In Apnea

Ascoltando il silenzio

Vi siete mai resi conto del numero di domande che continuamente ci poniamo? Siete anche consapevoli che alla stragrande maggioranza non è possibile dare una risposta?

Io si, oggi riflettevo su quanto è strano (e sottolineo strano, per coloro i quali ravvisino nelle mie parole velate tracce di malinconia) rendersi conto che esistono centinaia di argomenti ai quali non riusciamo dare una risposta, almeno quella che noi vorremmo per definitiva.

Non ci sono vie di uscita dal labirinto della mente, nessuna via di fuga, nessuna scala antincendio, manca l’ossigeno…..manca spazio. Ci sono solamente una fila interminabile di domande, spesso prive di senso e risposte introvabili.

E così, in questo caos cerebrale, sorge una nuova domanda: è davvero indispensabile cercare una risposta ad ogni costo?

E poi ancora… ma se è necessario, come mai non le troviamo? E se invece non è necessario, come mai ci poniamo queste domande?

Rifuggo la necessità di una risposta, attendo che arrivi una nuova domanda e mi pongo un perchè condizionale. Assaporo l’attimo che mi lascia senza soluzione. Vorrei dirti, scriverti, cercarti, scoprirti… e mi domando se tutto abbia senso… se ogni singolo momento sia frutto di una scelta o di una risposta datasi magari troppo frettolosamente. Quanto valgono le parole, quanto pesano, quanto promettono.....?

Sospendo ogni giudizio, Capire, a volte è un verbo difficile da coniugare, allora si va avanti si fa quel che si può ..... si aspetta che siano gli altri a spiegarti.  Se ce la fanno.....