POSTA dalle MISSIONI

STORIA POSTALE MILITARE ITALIANA delle MISSIONI di PACE (concluse ed in atto) e NEWS sulla PRESENZA all'ESTERO delle NOSTRE FORZE ARMATE.

 

 

BOSNIA: AVVICENDAMENTO DEL VICE COMANDANTE DI EUFOR

Post n°479 pubblicato il 03 Giugno 2008 da antonello16477
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Busta e Biglietto Ufficiale del Gen. De Cicco - Vice Comandante uscente della Missione EUFOR in Bosnia - inoltrata per il tramite dell'Ufficio Postale Militare Italiano. * Dalla Collezione privata di Antonello


Dal 20 maggio 2008 il Gen.B. Roberto D'ALESSANDRO è il nuovo Vice Comandante della Missione EUFOR ed è subentrato al Gen.B. Carmelo DE CICCO, il quale ha portato a termine il mandato dopo sei mesi di permanenza nei Balcani.

Il Generale D'Alessandro ha già prestato servizio nei Balcani (1995-1996), quando ha operato nell'ambito della Divisione Multinazionale Sud - Est in Mostar.

 
 
 

LIBANO: CAMBIO AL COMANDO DEL CONTINGENTE ITALIANO (JTF-L)

Post n°478 pubblicato il 02 Giugno 2008 da antonello16477
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Busta Ufficiale del Comandate della Brigata "Ariete" - Gen.B. Paolo RUGGIERO - inoltrata per il tramite dell'Ufficio Postale Militare Italiano attivo in Libano al seguito del nostro Contingente * Dalla Collezione privata di Antonello



Il 29 maggio 2008, presso la Base "Ficuciello" di Tibnin, si è svolta la Cerimonia per il Trasferimento di Responsabilità (TOA) al Comando del Contingente Italiano (Italian Joint Task Force - Lebanon).


Il Generale di Brigata Paolo RUGGIERO ha ceduto il Comando al Generale di Brigata Vincenzo IANNUCCELLI che sarà, quindi, il nuovo
Comandante del Contingente Italiano e del Settore Ovest di UNIFIL.


Viene così sancito il passaggio delle competenze dalla Brigata "Ariete" alla Brigata "GARIBALDI" che continuerà, nei prossimi sei mesi, ad operare nell'ambito della Missione UNIFIL per il rispetto della Risoluzione n°1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite; inizierà, così, la quarta fase della presenza militare italiana in Libano, denominata Operazione "Leonte 4".


Per oltre 7 mesi - dal 10 ottobre 2007 - la Brigata "Ariete" ha operato in ossequio alle Risoluzioni n°1701 e 1773 delle Nazioni Unite, che prevedono l'impiego di una forza internazionale di interposizione per il rispetto e il consolidamento della tregua siglata tra Israele e Libano all'indomani del conflitto dell'estate 2006.


Il Gen. Vincenzo IANNUCCELLI sarà al Comando del Settore Ovest ed Est di UNIFIL e del Contingente nazionale (National Contingent Commander -NCC) che costituisce la Joint Task Force italiana in Libano (JTF-L) su base della Brigata bersaglieri "Garibaldi".
Alle sue dipendenze opereranno 2 Battle Group di Manovra, un Gruppo di Supporto di Aderenza (G.S.A.) che garantisce il sostegno logistico al Contingente, e Unità Specialistiche (Genio, Trasmissioni, CIMIC, NBC, EOD), assetti dell'aviazione dell'Esercito, Forze Speciali ed una componente di Polizia Militare dell'Arma dei Carabinieri.

I Reparti della Brigata "Garibaldi" che fanno parte dell’Italian Joint Task Force “Lebanon” sono:
8° Reggimento Bersaglieri con il Col. Stefano DEL COL;
21° Genio Guastatori con il Col. Massimo MARGOTTI;
19° Reggimento GUIDE con il Col. Emanuele SERVI;
* Reparto Comando e Supporti Tattici (RECOSUTAT) con il Ten.Col. Francesco BARBELLA.


Il Comando del Contingente è stanziato nella Base di Tibnin (sede anche del Comando del settore ovest di UNIFIL), mentre le unità di manovra e i supporti sono suddivisi tra le Basi di Maraka, Zibqin, Bayyadah, Hariss e Shaama.



Il contesto operativo è caratterizzato da un'area di responsabilità ampia 800 chilometri quadrati, compresa tra il fiume Litani e il confine con Israele, ove sono presenti 107 municipalità, con circa 400.000 abitanti, di religione prevalentemente musulmana. I militari italiani contribuiscono a garantire la sicurezza ed il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione attraverso numerose attività operative e di sostegno umanitario, operando a stretto contatto ed in supporto alle Forze Armate Libanesi (LAF), intense sono le attività nel settore della Cooperazione Civile-Militare, a sostegno della comunità locale, in diversificati campi di intervento.

 
 
 

KOSOVO: CAMBIO AL COMANDO DELLA TASK FORCE AQUILA

Post n°477 pubblicato il 13 Maggio 2008 da antonello16477
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Busta Ufficiale del 6° Reggimento Bersaglieri inoltrata dalla Segreteria del Comandante - Col. Filippo TATTOLI - per il tramite dell'Ufficio Postale Militare Italiano con interessante affrancatura mista con TP-Label di nuova emissione. * Dalla Collezione privata di Antonello



Il 12 maggio 2008 a Villaggio Italia, sede della Multinational Task Force West (MNTF-W), si è svolta la Cerimonia di Passaggio di Consegne tra il Col. Paolo Filippo TATTOLI (cedente), Comandante del 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani, ed il Col. Graziano GIRONACCO (subentrante), Comandante dell'82° Reggimento Fanteria "Torino" con  sede a Barletta.


