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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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A BUON INTENDITOR...

Post n°2295 pubblicato il 11 Aprile 2014 da Praj
 

Se vuoi liberarti dall'idea di risveglio, poi devi anche liberarti dell'idea di satsang.
Non si può campare di satsang, dicendo di scordarsi delle parole 'risveglio', e questa 'rivelazione' (suggerimento?) farselo pagare da fruitori che nei fatti invece ritieni addormentati, perchè ancora credono ci sia un possibile risveglio. Questo è appunto il comprendere che non hai bisogno che ciò ti venga propinato furbesca_mente dall'esterno, ma puoi realizzarlo in Te stesso, quando è il tempo maturo affinché questa Comprensione accada.




 
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Commenti al Post:
Praj
Praj il 11/04/14 alle 11:28 via WEB
Perchè organizzare incontri (satsang) per dire che non c'è nessuno che si risveglia, ecc, ecc, ecc...? L'incontro sta bene, magari in pizzeria, ma senza tutta quella messa in scena in cui c'è uno che 'sa', o che 'non è' che se la racconta e la racconta a coloro che ancora cercano... quel che è già. Fosse così semplice, semplicemente si comprenderebbe al volo, ma, ahinoi, non è così banale questa faccenda. Il controsenso poi, per non dire strumentalizzazione, sta nel fatto che c'è qualcuno che dice ad un altro: ti aspetto ad un incontro, così ti spiego che vai bene così come sei. Se ciò fosse vero, perchè deve venire ad ascoltarti per sentirselo dire? Se costui va già bene... perchè scomodarlo e farsi dare un obolo da lui per ribadirglielo? Se tuttavia costui non è tanto convinto di andar bene così com'è, in che cosa si differenzia allora con colui che invece si accetta, avendo compreso l'inghippo in cui la sua mente si era incagliata? Chiamiamolo come vogliamo, ma questo per me è il Risveglio. Altrimenti tutto ciò è, o sembra molto, il teatro dell'assurdo di Ionesco.
(Rispondi)
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