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Creato da: ilpasquino.controinf il 02/01/2012
giornale di controinformazione

Messaggi di Maggio 2014

 

TASI chi?

Post n°530 pubblicato il 31 Maggio 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

E’ meraviglioso ascoltarli, sentirli contraddirsi l’uno con l’altro, in quella babele di ignoranza mista ad arroganza, che fa della nostra classe dirigente il motore unico del decadimento economico, culturale e morale del nostro paese.

Banca d’Italia calcola un aumento della tassazione sulla prima casa pari a circa il 60%, comparandola, giustamente, con i dati del 2013. Del Rio, fedele di Renzi, smentisce. Per lui nessun aumento,  se gli aumenti ci saranno è colpa dei Comuni, ma il simpatico emiliano paragona l’imposizione attuale con l’Imu del 2012, dimenticando che la cancellazione della stessa aveva “costretto” il governo Letta, cioè il governo del suo partito, ad aumentare l’IVA del 1%. In poche parole, rimettono l’IMU e lasciano l’IVA al 22%, che geni !

Ma quale sia l’importo, come si dovrà pagare, anche quando arriveranno le famose cartelle, che pare siano in bianco in modo che il contribuente debba da solo calcolarsi l’aliquota, alla faccia delle promesse di Renzino il toscanino, rimane un vero e proprio mistero, che “scopriremo solo pagando”, tipico metodo figlio dell’inettitudine di uno Stato capace solo di tassare, ma incapace anche di rendere ai cittadini, tra i più gabellati al mondo, facile il compito…non sia mai !!!!

Intanto i famosi ottanta euro in busta paga, che ancora non si sa se decurtati degli assegni familiari, non producono, almeno per il momento, l’auspicata svolta buona…anzi.

Per il ponte del 2 giugno gli italiani in vacanza saranno due milioni in meno. Federalberghi lancia l’allarme: se il trend rimarrà lo stesso, anche per i mesi estivi, si preannunciano chiusure di interi stabilimenti e licenziamenti in massa.

Insomma i dati reali, non le promesse o le balle da bar alle quali il PD ci ha abituato ormai da anni, rimangono la fotografia reale di un paese in ginocchio, nel quale l’imposizione fiscale rimane tra le più elevate al mondo e il rischio deflazione, di cui solo oggi si accorge il drago Draghi, renderebbe inutili i “sacrifici” di quegli italiani che hanno visto la loro vita totalmente distrutta.

Capita spesso, agli abitanti del Belpaese, di intraprendere strade errate, diciamo che negli ultimi venti e passa anni non ne hanno azzeccata una manco per sbaglio…e sembra, da quanto ormai appare sempre più chiaro, che la “svolta buona” sia in realtà…la svolta sbagliata.

 
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Meno male che Renzi c’è

Post n°529 pubblicato il 29 Maggio 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Dal “sobrio” Monti, al “rivoluzionario” Civati, dall’ “economista”  Fassina, al “mai rottamato”  D’Alema, tutti son pronti a dare il loro contributo di idee all’indicato dall’elettorato, a quell’uomo che in pochi mesi, con il semplice esborso di pochi euro per i lavoratori a basso reddito e con l’approvazione della definitiva cancellazione dei diritti dei lavoratori e della pensione per i giovani (altro che riforma Fornero), ha ricevuto il “mandato” per salvare l’Italia.

Già l’Italia, quel paese governato, per oltre 20 anni, da Pdl e PD, in quella farsesca imitazione di maggioranze e minoranze che, all’uopo, riuscivano sempre a salvare il sedere agli indagati, a legittimare furti e corruzioni, a spendere e spandere soldi pubblici per opere inutili o mega-appuntamenti internazionali, nei quali, i Greganti del momento, si inserivano per accaparrar tangenti, i Clini di sempre, per rimpinguar i loro conti esteri, gli Scajola spaesati, perennemente a loro insaputa e i consiglieri regionali, di entrambe le “fazioni”, spartirsi i rimborsi spesa per comprar mutande, calzini, vibratori, organizzar feste e compleanni, matrimoni e appuntamenti galanti.