Il 6° Reggimento Bersaglieri rientra in Italia dopo sei mesi - dal 22 settembre 2007 - di intense attività nell'ambito della Missione K-FOR ove ha costituito l'ossatura della Task Force "Aquila", i cui compiti, quale Unità di Manovra Italiana inserita nella Multinational Task Force - West (MNTF-W), sono quelli di assicurare la libertà di movimento alla popolazione locale e garantire generali condizioni di sicurezza in tutta l'area di responsabilità.


Durante la missione, il 6° reggimento Bersaglieri ha portato a termine numerose attività: 2.760 posti osservazioni, 2.365 pattuglie motorizzate, 1.567 pattuglie appiedate, 2.518 temporary check points, 15.881 persone controllate, 8.217 veicoli controllati, 28 pattuglie congiunte con la polizia del Kosovo, 47 interventi congiunti con i team di bonifica esplosivi per un totale di oltre 757.000 Km. percorsi e il sequestro di vari materiali.

 
 
 

KOSOVO: CAMBIO AL COMANDO DEL CONTINGENTE ITALIANO E DEL MNTF-W

Post n°476 pubblicato il 03 Maggio 2008 da antonello16477
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Busta e Biglietto Ufficiale del Comandante della MNTF-W e del Contingente Italiano - Gen.B. Nicolò FALSAPERNA - inoltrati per il tramite dell'Ufficio Postale Militare Italiano in Kosovo. * Dalla Collezione privata di Antonello


Si è svolta il 30 aprile 2008 a Pec/Peje presso il "Villaggio Italia" la Cerimonia di Passaggio di Consegne della Multinational Task Force West (MNTF -W)  e del Contingente Italiano in Kosovo. Il Gen.B. Agostino BIANCAFARINA, Comandante della Brigata Pinerolo di Bari, è subentrato al Gen.B. Nicolò FALSAPERNA, Comandante della Brigata Aosta di Messina.


In questi sei mesi di attività nell'ambito dell'Operazione "Joint Enterprise" (Missione NATO K-For), dal 23 ottobre 2007, il Gen.B. Nicolò FALSAPERNA (Comandante della Brigata "Aosta" che ha costituito l'ossatura del Contingente Italiano) ha guidato la MNTF-W a cui partecipa, oltre all'Italia, anche la Spagna, la Slovenia, l'Ungheria e la Romania.


Dal 15 maggio 2006 la Multinational Brigate - South West (MNB-SW) si è ristrutturata in due Multinational Task Force: la MNTF-West sotto il Comando Italiano e la MNTF-South sotto il Comando Tedesco.

 
 
 

HERAT: CAMBIO AL COMANDO DEL JOINT AIR TASK FORCE

Post n°475 pubblicato il 26 Aprile 2008 da antonello16477
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Busta Ufficiale della Joint Air Task Force di Herat inviata dal Comandante - Col.P. Ivo TINO - per il tramite dell'Ufficio Postale Militare Italiano. * Dalla Collezione privata di Antonello



Il  21 aprile 2008, presso l'aeroporto di Herat,  ha avuto luogo la Cerimonia di Cambio del Comando della Joint Air Task Force (JATF) tra il Col.P. Ivo TINO e il Col.P. Giorgio FOLTRAN.


La JATF è una Unità Interforze alle dipendenze del Regional Command West di ISAF.  E' stata costituita il 1° giugno 2007 con lo scopo di raggruppare gli assetti aerei italiani dell'Aeronautica Militare, dell'Esercito e della Marina (aerei C-130J, velivoli comandati a distanza Predator, elicotteri A-129, CH-47 e SH-3D).


Durante il periodo in cui il Col. Tino è stato alla guida della Task Force (dal novembre 2007)
 gli assetti aerei hanno supportato le attività operative della Missione ISAF nella regione ovest per la sicurezza, la ricostruzione e lo sviluppo dell'Afghanistan. Hanno contribuito, inoltre,  ad affrontare la situazione di emergenza dovuta all'inverno più rigido degli ultimi 30 anni trasportando aiuti umanitari (cibo, acqua, vestiti e coperte) nei villaggi rimasti isolati a causa della copiosa neve caduta, alleviando così le sofferenze della popolazione locale.

 
 
 

HERAT: CAMBIO AL COMANDO DEL CONTINGENTE ITALIANO

Post n°474 pubblicato il 23 Aprile 2008 da antonello16477
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Corrispondenza inviata dal Gen. Fausto MACOR - Comandante uscente del RCW di Herat - ed inoltrata per il tramite dell'Ufficio Postale Militare Italiano ad Herat.


Il 22 Aprile 2008, dopo oltre nove mesi (dal 14 luglio 2007), il Gen.D. Fausto MACOR ha ceduto il Comando del Regional Command West (RCW) di ISAF al Gen.B. Francesco ARENA.


Il Comando Occidentale di ISAF è ora incentrato su una Unità organica ovvero la Brigata Aeromobile "Friuli", a vantaggio dell’omogeneità e del senso di appartenenza, pur senza variare la caratteristica interforze e di multinazionalità del Comando né il numero dei Militari impiegati.


