Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 4
 
Creato da: ilpasquino.controinf il 02/01/2012
giornale di controinformazione

Messaggi di Giugno 2014

 

Bocconi di Erasmus

Post n°546 pubblicato il 30 Giugno 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Sembra un tunnel veramente senza alcuna uscita, pieno di luci psichedeliche, tipiche “visioni” di chi usa sostanze stupefacenti di pessima fattura, estratto di quella confusione mentale padrona ormai di grossa parte dello stivale.

Dai bocconiani, capaci di distruggere, in meno di un anno, pensioni e lavoro, agli “eletti” degli Erasmus, che in pochi mesi hanno battuto, da protagonisti al governo, tutti i record di debito pubblico, disoccupazione, povertà, fallimenti, tassazione. Semplici ed inutili etichette di quella parte della classe dirigente, coinvolta in tutti gli scandali ed in tutti i fallimenti della politica italica, che si è appropriata, senza alcun reale mandato popolare, delle istituzioni, remando, sistematicamente, contro il popolo, rendendo la vita di ognuno di noi una rincorsa al pagamento di gabelle utili a coprire i loro fantasmagorici stipendi, gli sprechi e le tangenti dei lavori pubblici, i carrozzoni delle partecipate (26 miliardi di euro l’anno), le spese del loro intimo, delle loro cene, dei loro divertimenti, dei loro vitalizi.

Ora è il momento delle riforme…almeno 1000 giorni, ci dice Renzi, necessari a svoltare, a cominciare, guarda caso, da un vero e proprio stravolgimento del significato di democrazia, con un vero e proprio colpo di mano (colpo di stato) sull’esito elettorale che permetterebbe ad un partito, con neanche il 20% dei voti degli aventi diritto, di impossessarsi di Senato, Camera dei deputati e Presidenza della Repubblica.

Nessun accenno all’allontanamento degli indagati, dei condannati…nessun provvedimento per abbassare i loro emolumenti e i loro scandalosi privilegi, nessuna vera iniziativa contro la corruzione…del resto all’Europa non interessa se l’Italia sia governata da malviventi o meno…interessa, alle banche europee, che sia in grado di rimanere nei paletti previsti, flessibili solo per Renzi, di bilancio e di solvibilità per i debiti accumulati.

La “serietà” degli “Erasmus” si misura sui provvedimenti da circo clownesco previsti per la lotta all’evasione: tanti bancomat per tutti obbligatori, ma senza alcuna sanzione per chi non si adegua; per la “crescita” del paese: 80 euro in busta paga a fronte di un aumento delle tasse sulla casa ed ora sui risparmi; per la lotta all’inquinamento dei territori, a cominciare dalla terra dei fuochi: tante parole nella totale assenza di qualsiasi iniziativa; per la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale del paese: Pompei ne è l’esempio !

Ora c’è il semestre europeo, il rottamatore fiorentino prepara il suo discorso sul fumo della crescita e dell’occupazione in un paese che vede occupati solo i loro figli ed in crescita solo i risparmi di chi continua a rubare liberamente.

Un paese serio, un paese che desideri sul serio cambiare, non darebbe mai le redini del proprio governo in mano a chi proviene dalle fila di un partito con le mani in pasta in tutti gli scandali ed in tutte le corruzioni che hanno attraversato, ed affossato, ogni speranza di rinascita e di crescita.

La verità, ormai palese, è che la parte marcia, quella che mangia a sbafo su quella onesta, non ha alcuna intenzione di cambiare nulla, vuole solo rafforzare il proprio potere fin quando è possibile, costi quel che costi…ai privilegi non rinunciano neanche davanti ai suicidi, alle disperazioni, alle lacrime.

Non c’è riassetto, non c’è riforma, non c’è crescita sin quando non ci sarà quella svolta morale, quel sussulto di orgoglio popolare a difesa non delle proprie frontiere, ma del proprio futuro e della nostra, e solo nostra, democrazia.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Abuso di fiducia

Post n°545 pubblicato il 28 Giugno 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Scrivono, raccontano, narrano le gesta del prode Renzi, indomito sostenitor della stabilità flessibile, della crescita tassata, della riforma inadeguata, i travet della cartastraccia italica, i fuoriusciti da quell’altra Europa, che tanto altra non pare, i castigator pentastellati, all’accordo richiamati.

