POVERA CAULONIARICCHI INTRALLAZZISTI & MISERABILI MESTIERANTI |
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L’onore ha un senso persino fra i ladri, ma non ne ha nessuno nella politica.
Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perché acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell’uomo. Non vogliamo morire con nessuno che abbia paura di morire con noi. Shakespeare - © POVERA CAULONIA. Tutti i diritti riservati.
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Messaggi di Giugno 2012
Post n°372 pubblicato il 30 Giugno 2012 da policaretto
Tag: 'ndrangheta, ACQUA, ASSESSORE, COMUNE, DELINQUENTI, FOGNE, FURTI, FURTO, GRANDE PUFFA, INQUINAMENTO, IONIO, LADRI, LE MANI DEI MAFIOSI, LEOPARDA, LINU DA GURNA NIGRA, LUCE, mafia, mafiosi, MALA SALUTE, MARE, NIK, POLITICI, PUFFA NANA, SIFILITICO, SINDACO, SPIAGGIA klassedirigente il 30/06/12 alle 08:37 via WEB |
Post n°371 pubblicato il 26 Giugno 2012 da policaretto
Lo Statuto del Partito democratico Articolo 21. |
Post n°370 pubblicato il 23 Giugno 2012 da policaretto
Tag: 'NDRINA, ACQUA, albero, AMBIENTE, ARSENICO, assicurazione, associazione, AVVOCATO, cemento, DELINQUENTE, differenziata, FOGNE, fuoco, FURTO, GREMI, incendio, INQUINAMENTO, LADRO, mafia, MARE, MONTAGNA, protezione civile, SINDACO, tarantella VICENDA PUBBLICAZIONE WEB INCARICHI PROFESSIONALI Al Sig. Sindaco di... Presidenza del Consiglio dei Ministri I sottoscritti consiglieri comunali, CONFERIMENTO INCARICHI E CONSULENZE ESTERNE. OBBLIGO DI PUBBLICAZIONE, AI SENSI DEI COMMI 18 E 54 DELL'ART. 3 DELLA FINANZIARIA 2008 (LEGGE 25.12.2007, N. 244) DEGLI INCARICHI PROFESSIONALI CONFERITI DAL COMUNE DI... PUBBLICAZIONE CONFERIMENTO DI INCARICHI A COLLABORATORI E CONSULENTI ESTERNI. I contratti relativi a rapporti di consulenza esterna con le pubbliche amministrazioni sono efficaci a decorrere dalla data di pubblicazione del nominativo del consulente, dell’oggetto dell’incarico e del relativo compenso sul sito istituzionale dell’Amministrazione stipulante. PUBBLICAZIONE DEI COMPENSI EROGATI AI COLLABORATORI E CONSULENTI ESTERNI Le amministrazioni pubbliche sono tenute a pubblicare sul proprio sito web, i provvedimenti di incarico a collaboratori e consulenti esterni indicando il nominativo, la ragione dell’incarico e l’ammontare erogato. ANAGRAFE DELLE PRESTAZIONI Le amministrazioni pubbliche sono tenute a comunicare semestralmente l’elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi di consulenza al Dipartimento della Funzione Pubblica, con l’indicazione della ragione dell’incarico e dell’ammontare dei compensi. Devono poi rendere noti, mediante inserimento nelle proprie banche dati accessibili al pubblico per via telematica, gli elenchi dei propri consulenti indicando l’oggetto, la durata e il compenso dell’incarico. Tale obbligo è in vigore dall’anno 2006. |
Post n°369 pubblicato il 19 Giugno 2012 da policaretto
Tag: ACQUA, AMMINISTRAZIONE, FOGNA, FRITTO, INQUINAMENTO, IONIO, LUCE, MARE. MARINA, SPAZZATURA, TOSSICO, VELENO QUESTO E' IL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA; ABBIAMO L'IMMONDIZIA SPARSA IN OGNI ANGOLO DEL PAESELLO E NESSUNO VEDE NIENTE. ABBIAMO L'ACQUA DA DECENNI AVVELENATA DALL'ARSENICO E NESSUNO VEDE NIENTE. ABBIAMO MONTAGNE DI PNEUMATICI ABBANDONATI PER STRADE E NESSUNO VEDE NIENTE. ABBIAMO MONTAGNE DI PNEUMATICI NELL'AREA EX COOP AGRUMICOLA E NESSUNO VEDE NIENTE. ABBIAMO E PAGHIAMO I VIGILI URBANI E NESSUNO VEDE NIENTE. ABBIAMO LA SOSTA SELVAGGIA PERICOLOSISSIMA