriale e di alcuni residenti della zona, preoccupati per una diversa destinazione del finanziamento, come capogruppo consiliare di Riparti Bisignano, ho ritenuto doveroso formulare un’interrogazione a risposta scritta al Sindaco ed agli uffici competenti se per tale rimodulazione progettuale fosse stata richiesta e ottenuta apposita autorizzazione da parte della Regione Calabria.
La risposta a tale interrogazione è stata di confermare che, a causa della revisione dei prezzi, l’intero finanziamento sarà impiegato per realizzare ESCLUSIVAMENTE rete fognaria, la cui quota finanziaria nel progetto originario era marginale, e non di realizzazione del depuratore, senza quindi menzionare alcuna richiesta preventiva alla Regione Calabria né il rilascio dell’autorizzazione specifica ed obbligatoria alla rimodulazione del progetto.
Tale decisione mette a serio rischio l’erogazione del finanziamento perché:
- Le finalità dello stesso vengono stravolte rispetto al progetto approvato dalla Regione, escludendo la fase della depurazione dell’intervento in quanto, realizzando una rete fognaria senza poter essere collegata ad un impianto di depurazione tecnologicamente adeguato, rimarrà un inutile sperpero di risorse finanziarie;
- Le procedure utilizzate dall’amministrazione comunale riguardanti la rimodulazione del progetto risultano carenti e non corrette;
- L’ente erogante (REGIONE CALABRIA) NON ha mai autorizzato preventivamente tale rimodulazione, per come obbligatoriamente previsto dalla procedura amministrativa per l’erogazione dei finanziamenti;
- L’ente CORAP (co-titolare del finanziamento) non è stato preventivamente coinvolto nella fase decisionale e l’area industriale non avrà nessun beneficio da questa rimodulazione del progetto.

 

Questo finanziamento era stato messo a disposizione del nostro territorio per sanare una condizione di infrazione comunitaria rispetto sia al collettamento che alla DEPURAZIONE dei reflui urbani e industriali e, se non correttamente attuato, non rimedia al danno che ogni giorno subiscono gli imprenditori della zona industriale che attualmente è priva di impianto di depurazione (che fino ad oggi devono pagare il privato per lo svuotamento delle fosse biologiche Imhoff) e quindi non incentivante sia per nuove iniziative imprenditoriali che per quelle esistenti. Inoltre, priva irresponsabilmente il nostro territorio comunale di un impianto di depurazione, considerato che lo stesso impianto avrebbe dovuto sopperire ad una carenza molto seria dei depuratori della zona a valle e a monte del territorio che da diversi anni non sono funzionanti.
Pertanto, invitiamo l’amministrazione Comunale a rinunciare a proseguire in tale direzione e in caso contrario, l’azione del gruppo Riparti Bisignano sarà quella di tutelare l’interesse primario del nostro territorio in tutte le sedi opportune per evitare che la Nostra comunità possa essere privata della realizzazione di un nuovo depuratore comunale nell’area industriale di Bisignano.

Il gruppo Riparti Bisignano

 
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