Il Pasquino

Torna con il plauso della Merkel e con il dichiarato consenso dell’ex premier Monti, Renzi, dal suo viaggio in Europa. “Non lo facciamo per Bruxelles né per la UE, ma per i nostri figli”, ama ripetere davanti alle telecamere, anche ora che meglio si delineano gli interventi lacrime e sangue che colpiranno, ancora una volta, i più deboli, i più indifesi, quelli che da sempre hanno pagato il conto a quella classe politica di incapaci e di ladruncoli di cui l’ex-sindaco di Firenze sembra avere, da subito, preso la testa.

Il job act è l’ennesima precarizzazione di un lavoro che non ha più salvaguardie né diritti, i cui esiti, disastrosi, si sono avuti già in questi anni in cui sindacati e PD in testa ne hanno voluto l’applicazione normata…ora svincolata da qualsiasi regola e controllo.

La spending review come sempre svicola sui problemi strutturali seri del paese, a cominciare dagli stipendi e dai furti della classe politica, dai costi inaccettabili del quirinale, delle Istituzioni e delle aziende pubblica e mira, ancora una volta, a rubare ai meno abbienti quei minimi di sopravvivenza che gli erano rimasti, intervenendo ancora sui limiti dell’età pensionabile…o sui contributi necessari per accedervi, sulla sanità, in mano a veri e propri pirati che ne hanno distrutto funzionalità e bilancio, ma che sembrano totalmente assenti da quelle “riforme” che puntano ad ulteriori tagli alla spesa e diminuzioni dei servizi ai cittadini meno abbienti.

Il delirio, non per nulla lasciato a Delrio, sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei ministri, anch’egli piddino, raggiunge il suo apice con l’attacco ai diritti, ormai ridotti all’osso, dei più deboli, dei disabili. Si, quel Delrio che concesse, quando era sindaco di Reggio Emilia, all’azienda di suo cugino, vicina al fallimento,  la ristrutturazione di una scuola  per 152mila euro circa…progetto che vide certamente anche il “contributo” della moglie del parente, allora funzionario dell’ufficio gare del Comune.

Il “compagno”, così amano chiamarsi gli autori della distruzione dello stato sociale e dei diritti dei più deboli, infangando una storia ed un pensiero che con questa gente non ha nulla a che vedere, si lancia in un attacco a tutto campo ai minimi aiuti che i disabili ricevono per affrontare le spese e le difficoltà giornaliere che derivano dalla loro condizione.

“Pensiamo ai 12 miliardi sulle pensioni di invalidità ed accompagnamento spesi dall’INPS…per evitare abusi applicheremo l’ISEE”, questa la dichiarazione del “compagno” Delrio.

Già l’ISEE nel quale computo il governo “che lo fa per i nostri figli” comprende proprio le pensioni di invalidità e di accompagnamento, togliendo così, ad una buona fetta di cittadini in difficoltà, quell’aiuto necessario per avere quella dignità di vita che Costituzione e carta dei diritti dell’uomo sanciscono…ma che i “compagni” hanno totalmente dimenticato ed affossato.

Un delirio di onnipotenza, fatto in nome dei mercati e dei dettati europei, che porta il nostro paese alle condizioni di vita del popolo greco, i cui figli sono senza lavoro e speranzosi di fuggire all’estero…fuori da un Europa senza vergogna e senza futuro.

Il fantoccio toscano sta scoprendo le sue carte, carte simili a quelle di chi l’ha preceduto, ma più spregevoli, perché dirette ad eliminare, di base, i diritti che il popolo italiano si era conquistato con anni di lotta, appoggiato da quel PCI di Berlinguer ora definitivamente affossato da chi indegnamente ne rivendica una qualche, pur lontana, continuità.