MEDIUM RAUL TEIXEIRA
Messaggi psicografati dall'oratore e medium Raul Teixeira« NON DEISTERE MAI DEL BENE | PROVI ODIO? » |
Dio ha permesso che tu fossi prima di me, e di questo potrei non langarmene senza egoismo, poiché significherebbe rimpiangere che ti siano state risparmiate le sofferenze e i dolori della vita. Attendo, quindi, con rassegnazione, il momento della nostra riunione nel mondo più felice in cui mi hai preceduto. (Il Vangelo Secondo gli Spiriti cap XXVIII, vers 63)
Naturalmente, la morte dei propri cari ha il potere di frastornare i sentimenti umani.
Evidentemente, il fenomeno della m orte, o disincarnazione, provoca ancora nel mondo sofferenze incommensurabili, che riescono a inebetire la persona, maggiormente quando, non avendo le conoscenze della Vita Imperitura, immagina che la morte sia la fine assoluta della cara convivenza con chi si è stimato, e che si ama.
Al di là delle lacrime sentite che hanno la loro ragione di essere, in quei momenti difficili, è necessario riflettere sugli eccessi che sono, senza dubbio, espressioni della mente bloccata o dell'anima prigioniera dell'ignoranza, che impedisce di pensare in maniera elevata.
Vi sono familiari che si disperano in un modo tale, davanti alla morte, che sembra vogliano sopratutto scaricare parte dei loro rimorsi nei confronti del disincarnato, più che esprimere vero dolore o affetto.
Vi sono casi di grande rivolta, di fronte alla legge che non fa eccezioni, in cui passano ad accusare, senza rendersene conto, gli affetti trapassati, come responsabili della loro sofferenza.
Vi sono situazioni in cui i familiari e gli amici, in un processo incosciente d'autocommiserazione, si sono valsi del trapasso dei propri cari, per esternare la mancanza affettiva che li caratterizza. Non pensano chiaramente al defunto, ma a loro stessi, prolungando la sofferenza, attirando su di sé le attenzioni e le premure generali.
Fermati e rifletti, quindi, su questo quesito.
Nonostante la morte imponga angosce e dolori, frustrazioni e lacrime a chi rimane, vale la pena essere accorto, affinché l'egoismo, mimetico e infame, non s'insinui nei tuoi veri sentimenti.
Coltiva, allora, il buon senso.
Soffri e piangi, senza che la tua sofferenza disturbi gli altri, e senza che le tue lacrime tradiscano il tuo desiderio di affetto profondo, nello sconvolgimento in cui ti trovi.
Impara a soffrire traendo profitto dalla sofferenza, maturando, superandoti, affinché le tue prove o espiazioni umane, di fatto, ti facciano avanzare verso Dio, e non t'inchiodino all'asse morale dell'individuo spiritualmente piccolo.
Piangi i tuoi morti? Allora, fai di questo pianto un cenno di tenerezza e un messsaggio di pace,dicendo agli affetti disincarnati:
"A presto, che Dio ti benedica, mio caro!"
CAMILO
Estratto dal libro "Rivelazioni della Luce", dello Spirito Camilo, psicografato dal medium Raul Teixeira. Questo libro è stato pubblicato in italiano da Casa del Nazareno Edizioni.
Gli Spiriti di Luce dicono che quando i parenti della persona morta si disperano e piangono senza consolazione, senza accettare il fatto come una cosa naturale, lo Spirito del morto soffre abbastanza, perché riceve le vibrazioni di disperazione dei parenti vivi e ciò rende difficile addattarsi alla nuova vita, lo fa soffrire e tante volte lo attira a sua antica casa terrestre, facendolo soffrire e disperarsi invece di liberarsi. Ricordare i morti cari con una preghiera è la meglio forma di aiutarli a addattarsi alla nuova vita e riconoscere la sua nuova realtà.
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Inviato da: cassetta2
il 03/05/2020 alle 10:27
Inviato da: Recreation
il 08/02/2018 alle 13:35
Inviato da: brasiliana spiritist
il 22/04/2017 alle 01:48
Inviato da: Lea
il 20/04/2017 alle 15:28
Inviato da: Leia cristina
il 02/12/2016 alle 16:41
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