Creato da Nues.s il 11/09/2009

N u a g e s

Vanno, vengono. Sostano lasciandoci il ricordo

 

 

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Post n°729 pubblicato il 18 Settembre 2014 da Nues.s

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Avrei voluto diventare una geologa. Le avrei volute studiare. Io che amo profondamente il mare, sono attratta da sempre da quelle masse vellutate di montagne. Le innevate e quelle estive, quelle dove ci capiti in vacanza, in ferie, trovandotele sul sentiero, lì, fiere protagoniste slanciate verso il cielo. Avrei voluto studiarle, dedicarne un pezzo della mia vita. Ho studiato tutt'altro, sono tutt'altro da loro, ma vicina a quella nota rara verde di dolcezza e lirismo. Ci fu chi le descrisse come "fulgore dei giganti". Non abbiamo proprio imparato nulla, se oltre a intraprendere ambiziose scalate, non abbiamo capito quanto nel Tempo, ci abbiano insegnato. Quanto, col tempo, possano disgregarsi. Potessero aver voce, avrebbero note musicali come acqua di ruscello che scende, che le tiene assieme con quelle cangianti fortezze di ghiaccio. Potessero parlare contro uomini d'affari che investono, danneggiano, disturbano e scaldano lasciando cicatrici di ricchissime stazioni sciistiche, sempre piu' alla moda, sempre piu' disparate. Non sai piu' dove comincia la valle e dove iniziano ad esserci strutture. Potessero parlare, da alcuni rapidi pendii dove tutto questo caotico mix persiste, griderebbo lo sdegno tra tutto quello su cui sorge. E' un mondo antico, scoverchiante, gelido, pericoloso, non un regno di fantasia, ma un luogo enorme che richiede rispetto, chiede di essere capaci di arrangiarsi e di essere umili, profondamente umili. Quando senti notizie tra i media nel racconto di qualche sciagura avvenuta lì.. c'è da sorridere, amaramente.  Non hanno capito come accarezzare alberi d'alta quota con affetto, in una corteccia ruvida, non infliggendo loro catastrofici appellativi. Non hanno capito di come fermarsi, di non incalzare spazi così fragili, di non farne industrie del divertimento. Quella cieca, raccapricciante logica in ovunque e qualunque luce. La ricchezza che il turismo ha portato ha prodotto molto e tolto tanto, anche in chi si guadagnava da vivere con legno, metallo e molto, tanto talento. Le montagne sembrano vuote di persone, invece ce ne sono molte. Sembrano deserte in cartina invece, incuneate tra terre diverse, mostrano ancora e per fortuna, immagini di natura ancora onnipotente e quasi del tutto incontaminata.

Lo spirito delle montagne, s'è perso, s'è soffocato in chi ha creduto nel brulicare continuo e non fa ancora un passo indietro, rammentando che son loro, le vere protagoniste. Esse, esigono. Esse, respirano. Vive. E di quante offese, farebbero a meno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Commenti al Post:
blanche.f
blanche.f il 18/09/14 alle 20:00 via WEB
Gli umani, tracotanti invasori della Terra. Stupidi devastatori di ciò che credono di poter distruggere nel nome dell'idiozia.Dalle montagne al mare...
 
 
Nues.s
Nues.s il 20/09/14 alle 00:27 via WEB
L'estetica, tutta, sparisce.
Umani. Alcuni ..micrometricamente miserrimi
 
boezio62
boezio62 il 18/09/14 alle 20:39 via WEB
'Noi' le abbiamo capite davvero le montagne.Noi che amiamo ridere con i film dei Vanzina ad esempio.Dove il bel mondo roman-milanese-torinese ci da' l'esempio e noi piccolo-borghesi italioti ci accontentiamo di una Moena o d'un Pinzolo qualsiasi,pallida imitazione della stupidita' consumistica ampezzana.E pretendiamo autostrade veloci che devastano il fondovalle e rapidi skilift che ci portino in quota (non c'ho mica tempo da perdere io eh?).Poi quando sei in alto e vedi quei magnifici panorami punteggiati di strade,funivie,rifugi e seconde case esclami...'che bella la natura...dove andiamo al mare quest'anno? C'è mica qualche isola greca ancora intatta da visitare? Magari ci compriamo un'appartamentino in multiproprieta'...'.
 
 
Nues.s
Nues.s il 20/09/14 alle 00:31 via WEB
...dove andiamo al mare quest'anno,
è cinicamente bellissima. Sono convinta che si puo' far anche di peggio ..
 
roby.floyd
roby.floyd il 19/09/14 alle 00:27 via WEB
E' davvero un Occidente in declino il nostro poichè ormai 'il male' si annida nella nostra testa, stravolta da decenni di eccessi, violentata dalla cultura nefasta del 'no limits' a tutti i costi e in tutti gli ambiti della nostra vita, quella cultura che invece i montanari di un tempo, riciclati e risucchiati dalla 'civiltà' urbanocentrica, avevano interiorizzato come 'cultura del limite'.
 
 
Nues.s
Nues.s il 20/09/14 alle 00:33 via WEB
E' una malattia che contagia. Una corsa senza (un ) fine ..
 
BelMalandrino
BelMalandrino il 19/09/14 alle 08:20 via WEB
Tutto ciò che è altezza, ampiezza, fatica ed infine, ma non non troppo, bellezza, è desiderabile. Di più certamente quelle che riguardano l'anima.
 
 
Nues.s
Nues.s il 20/09/14 alle 00:33 via WEB
Per un'oncia d'aurora ..
 
gaza64
gaza64 il 19/09/14 alle 09:44 via WEB
Le hai studiate molto bene comunque, se a raccontarle così, ci insegni ad amarle...
 
 
Nues.s
Nues.s il 20/09/14 alle 00:35 via WEB
Ci si assopisce, a volte. Come custodi, è in noi pero' il segreto delle vette ..
 
tuffdart
tuffdart il 19/09/14 alle 14:52 via WEB

Quanto di più alto sotto i nostri piedi …
Quanto di più vicino al luogo dove vagano sogni e desideri …
Nessun’altro luogo mi “infligge” la stessa serenità,
la stessa severità, lo stesso rumoroso silenzio.
Una valanga lungo le arterie …
Antonio
 
 
Nues.s
Nues.s il 20/09/14 alle 00:36 via WEB
L'assoluta coscienza di sé. Cos'altro ..
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
# il 19/09/14 alle 21:53 via WEB
http://youtu.be/jR3rU_cuQRQ
 
 
Nues.s
Nues.s il 20/09/14 alle 00:38 via WEB
Grazie del suggerimento..
anch'io aggiungo un link di 'conforto'
 
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