Post n°629 pubblicato il 20 Settembre 2024 da prefazione09
Eccomi di nuovo quì, dove lo spazio e il tempo non trova dimora. Di certo non è casualità. Ma una sorta di dipendenza a questo mondo così remoto: dove le distanze non hanno limite e compromesso, ma un ruolo indipendente alla nostra reale volontà. Quella volontà che viene a mancare, di fronte alla magia del tempo che diventa, inesorabilmente, una remota speranza, alla vita come la conosciamo. Quel tempo che non lascia spazio alle indecisioni, alle aspettative deposte: come i ciottoli si depongono sul letto del fiume. Quel tempo avaro che non si lascia impietosire, dalla remota solitudine: distaccandoci da quella realtà, da ogni relazione con il presente. E tutto ciò, che è racchiuso nella logica di conservazione: *Sono Io. Sono sempre Io, la custode, il Silente che osa magia con le lettere e, se ne appropria - *Come la musica che ben si appropria alle parole* L'impegno continuo, è difficile anche per le più volenterose. Essere custode di qualcosa che ci appartiene: nella sua totalità, e interezza -è come nutrire un piccolo essere, e il suo rigurgito. *Sono i miei occhi, i custodi di questo spazio - tempo. *Sono questi occhi, che raccontano di me. Rita La libreria Sono i miei libri le parole
nel guscio di noce, di un pensiero solo.
di C. L. Candiani –💌
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Post n°628 pubblicato il 13 Settembre 2024 da prefazione09
.....Non so se sia banale parlare
della Luna, con tanti argomenti più intriganti, ma mi va così. Forse perchè in questi giorni, mi sono interessata in modo alquanto ossessivo alla ricerca delle fasi lunari senza alcun sapere "sarò negata!" Ma non demordo. E allora! è molto meglio poetare. E quando si parla di luna, la forma è sempre la stessa -romantica e soave: tanto quanto la sua luminosità, che irradia il nostro bisogno d'amore di dolcezza. La dolce luna, che riflette le nostre pigre giornate autunnali, quando si immerge nelle pozze d'acqua, lasciate a decantare la purezza e il suo canto. Quando riflette il suo pallore, nel mare calmo della sera, dove gli innamorati, trovano ristoro e sospiri. La Luna sognatrice e sognante. Di quei baci rubati e lasciati sospesi: come il defluire dell'onda, per poi infrangersi sulla battigia sulla spiaggia, e poi ritirarsi nel blu.... Rita
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Post n°627 pubblicato il 09 Settembre 2024 da prefazione09
*** Morte di una stagione Piovve tutta la notte Sulle memorie dell’estate.
💔F. Pivano
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Post n°624 pubblicato il 27 Agosto 2024 da prefazione09
Un vecchio post, nei meandri racchiusi ; nella sinuosità di un alveolo di un fiume, dove l'energia racchiude nel corso: nello specchio d'acqua il riflesso ambrato della saggezza, della forza resiliente del guerriero. La giusta fonte del benessere armonico -tra corpo e mente. Proprio questo dicevo! Un vecchio post, lasciato inconsapevolmente nella necessità di un racconto; nel momento giusto, necessario al presente. Che scandisce, nella forma passiva del tempo, dove Io "annaffio le mie rose". Una forma tipica della normale coesistenza del devenire. Il perenne nascere nella realtà e la morte. Un vecchio post, dove la riflessione ci chiama ancora una volta, alla consapevolezza e allo stesso valore della vita- ***Sono stata noiosa. Ma la vita reale è ben lontana dalla mondanità. Rita “Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato”. I grandi maestri dicono che sarebbe meglio non darsi subito come obiettivo l’umiltà. Fissare questo obiettivo fin dall’inizio, significa scivolare impercettibilmente verso una sottile “sufficienza”. Ciò può portare in seguito ad una