Mentre la festa va avanti, mentre l’esultanza non trova ostacoli né decenza, mentre le Boschi riempiono i giornali delle foto dei loro sorrisi smaglianti e le Picierno si impegnano a tacere, per evitare di sparare altre cavolate, l’Istat, che fino a ieri vedeva non solo le luci nel tunnel, ma anche la fiducia degli italiani crescere…snocciola ora i dati, quelli tangibili, non quelli frutto di visioni da LSD, di un vero e proprio disastro senza precedenti, un vero e proprio massacro.

Almeno 3 milioni le famiglie povere in Italia che non riescono ad accedere ad alcun posto di lavoro e circa 100 mila i giovani costretti a fuggire all’estero per trovare occupazione (grazie…i posti rimasti, quelli decenti,  sono preda dei figli, dei nipoti, dei parenti e degli amici dei politici, dei sindacalisti, degli industriali, dei banchieri, dei massoni, dei camorristi e dei mafiosi); il paese si fa sempre più vecchio, le nascite hanno un calo di circa 12mila unità, le aziende continuano a chiudere a ritmi record…come aumentano, a ritmi inaccettabili, i suicidi per disperazione.

Inoltre, ci rivelano alcuni servizi giornalistici meno “inchinati” di altri, aumentano, anche percentualmente, gli infortuni sul lavoro. I lavoratori dei cantieri edili, dichiara un operaio al Tg1, ormai non hanno più alcuna protezione. Le aziende in crisi, per prima cosa, risparmiano sulla sicurezza…i controlli sono pilotati…i titolari delle aziende vengono avvisati giorni prima in modo che all’arrivo deli “ispettori” tutto sia in ordine…la corruzione vive sovrana e regna sui diritti e sulle vite della gente.

Ma ora non c’è tempo per “piangersi” addosso, non c’è tempo per rispettare la Costituzione, le libertà, la salute, i diritti delle persone…ora l’obiettivo è salvare l’Italia !

Avanti c’è posto, si accomodino signori, sul carro della “volta buona” c’è spazio per tutti…meno male che Renzi c’è !

 
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Operai di Pomigliano in lotta, Regione Campania in fuga

Post n°528 pubblicato il 28 Maggio 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

In appena tre mesi hanno perso due compagni, Giuseppe e Maria, uccisi da quei ladri di speranza e futuro che siedono ai vertici della Fiat, dai manichini in giacca e cravatta che mangiano sulle spalle dei cittadini nelle Istituzioni.

Due urla nel vuoto di un sistema che ha reso il lavoro una schiavitù da mendicare, in quel vuoto di sensibilità e di partecipazione che rende il potere più forte, più arrogante, più assassino , nel nulla di una classe dirigente dedita solo a raccattare ulteriori aiuti dallo Stato, a elargire ulteriori aumenti di stipendio per i loro top manager, ad appropriarsi di vantaggiose commesse e lucrose collaborazioni, condite, spesso, da corruzioni e mazzette, fiori all’occhiello di un paese senza dignità e senza vergogna.

Slai cobas e Fiom sono davanti alla Regione Campania. Il pluri applaudito piano di Marchionne prevede già i primi abbandoni. Il polo logistico di Nola, creato ad hoc per contenere gli operai scomodi e quelli ammalati, va verso l’inevitabile chiusura, la cassa integrazione è sino a Luglio, poi c’è il licenziamento, quel baratro a cui Maria accennava nel suo articolo, quel baratro che sei costretto ad affrontare da solo…lo Stato c’è solo quando deve chiederti altre gabelle.

Una manifestazione preannunciata con una richiesta di chiarimenti, alla Regione Campania, sui continui esborsi di soldi pubblici verso un’azienda, la Fiat, che licenzia a giorni alterni e che non pagherà più le tasse in Italia, sulla totale assenza delle Istituzioni e dei sindacati confederali nel pretendere il rispetto delle promesse fatte, dei mille e più piani presentati, della destinazione dei soldi ricevuti, delle casse  integrazioni richieste a valanga, dei turni massacranti decisi per chi ci lavora.

Il piazzale davanti agli ingressi della Regione Campania è pieno di rabbia, di quella dignità che i ladri di Stato non conoscono, di quella determinazione che Maria e Giuseppe rappresentano, di quei valori e di quei cuori di cui avrebbe bisogno il nostro paese per uscire dal marciume e dal fetore.