Sale la fiducia alle stelle, novella e felice notizia di Istat, chiudono gaie le aziende del Nord, con allegria quelle del centro, nell’entusiasmo quelle del Sud…par sentimento attraversa festante l’intero stivale, nessuno oserebbe mai fermare quella svolta arrembante, di Napolitano disegno, che da tonno in scatola da aprire, trasforma il marcio in maturo, il corrotto in distratto, il responsabile dello sfascio in vate del rilancio…con cui trovare accordi per la legge elettorale, per “essere partecipi”, per non dire sempre “no”, perché la responsabilità, le istituzioni, lo Stato, la gente, i figli, i nipoti e parenti, ma soprattutto le banche…ce lo chiedono !

Opposizione responsabile, interesse del paese, crescita e diminuzione delle tasse, lotta all’evasione, lavoro, etc… no, non manca niente, è il programma di tutti gli ultimi governi italici, a partire da quelli democristiani...ma ora con un difficoltà maggiore, una specie di livello successivo, ora il pappa pappa deve essere compatibile con le leggi di bilancio, non di onestà…chiariamoci. Possono continuare a  rubare ma il rapporto tra Pil e quel  debito pubblico, aumentato dalla corruzione e dall’evasione, dagli sprechi e dagli aumenti di costi nelle opere pubbliche, dall’incapacità di una classe manageriale pubblica cresciuta di raccomandazioni e mai di cognizioni, non può superare il 60% (ora supera il 130%)…costi quel che costi…al paese !

Già perché la stabilità, nella quale dovrebbe “manifestarsi”  la flessibilità di renziana  dizione, sottolinea proprio queste linee guida, invalicabili…come ribadito in questi giorni e spiattellato in faccia all’euforico rottamatore.

Ma noi, però, facciamo la voce grossa…così ci dicono, e benché sui giornali stranieri non ci sia neanche il più lontano accenno alle gesta del nostro premier, per la carta straccia stampata italica ecco venir a più miti consigli l’intero parlamento europeo, la bundesbank, la Bce, l’Fmi, Balotelli, Star Trek e Godzilla !

La cieca ed inventata “fiducia” non si accorge neanche più dei numeri dei fallimenti, dei suicidi, dei poveri e dei disoccupati, del raggiunto record di tasse di quest’anno (44%), di quei pensionati che vedono la loro misera pensione assottigliarsi, per le imposizioni fiscali, ogni mese di circa 120 euro… è tutta presa, al contrario, da quell’impegno imprescindibile che il gotha del pensiero politico italiano si è dato, quel “fare le riforme” necessarie alla crescita, così che il senato divenga il simpatico rifugio dei corrotti immuni, che la governabilità, altro mantra assai caro ai corrotti della casta, sia garantita a prescindere dal voto degli italiani, a prescindere dalla qualità e competenza dei nominati in lista, a prescindere dalla loro provata o meno onestà, a prescindere, in poche parole, dai veri interessi del paese …

Questi  riassetti di un potere ormai alla frutta, ancora impregnati e maleodoranti di incostituzionalità, c’è chi  vuol far credere essere necessari a quel materializzarsi, come d’incanto, della rinascita morale e materiale di uno stivale che affonda nel fango della corruzione, degli sprechi, delle raccomandazioni e delle variegate parentopoli,  e dei furti di tutta la classe dirigente italiana.

1000 giorni di “fiducia”, chiede Renzi, il galbanino toscano, una fiducia ad occhi chiusi, a labbra serrate, a pancia vuota, a lavoro miraggio, a diritti negati...a quella classe politica, da Lui ben rappresentata, che di “serio”, ed anche preoccupante, ha solo lo stipendio.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

In Italia anche il calcio è morto

Post n°544 pubblicato il 25 Giugno 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Non fraintendiamoci, dei mutandari miliardari a questa pagina non frega nulla, né delle loro vittorie e meno che meno delle loro sconfitte. Non è di quell’Italia che si vuole parlare, perché quell’Italia non ha nulla a che vedere con quella vera, quella fatta di sacrifici e lacrime, di lavoro e disoccupazione, di disperazione e suicidi, di voglia di riscatto sistematicamente affossata da una classe dirigente nemica dello Stato e del popolo.

Quell’oppio dei popoli, quel gioco che tanto affascina milioni di italiani è morto ieri assieme a Ciro, è morto per quello che è diventato, per come viene gestito, per i miliardi che ci girano, per i significati che gli sono stati attribuiti da quella disinformazione sempre più attrice prima dei guasti morali e materiali del nostro paese.

