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IL POMPINO PIU' FACILE DELLA STORIA: cronaca di una mattinata ad Anglet

Post n°9 pubblicato il 21 Novembre 2006 da PartyBoy80
 
Tag: Storie

Anglet, cittadina vicina a Biarrizt, la california europea.
E' un giorno assolato come al solito, ma tira sempre quel vento che ti entra nelle ossa.
E' mattina, le dieci circa, e già siamo sulla spiaggia di Les Cavaliers, fidandoci del cartello che riporta minuziosamente gli orari delle maree.
Entrando nel parchetto già intravediamo i container della Quicksilver/ Roxy.
"Ma come anche oggi sti rompicoglioni" dice il Nac, "Mi sa che tocca accontentarci di surfare un pò defilati anche oggi" penso io.

Il contest non è terminato come avevamo previsto: oggi infatti tocca alle Donnine spararsi qualche 360° e qualche slashiata, giusto per accontentare la folla giunta numerosa all'evento. E poi si svolgerà la finale maschile junior, rimandata ad oggi per il cattivo tempo.

"Va bè dai entriamo lo stesso" ci diciamo, anche se l'enorme quantità di nudiste e di fighette da guardare rallenta le nostre operazioni di vestizione.
"Dov'è la mia lycra?" dico a Dan e lui "Caz, l'ho lasciata appesa in tenda; va bhè prenditi questa ma non me la rovinare" e mi passa la lycra rossa che il giorno prima ha strappato dalle mani della folla. Lycra che era stata tirata per terra da un  senior americano in segno di stizza per la sua pessima prestazione.
Lycra che quindi riportava lo sponsor del contest ed era uguale a quelle delle ragazze in gara.

"Sono maschio" mi dico "Mica i giudici mi scambieranno per una roxygirl?".E così vestiti ci dirigiamo ad una cinquantina di metri dalle partecipanti che surfano.
Arrivano belle gauche (sinistre) consistenti, veloci e anche tubanti. Ci spariamo qualche schizzetto giusto per far vedere che non ci siamo fatti 2000 Km per niente.
Atmosfera perfetta, considerando che dagli altoparlanti hanno messo pure i Lagwagon.

Passa il tempo, ma quando sei in acqua neanche te ne accorgi: gli unici punti di riferimento sono il sole e la fame.
Fame appunto: decidiamo di uscire per addentare le nostre baguette e le French fries al chioschetto di fronte la spiaggia.
"Passamo vicino alla gente cosi ce vedemo un po de figa" suggerisce magistralmente il Nac. Ci avviamo quindi verso il container dei giudici quando inizio a sentirmi osservato. Nel mentre anche i junior maschi della finale uscono dall'acqua.


 Si avvicinano tre francesine: carine, molto carine, bionde con la coda, surfiste anche loro probabilmente. E vengono direttamente da me.
Una, la meno carina, inizia a parlarmi in francese (riporto come suonavano a me quelle parole): "je ne jeneui papasene senjevepaja je sui catrine Deneuve?"
Io penso: "Che caz hai detto?" ma il Dan viene in mio soccorso dicendole in francese "Perdonalo parla solo in inglese".

Qui allora entra in scena la terza ragazza, la più carina dicendomi "Oh solo io parlo inglese tra loro". Le altre due se la ridacchiano un pò e fanno per allontanarsi.
Intanto il Nac e Dan vanno a fare la fila al chioschetto. "Prendetemi le patatine pure a me" gli dico "che adesso arrivo...".
Mi giro verso la ragazza e gli sorrido come per dirle "Allora?"

Lei mi fà: "Bravo, complimenti ti ho visto"
Io aggrotto le ciglia non capendo cosa stia dicendo.Sorrido lo stesso e con molta umiltà dico " No, ho fatto schifo". Effettivamente in acqua non avevo combinato niente.

Ma lei ribatte: " Va bè, non sei sul podio, ma sei sempre arrivato quarto su 25"
Li mi si blocca il cervello.Un momento.Quarto?25?Ma che minchia dice questa?
"Voi americani volete sempre vincere..." dice lei.
"Americani?".
Ahhhh capisco, certo.La lycra rossa da gara!.Questa troietta mi ha scambiato per un finalista! Anzi per IL finalista arrivato quarto, quello con la lycra rossa! Interessante, penso, anche se sono un pò imbarazzato.

"Non è che mi lasceresti il numero?" fa lei.
Io non so cosa rispondere. Anche perchè il numero è italiano, mi sgamerebbe subito che non sono chi pensa che sia.
Lei però vedendomi titubante mi fà "Ho capito, magari sei qui con la tua ragazza. Ma almeno lasciami la lycra come ricordo, no?"
 .

