Ali di FuocoC'è ancora vita e fuoco da un mucchietto di cenere |
MENU
AREA PERSONALE
TAG
I MIEI BLOG AMICI
ULTIMI COMMENTI
L A F E N I C E la magra zolla s'infeconda e da culla di cinereo grigiore, l'atteso virgulto prorompe. il mio cuore e inconsapevoli già voi in me incenerite. s'invola e le stelle cadono, a voler brillare ancora. il nuovo die che s'annuncia e come fertile ancora la terra rinfiora, il mio cuore mondato di altro aspetto riluce. Alias |
Astronomia
La Fenice (abbreviazione: Phe) è anche una costellazione dell'Emisfero Sud, vicino a Tucana (il Tucano) e Sculptor. Fu così chiamata da Johann Bayer nel 1603,
Quetzalcoatl,
Wakonda, uccello del tuono degli indiani Dakota. Per i Sioux, "grande potere superiore", fonte di potere e saggezza, divinità generosa che sostiene il mondo e illumina lo sciamano Una interessante spiegazione ornitologica per il mito della Fenice,è che alcuni grandi volatili sbattono le ali sul fuoco per uccidere i parassiti col fumo. La Fenice, nel suo aspetto distruttore, viene a liberare il mondo dal male — i parassiti, appunto — bruciandolo col Fuoco Spirituale. Bibliografia
|
Gli antichi egizi furono i primi a parlare del Bennu, che poi nelle leggende greche divenne la Fenice. Uccello sacro favoloso, aveva l'aspetto di un'aquila reale
Molti storici si domandano se sia esistita la fenice, facendo
Gli antichi la identificavano col fagiano dorato, tanto che un imperatore romano si vantò di averne catturato uno. Nella Bibbia, con l'ibis o col pavone; altri, con l'airone
Il volatile più idoneo a rappresentarla è la Garzetta:
Quale simbolo del sole che sorge e tramonta, la Fenice presiedeva al
«Io sono il Bennu, l'anima di Ra, la guida degli Dei nel Duat
E come l'airone, che s'ergeva solitario sulla sommità delle piccole
Si dice infatti che il Bennu abbia creato sé stesso dal fuoco che ardeva sulla sommità del sacro salice di Heliopolis.
Da qui l'appellativo "semper eadem": sempre la medesima. Al giorno
«Come l'araba Fenice, che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa». Ogni mattina all'alba faceva il bagno nell'acqua e cantava una
Talvolta visitava Heliopolis (la città del sole, di cui era
La morte e resurrezione dopo aver vissuto per 500 anni (secondo altri 540, 900, 1000, 1461 / 1468, o addirittura 12954 / 12994), la Fenice sentiva sopraggiungere la sua morte, si ritirava in un luogo appartato e costruiva un nido sulla cima di una quercia o di una palma. Qui accatastava ramoscelli di mirto, incenso, sandalo, legno di
Per via della cannella e della mirra che bruciano, la morte di una
«cantando così divinamente da incantare lo stesso Ra» - peraltro si dice anche che dalla gola della Fenice giunse il
Ma nella antica tradizione riportata da Erodoto, la fenice risorge
|
Titolo: Brucio Come un mare di seta Rosso fuoco d’autunno io brucio E protette dal sonno dentro me muoveranno Lentamente le fiamme Io non so controllare quest’ansia criminale di vivere C’è qualcosa più grande di me È qualcosa più grande di me Più grande di me Io non riesco a parlare e nemmeno a svenire Io brucio Io non riesco ad uscire da me non mi basto Io brucio Sono come una foto sfocata sbagliata malriuscita io brucio C’è qualcosa più grande di me È qualcosa più grande di me Più grande di me Testi di Paolo Benvegnù |
LA FENICE io sono la fenice sono la contraddizione muoio e rinasco identica mondata dal fuoco d’amore do la vita e la morte sono madre e carnefice io sono la fenicie seppur fatta di fiamme son cretura dell’aria volo libera inarrestabile ma immobile nel destino del cambiamento Io sono regina tra le procelle sfido il vento e le saette e se dovessi venir giù da voi uomini mi adorereste e venerereste perchè sono immagine di dio Io sono la Fenice. |
FENICE Una fenice, rossa di fuoco, attraversa il cielo sconvolto da fulmini tremendi di tempesta. Un brivido percorre la valle, come terremoto nel centro della terra, arriva lo spaventoso tuono, che fulmina il piccolo paesino su quella montagna solitaria, la città è al buio, l'unica luce è quella di una fenice che si avvicina veloce come il lampo, è lì. Uno squarcio di tenebra, attraversando la terra, lacera l'aria pesante come piombo, fulminandola. Un cupo suono di sottofondo si fa lentamente strada nella terra che trema forte, era da tanto che non tremava così, migliaia di migliaia di anni... Il custode della notte si è risvegliato, Una frattura si apre, ingoiando senza pietà tutto quello che incontra, divorata essa stessa da una fame insaziabile... Quando la fenice apre gli occhi, l'uomo non è che poco più di una formica, davanti al fuoco e alla montagna... Quando la fenice apre gli occhi, tutto cambia il suo volto... SELENE FAVUZZI |