eccessiva considerazione di se stessi, mentre l’umiltà consiste essenzialmente nel volgere il proprio sguardo al di fuori di se stessi, verso Gesù e verso le grandi realtà della fede, come la grandezza di Dio e la piccolezza dell’uomo, l’eternità e la limitatezza del tempo, la speranza del paradiso e la minaccia proveniente dalle nostre debolezze, la bellezza della santità e l’orrore del peccato. L’umiltà è stata un atteggiamento proprio della santa Madre che, per la sua purezza, fu a Dio gradita e, per la sua umiltà, attirò Dio a sé, perché Dio “resiste ai superbi; agli umili invece dà la sua grazia” (Gc 4,6). Maria era umile perché amava la volontà di Dio e delle persone che erano intorno a lei. “Chi si umilia sarà esaltato”. Come possiamo noi mettere in pratica questa frase del Vangelo? Dovremmo darci come obiettivo la carità primordiale del Vangelo e cercare di servire tutti quelli che incontriamo. Ogni persona è nostro Signore, e in ognuna di esse noi abbiamo il privilegio di servire Gesù. Leggere nella piena consapevolezza e decifrarne il vero significato - il contenuto di questa omelia è davvero stupefacente -approdare a qualcosa che amplifichi la conoscenza. La legge del Divino -delle cose che non riusciamo a capire, nonostante ci sforziamo di analizzarle, cercando delle risposte: non quantificando, ma la risposta giusta. mentre l’umiltà consiste essenzialmente nel volgere il proprio sguardo al di fuori di se stessi. |
Post n°623 pubblicato il 11 Agosto 2024 da prefazione09
Un richiamo della memoria.
A tratti persistenti, scaturiti dalla vaga malinconia dei romantici -ultimo baluardo: un riparo sicuro contro il logorio della vita moderna un CYNAR!... (scherzo). Dicevo! vecchie abitudini, quelle che intercorrono nel tempo e nello spazio; in mezzo ai desideri e l'altro, nella logica formale delle circo- stanze, come quando: nella energia che ci circonda. E' bello comunque ritro- varsi in questo spazio, dove si annidano i pensieri racchi- usi, riavvolti intorno a un filo, sul rocchetto. Con la forza e la capacità di persuadere, mediante l'e- vidente pertinenza di argomenti addotti: quelli che definiscono il carattere. Una eloquenza. E' l'arte di adattare la parola e: agli effetti che vogliamo far nascere; innalzare specie la spiritualità. Tutto questo è il Karma umano. L'azione o l'atto, che si compie, influenza la nostra vita presente e futura. Tutto quello che facciamo, anche in età adulta, è dedicata al compiacimento, che diventa quindi strumento per otte- nere amore, approvazione, considerazione; tutela e rispetto della persona... Rita |
Post n°622 pubblicato il 10 Agosto 2024 da prefazione09
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Post n°619 pubblicato il 01 Marzo 2024 da prefazione09
Tutto è già stato fatto. Un ordine così maniacale, di un comportamento di iperattività, e di estrema fiducia di se stessi; da indurre inconsapevolmente -la coscienza narrativa, della nostra fanciullezza -a un cantuccio. Come un ninnolo, dimenticato in un angolo di un cassetto, ormai in disuso -fuori moda. Tutto è controllo. Ma di tutto, sfugge alla regola, la formula primaria della "percezione sensibile" che si ha, quando siamo liberi da noi stessi. -Fantasticamente giovani- e perdiamo quel senso di rigidità, di quella resistenza di noi: a forze esterne, tendente a deformarci sia il corpo che l'anima. Forze che regolano uno stato- sociale, dove la maggior parte di noi, nè è escluso: dando il privilegio e possibilità, di una vita degna di essere vissuta. Eppure, nonostante tutto riusciamo a scorgere quel piccolo barlume di noi: di quella luce, che fa la differenza. Creando, quella connessione necessa- ria a noi stessi e soprattutto con gli altri. Un qualcosa che svuoti, in certe circostanze le parole e il loro significato, dando quella peculiarità, quella capacità particolare di cui necessita. Metaforicamente -un cuore fino a farlo nuovo. Riscoprendo, che nel buio le percezioni di colore, di luce sono intrise del nostro essere. Una luce, una possibilità che ci doniamo: il sentiero che è in noi. *Non dobbiamo perdere la gioia di vivere la vita.* Rita |
