Tartarughe rosa e...

Femme Fatale...

Ho truccato le labbra di rosso...

Con la più appuntita delle mie matite, ho tracciato una linea decisa...conficcando la punta in profondità, quasi a sentire dolore...
Le ho riempite di color sangue vivo...lentamente con un rituale ormai antico...il pennello pregno di liquido denso che scivola sicuro su terreni già esplorati...

Ho truccato le labbra di rosso col chiaro intento di sedurti...

Basterà guardarti in un certo modo...sorridere di finta ingenuità e sarai mio...
Guarderai bramoso le mie labbra, dicendo che son belle...così morbide e sensuali...senza essere minimamente interessato ai pensieri che potrebbero uscirne fuori...
Vorrai solo sentire la loro morbidezza...il loro calore su di te...sul tuo corpo...

Homme de la Terre...

Ancora una volta posto una canzone dei miei adorati "Apres la Classe" (www.apreslaclasse.it) ... Stavolta però non sa d'estate come quella del mio post n°11...sa di...SENSAZIONI...
 Mi rendo conto che ultimamente  la domenica ha un non so che di "bucolico"...chissà...sarà malinconia autunnale...

REGARDE HOMME DE LA TERRE
CE CIEL BLEU QUI SE BOUGE DANS LA MER
REGARDE HOMME DE LATERRE
CETTE ROSE QUI S'OUVRE ET PARFUME L'AIR
REGARDE, REGARDE
ET VOIS LA SORTE TA VIE FRAPPE A LA PORTE
ECOUTE LE MURMURE DU VENT
ECOUTE LE SOUFFLE
AU BORD DE L'EAU
ECOUTE ECOUTE BIEN LA VIE
HOMME DE LATERRE
C'EST TON PARADIS
TU VOIS LA SORTE
DEPAND DE TOI
LE PARADIS VIT 
A COTE DE CHEZ TOI

GUARDA UOMO DELLA TERRA
QUESTO CIELO BLU CHE SI MUOVE NEL MARE
GUARDA UOMO DELLA TERRA
QUESTA ROSA CHE SI APRE E PROFUMA L'ARIA
E VEDI IL DESTINO, LA TUA VITA BUSSA ALLA PORTA
ASCOLTA IL MORMORIO DEL VENTO
ASCOLTANE IL SOFFIO
VICINO ALL'ACQUA
ASCOLTA ASCOLTA BENE LA VITA
UOMO DELLA TERRA
E' IL TUO PARADISO
VEDI IL DESTINO DIPENDE DA TE
IL PARADISO VIVE VICINO A TE 

Poesia... malinconia... passeggiate solitarie... gesti...  presenze... sapori...  assenze... essenze... mancanze... suoni... profumi... colori... parole silenziose... emozioni...  anime vibranti...

è tutto amplificato...

Emozioni "Deep Blue"...

"Ti bacio.....stringendoti forte.......ti voglio bene anche io.....molto più di quanto tu possa immaginare.....e ti auguro la notte piu splendida possibile.......
Dolce notte Laura.......ci sentiamo domattina....."

E così è stato...bello...

Ci accontentiamo?

Scopiazzando spudorata_mente il post n°49 di riservata_mente (non le ho nemmeno chiesto il permesso, ma lo faccio appena finisco quì, giuro...) riporto la seguente citazione:

"Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi ? Il fatto è che non le incontri.

Charles Bukowski"

Ecco...credo di poter affermare d'esser d'accordo con Buk...come fai a dire che non potresti amare di più, se non hai la possibilità di conoscere tutto il mondo? Com'è possibile che la tua "anima gemella" sia proprio lì...a due passi o pochi chilometri da te, quando c'è una moltitudine di persone che non vedrai mai, tutto attorno???

Dubbio amletico:
...quindi, ci accontentiamo???

(e mò mi sento tanto Carrie Bradshaw di "Sex & The City")

Tabula rasa

Ho scritto cose nei miei pensieri...
Ho scritto tanto...
Ho scritto storie, seguendo la linea elastica e spezzata dei miei pensieri...sentendo la pioggia ed il respiro...amando il silenzio e la notte...e la luce dell'alba...
Ho scritto per non annoiarmi...
Ho scritto velocemente...pagine zuppe di me...
Ho scritto per non dire...
Ho scritto per aspettare...
Ho scritto per ricordare...

E poi ho dimenticato...a volte non volevo...ma è successo...
Ho dimenticato per far posto ad altre parole...

Nessuna possibilità per una tabula rasa, in quello che ho scritto...

Dolcissima notte...o buongiorno...

                                  Tramonto

Il sole
sospinto dal vento che
dolcemente
gli sfiorava il capo,
aveva capito che l'ora del
riposo
era giunta.

E lei,
occhi tristi e
fiera
candida chioma,
lei guardava
da quella finestra,
palco di tanti
spettacoli simili
ma sempre diversi.

E le lacrime,
un tempo rugiada che
accarezzava
il fresco bocciolo,
irrigavano
ora attraverso profondi solchi,
quel campo ormai
incolto
che era il suo viso...

Sento...