L'Italia è impegnata nella regione di Herat, dove ha in carico il Regional Command West (RC-W) (comandando un totale di 2.500 uomini, in prevalenza italiani, spagnoli e lituani) e del Provincial Reconstrution Team (PRT) di Herat.

L'Italia fornisce il Regional Commander West, (il subentrante Gen.B. Francesco ARENA), ed ha il ruolo di Lead Nation del PRT di Herat.

Il Generale Arena, oltre ad essere il Comandante dei quattro PRT della regione ovest dell'Afghanistan (provincia di Herat, Badghis, Farah e Ghor) e della FSB di Herat, è anche il Comandante del Contingente Italiano (NCC).

 
 
 

KABUL: CAMBIO AL COMANDO DELLA TASK FORCE PANTERA

Post n°473 pubblicato il 31 Marzo 2008 da antonello16477
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Corrispondenza inviata dal Comando Task Force "Pantera" ed inoltrata per il tramite dell'Ufficio Postale Militare Italiano * Dalla Collezione privata di Antonello


Il 21 Marzo 2008 si è tenuto presso il Compound  italiano dell'Aeroporto Internazionale di Kabul, l'avvicendamento tra il Capitano di Fregata Gianni ALTOMONTE (cedente) e il Capitano di Fregata Enrico ESPOSTO (subentrante) al comando della Task Force "Pantera" della Marina Militare, inquadrata nel Regional Command Capital, il Comando subordinato di ISAF (International Security Assistance Force) responsabile per la regione di Kabul.

Numerose sono state le missioni effettuate dalla Task Force nei cieli della Capitale Afghana nell'ambito dell'Operazione ISAF X sotto la guida del Cap. F. Altomonte, al termine di quattro mesi di intensa attività.

Il personale proviene dal 4° Gruppo Elicotteri di Grottaglie (Taranto), che costituisce l'ossatura portante della Task Force oltre che dal 2° e 3° Gruppo Elicotteri di Catania e dal 1° e 5° Gruppo Elicotteri di Luni (La Spezia), uniti sotto l'emblema della Pantera a formare un gruppo compatto.

La Task Force "Pantera" è in grado di assicurare in piena autonomia tutta l'attività di volo ad essa richiesta,  con equipaggi di volo, personale per il supporto operativo, squadre di manutenzione tecnica in grado di garantire l'efficienza  degli elicotteri operando fino al 2° livello tecnico di manutenzione, più componenti costituite da Ufficiali e Sottufficiali per il supporto logistico e amministrativo.

I compiti della Task Force "Pantera" consistono in ricognizione, trasporto di personale, trasporto sanitario e controllo del territorio: queste le missioni finora effettuate dagli elicotteri AB-212 Eliassalto opportunamente predisposti per il teatro operativo, 260 voli per un totale di 285 ore di volo, 63 delle quali notturne con i visori NVG; inoltre viene garantito il servizio di trasporto urgente di carattere sanitario.

La Task Force "Pantera", ora sotto la guida del Cap.F. Esposto sarà presente nel teatro afgano fino al prossimo Giugno e rimarrà rischierata presso l'aeroporto internazionale di Kabul insieme agli altri Contingenti Militari impegnati nell'Operazione ISAF.

A completare la cornice è la presenza di una componente del Reggimento "San Marco". Personale scelto e particolarmente addestrato per garantire, soprattutto fuori aerea, la sicurezza di uomini e mezzi della Task Force. I Leoni del Reggimento inoltre grazie alle loro capacità assicurano servizi di scorta per esigenze della Task Force e concorrono all'attività di Force Protection nell'ambito del comprensorio di K.A.I.A.

 
 
 

CIAD: L'ITALIA PARTECIPA ALLA NUOVA MISSIONE DI PACE EUROPEA

Post n°472 pubblicato il 14 Marzo 2008 da antonello16477
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Logo della Missione EUFOR TCHAD/RCA


I Ministri Europei degli Esteri hanno approvato il 28 gennaio 2008 l’invio di una Forza Europea di 3700 Uomini ai confini del Darfur ovvero nell’est del Ciad e nel nordest della Repubblica Centrafricana.

E’ la più importante Missione Militare dell’Unione Europea dall’avvio della politica comune, anche perché non userà i mezzi militari della NATO.

La Missione è prevista dalla Risoluzione n°1778 delle Nazioni Unite del 25 settembre 2007, che approva l’istituzione della Missione ONU in Ciad - denominata MINURCAT (United Nations Mission in the Central African Republic and Chad) - e autorizza il dispiegamento delle Forze di Pace Europee nei due Paesi (Ciad e Repubblica Centrafricana) per un anno.


L'EUFOR TCHAD/RCA supporterà, quindi, in tal modo la Missione ONU MINURCAT.

La Missione avrà i seguenti compiti:


* Proteggere i civili in pericolo, soprattutto i rifugiati (circa 400mila) e gli sfollati;
* favorire gli aiuti umanitari e il libero movimento degli operatori umanitari, garantendo maggiori livelli di sicurezza nelle aree delle operazioni;
* contribuire alla protezione del personale e delle strutture delle Nazioni Unite in ogni loro movimento.

Il Council Joint Action è lo strumento legale che autorizza, in seno al Consiglio dell' Unione Europea, la Missione di Pace e stabilisce i seguenti punti:


- Programmazione: è pronto il piano di impiego del Contingente EUFOR che prevede l'invio, anche a distanza di alcune settimane dalla sua approvazione, delle prime Unità Operative.

