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Creato da: ilpasquino.controinf il 02/01/2012
giornale di controinformazione

Messaggi di Maggio 2014

 

Gente “seria”

Post n°525 pubblicato il 21 Maggio 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Arriva al punto nodale della questione il premier per caso, Matteo Renzi, a pochi giorni dal voto per le elezioni europee, voto politico che non potrà non avere conseguenze sull’assetto attuale delle “larghe intese”, cioè su quel pastrocchio, voluto da Napolitano, che nei fatti contraddice il voto popolare.

“C’è bisogno di gente seria” è il nuovo slogan del rottamatore del PD e di se stesso, ed aggiungeremo, da semplici cittadini, costretti a subire una pressione fiscale senza uguali al mondo, onesta e competente.

Già questo un po’ sfugge al premier toscano, onestà, trasparenza, competenza non fanno più parte del Dna di quei partiti che hanno letteralmente divorato il paese, meglio fermarsi alla “serietà”, cosa assai vaga se non commisurata con gli effetti, con i risultati della propria azione di governo di una città, di una provincia, di una regione…di un paese intero.

E qui casca l’asino delle fandonie di un partito ormai alla frutta, costretto, per riempire le sue piazze, a farsi seguire da decine di pullman, regolarmente pagati dal partito, probabilmente con i soldi dei rimborsi elettorali mai restituiti, che dimostra in ogni dove, in ogni angolo del paese, non solo la sua totale appartenenza ad un sistema di corruzione che, con i suoi tentacoli, detta appalti e posti di lavoro, consulenze e prebende, diritto all’istruzione e ad una sanità competente, ma anche la sua difficoltà interna a liberarsi di quei lacci e lacciuoli che lo tengono legato, mani e piedi, a quella concezione di potere direttamente coesa al peggio dell’imprenditoria nazionale, al peggio dell’informazione mediatica, al peggio di un paese stravolto da ruberie senza fine, da supponenze ed arroganze, da miliardari pagati con i soldi pubblici, da pensionati riccamente ricompensati del loro fallimento dai sacrifici di chi lavora onestamente.

Già gente seria…non gente che nasconde per venti anni l’avvelenamento di un intero territorio senza approntare nessuna azione che impedisca alla gente di morire.

Gente seria che non rubi i rimborsi ai partiti per comprare vibratori o intimo sexi, gente seria che non si appropri di un progetto, come quello dell’Expo, per rimpinguare le proprie ed altrui tasche, che non sfrutti la disperazione dei migranti per ottenere lauti compensi per i lager approntati per un accoglimento che sa di beffa, che non faccia levitare il prezzo di un km. dell’ alta velocità tanto da raggiungere un prezzo dieci volte superiore a quello pagato in un altro qualsiasi paese, che non permetta ad indagati e/o condannati di essere nei punti chiave per l’assegnazione di lavori pubblici, che impedisca di costruire, in aree a rischio, ospedali, come l’Ospedale del mare di Napoli, solo perché la moglie di un proprio candidato pluri-inquisito, sig. Cozzolino, detiene i terreni, che punisca i propri amministratori che hanno tradito la fiducia degli elettori riempendo la città di rifiuti, raggiungendo accordi a perdere con aziende e consulenze per attività mai svolte, che non difenda chi crea veri e propri bacini di voti, pagati dalla collettività, che nulla servono allo sviluppo, ai servizi, al loro funzionamento, al loro diretto utilizzo per il bene della comunità, che impedisca che la raccomandazione sia un valore più importante della preparazione e delle capacità, che rispetti gli interessi dei territori e delle loro genti senza stravolgerne la vita con opere senza senso e senza futuro, utili solo a far aumentare i conti in banca dei soliti noti legati ai carrozzoni politici.

Giusto, quindi, signor Renzi, è proprio di gente seria, onesta e preparata che l’Italia ha bisogno…mi chiedo, allora, lei cosa ci fa a capo del governo?

