Post N° 59

Post n°59 pubblicato il 30 Marzo 2006 da retemar

Carissime Maria e Miranda

vi devo le mie scuse, ma forse è la stanchezza che gioca brutti scherzi. Hai ragione ho letto male, anche voi avete coinvolto solo i bambini di 5 anni, comunque questa mattina ho provato il gioco di zeeK anche io con due bambini di tre anni invierò successivamente il lavoro. Ti ringrazio Maria per avermi risposto subito, ma tutto sommato l' essermi sbagliata a leggere, mi è servito per stimolare la mia curiosità a provare il gioco con i piccoli.

Ciao  buon lavoro e a presto Giuliana

 
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Rispondo alla domanda di Giuliana (messaggio n.27) - Rita - San Ginesio -

Post n°58 pubblicato il 30 Marzo 2006 da retemar

 

Mi scuso innanzitutto  per il ritardo ( trasloco)

 Giuliana, a mio avviso in un piano di lavoro è di fondamentale importanza avere una visione d’insieme non solo per chi lavora, ma anche per chi lo legge.

Quanto alla consegna dataci a Civitanova , quanta confusione!!! Perché tutto deve decidersi all’ultimo minuto quando una parte dei partecipanti si è alzata (giustamente ) per andarsene? Nella confusione tutto si dice, ma poco si comprende (forse è stato il mio caso). Io mi sono attenuta alle indicazioni del  messaggio di Barbara  e Roberta

Ciao Rita   

 
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1° FASE ROBIN HOOD

Post n°57 pubblicato il 30 Marzo 2006 da retemar

Entusiasti del nuovo gioco i bambini iniziano un'esplorazione individuale.

INIZIA RICCARDO

G: tieni la freccia pronta...vedi che non ci riesci mai.

R: certo se schiaccio tante volte mi va via tutte le frecce..

R: su in alto è meglio (si riferisce alla figura di Robin Hood che ha provato a spostare)

G: è difficile?

R:si è un po difficile

INS: perchè ?

R: non si riesce a sparare ai palloncini che vanno piu' veloci.

G:Riccardo perchè non tieni con il dito sempre così(mima il gesto di premere il tasto delle frecce )

R: vedi? se schiaccio una volta sola esce una freccia sola...èmolto difficile...i palloncini sono veloci...però facendo il gioco si impara.

G: prova ad andare piu' giu'(spostare Robin Hood) così è piu' facile!

Riccardo prova a fare come gli ha suggerito Georgian ma poco dopo rimette Robin Hood in alto.

INS: perchè l'hai rimesso in alto?

R: giu' non andava bene perchè non appena arrivava i palloncini non facevo in tempo a scoccare le frecce.

M:carica! dai carica!

G: spara subito così ci si riesce.

R: lo sai che non ha ragione nessuno...

INS: perche' dici che non ha ragione nessuno?

R: perchè bisogna giocare per imparare.

GIOCA GEORGIAN

R: se prima non ricarichi le frecce non ci riesci...devi lanciarle quando è ora.

INS: (rivolta a Riccardo) quando è ora di lanciarle secondo te?

R: quando sono ancora un po lontani i palloncini.

M: tira! dai! è facile...io ce la faccio!

R: le frecce non vanno diritte.

INS: allora come si può fare?

R: devi lanciarle quando i palloncini sono un poco in basso.

GIOCA MOUAD

R: qui si lancia le frecce

G:devi schiacciare per ricaricare le frecce.

G: tira amico!

R: dai! dai amico che ce la fai!

Riccardo e Georgian cercano di aiutare Mouad che inizialmente non riesce a coordinare i movimenti per superare il 1° livello del gioco.

Quando Mouad riesce a superare il 2° livello i bambini mi chiedono di poter fare il gioco tutti insieme, cerco di farmi spiegare come pensano di fare.

La soluzione che trovano è la seguente:

_ un bambino caricherà le frecce

- uno lancerà le frecce

- un'altro terrà il mouse per ricominciare il gioco

Trovo che la soluzione sia interessante e il gioco continua.

I bambini cercano soluzioni per coordinarsi a vicenda e commentano

R: maestra!  così è piu' bello, ci divertiamo di piu'.

G: insieme è meglio così si aiuta...facciamo subito!