Come sempre clandestina a quest'ora,
SENTO che si avvicina QUEL giorno, ormai lo respiro...

E "sentire" cose che so di sapere, mi mette di malumore e mi brucia dentro come un tizzone monco nel falò dei miei sentimenti...

E ancora una volta mi resterà l'amaro in bocca di bugie truccate alla perfezione...

Musa (stanca di essere) - Negramaro

Oggi non ho nulla che non vada, ho solo voglia di cantare...e condividere questa canzone con voi...

non parlarmi
come fossi una canzone
in un cerchio vuoto
fatto solo di parole
piovono
che sembra
si sia spento il sole
piovono
che sembrano
non far rumore

non provarmi
come fossi un’emozione
inchiodata a un foglio
da milioni di parole
piovono
che sembra
ancora spento il sole
piovono
che sembrano
non far rumore

un istante
tra la gente
chiedimi ancora di essere
una qualunque impossibile

non recitarmi
come fosse da copione
fredda e triste
in ogni circo
è la mia ripetizione
ridono
e sembrano
parole nuove
ridono
e intanto
è solo un’illusione
un’illusione

un istante
tra la gente
chiedimi ancora di essere
una qualunque impossibile

Domenica...

Ero lì domenica...
...in quella masseria a me sconosciuta...seduta su di una sedia in plastica rossa...beatamente sola, in mezzo a un'esplosione di vita...

I capelli del salice su di me, si mischiavano con i miei...

Osservavo il mondo scorrermi davanti agli occhi...
Bambini di tutte le età con il fragore allegro delle loro voci...
I giochi festosi e rapidi delle nuvole...
I lembi danzanti della tovaglia bianca...
Le muffe colorate sui sassi...
Le fronde degli alberi che si muovevano al ritmo della brezza autunnale...
Mia sorella, laggiù...quant'è bella lei...

Ho respirato serenità...domenica...

Ed ho pensato che dovrebbe succedermi più spesso...

Ed ho pensato a chi avrei voluto accanto a me, in silenzio in quell'istante...a chi ne ha bisogno quanto me...respirare quell'aria...quei giochi...quei colori...sorriderne con me...saremmo stati in tanti...

Post N° 78

...ho le falene mischiate ai miei pensieri scordinati stasera...

Una tartaruga, rosa per giunta, con le falene in testa...

Mah!

Post N° 77

Sulla maglietta di Tania:

Le brave ragazze vanno in Paradiso...
quelle cattive
DOVE VOGLIONO!!!

Per una volta, so da quale parte voglio stare...

Post N° 76

Coincidenze "a posteriori"...
...congiunzioni astrali...
...appuntamenti cosmici...
...oroscopi...
Cazzate!

A volte, è solo Volontà...

Il mio lavoro oggi...

Il rumore metallico, ossessivamente ripetitivo della macchina da ricamo amplifica il tonfo dei miei pensieri, decretandone la loro cruenta fine...

Ma che cazzo ci faccio quì io?

Avevo fatto una scelta una volta...e poi l'ho cambiata, in uno dei miei insopportabilmente cari, moti contraddittori...e ne pago le conseguenze, che oggi mi pesano, domani non so...con questo rumore che non mi appartiene...

Gli occhi...i miei occhi...seguono percorsi che non appartengono alla mia mente...

Le mie dita inseguono gesti che non vogliono appartenere alle mie mani...

Un cliente...
Sorride lui...che c'avrà da sorridere?
Mah forse smetto di ringhiare per un paio di minuti...non se lo merita...è pure carino...ignorante, piccolo, ma carino...almeno ha fatto cambiare il mio scenario per un attimo...

Cosa mi aspetta ancora, quì dentro? Sono così stanca oggi di questo lavoro...

Ad un mio Amico...una persona speciale ed importante per me...

Solitudine

(Evgenij A. Evtusenko)

Che vergogna andare al cinema da solo
senza un amico, senza un'amica, senza moglie,
là dove tutti gli spettacoli sembrano tanto brevi
e tanto lunga la loro attesa.

Che vergogna
in questa interiore guerra dei nervi
davanti alle coppiette beffarde del foyer
in un angoletto, tutto rosso, masticare un pasticcino,
come se ci fosse di che restar confusi...
Noi,
fuggendo la solitudine
e l'angoscia
ci buttiamo in qualsiasi compagnia,
e così degli obblighi che fanno schiavi di amicizie senza senso
ti perseguiteranno fino alla tomba.

Le amicizie si formano in modo assurdo:
gli uni si danno al bere senza una ragione,
gli altri non sono interessati che ai fronzoli e alle donnacce,
e c'è pure chi
sembra occupare il tempo in discussioni astratte,
ma di fatto
si somigliano tutti tra di loro...
Molte son le forme della vanità!
O l'una,
o l'altra chiassosa compagnia...
Non saprei a quante di queste
io sia riuscito a sfuggire!