- Comando: sarà il Generale Patrick NASH (Irlanda) il Comandante delle Operazioni, al Quartier Generale in Francia, a Mont Valérien, nei pressi di Parigi; mentre Jean-Philippe GANASCIA sarà, invece, il Comandante delle Forze Operative sul terreno.


- Costi: le spese saranno distribuite attraverso il meccanismo ATHENA, che assegna agli Stati membri le quote di partecipazione relative alle Operazioni Militari dell'Unione Europea. Il totale del finanziamento previsto è di 99,200,000 euro.


- Controllo politico: il Political and Security Committee (PSC) ha il controllo politico e strategico, come la facoltà di correggere il piano operativo, il Comando e le regole di ingaggio. Le decisioni sugli obiettivi e il termine della Missione sono, tuttavia, esclusiva del Consiglio dei Ministri. La Commissione Militare dell'Unione Europea (EUMC) vigilerà sull'esecuzione delle operazioni e riferrà al PSC. Il Rappresentante Speciale dell'Unione Europea per il Sudan (EUSR), Torben BRYLLE ha inoltre il diritto di dare indicazioni al Comandante delle Forze sul campo senza intermediazione del Comandante delle Operazioni.


- Altre relazioni: Solana, con l'assistenza dell'EUSR, sarà il primo punto di contatto per le Nazioni Unite, il Governo del Ciad e per la Repubblica Centrafricana. E' autorizzato a condividere informazioni classificate con il Comandante delle Operazioni, che farà da collegamento con il Dipartimento delle Operazioni di Peacekeeping (DPKO) dell'ONU a New York. Saranno stabilite le modalità di cooperazione con le Nazioni Unite.


- Scadenza: la Missione terminerà non più tardi di 12 mesi dopo il raggiungimento della piena operatività del Contingente.


Anche l’Italia partecipa alla neo costituita Missione Europea
.

Il 29 gennaio 2008 una ventina di Militari italiani sono arrivati a N’Djamena, la Capitale del Ciad, con il compito di costruire un Ospedale da Campo (Role 2) per le cure necessarie ai rifugiati sudanesi del Darfur e del nordest del Centro-Africa.
Gli Italiani giunti in Ciad sono, quasi, tutti esponenti della Sanità Militare.

Oltre all’Esercito Francese, che costituirà l’ossatura della Forza Militare con circa 2.100 uomini dei 3.700 complessivi, faranno parte della Missione anche i Militari svedesi, irlandesi, polacchi, olandesi, belgi, spagnoli, finlandesi, greci, portoghesi, rumeni e sloveni.

I Militari Italiani giunti in loco a fine gennaio 2008 rappresentano la cosiddetta Forza di Ingresso, incaricata di compiere la ricognizione e preparare il dispiegamento del resto del Contingente Italiano.

Il completamento dell’intera Forza di EUFOR dovrebbe avvenire entro il mese di giugno 2008, prima dell’inizio della stagione delle piogge.

A N’Djamena, i Militari saranno dislocati a “Camp Europa”; mentre ad Abeche, la nuova base sarà situata di fronte a “Camp Epervier”, che ospita i francesi sin dal 1986.

 
 
 

IL GEN. VALOTTO E' IL NUOVO COMANDANTE DEL COI

Post n°471 pubblicato il 12 Marzo 2008 da antonello16477
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Busta Ufficiale del Gen. Giuseppe VALOTTO inviata nel periodo in cui era posto al Comando delle Forze NATO in Kosovo (1° settembre 2005 - 1° settembre 2006) nell'ambito della Missione K-FOR * Dalla Collezione privata di Antonello


Il 7 marzo 2008 nella Sede del Comando Operativo di Vertice Interforze (l’Aeroporto Francesco Baracca a Centocelle - Roma) ha avuto luogo la Cerimonia di Passaggio di Consegne tra il Gen.C.A. Mauro DEL VECCHIO (cedente) e il Gen.C.A. Giuseppe VALOTTO (subentrante).

Il Gen. Del Vecchio, attualmente in licenza speciale, ha ceduto l’incarico, dopo solo sei mesi (in carica dal 14 settembre 2007), perché incompatibile con la sua posizione di candidato alle prossime consultazioni elettorali nelle liste del Partito Democratico.

                                    *** BIOGRAFIA ***

Il Gen. Giuseppe VALOTTO è nato a Venezia il 13 ottobre 1946 e ha frequentato l’Accademia Militare di Modena e la Scuola di Applicazione di Torino negli anni 1966-70.
Promosso Tenente nella specialità Carristi, è stato assegnato al 132° Reggimento Carri di Aviano.
Da Tenente e Capitano ha assolto incarichi di comando presso l’Accademia Militare, il 182° Reggimento Corazzato Garibaldi di Sacile, il 13 battaglione Carri MO Pascucci di Cordenons.
Ha frequentato i corsi di Stato Maggiore (1980-81) e Superiore di Stato Maggiore (1984-85) presso la Scuola di Guerra di Civitavecchia.
Come Ufficiale di Stato Maggiore è stato impiegato presso l’Ufficio Personale dello Stato Maggiore dell’Esercito a Roma (1985-87), come Capo Ufficio Operazioni del 3° Corpo d’Armata di Milano (1989-92) e Capo Ufficio del Segretario Generale della Difesa a Roma (1989-92).
Comandante (da Tenente Colonnello) del Battaglione Carri MO Pentimalli di Legnano (1987-89) e (da Colonnello) del Distretto Militare di Torino (1991-1992); promosso Generale ha comandato la Brigata Corazzata Ariete (1997-99). In questo periodo (ottobre 98 – aprile 99) è stato impiegato come Comandante della Brigata Multinazionale Nord a Sarajevo, Bosnia.
Da Generale di Divisione ha comandato l’Accademia Militare di Modena (1999-2001) per poi essere assegnato al Comando di Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO (Rheindahlen, Germania) con l’incarico di Vice Comandante.
Rientrato in Italia, ha ricoperto l’incarico di Capo Dipartimento del Personale dello Stato Maggiore dell’Esercito (2004-2005).
Nel grado di Generale di Corpo d’Armata ha comandato per un anno (2005-2006) le Forze di K-FOR della NATO in Kosovo.
Prima di assumere l’incarico di Comandante operativo di vertice interforze, il Generale Valotto è stato Presidente del Centro Alti Studi della Difesa a Roma (2006-08). 
E'
 stato decorato per meriti personali dalle massime autorità della NATO, Francia, Germania, Portogallo, Spagna e Governo Provvisorio del Kosovo.
E’ Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana e Ufficiale dell’Ordine Militare d’Italia.
Parla correntemente inglese e francese, è sposato e ha tre figli.

