Creato da Nues.s il 11/09/2009

N u a g e s

Vanno, vengono. Sostano lasciandoci il ricordo

 

 

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Post n°824 pubblicato il 23 Aprile 2015 da Nues.s

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Occhi che si smarriscono tra pagine, tra i bus, nelle metro percorrendo giorni e schermi, binari sempre immersi in colori che galleggiano, in una storia passata, superata, o che conosce solo tasti che pigiano il presente. I libri come risorsa, come a rincorrersi, perdersi ancora in scritti che profumano di attimi che attraggono. Parole che esplodono mute e divorano di grandioso il nostro piccolo mondo. Un piccolo insulso pezzo di mondo che allunga l'istinto e calpesta tutto. Il protagonista, l'arco narrativo, colui che sente, che va a morire e poi rivive.

 

Io, leggo per cio' che porta chiunque ad avere il tempo e guardarsi dentro, sentirsi cibo. Analogie, differenze, dove spazio e tempo e dettagli e atmosfere e tutta la quantita' di materiale inutilizzabile e frammentario sui luoghi incontrati e sviscerati lasciano un alone immaginario. Confina. La scena sintonizza, brama l'astante. Una finestra che apre, annusa. Aromi, spezie di mare.

Di sabbia, di sete.

 

 


E .. una volta tornato a casa dal viaggio, tornato alla perpetua realta' dei tuoi giorni di sempre, ritrovi una ragione, una sola magari e immersa in mille torti. Non credendo mai del tutto in quel che hai letto. Anche qui, anche ora. Forse è così che le cose restano bellissime. 

E se un giorno, dovesse sparire tutto questo non sara' un progresso. Sara' la rinuncia d'una conquista che stava avvicinandosi alla perfezione. Di un qualcosa, di un qualcuno, di una musica che espande quell'attimo prima del passo.

Di una pagina e voltarla, vuoi?

Pensiamo alla prossima.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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