Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 4
 
Creato da: ilpasquino.controinf il 02/01/2012
giornale di controinformazione

Messaggi del 19/08/2015

 

Rossano: dopo 6 giorni dal disastro c’è il divieto di balneazione

Post n°777 pubblicato il 19 Agosto 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Corigliano, colpita in modo simile a Rossano, ha emesso il divieto di balneazione il giorno seguente il diluvio che ha causato danni incalcolabili a due gioielli della costa ionica.

Ci arrivano voci che Rossano ci arrivi solo il 18 Agosto, tre giorni dopo ferragosto, quando i turisti hanno cominciato a togliere le tende, ma intanto, in questi giorni, si sono immersi, con i loro figli, in un mare che ora si dice non sicuro.

La voce della non balneabilità, in effetti, circolava già da giorni tra la gente di Rossano. A far paura non erano tanto i detriti, in bella mostra, ammassati in cumuli, sulle spiagge del litorale, bensì i danni che probabilmente l’alluvione ha provocato al sistema fognario e alla tracimazione del suo contenuto nel mare.

Quali siano le condizione delle fogne, se ci siano perdite che sfociano nel mare, se l’acqua sia inquinata o meno non è dato di sapere, di certo, sino a ieri, quello che traspariva era quel colore marrone di un mare che si è sempre contraddistinto per la cristallinità ed il profumo delle sue acque.

Certo il fango, trasportato dai vari fiumi d’acqua che hanno invaso ogni zona di Rossano, hanno certamente contribuito a cambiare, almeno per questi giorni, il fondale prima pieno di pietre, che ne favorivano la trasparenza, ora scomparse, quasi del tutto, sotto uno strato di terra e melma.

Dei detriti, di cui parlerebbe l’ordinanza, non c’è stata, e non c’è tuttora,  alcuna traccia, né nei fondali meno che meno sulla superficie del mare, ma se mai ce ne fossero è d’obbligo chiedere al sindaco, ed alle autorità preposte, come mai ci siano voluti sei giorni per accorgersene, mettendo così a rischio tutte quelle persone che, in questo periodo, hanno comunque preferito bagnarsi nelle acque.

E se il pericolo è tanto da costringere ad un’ordinanza, come mai la notizia debba avvenire per passaparola e non sia diramata, con cartelli, sia sulle spiagge libere che su quelle private.

Ed inoltre ci chiediamo, e chiediamo a chi ha lo stipendio e le responsabilità di primo cittadino, di informare, turisti e residenti, sullo stato delle acque prevedendo, da subito, una loro analisi atta a sconfessare chi, come me, pensa che possano essere inquinate, pericolosamente,  dalla tracimazione di un sistema fognario travolto dall’inondazione e, forse,  non ancora riparato.

E’ dovere delle istituzioni fornire tempestive e reali informazioni a chi paga loro lo stipendio,  chi non è in grado di farlo per incapacità cronica, per inadeguatezza a ricoprire quei ruoli o per la difesa di interessi altri abbia la decenza di togliere il disturbo e di lasciare che i cittadini riconfermino di volere essere presi in giro, con la sua rielezione, o scelgano chi difende i loro interessi e la loro salute.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

hissafermaddacupidorispondehollywood.stoutlasseteocialoemail90_3eryjuniorluboposexydamilleeunanottemarino.agosticassetta2moto34sandrotesorochiaracomeilsole1
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963