M: mi piace tanto perchè gioco tanto!

Miranda

 
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INCOMINCIA L'AVVENTURA|

Post n°56 pubblicato il 30 Marzo 2006 da retemar

Ciao a tutti,

spero che questo messaggio riesco a pubblicarlo, ho provato piu' volte e... è sparito tutto il lavoro scritto.

Ora provo ad inviarne un poco alla volta.

Gioco. ROBIN HOOD

" Gioco di abilità che richiede coordinazione dei movimenti con i quattro tasti direzionali e capacità di calcolo delle traiettorie. Il giocatore deve scoccare al momento giusto le frecce necessarie per fare scoppiare dei palloncini che salgono verso il cielo. "

Il gioco è stato scelto dai bambini perchè come ha detto Riccardo : " è bello far finta di essere Robin Hood!"

SPAZI: laboratorio di Click

TEMPI: 0,30-0,45 minuti

             due giorni a settimana

Piccolo gruppo (3 bambini)

Omogeneo per età (5 anni)

Riccardo- Mouad - Georgian

OBIETTIVI

cooperare tra coetanei

trovare strategie

descrivere il gioco

Miranda

 
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Post N° 55

Post n°55 pubblicato il 29 Marzo 2006 da retemar

Carissima

io non l'ho sperimentato con i bambini di tre anni , ma con i bambini di 5 ; 3 era il numero dei bambini che partecipavano all'attività documentata . In realtà il gioco di Zeek non è facile . I miei bambini sono arrivati all'ottavo livello e ce ne sono ben 15 di livelli . Tutti vorrebbero giocarci , ma soltanto alcuni sono talmente appassionati da tentare e ritentare con molta costanza pur di scoprire la strategia giusta per andare al livello successivo e poi sono ben fieri di mettersi a disposizione degli altri per insegnarla . Proprio questo pomeriggio ho fatto un'altra registrazione , ma questa sera non ho tempo di raccontarla , lo farò domani

Ciao a tutti Maria

 
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PER MARIA

Post n°54 pubblicato il 29 Marzo 2006 da retemar

Ciao Maria, visto il risultato, mi sembra proprio buona l’ idea di utilizzare questa strategia del trasformare il gioco in problema. Il gioco di ZeeK volevo proporlo anche io inizialmente, poiché ci sono molte strategie da mettere in atto, ma con i bambini di 3 anni mi sembrava troppo complicato. Forse la mia paura è stata eccessiva visto che tu lo hai proposto anche hai bambini di 3 anni , allora ti chiedo, come e a quale livello hanno partecipato e interagito ? sono stati aiutati e stimolati dai bambini di 5 anni nel riflettere?

Sicuramente hai stimolato la mia curiosità per farlo provare a qualche bambino, magari fra quelli più collaborativi di fronte all’ utilizzo del PC.

Giuliana

 

 
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PER MIRANDA

Post n°53 pubblicato il 29 Marzo 2006 da retemar

Ciao Miranda, mi farebbe molto piacere, sapere quale software hai poi trovato da utilizzare con i tuoi bambini di 3/4 anni. Mi interessa molto, dal momento che anche io come saprai sto lavorando con i bambini di tre anni, ai quali proporrei volentieri lo stesso gioco, per poter  così confrontarci sulle strategie adottate dai bambini  nell’ affrontare i problemi e sulle nostre modalità di intervento da noi adottate.

Giuliana

 
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Alcune riflessioni  sul lavoro che sto svolgendo

Post n°52 pubblicato il 28 Marzo 2006 da retemar

 

Cara Barbara non ti devi scusare, sono io che avevo sbagliato, non ricordando le vostre istruzioni, quindi sono io che ho problemi di memoria.

Inserisco di seguito alcune mie riflessioni sul lavoro che sto svolgendo con il mio gruppo sezione, chiedendo un vostro intervento, ma anche delle colleghe.

