Caro lidermax, il discorso sarebbe lungo. In sintesi: qui e' un mix di razze, culture e modi di pensare molto vario. Lo stereotipo esotico dell'australiano (ma poi a guardare l’australiano vero e’ solo l’aborigeno) corrisponde a persona "leggera", "spensierata", "libera" in tutto.
In parte e' vero, ma in superficie. Pur non amando filosofare su tutto come noi latini, hanno un grande istinto per il rispetto, la tolleranza e il "fair go". Cose che per arrivarci noi non bastano mille convegni.
Sono faciloni tante volte, ma non caciaroni. Anzi, per divertirsi hanno bisogno spesso di ubriacarsi, ma non ti abbandonano mai se hai bisogno e quando litigano non usano i coltelli. Sono rugbisti naturali come noi italiani siamo pallonari naturali. Cosi’ puo’ capitare che ti si fermi la macchina in una zona isolata e un ‘local’ di passaggio si faccia 100 chilometri solo per andare a prenderti la benzina: non e’ buonismo, e’ solo normale comportarsi cosi’.
Si sentono tutti molto uguali e non si vantano della loro carta di credito, ne’ ti fanno pesare le differenze. Ma questo loro modo d’essere rasenta la noia. Non sostengono un discorso serio per piu’ di dieci minuti, ma poi ti capita di parlare per ore di calcio con un aborigeno, e dopo svariate birre succede di capirsi lo stesso malgrado le lingue completamente diverse.
La cosa piu’ strampalata che abbiamo visto da quando siamo in Australia? Eravamo a Uluru, un luogo isolato, uno dei posti piu’ sacri per gli aborigeni. Arriva una comitiva di romani che entra nel piccolo caffe’ e grida “Aho ma che se magna qua? Nun c’e’ nemmeno un po’ de pasta al forno!”
Inviato da: giramondo595
il 14/03/2013 alle 23:21
Inviato da: SpettaCheArrivo
il 28/07/2010 alle 19:14
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il 07/03/2010 alle 19:03
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il 30/10/2009 alle 23:52
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il 07/09/2009 alle 13:06