Era stato promesso un incontro, anzi si sarebbe dovuto svolgere un incontro ai “vertici”, politici e “sindacali”, proprio sulla questione Fiat di Pomigliano, presenti il Presidente Caldoro, l’assessore al lavoro Nappi e le tre organizzazioni sindacali assenti in piazza, Cgil, Cisl e Uil.

Non c’era nessuno, le stanze vuote…quando gli operai sono riusciti ad avere il “permesso” di salire per avere un incontro con un rappresentante delle Istituzioni campane regionali…ebbene tutti fuggiti davanti alle loro responsabilità, alle falsità raccontate, alle bugie denunciate dagli operai anni fa, a quegli accordi, che hanno deciso per la Fiat di Pomigliano un futuro di casse integrazioni, di cancellazione dei diritti, di ricatto perenne, di schiavitù legalizzata…prototipo, esempio, da esportare in tutte le aziende italiane, nel nome di quel “rilancio” che deve pesare solo sulla vita e sulle speranze di chi lavora onestamente e rimpinguare i portafogli e le prebende di chi vive sullo sfruttamento delle vite e sulla negazione dei diritti.

Truffa Marchionne, truffa di Stato, sulla pelle di intere famiglie, di intere comunità, legate a filo doppio con l’unica realtà produttiva presente sul territorio.

“Gli operai non mollano, nessun confinamento in reparti senza futuro…ritorno nella Fiat di Pomigliano, riconquista dei propri diritti e del proprio lavoro…sono gli operai, i lavoratori, la gente che produce gli unici veri pilastri di questo paese, la parte genuina, senza macchie e con la coscienza pulita”.

Per il 10 giugno la Regione ha promesso l’ennesimo incontro . Gli operai saranno anche lì, a difendere quel futuro di cui hanno diritto i nostri figli, quei figli sbandierati strumentalmente da chi gli ruba anche la speranza.

 
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All’Italia piace corrotto

Post n°527 pubblicato il 26 Maggio 2014 da ilpasquino.controinf
 
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Non una vittoria, un vero e proprio trionfo; maggioranze bulgaro/fasciste salutano la nascita del nuovo leader di un paese alla deriva, in cui corruzione, concussione, distruzione dei diritti dei più deboli, impoverimento e disoccupazione ne sono la medaglia al petto da portare con orgoglio, rivendicandone cause ed autori.

Tripudio di tutta la stampa nostrana, tranne rare eccezioni, a conferma del “buon lavoro” svolto dal PD in questi tre anni di non elezioni, in questi tre anni in cui la tassazione ha raggiunto livelli record, causando fallimenti e suicidi, e riducendo i pensionati a scavare nei bidoni della spazzatura, gli esodati , nuova figura inventata dalla Fornero e dal governo appoggiato dal partito di Renzi, a pregare per il riconoscimento dei loro diritti, i senza casa e i senza lavoro a prendere manganellate ad ogni occasione, le piccole aziende a chiudere i battenti, i disoccupati e i cassintegrati alla disperazione.

Netta e senza attenuanti la sconfitta del M5S, del Grillo che urla la rabbia di molti italiani contro la corruzione, di quei ragazzi che hanno rinunciato a grossa parte dei loro stipendi e lottato contro il Job Acts, che rende il lavoro una schiavitù perenne, affinché non venissero regalati miliardi alle banche, che poi si è visto, nelle ultime indagini, dove finiti, e che si battono, tutti i giorni, per la salvaguardia dell’ambiente, per il rispetto della Costituzione, per un parlamento pulito.

C’è necessità che se ne traggano le conseguenze, che il M5S faccia autocritica, che entri a far parte del “sistema”;  basta con gli show, ha ragione il primo ministro Renzi, basta con il restituire più di metà stipendio, con il denunciare gli imbrogli e le corruzioni, con il rinunciare a scorte ed auto blu, accordatevi su tutto, sul porcellum, sull’italicum sul serpentellum, sui regali ai gestori delle slot machine, alle banche, regalate anche voi posti di lavoro ad amici e parenti, cambiate giacchetta ed opinione ad ogni occasione, promettete 80…100…1000 euro a tutti, dentiere, appalti e pensioni di invalidità…cari amici chi ve lo fa fare…all’Italia piace corrotto.