ANCHE NELLE CURVE E NESSUNO VEDE NIENTE. ABBIAMO UNA NUOVA AMMINISTRAZIONE E NESSUNO VEDE NIENTE. ABBIAMO IL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA CEMENTIFICATO E NESSUNO VEDE NIENTE. ABBIAMO I "RISTORATORI" CHE NON SMALTISCONO GLI OLII DELLE FRITTURE INQUINANDO L'AMBIENTE E NESSUNO VEDE NIENTE. ABBIAMO GLI AMICI DEGLI AMICI CHE NON PAGANO IL CANONE DELL'ACQUA E DELLA SPAZZATURA E NESSUNO VEDE NIENTE. ABBIAMO LA SABBIA DELLA SPIAGGIA PIENA DI CEMENTO SOTTERRATO E ALL'APERTO E NESSUNO VEDE NIENTE. ABBIAMO LA CONSORTE DI LINU DA GURNA NIGRA CHE GUARDA LE CIAVOLE E NESSUNO VEDE NIENTE. ABBIAMO UN COGLIONE COME CICCIO CIUCCIO CHE FA FINTA DI VANTARSI DELL'ECCELLENZA DELLE ACQUE DEL MARE E LE ACQUE DEL MARE SONO INQUINATE E TOSSICHE E NESSUNO VEDE NIENTE. ABBIAMO LA LEOPARDA CHE HA CREATO UN ALTRO COMMERCIO SULLA VIA MARINA AL SUO TROTA E NESSUNO VEDE NIENTE. ABBIAMO LE ILLUMINAZIONI PUBBLICHE ACCESE 24 ORE SU 24 E NESSUNO VEDE NIENTE. SIAMO UN PAESE DI OMERTOSI NON C'E' NE VOGLIAMO ACCORGERE E NESSUNO VEDE NIENTE. LA SINISTRA DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA HA UNA PUFFA MALEFICA E NESSUNO VEDE NIENTE. NON ABBIAMO LA FORZA PUBBLICA, LA FORESTALE, LA FINANZA E LA CAPITANERIA DI PORTO, TUTTI SONO CONTENTI E NESSUNO VEDE NIENTE. DOTTORE GRATTERI DACCI UNA MANO E RIPULISCI DALLE FECCE IL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA. |
Post n°368 pubblicato il 15 Giugno 2012 da policaretto
I MEZZI DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA SONO A DISPOSIZIONE DEL FIGLIO DELLA LEOPARDA, DEI NIPOTI DI LIABEL, DEI GENITORI DI LINUZZU, DI TUTTA LA "COMUNITA'" DEI LESTOFANTI DEL COMUNE DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA. PENSATE CHE STANNO LAVORANDO OGGI SABATO 16 GIUGNO 2012. SEMBRA CHE LA LEOPARDA IN PERSONA HA DATO ORDINE DI COSTRUIRE LA NUOVA PIAZZETTA CIRCA 200 MQ PER ACCOGLIERE COME SI DEVE IL CATOIO DEL NIK. IL TUTTO NATURALMENTE A SPESE DEI PAESANELLI DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA. SANTO GRATTERI PENSACI TU! ANCHE QUESTA E' 'NDRANGHETA. RIUSCIRANNO I TRI DA CHIAZZA A CHIEDERE GIUSTIFICAZIONI PER QUESTI CONTINUI SPRECHI E ABUSI A SPESE DEI PAESANELLI. RIUSCIRANNO A FARE UNA DENUNCIA NELLE MANI DI GRATTERI O ALTRO GIUDICE DELLA DDA. FORSE SI SERVIRANNO ANCHE LORO DEI MEZZI DEL COMUNE DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA. klassedirigente il 16/06/12 alle 16:37 via WEB SEMBRA FATTA APPOSTA PER CAULONIA alias IL PAESELLO DI LUNU DA GURNA NIGRA. Non finiremo mai di stupirci. Il Sindaco Lombardo, che tanto dovrebbe conoscere la consistenza dei conti comunali, vorrebbe farci credere oggi che la difficile situazione in cui versa il Comune di Locri fosse a lui sconosciuta. In realtà, è stato uno degli artefici principali di tutto questo. Anche la Corte dei Conti, poche settimane fa, ha evidenziato come la situazione deficitaria dell’ente è frutto di non meno di trent’anni di amministrazione poco oculata. Ora, però, c’è da porre rimedio, ma non vogliamo credere che si debba realmente far dichiarare il dissesto come fatto intendere più volte dall’attuale Sindaco e dai suoi uomini. Chi si è candidato doveva sapere che andava incontro ad una situazione difficile, e non solo per il Comune di Locri: noi lo sapevano, tutti lo sapevano; eppure non ci siamo tirati indietro, non ci tireremo indietro perché come allora crediamo fermamente al progetto di rinascita del paese. LA MINORANZA CHE QUI, ALMENO, PARLA! E, all’ennesimo