 
 
 

KOSOVO: CAMBIO AL COMANDO DEL GRUPPO SUPPORTO DI ADERENZA

Post n°470 pubblicato il 07 Marzo 2008 da antonello16477
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Corrispondenza inviata dal Comando Gruppo Supporto d'Aderenza su base 10° Reggimento Trasporti; inoltrata per il tramite dell'Ufficio Postale Militare Italiano * Dalla Collezione privata di Antonello

Il 12 febbraio 2008 a  "Villaggio Italia", nella base che ospita il Contingente Italiano in Kosovo e  la Task Force Multinazionale Ovest a guida italiana, impegnati nell'ambito della Missione K-FOR, si è svolta la Cerimonia di Cambio al Comando del Gruppo Supporto di Aderenza (GSA) tra il Col. Giuseppe VILLANO (cedente) - Comandante del 10° Reggimento Trasporti di Bari - ed il Col. Francesco CUSANNO (subentrante) - Comandante dell'8° Reggimento Trasporti di stanza nella cittadina di Remanzacco (Udine).

Nel corso dei sei mesi di Missione, dal 09 agosto 2007,
il 10° Reggimento Trasporti ha fornito il supporto logistico a favore non solo di tutti i Reparti del Contingente Italiano, dislocati nei diversi siti dell'area di operazione Ovest, ma anche a quelli di altri paesi alleati.

 
 
 

LIBANO: LA EUROMARFOR DA VITA ALLA FORZA MARITTIMA DI UNIFIL

Post n°469 pubblicato il 24 Febbraio 2008 da antonello16477
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                Stemma di EUROMARFOR

Il 20 febbraio 2008 a Taranto, sulla Portaeromobili Garibaldi, ha avuto luogo la Cerimonia di Attivazione della Forza Marittima Europea (EUROMARFOR).


Alla Cerimonia hanno partecipato il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare - Ammiraglio di Squadra Paolo LA ROSA, accompagnato dai Rappresentanti Militari dei Paesi interessati e dal Comandante in Capo della Squadra Navale e attuale Comandante di EUROMARFOR - Ammiraglio di Squadra Giuseppe LERTORA.


Il Gruppo Navale, composto da due Navi italiane (la Fregata Espero e il Pattugliatore d’altura Comandante Bettica), una Nave francese (la Fregata Courbet) e una Nave
spagnola (il Pattugliatore Vencedora), è al Comando del Contrammiraglio Ruggiero DI BIASE.


Il Gruppo Navale è partito lo stesso giorno per dislocarsi nelle acque libanesi dove si integrerà con Unità Navali tedesche, greche e turche per dare vita alla Forza Marittima di UNIFIL (UN Interim Force in Lebanon).


Le Operazioni Aeronavali di UNIFIL si estenderanno dal 1° marzo al 31 agosto del 2008 sempre sotto il Comando del Contrammiraglio Di Biase, che assumerà per l’occasione anche il ruolo di Comandante della Task Force 448.


La Marina Militare dopo l’Operazione "Leonte" ritorna ad assumere il Comando di un dispositivo aeronavale per garantire la sicurezza della navigazione, in particolare del traffico mercantile, nelle acque mediorientali.


Per EUROMARFOR la Missione è la prima Operazione di Peace-Keeping sotto egida ONU.

 
 
 

BOSNIA: ANCORA SU.............L'UNITA' CIMIC ITALIANA

Post n°468 pubblicato il 03 Febbraio 2008 da antonello16477
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Corrispondenza inviata dal Comando CIMIC del Contingente ITALFOR ed inoltrata per il tramite dell'Ufficio Postale Militare Italiano * Dalla Collezione privata di Antonello


Fino al 17 novembre 2005
, sede del Contingente Italiano e, pertanto, dell'Unità CIMIC italiana è stata la Caserma "Tito Barracks" a Sarajevo.

L'ultimo Reparto Italiano ad aver operato nella Caserma "Tito Barracks" è stato 17° Reggimento Artiglieria Contraerei Sforzesca di Sabaudia al Comando del Col. Francesco DIELLA che, il 15 dicembre 2005, cedeva il Comando del Contingente ITALFOR, operante nell'ambito della Missione Europea "AltheA", al 7° Reggimento Bersaglieri di Bari al Comando del Col. Antonio RANDINE.