Non è stato solo il nazi-fascista De Santis a sparare a Ciro, quella pistola era armata dai colpi di chi ha preferito che il circo miliardario andasse avanti, che le società calcistiche non perdessero i loro introiti, che le tv continuassero a trasmettere questa pagliacciata, senza che mai nulla si facesse contro quei cori ignobili e razzisti che hanno accompagnato i napoletani in ogni città d’Italia, senza che mai fossero sanzionate, seriamente, quelle violenze verbali, facendo in modo che l’odio aumentasse, la tensione anche…maggiori introiti, anche a rischio di una vita.

Emblematica è stata l’assenza delle istituzioni al capezzale di Ciro, vergognose le dichiarazioni del prefetto di Roma sull’agguato e il parallelo silenzio sull’inadeguato schieramento di forze dell’ordine necessario a reprimere, a stoppare, quegli atti di violenza che da più parti erano stati annunciati, infami i tentativi di alcuni giornalai nostrani di dipingere Ciro come un esagitato, quasi si fosse cercato da solo quei colpi di pistola, assurdo far giocare quella partita, inaccettabile continuare a far finta che nulla sia accaduto…sino al prossimo morto, sino alle prossime violenze.

Ci sono responsabili diretti, quelli che hanno avviato gli scontri, quelli che hanno risposto in maniera altrettanto violenta…ma i mandanti, colpevoli primi di quanto accaduto, vanno ricercati in chi ha anteposto alla sicurezza lo spettacolo, i miliardi, gli interessi. Un oppio diventato veleno, altro veleno da inoculare ad una società disgregata, senza valori, senza futuro…dove la vita è appesa ad un contratto precario, ad un assegno di pensione sempre più povero, dove la “guerra tra poveri” è alimentata da chi ruba anche le pietre delle nostre città, delle nostre strade, delle nostre terre.

Quell’entusiasmo e quella voglia di divertirsi, di cui dovrebbe alimentarsi lo sport, è caduta ai piedi di chi lo ha trasformato in business, di chi ne ha travisato il senso, di chi lo ha innalzato a simbolo di riscatto di quelle sconfitte ed umiliazioni subite ogni giorno sul lavoro o nella vita quotidiana, ma da “vendicare”, con ogni mezzo, per una bandiera che non ci appartiene.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Il pizzo sulla casa

Post n°543 pubblicato il 23 Giugno 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Non si erano neanche spenti gli echi entusiastici, dei soliti tappetini ornamentali dell’informazione italica, sulle dichiarazioni del ministro Padoan : “la pressione fiscale va abbassata perché ostacola la crescita”, che già nelle ore successive il governo, di cui l’oratore suddetto è ministro dell’economia, provvedeva ad inventarsi un nuovo modo per distruggere l’unico bene di quei milioni di famiglie italiane che, con i propri sacrifici, senza insapute e senza regali da parte di nessuno, si sono conquistati a fatica…la casa !

E quindi, negando quanto appena dichiarato a partire dal presidente Napolitano per finire all’uomo dei mille annunci e del nulla di fatto, tal Renzi, ora è la volta della revisione del catasto con adeguamento ai valori del mercato di tutte le abitazioni. Il Sole 24 Ore prevede che le rendite possano essere aumentate di circa dieci volte il valore attuale, in alcune città italiane, con relativi abnormi aumenti del prelievo fiscale, già attualmente indegno…pardon, degno di chi racconta di rappesentarci !

Quanto sia irritante sentirsi così presi in giro da questa cricca di nominati è impossibile quantificarlo sia in termini di numeri di rotazioni sferiche, sia di capelli rizzati che di epiteti in libertà, quello che, invece, ormai appare acclarato è il piglio autoritario con cui questo Stato, che non è Stato, ha deciso di privare i cittadini delle loro abitazioni rendendo la pressione fiscale sulle stesse talmente assurda, tanto da assomigliare, se non da superare, quel “pizzo” di mafiosa memoria ormai, al confronto, semplice modesto contributo.