Consiglio comunale, il sindaco di Locri, Giuseppe Lombardo, non si smentisce. Boccia le proposte all’ordine del giorno presentate dall’opposizione, lascia poco spazio al confronto, zittisce i suoi stessi consiglieri. Roba già vista. Riportiamo l’intervento più significativo, mosso leader di “Leali alla Città”, ed assessore provinciale, Giovanni Calabrese: «Era il 2006 quando la Regione Calabria, subito dopo l’omicidio Fortugno, previde gli interventi per la realizzazione di un polo scolastico e per la ristrutturazione di Palazzo Nieddu. ministrodifessi il 11/06/12 alle 19:28 via WEB klassedirigente il 11/06/12 alle 23:10 via WEB |
Post n°367 pubblicato il 07 Giugno 2012 da policaretto
"DENUNCIARE CONVIENE: E' UN INVESTIMENTO DEDICATO ALLA PROPRIA DIGNITA' E LIBERTA' " CAULONIA SI PREPARA A VEDERE DECINE E DECINE DI ETTARI DI TERRENI AGRICOLI DIVENTARE, PER INCANTO, EDIFICABILI. LA 'NDRINA RINGRAZIA, I GRASSI RINGRAZIANO, I FOCAROTI PURE. L'inchiesta di MICHELE INSERRA REGGIO CALABRIA - «Il posto è mio e lo devo vincere». Valeria Falcomatà, la moglie dell’ex assessore regionale al bilancio del Pd della giunta Loiero, Demetrio Naccari Carlizzi, e sorella del capogruppo consiliare del Pd Giuseppe Falcomatà, con questa frase “richiama” Giancarlo Valenti, a mantenere l’impegno da lui assunto per farle vincere il concorso da dirigente di primo livello presso l’Unità operativa complessa di Dermatologia dell’ospedale di Reggio Calabria. Per quel posto il sostituto procuratore della Repubblica Mauro Leo Tenaglia ha iscritto nel registro degli indagati undici persone. Oltre a Naccari e la moglie, nei guai sono finiti Giancarlo Valenti, Vincenzo Schirripa, Giuseppe Foti, Mario Santagati, Domenico Mannino, Paolo Vazzana, Igino Aldo Postorino, Giuseppe Crisalli e Giuseppa Caserta. La vicenda è partita da una denuncia su presunti illeciti nella procedura del concorso di Maria Carmela Arcidiaco, direttore facente funzioni dell’unità di Dermatologia di Reggio. All’esposto in procura la professionista aveva allegato anche registrazioni ambientali su Valeria Falcomatà. Andiamo ai fatti contestati dai magistrati. Naccari Carlizzi è indagato per concussione, corruzione e falsità ideologica. Secondo la Procura «abusando della sua qualità e dei suoi poteri di assessore della giunta della Regione Calabria (e quindi di pubblico ufficiale), ed in particolare del potere politico derivante da tale incarico, induceva la dirigenza in servizio presso l’Azienda ospedaliera Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio, nelle persone di Santagati Mario (direttore generale), Mannino Domenico (direttore sanitario) e Vazzana Paolo (direttore sanitario del presidio) a promettergli e poi a dargli l’indebita utilità consistente nella vittoria della propria coniuge Valeria Falcomatà nel concorso da dirigente di primo livello presso l’Unità operativa complessa di Dermatologia (vittoria poi effettivamente realizzatasi)». Per tale tipologia di concorso la commissione doveva essere composta da tre membri, di cui uno di nomina regionale, uno di nomina interna all’Unità operativa interessata all’assunzione e uno estratto per sorteggio. Per raggiungere l’obiettivo, Naccari, servendosi del suo ruolo politico, si era impegnato per la nomina nella commissione della prova concorsuale, di Giancarlo Valenti, ovvero del membro di designazione regionale. Ma non è tutto. Perchè anche gli altri due membri sono affare di Naccari. Secondo i magistrati Naccari «induceva la dirigenza