 
 
 

BOSNIA: CHIUSA L'UNITA' CIMIC ITALIANA

Post n°467 pubblicato il 01 Febbraio 2008 da antonello16477
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Corrispondenza inviata dal Comandante dell'Unità CIMIC Italiana - Ten.Col. Agostino FERRARI - ed inoltrata per il tramite dell'Ufficio Postale Militare Italiano.* Dalla Collezione privata di Antonello.


Si e' svolta, il 25 gennaio 2008, presso la Base di Camp "Butmir" la Cerimonia per la chiusura dell`Unita' Italiana di Cooperazione Civile Militare (CIMIC) inquadrata nell`ambito della Missione EUFOR "Althea" in Bosnia - Erzegovina. 

La CIMIC italiana, costituita nel 1998, con il suo contributo in termini di progettazione e di direzione dei lavori, ha coadiuvato le Autorita' istituzionali della Bosnia-Erzegovina in molteplici attivita' di ristrutturazione ed, in taluni casi, di costruzione di infrastrutture di primaria importanza, nonche' nella riattivazione di servizi essenziali per la popolazione.
Grazie ai progetti realizzati in questo decennio, la CIMIC italiana non solo ha contribuito a migliorare la situazione economico-finanziaria delle zone dove ha operato, attraverso l`attivazione di "indotti locali", ma ha sostenuto anche lo sviluppo del paese grazie al coinvolgimento diretto, nell`ambito dei progetti attivati, delle Istituzioni Governative competenti per il territorio, supportandole nel delicato processo di ricostruzione della loro funzionalità. 

L'Unità CIMIC Italiana ha realizzato molteplici opere pubbliche dall`elevato ed immediato impatto sociale; ha, altresì, contribuito a favorire l`integrazione tra le Entita` presenti in Bosnia e, quindi, migliorato il livello della qualita' della vita. 

L'Unità CIMIC italiana ha terminato il suo mandato con la certezza di aver assolto al meglio il suo delicato compito, avendo realizzato progetti nei settori Sicurezza, Viabilità stradale, Pubblica Istruzione e Sanità per un costo complessivo di circa ottomilionietrecentomila euro (8.300.000/00 euro), tra fondi dell'Unione Europea e Nazionali.

L'Unità CIMIC è una Cellula Militare che ha il compito di interfacciarsi con la Popolazione civile, le Autorità civili e le Organizzazioni internazionali al fine di migliorare le condizioni del Paese in cui si va operare con l'Operazione di PeaceKeeping.

 
 
 

KABUL: CAMBIO AL COMANDO ITALFOR

Post n°466 pubblicato il 27 Gennaio 2008 da antonello16477
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Busta Ufficiale del Comandante Col. Alfredo Massimo DE FONZO del 5°Rgt. Alpini ed inoltrata per il tramite dell'Ufficio Postale Militare Italiano a Kabul * Dalla Collezione privata di Antonello


Il 14 gennaio 2008, al termine di cinque mesi di intensa attività, il 5° Reggimento Alpini ha ceduto la guida del Contingente Italiano ITALFOR schierato a Kabul ed inquadrato nella Missione NATO "ISAF".

Il 5° Reggimento Alpini, al Comando del Col. Alfredo Massimo DE FONZO - a Kabul dal 10 agosto 2007 - ha ceduto il Comando agli Alpini del 2° Reggimento Alpini di Cuneo - Comandati dal Col. Michele RISI - che andrà a costituire il Contingente ITALOR XVII.

 
 
 

CROAZIA (MISSIONE IN CORSO): CENTRO MULTINAZIONALE RACVIAC

Post n°465 pubblicato il 20 Gennaio 2008 da antonello16477
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Corrispondenza inviata dal Capo della Divisione di Formazione e Verifica (Chief of Training and Verification Division) -  Col. Emilio LIVERANI ed inoltrata per il tramite delle Poste locali croate. * Dalla Collezione privata di Antonello



Nell'ambito del Patto di Stabilita' per l'Europa Sud-orientale, firmato a Colonia il 10 giugno 1999, e' stato istituito, a partire dall’ottobre 2000, il RACVIAC - Centro Regionale per la verifica del controllo degli armamenti e l'assistenza all'attuazione (Regional Arms Control Verification and Implementation Assistance Centre).  


Il RACVIAC è, quindi, un Centro per la cooperazione in materia di sicurezza in Croazia, in particolare, e nel Sud-Est Europa, in genere, attraverso un partenariato a cui prendono parte 30 Paesi ed è, altresì, aperto alla partecipazione di tutti gli Stati interessati, in conformità ai principi stabiliti dal Patto di Stabilita'.


La Sede
del RACVIAC e' a Bestovje (Croazia).


Il RACVIAC svolge differenti funzioni tra cui quelle di organizzare l'addestramento del personale di controllo e gestire tutte le questioni connessi al controllo delle armi convenzionali in questa Regione. Tuttavia ad esso non compete di espletare mansioni di
verifica connesse all'attuazione degli accordi. Ha personalità giuridica ed ha, anche, la capacità di stipulare contratti al fine di esercitare le sue funzioni.
Il RACVIAC organizza, inoltre, attività di formazione professionale, conferenze e colloqui con esperti, in vista di migliorare la verifica e le altre misure di attuazione nell'ambito della portata degli accordi sul controllo degli armamenti di cui gli Stati dell'Europa Sud-orientale sono parti.