 
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Uno su quattromila ce la fa

Post n°524 pubblicato il 20 Maggio 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

4024 persone, ragazzi da tutt’Italia, anche dal “profondo Sud”, si sono presentati a Novara, “profondo Nord”, per partecipare al concorso che mette in palio la bellezza di un solo posto di lavoro, da infermiere, a tempo indeterminato.

Questo è lo specchio di un paese alla rovina, un paese depredato dalle sue inutili e dispendiose istituzioni, da una casta arrogante ed ignorante, che pensa agli sms, agli 80 euro di mancia per la campagna elettorale del premier per caso, e se ne frega dei reali problemi, di una disoccupazione che tocca cifre da record giorno dopo giorno, di una povertà incalzante, asfissiante, mortificante, mortifera.

Parla di daspo, il signor Renzi, daspo per i politici corrotti, mentre la sua maggioranza è retta da un partito, l’Ncd, che oggi ha visto il suo presidente del consiglio regionale campano, tal Paolo Romano, arrestato per concussione, provata da decine di testimoni, le sue riforme istituzionali sono state decise, a tavolino, con un delinquente, un condannato per frode fiscale, uno che aveva nel suo partito gente come Dell’Utri, come Matacena, come Scajola, direttamente conducibili alle organizzazioni criminali che uccidono l’intero paese.

Intanto uno su quattromila di quelle persone, molte venute da lontano, con grandi sforzi economici, vista la situazione attuale, ce la farà…gli altri saranno costretti a fare altri concorsi, a fare altre code fuori ai call center per un posto a 300 euro al mese, se tutto va bene, o a ballare per il padrone di turno, o a scegliere di andare via, via da un paese che offende l’intelligenza degli italiani, ne offende la storia e la Costituzione, e non saranno i comizi, riempiti dai funzionari pagati del partito, né le promesse da marinaio, né la lotta ad un fascismo che non c’è, a nascondere le responsabilità, le malefatte, i furti, gli omicidi di una politica che la democrazia la affossa e non ne conosce neanche il significato

 
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Un buffone a Napoli

Post n°523 pubblicato il 19 Maggio 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Fa tappa anche a Napoli lo spettacolo grottesco del premier per caso che, mentre il paese crolla sotto i colpi della politica del suo partito, vede i lavoratori in fila al supermercato per due settimane di fila, l’edilizia rinascere dalle ceneri, sotto le quali gli aumenti della tassazione l’hanno seppellita, il Pil crescere, anche contro i dati ufficiali e mille luci che indicherebbero la famosa uscita dal tunnel…pare siano le stesse viste da Monti e poi da Letta.

Viene proprio nella città che il suo partito, con l’accoppiata vincente Bassolino/Iervolino, ha ridotto a fanalino di coda dello stivale, ha riempito di spazzatura e fondazioni di vario genere e nessuna utilità, se non quella elettorale, che ha reso lo spreco delle risorse pubbliche il motore di un fallimento totale, macigno che ancora pesa sul bilancio della metropoli.

Verrà accompagnato da una carovana di pullman del partito, che accorrerà da tutta la provincia (fonte Il Mattino), unico modo per riempire una piazza altrimenti non certo accogliente, come dimostrano le immagini della sua ultima venuta a Napoli, in quel di Secondigliano, dove è stato costretto a ritirarsi all’interno dell’ennesima scuola elementare, ormai divenuto simbolo della sua campagna elettorale, ma, come il suo mentore Berlusconi insegna, l’apparenza val più della sostanza...e la strada intrapresa dal toscano non lascia spazio a dubbi…la lezione l’ha ben appresa.

Del resto anche dalla Fiat di Pomigliano arrivano segnali non certo distensivi nei confronti di Renzi. Scrive lo Slai cobas: “Renzi offende l’intelligenza dei lavoratori e pregiudica il futuro occupazionale di tutti” con chiaro riferimento alla legge vergogna, chiamata Jobs act, che rende il lavoro precario a vita e la pensione un diritto nei fatti cancellato, e agli ossequiosi complimenti che quest’ultimo sempre rivolge a quel Marchionne, vera fucina di piani industriali mai realizzati e protagonista, assieme ai sindacati ed ai vari governi delle larghe e meno larghe intese,  del massacro dei diritti di chi lavora e delle speranze di chi permane da anni in cassa integrazione.

