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Inspiegabilmente

Post n°32 pubblicato il 19 Aprile 2009 da gocciadigocce

Una delle questioni più interessanti e anche misteriose, per non dire inquietanti, che ha affascinato da sempre e continua ad affascinare la vita degli uomini, sono le cosiddette coincidenze. Avvenimenti e fatti che si verificano in modo sorprendentemente collegato alle nostre aspettative, alle nostre speranze o anche ai nostri timori; si tratta di episodi abbastanza frequenti che si ripetono a intervalli più o meno regolari nella vita di ciascuno di noi; anche per questo aspetto della nostra vita, la stragrande maggioranza delle persone si abitua a non dare importanza a tali manifestazioni; anzi, più sono inspiegabilmente “coincidenti”, più vengono rapidamente scaricate nel dimenticatoio dei ricordi, nel cestino della nostra memoria e della nostra coscienza.

Al riguardo, ritengo le coincidenze niente affatto casuali; penso che esse siano il frutto di volontà espresse o di movimenti in atto, di desideri che si manifestano con grande forza e, anche, di energie in attività; soltanto che esse si manifestano in modo meno chiaro e immediatamente visibile e percepibile, perché non appartengono alla sfera dei nostri comportamenti quotidiani e delle nostre esperienze più frequenti e familiari; quando ci si allontana dal mondo che noi siamo abituati a frequentare, a conoscere, a vivere, molto spesso tendiamo a sostituire quella che dovrebbe essere una doverosa curiosità con comportamenti timorosi e prudentissimi, nella perenne ricerca di situazioni tranquille e stili di vita confortevoli e rilassanti che ci confermino le nostre consolidate opinioni e sensibilità.

Anche quando ci rendiamo conto che una coincidenza sopraggiunta è troppo strana e inspiegabile per essere soltanto una coincidenza ci limitiamo ad un sorriso abbozzato non si sa verso chi e per che cosa, ad una sorpresa silenziosa e subito repressa, ad abbozzare una domanda, una richiesta di spiegazioni che ci lasciamo strozzare in gola e che non rivolgeremo mai né a noi stessi, né ad altri; e così, ci lasciamo sopraffare da atteggiamenti pigri e anche tristemente sottomessi alla nostra debolezza caratteriale; ci facciamo sopraffare dalla non conoscenza, voltiamo le spalle e guardiamo altrove, verso i luoghi delle nostre abitudini;

In cambio, ci sembra di essere più protetti e non vediamo l’ora che un diversivo rassicurante, magari lo squillo di un telefonino o la voce di un canale televisivo, ci faccia nuovamente riannebbiare nella nostra confortevole e deprimente quotidianità.

Noi dovremmo, al contrario, anche in questo caso, cercare di capire che cosa possano significare questi fenomeni inspiegabili all’apparenza, perché è sicuramente vero che ciò a cui non riusciamo a fornire una spiegazione, la possiede al suo interno; soltanto che noi non ci arriviamo perché i nostri occhi, le nostre orecchie e tutti i nostri sensi non ce lo consentono.

L’obiezione più frequente è che, in realtà non abbiamo a che fare con anomalie e coincidenze, perché, in fondo, l’alternarsi di vicende positive e negative è nella logica delle cose e nel corso della natura; ci si riferisce alla circostanza della quasi certa, consapevole “aspettativa” che in particolari situazioni sarebbe avvenuto un fatto che avrebbe invertito una certa tendenza;

E va bene, ma cosa significa questo? Di cosa si tratta? In che modo interferisce con la nostra vita? Gli interrogativi sono giustificati ampiamente. E’ giusto chiedersi a quale filo sia appesa la nostra vita. Più che l’angoscia è la sorpresa e lo smarrimento che ci prende quando riflettiamo su queste cose. A volte è come se vi fosse una assistenza nascosta e superiore che regola la nostra vita; a noi nascosta e incomprensibile che regola il nostro orologio; quando ci rilassiamo e pensiamo con leggerezza a questi interrogativi, in uno stato che sta tra la concentrazione e la meditazione alla ricerca dei nostri impulsi più profondi,

E' un gioco molto interessante, che si ripete...

Nella marcia a ritroso che l’uomo sta compiendo sul sentiero della consapevolezza possono non esserci limiti; quella marcia stupida e priva di senso deve e può essere fermata; è possibile avviare una ricerca semplice e naturale, perché, come sappiamo e come abbiamo già detto, la verità è dentro di noi e aspetta di essere colta; la conoscevamo e ce ne siamo allontanati; ma possiamo ritrovarla, per capire chi e che cosa siamo, se abbiamo uno scopo e quale esso sia.

E soprattutto dobbiamo capire come vivere nei pochi giorni della nostra piccola vita, quella che ci è rimasta e che è senz’altro molto breve. 

 
 
 
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Un blog di: gocciadigocce
Data di creazione: 24/03/2009
 

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