Quel poco da dire

penserai...ma fatti i fatti tuoi! Invece sono curiosa. Mi piace moltissimo come scrivi ed allora sono andata a ritroso nel tuo blog per capire di più sulla genesi delle tue parole. Ma non ho capito molto. Non hai scritto per lunghissimi periodi e poi pubblicavi testi su argomenti interessanti, che devo essere sincera non ho letto integralmente. Ma un racconto sì, tutto e tutto d'un fiato. "Il Ponte" del 30/11/2014 e mi è piaciuto davvero. L'introspezione che fai del diventare donna è talmente profonda che mi ha emozionato. Ed ora scrivi questi testi cortissimi e pieni di contenuto. Mi stupisci. Bravissimo.

Ciao, perdonami, ho letto questo tuo commento solo oggi, non lo avevo visto. Come avevo scritto a un certo punto sto pubblicando i miei racconti anche su questo blog proprio perché lo volevo rivitalizzare. Per tanto tempo non l'ho usato perché non trovavo il ritmo nella pubblicazione. Anzi, sono stupito di aver "pescato" te, e sarei curioso di chiederti come è andata. Perché tu sei la dimostrazione della possibilità di raggiungere le persone senza fare sproloqui o offendendo a destra e manca, come purtroppo spesso succede su FB. E questo blog nasce perché volevo condividere un po' di fatti miei con qualcuno, sperando di non apparire esibizionista. Spesso capita, come dice il sottotitolo del blog, di avere qualcosa da dire, magari poco, di fronte a certe cose. Possono diventare punti fermi, su cui costruire qualcosa... a presto