L'araba fenice è quel leggendario e variopinto uccello capace di risorgere dalle proprie ceneri, caratteristica questa che la rendeva sacra agli egizi. Ai nostri giorni, poveri di miti e illusioni, l'araba fenice non è ormai altro che un gioco retorico talvolta usato per indicare cosa più unica che rara.. La poesia pare in questi nostri anni sempre sul punto di morire, eppure sempre rinasce, a dispetto di un mondo vorace e frettoloso? O forse perché è l'uomo stesso a essere in procinto di morire, e l'augurio è proprio quello che dalle sue ceneri ne possa sorgere un altro, magari diverso (e, perché no, migliore)? Non si sa mai dove può condurre il volo di un uccello così raro e coraggioso come l'araba fenice. E allora via, a volare ancora. |
Titolo: L'araba Fenice Un fuoco divampa dai cieli d’Arabia le nubi ora sono solo Un ricordo per gli atei e i pagani che di vergogna Hanno coperto la leggenda che ora si dipinge in cielo Come un maestoso uccello che si libra in volo E la gente non mi credeva Quando gli narravo questa dolce storia E la gente non mi ascoltava Ero solo uno stolto o poco ci mancava Ma io dicevo solo verità della rinascita di un sogno Il momento era scoccato Non ho mai creduto a maghi e stregoni A preti che sputano la loro parola E ora lassù nel cielo puoi vedere È un fuoco che chiude una battaglia E ora lassù nel cielo puoi vedere Che il fuoco di stasera rimanga nella storia Ma l’Arabia è un luogo incantato Ci nascondo ricordi e leggende E nella sera il vento si alza sempre Quell’alone di mistero e la luna sorge Ma dove mi condurrà questa sera Il cammino delle stelle Testi di Nicodemo |
Fenghuang è un uccello favoloso della mitologia cinese, avente caratteristiche simili alla fenice greca.
La fenice cinese è uno dei quattro esseri soprannaturali detti sishen,
|
Si dice inoltre
Altre curiosità Quattro piramidi furono dedicate alla Fenice:
Una interessante spiegazione ornitologica per il mito della Fenice,
Curiosità riguardo alla fenice nella cultura contemporanea
|
La fenice nel mondo
Vi sono controparti della Fenice in praticamente tutte le culture:
In Cina «Un uccello mitologico, che non muore mai, la fenice vola
The Feng Shui Handbook, feng shui Master Lam Kam Chuen I cinesi hanno un gruppo di quattro creature magiche (detti "I
Rappresentava il potere e la prosperità, ed era un attributo
Nel becco portava due pergamene o una scatola quadrata che conteneva
Il Feng viene a volte dipinto con una sfera di fuoco che rappresenta
In India Nella cultura induista e buddista, la Fenice si chiama Garuda. Ha ali e becco d'aquila, un corpo umano, la faccia bianca, ali
In Giappone In Giappone la Fenice figura col nome di Ho-ho o Karura (storpiatura del nome sanscrito Garuda):
Fra gli ebrei e i cristiani Nelle leggende ebraiche, la Fenice viene chiamata Milcham. Dopo che Eva mangiò il frutto proibito, divenne gelosa dell'immortalità e della purezza delle altre creature del Giardino dell'Eden
La fenice è canmtata da numerosi poeti classici, come Ovidio (Metamorfosi
I padri della Chiesa accolsero la tradizione ebraica e fecero della
Dante Alighieri la cita in una similitudine dell'Inferno (XXIV 106-115). Paralleli con altre figure leggendarie Quetzalcoatl,
Wakonda, uccello del tuono degli indiani Dakota. Per i Sioux, "grande potere superiore", fonte di potere e saggezza, divinità generosa che sostiene il mondo e illumina lo sciamano |
La storia
Storicamente parlando, viene menzionata per la prima volta in un libro nell'esodo (VIII secolo AC). Uno dei primi resoconti dettagliati ce lo fa lo storico greco Erodoto circa due secoli dopo: «Un altro uccello sacro era la Fenice. Non l'ho mai vista coi
Proprio a questo spannometrico resoconto di Erodoto, dobbiamo l'erronea denominazione di "Araba Fenice". Ovidio,
Ovidio dice: «... si ciba non di frutta o di fiori, ma di incenso
Eliopoli, dove i sacerdoti di Ra conservavano gli archivi dei tempi
Tacito
Il Fisiologo, primo bestiario cristiano, cita il favoloso uccello: IX) La fenice «Posso deporre la mia anima, per poi riprenderla una seconda volta». Per queste parole i Giudei si erano scandalizzati e volevano
Quindi il volatile arriva, entra nella città di Eliopoli, pieno di
La lunga vita della Fenice e la sua così drammatica rinascita dalle
Già simbolo della Sapienza divina (cfr. Giobbe 38 verso 36), intorno
Dante Alighieri così descrive la Fenice: che la fenice more e poi rinasce, (Inferno XXIV, 107-111) |
LA FENICE |
Inviato da: mme_giannine
il 24/09/2010 alle 02:21
Inviato da: ladonnadi
il 08/08/2009 alle 22:58
Inviato da: ladyredmoon
il 06/02/2007 alle 11:21
Inviato da: diavoletta3menda
il 29/01/2007 alle 01:55
Inviato da: GABRYEL61
il 26/01/2007 alle 11:52