predetta a sensibilizzare in favore della Falcomatà il membro di nomina interna all’Azienda ospedaliera (individuato nella persona di Foti Giuseppe); a falsare la procedura di sorteggio per la nomina del terzo membro (reato commesso in concorso con i commissari sorteggiatori e con la dirigenza dell’azienda ospedaliera) in modo che la scelta ricadesse sulla persona di Schirripa Vincenzo (con il quale Naccari aveva stipulato l’accordo corruttivo, ndr)». Fatti commessi a Reggio il 24 novembre del 2009. Naccari, inoltre, è indagato con Valenti, per corruzione, per un atto contrario ai doveri d'ufficio «perchè ciascuno nella duplice qualità di corrotto e corruttore, compiva e si impegnava a compiere atti contrari ai doveri d’ufficio produttivi di utilità per l’altro (che li accettava in contropartita dei propri)». Ma quale era il tornaconto per entrambi? Il magistrato non utilizza mezze parole: Naccari vuole che la moglie vinca il concorso e Valenti si accontenta di essere nominato membro della commissione per il relativo compenso derivante da tale incarico. Quest’ultimo, a questo punto, prometteva a Naccari la vittoria del concorso della moglie Valeria Falcomatà. Anche quest’ultima è tra i destinatari dell’avviso di garanzia con l’accusa di corruzione «perchè in qualità di diretta beneficiaria degli atti contrari ai doveri d’ufficio che Valenti Giancarlo si era impegnato a compiere in suo, forniva contributo agevolatore alla realizzazione del reato, richiamando il Valenti agli impegni da lui assunti (rivolgendogli l’espressione «il posto è mio e lo devo vincere») ed inducendolo così a procurarle l’utilità promessa». Sempre Naccari è indagato con Vincenzo Schirripa. Il primo, infatti, procurava la nomina di Schirripa a membro della commissione giudicatrice nel concorso «procurandogli così l’utilità consistente nel relativo compenso». Ma non è tutto. Naccari prometteva a Schirripa «la nomina a primario dell’unità operativa complessa di dermatologia (nella procedura para-concorsuale che aveva luogo contemporaneamente al concorso da dirigente di primo livello, dalla quale sarebbe derivata per Schirripa l’utilità consistente nel prestigio dell’incarico e nell’aumento retributivo derivante dalla percezione dell’indennità di capo struttura». Come contropartita Schirripa doveva contribuire alla vittoria di Falcomatà al concorso. Veniamo agli indagati Giuseppe Foti, Mario Santagati, Domenico Mannino e Paolo Vazzana, accusa di abuso d’ufficio. Foti, in qualità di presidente della commissione del concorso, violava i principi «di buon andamento ed imparzialità della pubblica amministrazione», inoltre in unione e in concorso con Santagati, Mannino e Vazzana «fornivano contributo causale alla condotta istigando il Foti a perpetrarla». Pertanto «intenzionalmente procurava a Valeria Falcomatà l’ingiusto vantaggio patrimoniale consistito nella vittoria del predetto concorso e nel connesso trattamento retributivo. Sempre Naccari, assieme a Santagati, Mannino, Vazzana, Postorino, Crisalli e Caserta, è accusato di falsità ideologica in atti pubblici. Postorino, Crisalli e Caserta, in qualità di membri della commissione per il sorteggio di uno dei commissari del concorso «attestavano falsamente, nel relativo verbale, di aver estratto, mediante regolare procedura, il nominativo di Schirripa Vincenzo, mentre in realtà non effettuarono mai tale sorteggio». Per il magistrato la scelta di Schirripa è avvenuta “a tavolino”. Fatti commessi a Reggio il 5 marzo del 