L'Amministratore del RACVIAC
è responsabile della pianificazione e della direzione degli eventi in materia di attività di formazione professionale nonché delle attività offerte dal RACVIAC.


I Paesi partecipanti forniscono il personale, le attrezzature e le altre risorse necessarie per il funzionamento del Centro. Il personale interessato è di norma distaccato per un periodo di due anni, ma non inferiore ad un anno, in conformità con l'organico del personale reciprocamente concordato.


L’Italia partecipa, sin dalla sua istituzione, al RACVIAC con due Ufficiali dell’Esercito esperti nel controllo degli armamenti tra cui il Col. Emilio LIVERANI che, per circa quattro anni fino al 31 dicembre 2007, ha ricoperto la carica di Capo della Divisione di Formazione e Verifica (Chief of Training and Verification Division)


Dal punto di vista storico postale i due Ufficiali dell’Esercito Italiano inoltrano la loro corrispondenza per il tramite delle Poste locali croate.

 
 
 

Missione RACVIAC

Post n°464 pubblicato il 18 Gennaio 2008 da vass110
Foto di antonello16477

La Missione RACVIAC , Regional Arms Control Verification and Implementation Assistance Centre,  con sede a Bestovje in Croazia ha come scopo l'assistenza alla Croazia da parte dell'Italia e della Germania al controllo degli armamenti.

 
 
 

NOMINATO IL NUOVO CAPO DI STATO MAGGIORE DELL'AERONAUTICA

Post n°463 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da antonello16477
Foto di antonello16477

Logo Ufficiale dell'Aeronautica Militare Italiana

L'11 gennaio 2008, il Consiglio dei Ministri ha nominato il Generale di Squadra Aerea Daniele TEI nuovo Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare.

Il Gen. Tei, che attualmente ricopre l'incarico di Comandante della Squadra Aerea, subentrerà ufficialmente il 30 gennaio prossimo al Generale di Squadra Aerea Vincenzo CAMPORINI, al vertice dell'Aeronauitca dal 20 settembre 2006, nominato a sua volta Capo di Stato Maggiore della Difesa a partire dal 12 febbraio 2008.

 
 
 

ISAF - EMIRATI ARABI: CAMBIO AL COMANDO DELLA TASK FORCE AIR AL BATEEN

Post n°462 pubblicato il 11 Gennaio 2008 da antonello16477
Foto di antonello16477

Busta Ufficiale inviata dal Comandante (uscente) della Task Force Air e postalizzata in Italia da Pisa-Centro il giorno del Cambio di Comando (31 dicembre 2007). * Dalla Collezione privata di Roberto CRUCIANI


Il 31 dicembre 2007, presso la Base di Al Bateen - Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti), si è svolto il Cambio di Comando alla Task Force Air tra il Col. Pil. Vincenzo PASTORE (uscente) ed il Col. Pil. Filippo CAROSELLI (subentrante).

La Task Force Air, che opera nell'ambito della Missione ISAF, con velivoli C130J della 46^ Brigata Aerea di Pisa e personale proveniente da tutti i Reparti della Forza Armata, è responsabile dell'immissione, nei teatri operativi, di tutto il materiale a supporto della logistica operativa, nonché del personale in armi.

Dal gennaio 2002 gli equipaggi di stanza alla Task Force Air di Al Bateen hanno compiuto circa 6.000 operazioni per complessive 13.000 ore di volo, permettendo l'immissione in teatro di oltre migliaia di passeggeri ed un enorme quantitativo di materiale e tale attività è fondamentale per il supporto delle Forze Armate a sostegno delle iniziative internazionali per il mantenimento della stabilità, della sicurezza e della pace.

 
 
 

AFGHANISTAN: MISSIONE EUPOL

Post n°461 pubblicato il 03 Gennaio 2008 da antonello16477
Foto di antonello16477

Corrispondenza inviata dai nostri Carabinieri inquadrati nella Polizia Europea "EUPOL-Afghanistan" e postalizzata in Italia da Bari-CMP. * Dalla Collezione privata di Roberto CRUCIANI


Nel quadro della riforma della Polizia afgana, l’Unione Europea ha iniziato, di recente, l’attività finalizzata all'addestramento delle Forze di Polizia e della Polizia di Frontiera afgane, con l'istituzione della Missione “EUPOL AFGHANISTAN” (European Union Police Mission in Afghanistan).

Detta iniziativa a favore del personale afgano destinato alle unità dell’Afghan National Police (ANP), e dell’Afghan Border Police (ABP), prevede lo schieramento in Teatro di uomini dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza (GdF).
Tra l’altro l’Italia partecipa, con personale dei Carabinieri e della GdF, all’addestramento dell’Afghan National Civil Order Police (ANCOP).

La Missione ha sede a Kabul ed è previsto che operi a livello sia regionale (presso i 5 Comandi regionali della Polizia nazionale afgana) sia provinciale (presso i PRT).

La Missione ha il compito di favorire lo sviluppo di una struttura di sicurezza afgana sostenibile ed efficace, in conformità agli standard internazionali.

Per quanto riguarda la nostra partecipazione militare, l’Italia ha autorizzato a partire da luglio 2007 il dispiegamento di 25 uomini dell’Arma dei Carabinieri.