Ma lo show deve continuare e non può certo fermarsi a pochi giorni dal fatidico voto europeo, quindi un bel silenziatore sui reali importi Imu e Tasi, in modo che la gente non venga a conoscenza del  bagno di sangue che l’aspetta, un’altra vangata di promesse e di scadenze improrogabili, come l’ormai mitica riforma della legge elettorale, lo spettro del pericolo fascista, che funziona sempre per quei nostalgici di una sinistra che non c’è più ed unico collante ormai rimasto, qualche altra passeggiata in una scuola elementare disastrata e la “volta buona” si avvicina…già proprio la volta buona…che ve ne andate a casa tutti.

 
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75 miliardi di tasse in due mesi

Post n°522 pubblicato il 18 Maggio 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Da Giugno a Luglio gli italiani saranno chiamati a pagare l’inefficienza e l’incapacità dei governi fantoccio del PD e di Napolitano.

In un caos indescrivibile, tipico di una macchina istituzionale marcia e corrotta, famiglie, per oltre 40 miliardi, ed imprese, per i restanti, dovranno affrontare un vero tour de force cercando di scoprire le aliquote decise dai comuni, oltre l’80% è in ritardo, ed affollarsi in banche e poste per farsi rubare altri soldi dalla tasca da uno Stato che ormai, in cambio, non da più niente, se non ulteriori tasse ed ulteriori corruzioni.

Sanità, diritto alla pensione, istruzione, salvaguardia dell’ambiente e del territorio, sicurezza, mobilità…non c’è uno solo di questi diritti che lo Stato del PD e del Pdl non abbia ferito, colpito, cancellato.

Il buffone di corte toscano, presente su tutte le tv nazionali e su tutti i giornali 24h su 24, straparla di salvezza del paese, come i suoi predecessori, mentre tutti gli indici economici e materiali danno il quadro di uno stivale in coma profondo, con milioni di famiglie ridotte alla fame, ed una casta che imperversa in ogni dove nel paese a mangiarsi tutto quel poco che rimane, senza vergogna senza dignità.

Tutti assieme, PD, Pdl e loro affiliati, palesi e meno palesi, attaccano l’unico vero nemico del loro potere assassino, ingiuriano la parola democrazia, che non hanno mai rispettato, offendendo un giorno si, e l’altro pure, chi nelle piazze si confronta con i cittadini, chi non ha bisogno di scorte per andare al supermercato, chi restituisce il maltolto (finanziamento ai partiti), alla gente, al paese, chi lotta per rendere pubbliche le decisioni delle assemblee popolari, chi chiede che i corrotti siano cacciati dal Parlamento, chi si oppone a quegli accordi europei che hanno impoverito il sud Europa.

Ma le panzane, le bugie dei pagliacci dell’ultimo ventennio, si scontrano con una realtà di tasse e corruzione che è il dna di questi partiti, di questi personaggi da avanspettacolo, di questa burla alla verità ed alla democrazia.

Tra Giugno e Luglio altre famiglie si indebiteranno, altre aziende chiuderanno, altri italiani saranno costretti a fuggire all’estero, schiacciati da un peso fiscale che non ha pari in Europa, soprattutto se confrontato con servizi che non offre.

Quel tunnel in cui ci hanno rinchiuso può essere attraversato…cacciare i ladri e i buffoni incapaci è solo il primo passo verso l’uscita.

