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Utilità & curiosità: Il Biodizionario (e mia solita piccola digressione nella materia)

Post n°64 pubblicato il 05 Ottobre 2012 da Disperson


Il biodizionario è un database in italiano in espansione che contiene le informazioni sui componenti chimici che troviamo sulle etichette dei prodotti che usiamo ogni giorno (cosmetici, detergenti,detersivi, ecc.) ed il loro grado di pericolosità, un sito utile a tutti quanti vorrebbero saperne di più sui composto chimici che si celano dietro nomi complessi: ad esempio il
SODIUM/TEA-UNDECYLENOYL HYDROLYZED COLLAGEN  viene definito un componente tossico e inaccettabile ma viene uscato come antistatico / tensioattivo / condizionante cutaneo / detergente / condizionante per capelli; per tossicità dei prodotti chimici ci sono vari livelli di danni che non vengono specificati ma nei casi più seri questi componenti possono attaccare il nostro sistema nervoso, riproduttivo, i nostri muscoli indebolendoli (compreso quello cardiaco) e danni al sistema endocrino (ghiandole e ormoni)... insomma ogni parte del nostro corpo è un potenziale rischio perchè in pratica tratteniamo parte di queste sostanze, le assorbiamo di continuo ogni giorno.


Questo database è stato creato da un chimico industriale che si chiama Fabrizio Zago, scritto secondo il suo punto di vista, da non interpretare come una verità assoluta visto che comunque il panorama si evolve continuamente.


Ricordo di grafici di una ricerca che mostrava quanto l'incidenza di malattie come tumore e cancro fosse aumentata dopo gli anni '50 con l'introduzione di massa della plastica ed il boom dell'industria chimica, a parte i casi conclamati come la pericolosità degli ftalati (per dirne uno) componente molto usato in vari ambiti come giochi per bambini, accessori vari e di uso comune, contenitori che è cancerogeno, ma di tanti ne ignoriamo le conseguenze visto che siamo a contatto ogni giorno con queste sostanze create da noi, da una parte sono state create con scopi ben precisi, funzionali e quindi vantaggiosi , dall'altra abbiamo gli svantaggi pesanti derivati dalla impreparazione dei responsabili (a volte ignorano i pericoli, più spesso il guadagno immediato risulta più "meritevole" di problemi futuri), giocando a creare nuovi materiali scopriamo solo tardivamente gli effetti collaterali che ne derivano da essi, la nuova frontiera sono le nanotecnologie, sulla carta sono applicabili nei più svariati ambiti e e funzioni, una vera rivoluzione positiva delle funzioni dei materiali (per "nano" si intendono composti chimici creati nella scala dei nanometri ossia milionesimi di millimetro), ma non essendo nati come una piccola e costante evoluzione naturale che si è bilanciata e integrata in un sistema biologico in milioni di anni questa nuova tecnologia nanometrica si potrebbe rivelare molto pericolosa in quanto può penetrare e contaminare ogni nostro organo nel più profondo e potremmo non riuscire a smaltirla, quindi gli effetti a lungo termine sono ancora sconosciuti, io sono entusiasta delle scoperte scientifiche e del progresso, ma quando si lavora a certi livelli andrebbero fatte ricerche aldilà di ogni ragionevole dubbio, ma quando si parla di soldi, guadagni colossali e ci si ficcano multinazionali allora aspettiamoci di tutto purtroppo; sono troppo stupidi ed avidi per capirlo, ma il mondo è realmente piccolo e tutti quelli furbi che speculano sulla salute, inquinano e mettono a repentaglio vite sono comunque anch'essi esposti ai loro stessi crimini o quelli di qualche altro furbo loro "collega", quindi la loro autarchia è destinata a fallire, se non saranno loro a pagare saranno i loro figli e nipoti insieme ai nostri figli e nipoti, tutti quei soldi fatti in modo criminale non serviranno a nulla (vedi i casi eternit con l'amianto per dirne una, ci vogliono anche decenni di incubazione per svilippare la malattia).


Tornando al biodizionario di Zago ed alla sua lezione interessante devo dire che come sempre bisogna ascoltare più fonti, informarsi e avere senso critico oltre al buon senso; perchè se è vero che come dice lui un famoso olio per bambini, non lo nomina probabilmente per evitare problemi legali ma dovrebbe essere quello usatissimo e dal buon profumo il "Johnson & Johnson" che è composto al 98% da petrolio "voi spalmereste i vostri bambini con il petrolio?" in effetti... ricordo comunque di aver già sentito parlare di questa composizione alquanto discutibile; ha poi un consiglio su come usarlo meglio: come additivo al carburante, ma io non credo proprio sia adatto e non mi fiderei a farlo, le meccaniche attuali sono troppo precise e delicate per sopportare prodotti dalla viscosità e composizione diversa, un pò come la faccenda dell'olio di colza che si diceva che poteva essere usato al posto della benzina, qualcuno dice che lo ha usato senza problemi, ma diverse prove fatte hanno dimostrato che dopo poco tempo il motore si inchiodava per i residui dannosi dell'olio...

Ci vorrebbe però un'aggiunta che si potrebbe realizzare senza troppo investimento: visto che cercare un termine alla volta è noioso e stancante (a meno di trovare il prodotto in un database con tutti gli ingredienti già evidenziati) allora si potrebbe creare un applicazione, per telefonino o pc in cui con una semplice foto alla lista ingredienti si possa ricavare l'informazione sulla lista di tutti i componenti insieme senza cerarli uno ad uno; basta un semplice software che dalla foto di un testo riesca a rilevarne i caratteri, in gergo ci chiamano software OCR e funzionano bene; immaginiamo la persona in un supermercato che si ritrova col prodotto in mano dubbiosa; foto con uno smarphone e risposta diretta dal web, semplice e immediata, molto più utile.

LINK al BIODIZIONARIO

http://www.biodizionario.it

La lezione/ conferenza di Fabrizio Zago

 

Avevo trovato un altro sito complementare che non fosse una copia di questo (e ce ne sono, questo è l'originale) dove si elencavano i prodotti e poi i componenti piuttosto che i soli componenti chimici; ora il sito è irraggiungibile, se lo ritrovo lo riposto; comunque una piccola curiosità: la lista chimica dei prodotti è scritta in ordine decrescente per quantità di prodotto inserito, per esempio il primo ingrediente della lista è quello presente in misura maggiore, via via tutti gli altri fino all'ultimo che è quello presente in quantità minore; quindi anche da qui se non è specificata la quantità si può almeno intuire in quali quantità è presente l'ingrediente.

 

 

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