 
 
 

AFGHANISTAN: L'ATTUALE CONSISTENZA DELLA PRESENZA MILITARE ITALIANA

Post n°460 pubblicato il 30 Dicembre 2007 da antonello16477
Foto di antonello16477

Busta Ufficiale inviata dal Col. Alfonso Massimo DE FONZO (Comandante del 5° Reggimento Alpini che costituisce l'ossatura del Battle Group 3) il quale è il sedicesimo Comandante del Contingente Italiano a Kabul (ITALFOR XVI); inoltrata tramite l'Ufficio Postale Militare Italiano * Dalla Collezione privata di Antonello


L'Italia è attualmente presente in Afghanistan in più zone con circa 2.160 soldati, nell'ambito dell'operazione ISAF guidata dalla NATO.

Il Senior National Representative (IT-SNR) è il Gen.D Giorgio BATTISTI.

Tra gli avvenimenti di rilievo, i6 dicembre 2007 è avvenuto il passaggio di consegne tra il Comandante uscente del Regional Command Capital (RC-C), il Gen.B turco Kasim ERDEM ed il nuovo Comandante, Gen.B. Federico BONATO - Comandante della Brigata Alpina "Taurinense".

--Dal 5 agosto 2006 il Comando della Kabul Multi National Brigade (KMNB) si è trasformato in Regional Capital Command (RCC), (uno dei 5 Comandi Multinazionali presenti nel Paese dipendenti da ISAF), che copre l'area di Kabul.

Quindi il Contingente NATO a presidio di Kabul è dato da tre Battle Groups a livello di Reggimento per un totale di quasi 3mila soldati, il grosso delle truppe è dato dall'Italia, Francia e Turchia, con un Battle-Group ciascuno, ma nel totale si contano truppe provenienti da 16 differenti paesi.

--Il Battle Group Italiano è costituito dall'Italian Task Force XVI (ITALFOR XVI) al Comando del Col. Alfonso Massimo DE FONZO (dal 10 agosto 2007) su base 5° Reggimento Alpini,
nonché Supporti, Genio, Trasmissioni e una Task Force NBC.
Nell'ambito del Contingente ITALFOR XVI è inserito, inoltre, il Gruppo di Supporto di Aderenza (GSA), che assicura il supporto nazionale per i rifornimenti, il mantenimento ed i trasporti; è altresì presente un Reparto di Carabinieri nell'ambito della Polizia Militare.
Presso l’Aeroporto Internazionale di Kabul è presente la nostra Aeronautica Militare con schierati 3 elicotteri AB-212, 1 elicottero CH-47 ed un Team della Marina Militare che costituisce la Task Force “Pantera”, alle dirette dipendenze del Regional Capital Command (RCC)-KABUL nell’ambito di ISAF.

Con l'occasione dell'assunzione del Comando per i prossimi otto mesi verranno integrati da ulteriori 250 Alpini della Brigata Taurinense.

--L'Italia è anche impegnata nella regione di Herat, dove ha in carico il Regional Command West (RC-W) (comandando un totale di 2.500 uomini, in prevalenza italiani, spagnoli e lituani) e del Provincial Reconstrution Team (PRT) di Herat.

L'Italia fornisce il Regional Commander West, con il Gen.B. Fausto MACOR, ed ha il ruolo di Lead Nation del PRT di Herat.

Il Generale Macor, dal 14 luglio 2007, oltre ad essere designato quale Comandante dei quattro PRT della regione ovest dell'Afghanistan (provincia di Herat, Badghis, Farah e Ghor) e della FSB di Herat, è anche il Comandante del Contingente Italiano (NCC).

Nella Forward Support Base (FSB) - a carattere multinazionale e a guida spagnola dal 18 maggio 2005 - è presente una componente italiana, con la Joint Air Task Force (JATF) al Comando del Col. Ivo TINO e composta prevalentemente da unità dell'Aeronautica Militare,  il Centro Amministrativo d'Intendenza (CAI) ed il Joint National Support Element (JNSE).

Come supporto della NATO alla ricostruzione dell'Afghan National Army (ANA), l'Italia ha offerto 3 Operational Mentoring and Liaison Teams (OMLT), che dalla metà di luglio 2006 si sono affiancati al Comando del 207° Corpo d'Armata ANA, di stanza ad Herat (per una conoscenza più approfondita dell'impegno militare italiano nell'ambito dell'OMLT, consiglio di leggere l'articolo-messaggio n°308 del 26/02/2007 pubblicato sul presente Blog).

Nell'ambito del progetto tedesco per la ricostruzione della Polizia afgana (Afghan National Police - ANP), l'Italia ha reso disponibile dal 7 agosto 2006 un Nucleo di Carabinieri.

Per il supporto alla Polizia doganale afgana, la Guardia di Finanza, il 22 novembre 2006, ha immesso presso il Regional Training Centre di Herat un Team di 14 uomini allo scopo di fornire al personale afghano, attraverso un iter addestrativo all'uopo predisposto, le capacità specifiche ritenute necessarie per la condotta di attività proprie della polizia doganale afgana (Afghan National Border Police).

In quell'area l'Italia schiera anche aerei da ricognizione RQ-1 Predator, elicotteri da combattimento A 129 Mangusta, blindati da combattimento VCC-80 Dardo e Forze Speciali.

--L'Italia inoltre partecipa con 25 uomini dei Carabinieri e della Guardia di Finanza all'EUPOL Afghanistan (European Union Police Mission in Afghanistan) per l'addestramento delle forze di polizia e della polizia di frontiera afghane.

--l'Italia è Lead Nation nella riforma e ricostruzione del Sistema Giudiziario in Afghanistan, uno dei cinque pilastri della strategia di pacificazione dell'Afghanistan.

 
 
 
 
 

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