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Messaggi del 14/03/2014

 

La strategia dello shock

Post n°487 pubblicato il 14 Marzo 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Premessa necessaria per chi non conosce chi scrive: le misure propagandate da Renzi non sono che una briciola nel mare della crisi italiana, non affrontano alla base i problemi nodali del nostro paese, a cominciare dalla corruzione per passare agli sprechi  clientelari e ai costi di una politica, come quella espressa da un Colle invadente ed ogni giorno di più incostituzionale, inaccettabili per un paese normale, per finire ad una mancata innovazione ed incentivazione dei veri ed unici pilastri dell’economia del nostro paese, dallo sviluppo della sanità pubblica e dell’istruzione pubblica alla rivalutazione del territorio e delle energie rinnovabili, dalla ricerca allo spettacolo e alla cultura, dal mantenimento del settore delle piccole e medie aziende ad un reale e nuovo modello di rapporto lavorativo che abbia alla base il giusto corrispettivo economico ed il rispetto dei diritti acquisiti e che non carichi sui lavoratori e sulla collettività le incapacità e, spesso, i furti di quelle industrie e di quei “grandi” manager che millantano le loro invisibili innovazioni, applaudite da quelle “parti sociali” oramai appendici di un sistema morto e sepolto.

Detto questo è innegabile, per chi segue la politica del nostro paese da più di 40 anni, che le “slide” di Renzi, benché malfatte, siano i proclami più di sinistra che mai il PD, da quando è nato, abbia pensato di presentare.

Diceva un vecchio, e non nobile, politicante del nostro paese: “il potere logora chi non ce l’ha”, costruendo su questo semplice teorema il suo dominio incontrastato per anni…e da quanto appare sembra che il Renzi abbia attinto a piene mani da questo assioma utilizzando, al contempo, strategie molto simili a quel Berlusconi che per 20 e passa anni è stato, soprattutto nel male, il protagonista della politica italiana.

Nei fatti il debito pubblico, grazie al “gran” professore della Bocconi, tal Monti…e al lettiano Letta, continua a salire di pari passo alla disoccupazione e all’impoverimento del paese, con l’aggravante che i due “eccellenti” predecessori dell’attuale presidente del consiglio siano stati i protagonisti di un’ azione praticamente nulla nei confronti dei costi della politica, della rivisitazione e redistribuzione del prelievo fiscale, della necessaria riforma della legge elettorale, della tassazione delle rendite finanziarie, di quelle mosse utili, ma in gran parte di propaganda, da molti attese, della cancellazione, o netta diminuzione e/o razionalizzazione, di quelle auto blu  e di quelle scandalose scorte, spesso utilizzate per mera mostra del proprio potere.

Renzi ha capito che toccare quei tasti non può che portargli consenso, anche se, per adesso,  solo sotto traccia…sa che 10 milioni di italiani aspettano maggio per quei miseri 80 euro in più…pochi…ma sicuramente molti, ma molti di più di quelli che i governi precedenti avevano sempre anche solo fatto intravedere…visto che la sottrazione delle capacità di spesa delle famiglie e dei diritti dei più deboli è stata la linea guida di chi, presentato come salvatore della patria dal peggior Presidente della Repubblica che l’Italia abbia mai avuto, ha governato senza alcuna legittimazione popolare.

Sa anche, perché la storia lo insegna, che i suoi avversari principali, Berlusconi e Movimento 5 stelle, più passa il tempo, più lui riuscirà, con acrobazie o meno, a mantenere i suoi impegni…maggiormente si disgregheranno, sotto il loro fallimento storico, politico e morale (Forza Italia), sotto le loro mille e più divisioni interne e soprattutto sotto la loro giovane ed ingenua esperienza politica (il Movimento 5 stelle). Stesso discorso per le sue opposizioni interne, che mai avranno il coraggio di bloccare una proposta che per la prima volta, in venti e passa anni, vede il PD come protagonista…e costringe gli altri ad inseguire.

 

Le carte del bluff o di una vera svolta epocale saranno a breve scoperte…ma intanto il tempo avrà fatto le vittime che lasceranno campo libero a chi ora ha in mano il gioco… forse unico vero obiettivo di Renzi.

Che ne verrà al paese?...questo dipende dal paese, dalla sua voglia di tornare o meno protagonista, dall’esigere che chi lo rappresenta nelle istituzioni sia sua diretta emanazione e suo diretto interlocutore…i “giochetti” e le “propagande” sono il motivo conduttore di una politica fallimentare e ladra…e solo la spinta di un popolo consapevole può cambiarne il percorso…è la storia che lo insegna.

 
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