 

I bambini sono ancora molto attratti dal gioco, dalle richieste che lo stesso gli propone. Si concentrano inoltre soprattutto sul corretto utilizzo del mouse, acquisendo una sempre maggiore coordinazione nel movimento rispetto allo scopo che vogliono raggiungere. Tutto ciò limita l’interazione tra di loro e l’attenzione verso le domande stimolo dell’ insegnante o degli amici, non sempre quindi personalmente riesco a stabilire, quando e che modalità di strategia mentale il bambino mette in atto di fronte alle difficoltà proposte dal gioco. Da parte mia trovo comunque positivo e adeguato alla loro età questa loro reazione essendo, come già detto precedentemente, al  loro primo approccio con il PC, a comprenderne il suo corretto funzionamento e alle prime scoperte e conoscenze con l’utilizzo dello stesso.

Cosa ne pensate voi? fatemi sapere, mi fa piacere.

Giuliana

 
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rieccomi!

Post n°51 pubblicato il 28 Marzo 2006 da carta_e_penna_2006

Carissime,

sono tornata. Prima di tutto mi scuso con Giuliana: effettivamente avevi già risposto  ad Angela nel commento al suo messaggio n° 32. Ok, sono già affetta da Alzheimer da Blog!!!

Chi manca all'appello? Giuliana, Rita ti ha risposto? Qualcuno vuole fare una domanda a Maria? Mara, tu non sei stata ancora intervistata e non hai a tua volta intervistato. In attesa di andare al Maurizio Costanzo Show, ti va di intervenire? Anche Miranda non è stata intervistata ... Rita, è giunto il momento di vendicarti: pensa ad una domanda da sparare! Ho dimenticato qualcuno?

A proposito di Mara: condivido la necessità di essere più sintetiche e di focalizzare la nostra attenzione sulle difficoltà, su strategie, su previsioni future ... Sempre attraverso un linguaggio da bloggers e un pochino meno da insegnanti ... Questa precisazione l'ho inserita qui, anche se forse lo spazio più opportuno sarebbe stato il commento al messaggio di Mara. Ma i commenti non li legge mai nessuno ... Anche su questo bisognerebbe porre un rimedio...

Fanciulle, siete veramente delle grandi bloggers!!!! Forza, terminiamo questo compito del Talking Chips e poi passiamo ad un nuovo gioco. La strada verso la "Paletta d'Oro" è ancora lunga, ma il passo è decisamente rapido e sostenuto

BRAVE!!!

A ribloggarci

Roby

 
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Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 28 Marzo 2006 da retemar

Cara Rita

lo sapevo che ce l'avresti fatta a convincermi

Sei bravissima comunqe ...tutte siete brave

ciao    Maria

 
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Risposta per Angela del post n° 32

Post n°49 pubblicato il 28 Marzo 2006 da retemar

Cara Angela, ti ringrazio del complimento, ma la scelta è stata forzata in quanto ho la sezione omogenea di tre anni, di cui 3 anticipatari. I bambini di 5 anni stanno nell'altra sezione che documenta con un' altra modalità. Per quanto riguarda l'organizzazione, nella mia sezione in accordo con la collega abbiamo scelto di effettuare un orario flessibile che ci permette una maggiore compresenza. Grazie a questo è stato possibile organizzare gruppi di bambini di cui, un gruppo opera con un’ insegnante al computer e altri 2 gruppi con l’ insegnante di sezione e l’ insegnante di sostegno, le quali svolgono attività specifiche riferite sempre all' unità di apprendimento progettata in quel periodo. Gli spazi che utilizziamo sono salone , palestra, sezione, laboratorio creativo e laboratorio multimediale a seconda della disponibilità degli spazi da dividere con le altre sezioni. Se è necessario a volte si utilizzano anche i corridoi.Tutti i gruppi operano a rotazione, quello al computer è composto ogni volta da massimo 2 o 3 bambini. Ho scelto di utilizzare tutto il gruppo sezione perché ciò mi permette di verificare e di stimolare la capacità di riflessione, di linguaggio e di interazione dei bambini con i compagni .Gli stessi bambini infatti che a volte, in altri giochi di attività pratiche, non intervengono spontaneamente e non interagiscono, al contrario lo fanno davanti al gioco con il PC. Se non sono stata chiara fammi sapere. 

Giuliana

 
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Risposta per Angela al messaggio n°33

Post n°48 pubblicato il 28 Marzo 2006 da retemar

Cara collega sono perfettamente d'accordo con te, anche io faccio in questo modo,  il percorso didattico è costituito si anche di tanti giochi e attività pratiche , motorie , grafiche... , che stimolano il bambino all' apprendimento , però per la ricerca azione di retemar mi è sembrato opportuno documentare solo la parte del percorso al computer.

