QUIQUEG
«Era nativo di Rokovoko, un'isola lontanissima all'Ovest e al Sud. Non è segnata in nessuna carta: i luoghi veri non lo sono mai.»
A letto chiuderò gli occhi
e ti lascerò entrare nella mia mente
sentirò il profumo della tua pelle
godrò dei tuoi gesti...
ti lascerò entrare piano dentro di me
e ti terrò li...
« OSTINATO. | PIOVE » |
Post n°451 pubblicato il 05 Ottobre 2012 da Quique.g
Qualche chilometro al capoluogo emiliano, la macchina continua a filare tranquilla, io invece mi blocco, mi prende un dolore alla base del collo, la schiena, è come se mi si fosse spenta la luce, le parole sono senza significato, non ricordo bene l'argomento, tutto o forse niente, mi sentivo solo un vuoto nella testa. Eppure stamattina avevo avuto la mia rivincita, stanotte in tutto il palazzo è andata via la corrente, me ne sono accorto quasi subito, stamattina la situazione era ancora uguale, mentre i contatori dei condomini erano in ordine e funzionanti, tutti i cancelli, gli ascensori e le antenne erano spente, verso le otto e mezza avevo già una lampada davanti al locale contatori con una prolunga che arrivava in ufficio, ho provato a escludere un pezzo alla volta tutti gli eventuali problemi, ma niente da fare non sono riuscito a riportare la cosa alla normalità. Speravo che quel simbolino strano fosse comparso ma anche desideroso di andare via. Invece... ho cominciato a stampare avvisi per le varie entrate dei palazzi, chiamato l'amministratore che mandava il primo tecnico di lì a poco che confermava la mia idea, contatore generale partito, deve intervenire l'azienda elettrica. Verso mezzogiorno arriva il primo condomino, forse ancora nel mondo dei sogni, lo trovo nel locale contatori che smanetta, sta cercando la soluzione, non ha letto i cartelli e non sa dell'uscita del tecnico... La prossima volta gli stamperò un avviso dedicato... eppure non è ancora convinto... sorrido... meglio che vado a fare due passi... anche questa giornata si è conclusa, sono nel mio letto, il the fumante sul comodino. Ho solo un pensiero e un desiderio per questa notte, sicuramente irrealizzabile, ma molto semplice... intrecciare le mie gambe alle tue e alla luce della lampada leggere un libro vicino a te... Venerdì. "Chissà cosa mi aveva raccontato per ridurmi in un tale stato? Come poteva una donna introdursi con tanta faciltà nel cuore di un uomo, soltanto con sguardi e sorrisi? Era possibile accarezzare il cuore senza aver mai neppure sfiorato la pelle? Questo significa sedurre. Intrufolarsi nel cuore dell'altro, farlo vibrare, legarlo a sé." J.C. Izzo Solea
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