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giornale di controinformazione

Messaggi del 05/11/2014

 

Balle al veleno

Post n°617 pubblicato il 05 Novembre 2014 da ilpasquino.controinf
Foto di ilpasquino.controinf

Mamme coraggio si chiamano le donne che cercano di impedire che lo Stato continui ad avvelenare terra ed aria, ad uccidere amici, parenti, figli, che continui a negare ciò che è evidente, ciò che pentiti di camorra hanno rivelato, ciò che tribunali hanno sancito.

L’inceneritore di Acerra, alle porte di Napoli, nel pieno di quella famosa “terra dei fuochi”, ancora invasa da roghi che bruciano sostanze tossiche ed ammazzano, è diventato, per quello Stato assente e connivente, per quello Stato colpevole quanto la camorra e quanto gli imprenditori del massacro di una intera regione, il sito di stoccaggio di quelle “ecoballe”, lasciate marcire ad Eboli, località Coda di Volpe, dal 2008, quando ne furono “stoccate” oltre 29mila.

Una storia di soprusi, di un vero e proprio esproprio delle libertà costituzionali di intere popolazioni, del loro diritto alla salute ed all’informazione. Camion camuffati con marchi alimentari si dirigono verso un invaso di 8mila metri quadrati, costruito con i fondi europei e destinato a contenere risorse idriche per l’agricoltura ed un sistema fognario adeguato per le zone costiere. Le proteste della popolazione vengono sedate costringendo la gente in casa, deviando gli itinerari turistici, presidiando le strade con un enorme spiegamento delle cosiddette forze dell’ordine (prone a servire chi avvelena i loro concittadini).

Nessun controllo, anche se richiesto da alcuni parlamentari, viene mai effettuato sulla vera natura di quelle ecoballe, nessuna valutazione di impatto ambientale, non se ne conosce, sino ad oggi, neanche il numero esatto né di quelle realmente arrivate né di quelle, sinora, smaltite

In stile mafioso ora lo Stato decide di inviare quanto rimane, c’è chi parla di 8.000 pezzi residui, chi di 6.000, in quell’inceneritore di Acerra, ora gestito dalla a2a, che ha già causato la ribellione di una intera popolazione ed un aumento esponenziale delle malattie tumorali nel comprensorio.

Le forze dell’ordine, che stanno effettuando i controlli sulle ecoballe destinate all’inceneritore, non si sa per quale recondito motivo (o forse si sa più che bene), non sono autorizzate a rendere pubbliche le loro analisi e quindi la gente dovrebbe accettare, ancora una volta, di dare fiducia ad uno Sato che sino a ieri non ha sprecato un minimo del suo impegno e del suo tempo per impedire un avvelenamento di cui era a conoscenza da svariati anni.

La Regione Campania, retta dal sig. Caldoro, in un primo tempo blocca il trasferimento, per poi mandare le forze dell’ordine a sgombrare i manifestanti per far passare quei camion che sono l’ennesima infamia che la popolazione campana deve subire da parte di chi il suo dovere non l’ha mai fatto.

Lo stile di vita dei campani, spesso messo all’indice dai quei ministri che hanno affrontato, con ignoranza e da ignoranti, la situazione che vive l’intera regione, è, probabilmente, il vero problema che impedisce alla gente di riappropriarsi della propria terra…credere che ci sia uno Stato e che questo Stato tuteli ancora la vita delle persone è…uno stile di vita e di pensiero completamente sbagliato…per migliorare il nostro “stile di vita” dobbiamo andare tutti ad Acerra !

 
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