Nota a margine: il partito degli astenuti continua ad aumentare le sue preferenze…ma quale sia il suo programma o quale sia la sua forza di cambiare le cose è sconosciuto ai più, forse agli stessi che non vanno a votare…

 
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Truffa Marchionne

Post n°526 pubblicato il 23 Maggio 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Come previsto, e come preannunciato da chi alle favole ed ai “maghi dei piani industriali” non crede più, subito dopo l’annuncio, accolto da politica, PD in testa, e sindacati firmatari dei vari accordi a perdere con Fiat, Fim (Cisl) e Uilm (Uil)…la Fismic non conta un fico secco ed è inutile anche solo nominarla, cominciano le grane per i lavoratori.

Il polo logistico di Nola, altra grande invenzione del Marchionne canadese, nato nel 2007 per essere un punto di eccellenza della logistica, in uno dei vari piani truffa presentati alla stampa compiacente ed ai politici entusiasti, sembra, a valle dell’ultimo ennesimo piano presentato, non avere alcun motivo di sopravvivere ed i circa 300 lavoratori, rimasti in cassa integrazione perenne dal momento dell’annuncio ad oggi,  vicini, con il provvedimento in scadenza a Luglio, ad un probabile licenziamento in massa.

In quel “polo d’eccellenza”, sarebbe utile ricordarlo, furono spostati tutti quei lavoratori che per motivi fisici o sindacali recavano “problemi” al “grande rilancio della Fiat di Marchionne”…una specie di lager improduttivo, un contenitore da tenere acceso, dove tenere in parcheggio gli individui “scomodi” a spese dello Stato, sino a che non si fossero realizzate le condizioni politico-sindacali per la sua cancellazione.

Dopo anni di annunci e grandi conferenze stampa, dopo il flop totale della politica industriale del canadese, confermata dai dati di vendita delle auto in Italia, dall’abbassamento della quota di mercato, dall’incapacità di produrre modelli competitivi e dopo la fuga all’estero, realizzata per scaricare sullo Stato italiano, e quindi su noi cittadini, il peso delle interminabili ore di cassa integrazione degli operai inattivi da anni, le conseguenze sociali della chiusura dello stabilimento di Termini Imerese, il crollo verticale di quell’indotto che viveva sull’ esistenza delle fabbriche, senza versare neanche più un euro in tasse,  appare lampante, ogni giorno di più, il vero e proprio imbroglio, la truffa di un’azienda che deve allo Stato italiano la sua crescita e la sua affermazione in ambito internazionale.

Senza i miliardi elargiti per gli ammortizzatori sociali e le promozioni per l’acquisto di nuove auto, senza i regali dei vari Prodi di turno, vedi Alfa Romeo, la Fiat avrebbe dovuto pagare il conto delle incapacità, dell’incompetenza, dell’approssimazione della sua dirigenza…invece sono gli operai, in prima battuta, ed i cittadini, poi, a pagarne le conseguenze.

Slai cobas e Fiom scendono ancora una volta in campo nel silenzio di una politica intenta a comprarsi i voti di chi lavora per 80 euro, concentrata a riaffermare i vecchi equilibri, che hanno permesso alle varie caste italiche, politiche, industriali e sindacali, di spartirsi la torta, lontana mille miglia dalla realtà, dalla vita di tutti i giorni, da quel mondo del lavoro abbandonato nelle mani di veri e propri predatori, di distruttori di capacità e competenze.

Il 28 maggio i due sindacati indicono una manifestazione sotto la Regione Campania, in via Santa Lucia alle ore 10.30, per chiedere alle istituzioni un intervento nei confronti di un’azienda che non mantiene i patti e penalizza, ancora una volta, il nostro paese.

Gli investimenti promessi non sono mai stati fatti, la realtà parla di esborsi dello Stato, di lavoratori alla fame, di suicidi e di smantellamento progressivo dell’attività produttiva. Gli annunci non bastano più, ci vogliono fatti concreti…e questi fatti concreti devono essere impegno primario delle istituzioni nell’interesse della difesa dei diritti e degli investimenti che lo Stato ha profuso a piene mani.

Vedremo…il 28 MAGGIO, ORE 10,30, a VIA SANTA LUCIA….

 
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