E come caduto in un nuovo tranello,
sono riuscito a sfuggire,
lasciandovi il pelo,
sono sfuggito!
Mi sei dinanzi, vuota libertà...
Perché diavolo mi sei necessaria! Mi sei cara
e insieme odiosa,
come una moglie non amata e fedele.
E tu, amata mia,
come stai tu?
Ti sei liberata delle tue vane preoccupazioni?
A chi adesso appartengono i tuoi occhi strabici
e le tue bianche, splendide spalle?
Pensi certo che io mi vendichi,
che in qualche parte mi precipiti in taxi,
ma se anche lo facessi
dove scenderei?
Eppure non potrei liberarmi di te!
Con me le donne si rinchiudono in sé,
perché sentono
d'essermi ora del tutto estranee.
Abbandono la testa sulle loro ginocchia, ma non a loro,
a te appartengo...
Or non è molto sono stato da una
in una brutta casupola di via Sennàja.
Ho appeso il paltò a un misero attaccapanni.
Sotto un abete spoglio da un lato, con le lampadine fioche,
rilucendo con le sue pantofoline bianche,
sedeva una donna, severa come una bambina.
Avevo così facilmente ottenuto il permesso
di venire,
che ero sicuro di me
e troppo inebriato, come oggi si usa
e le avevo portato non fiori, ma vino.
Ma tutto apparve molto più complicato...
Ella taceva
e modestamente due goccette trasparenti,
due orecchini,
brillavano sui suoi lobi rosati.
E, come sofferente, guardandomi confusa,
sollevando il suo corpo di fanciulla, mi disse con voce smorzata:
"Vattene...
È meglio di no... Lo vedo,
non sei mio, ma suo..."
Mi amava una ragazzetta
dalle maniere rudi, da maschiaccio,
con un ciuffetto sbarazzino
e gli occhi trasparenti,
pallida di paura e tenerezza.
Eravamo in Crimea.
C'era di notte un temporale
e la ragazzina
al bagliore dei lampi
mi sussurrava:
"Mio piccolo!
Mio piccolo!"
e mi copriva gli occhi col palmo della mano.
Intorno tutto era spaventosamente solenne,
il tuono
e il gemito sordo del mare, quando all'improvviso ella,
con una lucidità tutta femminile, mi gridò:
"Non sei mio!
Non sei mio! »
Addio, mia amata!
Io sono tuo, cupo
e fedele,
e la solitudine
è la più fedele di tutte le fedeltà.
E non importa se sulle mie labbra non fonde più
la neve d'addio del tuo monchino.
Grazie alle donne
belle e infedeli
per tutto ciò che è durato un istante, per quell'addio!
che non è un "arrivederci!",
perché, fiere come regine nella loro menzogna,
ci regalano delle dolci sofferenze
e i magnifici frutti della solitudine.

Vorrei esserti più vicina...no, non così...ancora di più...più della tua amata Solitudine, non per importi la mia presenza...solo per farti capire che lei è MIA...forse molto più che tua...molto più di quello che tu pensi...

Non sapevo...

Sono nata e non sapevo in quale posto mi trovassi.
Mi sembravano tutti buoni o tutti cattivi, ma tutti uguali...

Ero piccola e non sapevo a quale razza appartenessi, a quale credo, a quale colore, per me era tutto un arcobaleno.
E non sapevo che Levi fosse il cognome di un ebreo, Mustafà il nome di un  arabo e Gennaro un napoletano.
Io credevo che avere un nome fosse un modo per fare amicizia.
Pensavo che il mondo fosse uno solo e che fossimo un'unica grande famiglia...

Sono cresciuta e mi hanno spiegato tutte le regole per vivere bene.
E mi hanno imposto tante barriere.

Sono un'adulta ed ora so che esistono le differenze.
Ma vedo ancora tutti uguali: adesso è più giusto non sapere!

Amaro come lo zucchero...

"Dall'amore all'odio, non c'è che un passo..."

L'ho trovato scritto su di una bustina di zucchero...ci credo? Forse sì...
E poi, sarebbe vero anche il percorso contrario?
E di che amore di parla?
Non ne sono una grande esperta, ma credo ce ne siano diversi tipi...vale per tutti?

Quante domande stasera...e se è vero che tante domande senza risposta generano confusione...beh...

...stasera son MOLTO confusa...

A piedi...

Stamattina ho deciso di passeggiare...sono andata a piedi fino al cimitero...

Una marea di persone intorno...

Che bello...non conoscevo nessuno...e non lo dico ironicamente...delle centinaia di persone che mi scorrevano vicino, ho salutato solo una mia cugina...
Mi piace sentirmi trasparente in queste occasioni...

Son rimasta a seguire tutte le mie idee...i miei pensieri...
Ho inventato un'infinità di storie su chiunque mi passasse accanto...sperando di non leggere in nessuno di quegli sguardi, un volto noto...

Odio fare le cose "perchè vanno fatte"...
Non credo che andare al cimitero a "trovare" dei resti, mi aiuti a sentirmi più vicina a persone che mi mancano ancora troppo...è per questo che fermarmi a salutare e parlare con gente che non vedo mai, mi risulta ancora più pesante del solito...

Per fortuna è andato tutto bene...son tornata a casa sana e salva...e meno finta di come potevo tornare... ;DDD

Bacini a tutti...