« § | § » |
Post n°705 pubblicato il 30 Luglio 2014 da Nues.s
.
Il sangue scorre nelle emozioni che provi. Nelle parole che scrivi, che ascolti. Ognuna obbedisce ad un processo differente, ma tutte, tutte sono egualmente travolte da un'ampia aspirazione. Pochi accenti scuri e vigorosi, ma la superficie su cui si muovono è straordinariamente mobile e colorata da piccole, impercettibili sovrimpressioni. Esprimono rabbia e distanza, pero'. Non permettono di superare d'un sol colpo gli ostacoli che tanto a lungo sembrano insormontabili. Come nubi fragili e spesse e lentissime nel viaggio. Tanto in alto rispetto al suolo delle tremule ondulazioni tra alcuni scarni rami degli alberi. Eppure. Dove è l'incaglio. Basterebbe poco per esprimere uno spazio immenso. Poco. Non sono abbastanza veloci, dividono e tagliano i contorni, non si rivelano al cuore delle cose, arrivano a ventaglio o troppo intense. Una grossa fune che dal fondo dell'orizzonte va fino al primo piano delle cose. Dargli un senso. Come impulso in un rosso di sole che illumini questo cozzo cosmico di elementi. Aspettare passi questo strambo novembre di fine luglio. Aspettare, perchè poi ti piace l'ombra che fanno quando piegano oltre le colline. Nubi. Senti che il temporale, è dietro l'angolo. Forse, forse anche la neve.. Scende. Piccoli pezzi di carne, soffice, bianca. Come il tuo colore, il colore che hai e che attendi tra le ciglia per sciogliersi. Come pioggia, come tanta in questi giorni. E un sorriso perchè sai che dopo quel tempo, verra' la quiete. Sorriderai ancora, Mrs Bianco. Per un dovere. E piccole briciole d'amore. Cio' che ti permettera', ancora, di superare gli affanni, di esprimere in segni chiari e concreti le poche, pochissime certezze che ami. Che possiedi. Come in un paniere di chiocciole, fitto e cinto di spaghi. Il sentimento antico ridesta, attenua, difende, salva. Suggerisce persino in qualche forma paradossale, un gioco. Il vento che s'alza. L'impegno morale nella complessita' del romanzo, piu' che nel breve, pur lieve respiro d'un racconto.
.
.
|
https://blog.libero.it/Nues/trackback.php?msg=12908865
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Immagina il negativo di una foto di una strada. (di una strada percorsa) Il nero diventa bianco, il bianco diviene nero. Un foglio e ciò che sopra vi viene tracciato, scritto. Una strada percorsa. E noi dietro tutte quelle parole, e tutte le nostre emozioni. Siamo noi, sempre noi, dietro le curve e lungo incessanti e faticose salite. Sempre più corte le discese per riprendere fiato, o forse sempre maggiore il fardello, ma sempre pronti a rialzarci sui pedali alla prima occasione, o necessità che sia. Inseguendo nuvole come sogni, rimanendo inermi sotto i piovaschi, fermandoci ad apprezzare il silenzio di una nevicata.
Siamo sempre noi. E sempre lo saremo. Orgogliosamente.
Tre puntini per una unica linea ….
…
Ciao Nues ….
Antonio
Ce l'ha negli occhi, l'inchiostro, ed è liquido come l'elemento in cui ci troviamo a vivere,
ma che non può cancellare tutto.