Ciao e buon lavoro Giuliana

 
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IL MISTERO E' SVELATO

Post n°47 pubblicato il 27 Marzo 2006 da retemar

Cara Roby il mistero era già stato svelato, solo che ho sbagliato inviando la risposta ad Angela come commento il 23 marzo, scusatemi ora la pubblico come nuovo post.Le colleghe sono state sollecitate, ci dispiacerebbe  rinviare l' incontro, anche perchè poi abbiamo altri impegni da calendario scolastico.

Un saluto Giuliana

 
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Diario di Bordo 4° gruppo

Post n°46 pubblicato il 27 Marzo 2006 da retemar

Il gioco è stato effettuato da Daniel e Vittorio. Vittorio al contrario del suo precedente intervento ha dimostrato la volontà anche di interagire con il compagno e di rispondere alle domande stimolo dimostrando la sua capacità di riflessione nei vari passaggi del gioco.

Nel gioco Pimpa si deve pettinare, perché è ora di uscire, Daniel davanti al computer non sa cosa prendere tra il pettine, il Phon e altri elementi che sono nella stanza, forse perché non ha mai visto pettinare un cane.

Lorenzo che si è avvicinato dice: “ i capelli, i capelli “

Ins.: “ con i capelli? “ “ ma tu, ti pettini con i capelli ? “

Vittorio: “ no, no con il pettine “

Ins: “ con il phon non ti puoi pettinare ? “

Vittorio: “ no, solo con il pettine , perché ha i tentacoli “

Arturo deve essere vestito e Daniel dice: “ metto la cravatta ad arturo “

Vittorio: “ ma la cravatta non la puoi mettere sotto la camicia ( Arturo ancora deve indossare la camicia ) “

Daniel: “ Io la voglio mettere “

Vittorio: “ no si mette sopra, vedi ritorna al suo posto “

Ins: “ sei sicuro che si mette sopra “

Vittorio: “ si si mette sopra, babbo mio fa così, sotto non si vede “

Il gioco è passato a Vittorio che mette i calzettoni ad Arturo.

Ins: “ senza scarpe, può uscire ? “

Vittorio: “ no, prende freddo ai piedi “

Ins: “ allora , secondo te posso uscire solo con i calzettoni ? “

Vittorio: “ scalzo senza scarpe, con i calzettoni posso stare solo se in casa c’è il legno? “

Giuliana

 
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Risposta a Miranda

Post n°45 pubblicato il 27 Marzo 2006 da retemar

Con la descrizione  del percorso (è solo una parte)volevo evidenziare:

la conoscenza dei bambini sulle forme

la simbolizzazione nel sceglierne alcune per realizzare una composizione

 il pensiero riflessivo per indovinare l'oggetto degli altri bambini

la valutazione individuale dell'attività svolta e una previsione ...

non sono ancora nel vortice della metacognizione ma in cammino  ciao a tutte da Angela e colleghe

 
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Rita San Ginesio

Post n°44 pubblicato il 27 Marzo 2006 da retemar

 

Chiara – Giorgio – Francesco – Cecilia (assente Marta)

 

I bambini al computer sono davanti al gioco di Pollicino (labirinti sempre diversi

-1 livello- )

 

Ins: a che cosa vi fa pensare questo gioco?

Tutti: ad un labirinto

Ins. Che cosa è un labirinto?

Chiara : è una strada che porta da qualche parte

Cecilia:è vero

Francesco: come quelle che si fanno per andare in giro

Giorgio: papà una volta si è sbagliato e ha trovato una strada chiusa

Chiara : e dopo come ha fatto?