Imu, tasi, Yuk yuk, tares…decine di sigle per indicare una sola cosa: la casa non è più un diritto per chi lavora, per chi è in pensione, per chi l’ha comprata con i propri sacrifici; è un lusso per solo quei pochi, quasi tutti appartenenti alle forze politiche o sindacali del nostro paese, che, a loro insaputa, l’hanno acquistata a prezzi ben al di sotto dei valori reali di mercato, che se le ritrovano ristrutturate senza che mai l’abbiano chiesto a nessuno ed anche pagate per metà da amici che preferiscono mantenere l’anonimato.

Dopo il lavoro, la scuola, la sanità, gli aiuti ai disabili ed alle famiglie in difficoltà ora la casta, che ancora non ha messo mano ai propri emolumenti (se ne saranno dimenticati?), attacca l’ultimo baluardo, l’ultima difesa di quella parte del paese che arranca per difendere quel poco che si è conquistato con i propri sacrifici. E’ la “svolta buona” di quel partito, il PD, che ora mostra la sua vera faccia.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Rubare è bello

Post n°542 pubblicato il 22 Giugno 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

La Costarica sarà anche il paese più allegro del mondo, ma, scusatemi, come si ruba allegramente da noi non ha paragone nell’intero universo conosciuto !

Sottrarre ai fessi, che qualcuno ancora si ostina a chiamare onesti, è quell’arte sublime che fa della penisola italica l’unica in grado di annoverare tra i ladri non solo quelli che, tristemente, lo fanno solo per mestiere, ma anche quelli che dovrebbero arrestarli: carabinieri, guardie della finanza, poliziotti, magistrati, giudici…tutti assieme appassionatamente…allegramente, a concorrere con le organizzazioni malavitose ben inserite nel nostro “sistema”, a papparsi fette enormi di spesa pubblica, assieme alla “creme” dell’imprenditoria nostrana, per appalti i cui costi lievitano come i loro conti in banca, rigidamente svizzera o dei vari paradisi fiscali, ad “aggiustare” processi o dichiarazioni dei redditi troppo “onerose”, in quel gioco delle parti che fa della guardia un estroso e fantasioso Arsenio Lupin e del ladro un semplice e grigio travet della malavita.

Rubare è talmente bello che ai nostri politici non par vero poter venire in televisione, con variegati mandati di cattura e/o avvisi di garanzia a seguito, a rappresentare la commedia della necessità di una stretta contro la corruzione, ne parlano da millenni, di una efficace lotta all’evasione, che gli stessi millenni si sono stancati di ascoltare, per una società più giusta, più equa…e mentre lo affermano, con malcelata ironia, prevedono un senato composto da quei presidenti di regione e sindaci, che hanno dato prova di disonestà in tutto il paese, coperto da immunità, scevro da ogni intercettazione, liberi di continuare a rubare…ce lo chiede l’Europa…anzi no...i nostri figli !

Non si lascia scappare l’occasione di dire la sua il responsabile primo dei governi che hanno finito di affossare il paese, di governi non eletti da nessuno, ma che piacciono tanto ai ladruncoli che li applaudono in massa. “La corruzione e la frode fiscale attentano allo sviluppo”, tuona il colle, senza dire una parola sulla prossima forma di Senato, sulla dichiarata incostituzionalità della nuova legge elettorale, sul pericolo, più che certo, di una dittatura di una maggioranza votata da una minoranza del paese (visto il livello di astensione raggiunto), su quell’immunità pensata da un’altra “grande figura” della democrazia italiana, tal Finocchiaro, che ha il marito accusato di abuso d’ufficio e truffa aggravata, su quelle leggi, ad rottamatorem, che il Renzi cerca di far passare in Parlamento per salvarsi dalle indagini della Corte dei Conti sulle sue allegre spese quando era presidente di Provincia.

Intanto tra una “svolta giusta” ed uno “sblocca Italia” le tasse, per gli insopportabili onesti, aumentano a cadenza settimanale, coperte da quegli annunci di equità fiscale e di diminuzione della pressione impositiva che appaiono una vera e propria presa per i fondelli di machiavelliana memoria, nel solco coerente  di quell’Italia, sempre uguale, che faceva dire, appunto, al Machiavelli : “Sono tanto semplici gli uomini e tanto obbediscono alle necessità presenti, che colui che inganna troverà sempre chi si lascerà ingannare”.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

hissafermaddacupidorispondehollywood.stoutlasseteocialoemail90_3eryjuniorluboposexydamilleeunanottemarino.agosticassetta2moto34sandrotesorochiaracomeilsole1
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963