Post n°618 pubblicato il 23 Febbraio 2024 da prefazione09
***Le stelle* La meraviglia e il mistero che rappresentano. Un dono ancestrale, solenne; propriamente, un lascito primor- diale degli antenati, che legano le stelle in costellazioni " un tempo indefinitamente lontano" e delle persone che lo hanno vissuto. La parola che racchiude, uno sguar- do gigantesco alla scoperta -vibrante- di quella meraviglia, e di quella vaga nostalgia che nasce dalla contempla- zione e dall'intuizione dell'antichità -dal web- ***Le stelle* Oggigiorno, guardando il cielo scopriamo la totalità del nulla. I nostri centri urbani; le zone a densa attività sono un chiaro campanello di allarme per la nostra -Volta celeste-.
"Fuori è notte, mangio il buoi pesto". Canticchiavamo la strofa di Calcutta. Ma non basta una canzone per la normalità, è solo ed esclusivamente la verità ai cambiamenti di natura - la ragione di acquisire consapevolezza, la vera ragione di una terra, trascurata dal genere umano. Privarsi del mondo ancestrale dei "primati antenati" è l'olocausto dei tempi avvenire. La risorsa, che ci priva dell'amore, della fantasia cognitiva, e la capa- cità di amare incondizionatamente la nostra Madre terra. Non è solo un fatto filosofico, ma una mappatura, per lo stesso futuro della specie. *Il sogno, una manciata di polvere di stelle* * * * Rita
*Non so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognare.* (V. Van Gogh)
“Tornano in alto ad ardere le favole. *Stelle* - G. Ungaretti -
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Post n°617 pubblicato il 09 Febbraio 2024 da prefazione09
Pensiero positivo
"O ritrovato, passando, l'infinito nell'umiltà. Umberto Saba L'umiltà va insegnata, non si nasce umili come tanti predicatori affermano. E' una dottrina sapiente, fatta di insegnamenti dogmi. Il principio fondamentale della verità universale, che trascende la conoscenza interiore. Essere umili, racchiude più aspettative di quanto si possa immaginare. Ma oggigiorno, è il reciproco contrasto di idee di non ritorno .... -di successo personale, e tanto altro. I credo che essere umili, rappresenti un bagaglio di profonda conoscenza di se stessi, e soprattutto della amore. Rita |
Post n°616 pubblicato il 11 Gennaio 2024 da prefazione09
" Il tempo e il suo dualismo, che si riscontra in seguito a un confronto, in quello spazio temporale o comu- nemente detto intertempo." Ma è mai possibile; tangibile percepire questo suo dualismo tem- porale, dal quale non riusciamo ad intravedere un futuro, un insegna- mento "supremo, ragione di vita". E se il tempo esiste, in che modo lo percepiamo. Qual' è la sintesi che richiede in termini di approfondimento. Domande, non necessariamente incluse o deducibili, o solo espressamente enunciate, manifestate: o solamente incompiute.... Domande che sanno di racchiudere, come un distillato: il suo nettare, limpido, cristallino -di profumi intensi. Il suo immaginale potere. Una esperienza estatica, che si libera dal senso del potere, della razionalità e ci rimanda al mito. Quel mito, vive attraverso il rito che permette, la trasforma- zione della realtà. La stessa vita. La stessa nascita, la stessa morte. Rita |
DAVID GARRETT - VIVA LA VIDA
ENIGMA - SILENCE MUST BE HEARD
THE STORM VIVALDI REMIX
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