2009. Posizione pesante è anche quella di Schirripa che deve rispondere del reato di concussione perchè «avendo timore di non conseguire la controprestazione spettantegli in forza dell’accordo corruttivo (ovvero la nomina a primario dell’unità operativa complessa di dermatologia) abusando della qualità (e dei poteri connessi) di pubblico ufficiale, sostanziata nell’essere membro della commissione per il concorso da dirigente di primo livello dell’unità operativa complessa di dermatologia, cui partecipava (in qualità di candidata) Valeria Falcomatà, ed in particolare: inducendo a partecipare a tale concorso (in qualità di candidati) Borgia Francesco e Todaro Francesca (aventi curriculum di gran lunga superiori alla Falcomatà) così frapponendo alla vittoria della Falcomatà ostacoli che avrebbero potuto essere rimossi solo grazie al suo intervento, volto al ritiro della candidatura del Borgia e della Todaro (con i quali si era previamente accordato perchè fossero pronti a ritirarsi su sua richiesta, dal momento che gli stessi non nutrivano alcun interesse per l’esito favorevole della procedura concorsuale; arrestando indebitamente la procedura di espletamento di tale concorso dopo lo svolgimento delle prove scritte con l’implicito ricatto di non consentire il regolare svolgimento dell’iter concorsuale e di non permettere la vittoria della Falcomatà se non avesse prima conseguito il primariato». E pertanto Schirripa, secondo la procura, «compiva atti idonei e diretti in modo in equivoco ad indurre il personale dirigenziale dell’azienda ospedaliera Bianchi-Melacrino-Morelli (nella persone di Santagati, Mannino e Vazzana) a conferirgli immediatamente l’incarico di primario di dermatologia (oggetto di parallela procedura amministrativa contemporaneamente pendente) e Naccari, (interessato, in qualità di coniuge alla vittoria della Falcomatà al concorso) ad esercitare pressioni (mediante il potere politico derivante dalla sua carica di assessore regionale) sulla predetta dirigenza al fine di garantirgli il primariato». 06 giugno 2012 12:43 |
Post n°366 pubblicato il 01 Giugno 2012 da policaretto
CONFERIMENTO INCARICHI E CONSULENZE ESTERNE. OBBLIGO DI PUBBLICAZIONE, AI SENSI DEI COMMI 18 E 54 DELL'ART. 3 DELLA FINANZIARIA 2008 (LEGGE 25.12.2007, N. 244) DEGLI INCARICHI PROFESSIONALI CONFERITI DAL COMUNE DI... I contratti relativi a rapporti di consulenza esterna con le pubbliche amministrazioni sono efficaci a decorrere dalla data di pubblicazione del nominativo del consulente, dell’oggetto dell’incarico e del relativo compenso sul sito istituzionale dell’Amministrazione stipulante. PUBBLICAZIONE DEI COMPENSI EROGATI AI COLLABORATORI E CONSULENTI ESTERNI Le amministrazioni pubbliche sono tenute a pubblicare sul proprio sito web, i provvedimenti di incarico a collaboratori e consulenti esterni indicando il nominativo, la ragione dell’incarico e l’ammontare erogato. ANAGRAFE DELLE PRESTAZIONI Le amministrazioni pubbliche sono tenute a comunicare semestralmente l’elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi di consulenza al Dipartimento della Funzione Pubblica, con l’indicazione della ragione dell’incarico e dell’ammontare dei compensi. Devono poi rendere noti, mediante inserimento nelle proprie banche dati accessibili al pubblico per via telematica, gli elenchi dei propri consulenti indicando l’oggetto, la durata e il compenso dell’incarico. Tale obbligo è in vigore dall’anno 2006.
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