 
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Garanti coi potenti, giustizialisti coi movimenti

Post n°521 pubblicato il 17 Maggio 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

 

Anche Genovese, come tutti i suoi degni predecessori, ha diritto all’inchino ed al trito e ritrito, ipocrita e stancante garantismo all’italiana…quel garantismo a due facce, “responsabile” e “umano” quando a finire sotto l’occhio della magistratura sono i vari potenti di turno…prima o poi tutti ci finiscono, non perché la magistratura è cattiva, chiariamoci, sono loro che rubano…”istituzionale” ed attento “agli interessi dello Stato che non può cedere a sparute minoranze”, quando a finire in carcere sono i ragazzi, le persone dei movimenti, gli studenti, i No Tav, i No Muos, i disoccupati…allora lì, stampa nostrana e partiti corrotti di destra e sinistra, scatenano la lotta all’ennesimo “terrorista”, al nemico numero uno della “libertà” e della “sicurezza”, che bisogna fermare ad ogni costo, anche calpestando il diritto e le leggi.

“Davanti  alla legge, per il PD, siamo tutti uguali”, farneticava appena qualche giorno fa quel Renzi che ha permesso a Genovese mesi di libertà e tempo per inquinare prove e muovere pedine, perché, in Italia, se sei un politico, puoi attendere, con calma, pagato dai cittadini, seduto nelle aule parlamentari, che i tuoi amici, a seconda del clima che si respira in Italia, ti mandino o meno agli arresti per quel poco che basta per l’insorgere di gravi patologie che “costringeranno”, gli enti preposti, a concederti gli arresti domiciliari…o un simpatico intermezzo settimanale presso qualche casa di riposo, in modo che i tuoi affari puoi continuare a farli indisturbato.

Si indignano i giornalai di professione, quelli che campano grazie ai soldi dello Stato, senza i quali non scriverebbero neanche i testi delle fiction di Canale 5, per la “voglia di manette” (che tradotto in italiano sarebbe voglia di giustizia) che traspira dai banchi del M5S e che attraversa quell’Italia derubata del proprio lavoro e del proprio futuro da una casta che ingurgita tutto ciò che gli capita a tiro.

Perdere i propri “riferimenti” istituzionali, per quella grande parte di paese che magna grazie alle raccomandazioni, agli accordi incrociati, alle corruttele ed alle collusioni, rischia di far crollare quel castello di menzogne che si regge esclusivamente sul “lavoro comune” di chi ruba e di chi disinforma o tace.

Nessuna nota di indignazione, mi pare di aver letto, per l’accusa di terrorismo comminata a quattro attivisti No Tav, crollata difronte all’esame della Corte di Cassazione, che ha rimandato gli atti al tribunale delle libertà e chiesto di riformulare il reato…in effetti, in questo caso, non si tratta né di reati connessi a rapporti con la ‘ndrangheta o con la mafia, né di corruzione, né di vero e proprio esproprio dei beni pubblici, ma solo di chi lotta per difendere la sua terra da un massacro che porterà altri soldi nelle tasche dei soliti noti, ed il solito sfascio ambientale a chi ci vive.

Del resto i reati dei “colletti bianchi” hanno avuto sempre un trattamento di favore da parte dei soloni del giornalismo italico...come non interpretare il silenzio, di tutti gli organi di stampa, sul biocidio, commesso in Campania, grazie al silenzio delle Istituzioni, Napolitano in testa, ed al connubio tra “imprenditori” del Nord, organizzazioni criminali e pezzi dello Stato conniventi e collusi, se non come il “dovuto” sussiego a chi ti fa mangiare?

Si muore perché ci hanno tolto tutto, si muore perché la sanità è preda degli appetiti dei partiti e dei manager, da questi indicati, si muore per un inquinamento ambientale che non è mai stato né controllato, né fermato, al limite incentivato dalla mancanza di controlli e dalla corruzione dilagante, si muore per un territorio devastato da incuria e cementificazioni selvagge, volute da amministrazioni incapaci e corrotte.

Ma questi delitti, commessi da chi viene pagato per gestire la cosa pubblica nell’interesse dei cittadini, vengono relegati a semplice fatti di quotidianità,  resi “normali”, quasi inevitabili, da chi, difensore dei potenti e della propria poltrona, si fa beffa delle leggi e della verità.   

 
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