Inizio allora a sentire odore di gnocca ed inizio ad avere caldo... "solo se tu mi lasci un tuo ricordo" le dico strizzandole l'occhio. " ma comunque accompagnami al furgoncino che così mi cambio e ti dò la lycra".

Ci dirigiamo verso l'ampio parcheggio della spiaggia: tutto questo mentre i miei due amici mi stanno ancora aspettando al chioschetto.
Scambiamo due parole, e finalmente arrivati al furgoncino le dico "aspetta qui che mi cambio".
Lei "Tira vento, posso entrare? Mica ti vergogni?".
Ecco fatto. Oramai è troppo tardi per tirarmi indietro (come se volessi farlo:D).
"Vieni" le dico ma non faccio in tempo ad aggiungere altro che me la ritrovo addosso che si struscia  e mi infila la lingua in bocca (d'altronde si chiama bacio alla francese mica per niente).

La portiera laterale del Van si chiude magicamente. Stiamo li un 5 minuti a limonare che lei già allunga le mani e mi sfila il mutino. "Che fai?" - "Ti lascio un mio ricordo no?".E già, ha ragione. Inizia a baciarmi la pancia fino a scendere sempre più giù ed arrivare al mio piciolo.

Sono un pò imbarazzato: a parte il fatto che è bagnato, ma che gusto avrà? Salato come l'acqua di mare? Gusto di Neoprene della muta? o gusto di cocco come la paraffa? A lei pare non interessare, anzi pare che le piaccia.

Intanto il contest è giunto al termine e la gente inizia ad andersene: il parcheggio diventa così un luogo affollatissimo limitando la mia libertà d'azione: io sono costretto in posizione seduta e lei china su di me. La gente che passa ogni tanto butta uno sguardo, più che altro perchè sto facendo delle faccette assurde: "ma si sta cagando sotto quello?" leggo in faccia ad una passante.

Il tempo passa, il ritmo aumenta: lei non sembra voler "approfondire" il rapporto (scansa più di una volta le mie mani indiscrete), e il luogo affollato mi suggerisce che forse è saggio finirla lì. Mi rilasso allora, e mi abbandono alla sua lingua; lei sembra capire che sono cotto, e posiziona la lingua in modo da non affogarsi. Raggiungo l'orgasmo e penso che forse ho esagerato: ma che potevo farci, era una settimana che stavo li solo a surfare in compagnia di altri due maschi!

Lei gradisce, sorride, si pulisce e mi da qualche altro bacio in bocca: "Posso avere la mia lycra adesso?". Io sono tentato di dirle che gliela do solo se ci rivediamo la sera, ma poi mi accorgo che non ho la forza neanchè di pensarla una cosa del genere. Lei prende la lycra, apre lo sportello, si sistema un pò. Legge un sms che intanto le era arrivato e molto in scioltezza mi saluta con un bacio in bocca, sorride, si gira e se ne và."Al prossimo contest" sono le sue ultime parole.

Eccomi qui. Spaesato,stanco, con la muta calata alle ginocchia, mi sdraio sul sedile. Il mio sguardo è perso nel vuoto: "sono soddisfatto della mia vita?" penso.
5 minuti e decido che almeno oggi è stato un giorno soddisfacente. E' venuto il momento di muoversi: mi cambio, mi asciugo, chiudo la macchina e mi avvio verso il chioschetto.
Le gambe sono stanchissime, cammino un pò ciondolante; in viso ho un sorrisetto di soddisfazione che credo durerà per un paio di giorni. 

Da lontano mi vedono Dan e Nac che intanto si sono sdraiati sul bellissimo prato dei cavalieri:li sento ridere, mi stanno prendendo per il culo.
"Ma che cazzo di fine hai fatto" fà Nac e mi passa le patatine.
"Guardalo" dice Dan " Hai l'aria soddisfatta: come minimo sei andato a cagare nel bagno del chioschetto"e scoppia a ridere.

Io mi siedo, addento una patatina e scruto le ultime onde della giornata all'orizzonte.Sguardo alla James Dean.

"Ridi su sto cazzo" gli dico."TI DEVO UNA LYCRA".

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Commenti al Post:
ANDY.JAY
ANDY.JAY il 20/03/07 alle 22:31 via WEB
Ossignur!!!...haahhaahahahahahhhah..ciao James Dean...haahahahahahah...più facile di così... avrei voluto vedere le tue "faccette assurde"...hahahahaahhah..grande!!!
 
alessandrocarcea
alessandrocarcea il 15/06/11 alle 04:35 via WEB
ahahahhaah quante risate mi sono fatto!!! che articolo grandioso!!!!
 
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