Giorgio: ha girato la macchina ed è tornato indietro

Francesco: io un gioco come questo ce l’ho  su impara giocando…però puoi passare fuori il percorso…qui invece devi passare dentro il percorso

Ins: i bambini fanno ipotesi o provano modalità  di realizzazione

Cecilia: di qui si esce da qui

Francesco: Hai sbagliato Cecilia…hai sbagliato.là…su…qua…(esegue con il dito il percorso mentre verbalizza)

Chiara: no da qui…l’uscita è in basso

Cecilia: vediamo se è vero …a destra…

Francesco: io lo posso dire…io lo so

Francesco: esegue il percorso con il dito (correttamente)

Giorgio: Qui ci sono le istruzioni …ma che dicono…non so leggere…maestra ce le leggi tu (leggo le istruzioni

Insegnante: ora però provate a farlo con le frecce della tastiera o con il mause…i bambini indicano l’uscita in basso

Cecilia : ci sarà una porticina aperta…dove…però è in basso…la maestra mi pare che ha letto nelle istruzioni che si trova in basso….ed allora il basso sta qui (lo indica con la freccia del mause)

Insegnante ( tutti vogliono provare)

Giorgio: facciamo così …noi diamo le istruzioni ed uno lo fa

Insegnante: perché?

Francesco: il mause è uno e pure le frecce…come facciamo tutti insieme a farlo.

Cecilia: facciamo a turno

Insegnante:i bambini danno le istruzioni 

Chiara esegue (si auto-corregge)

Giorgio:in basso in alto a dx a sx….    …ma Chiara non è quella la sx

Cecilia: ma dove stai andando…(Chiara si corregge)

Giorgio :brava ti sei accorta …ora fai bene

Insegnante : Chiara continua correttamente  a verbalizzare che ad eseguire fino al traguardo.

 

Cecilia esegue (pensiero proprio )

Cecilia: io voglio spiegare da sola quello che faccio…prima però lo faccio con il mouuse dx, sx,in basso …..(si muove correttamente)

Francesco: brava..però adesso quando clicchi le frecce devi direlo stesso come si chiamano

Cecilia: in basso-in alto…..ma poi…

Cecilia no, no abbiamo fatto uno sbaglio per uscire ( si auto-corregge)

Francesco: è vero…indietro..ritorna indietro

Insegnante: quale sbaglio pensate di aver fatto?

Cecilia: che non era quella la freccia che dovevamo prendere

Francesco: siamo entrati in una trappola (indica un punto chiuso del labirinto)

Giorgio:che cosa è quella trappola?

Chiara: è una trappola che non ti fa uscire

Giorgio: io una volta ho visto quella dei topi…Cecilia adesso che fai…

Cecilia: sto a tornare indietro

Giorgio: ci si sposta con le frecce…prendi quella con la punta in su

Francesco : si proprio quella…va in alto

Cecilia: allora…. ritorno su… su quelle scale (parte del labirinto ha forma a scala)

Francesco: no..no facciamo così …così dobbiamo fare…in alto…

Cecilia. (…continua a seguire il suo pensiero ) verbalizza correttamente gli spostamenti ed arriva al traguardo.

 

Giorgio esegue ( sollecitazioni continue dei  compagni )

Francesco: no ti stai a sbagliare

Giorgio: torno indietro

Cecilia : hai fatto un errore dx è questa qua (alza la mano dx)lo vedi la freccia ha la punta girata come me)

(Giorgio apporta correzioni continue ai suggerimenti ricevuti)poi….

Giorgio: è qui la strada c’è la strada…finalmente ce l’ho fatta

I tutti esultano al successo ottenuto di Giorgio

 

Francesco esegue (sicuro nei suggerimenti, ma timoroso nell’esecuzione)

 

Francesco: prima di farlo con le frecce posso provarlo a dire a voce …poi con il mouuse… …( si sbaglia  più volte, si accorge degli errori ,riprovando sempre dall’inizio.)

Cecilia: qui, qui dobbiamo passare

Francesco: così ritorno nella trappola

Cecilia no…come alla trappola

Francesco:è vero maestra (cerca conferma ) guarda…guarda

Dopo varie esitazioni completa il percorso….(esulta per il successo  ottenuto)

Rita San Ginesio

 

 
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risposta al messaggio N. 30

Post n°43 pubblicato il 27 Marzo 2006 da retemar

 Ciao Maria che domanda complessa …mi salverò?

Allora…i bambini quando al computer giocano dicono “attenti cadiamo  nelle trappole”.

Altrettanto può succedere a noi: troppo spesso diamo per scontato che i bambini sappiano …ma i pre-requisiti dovrebbero essere sempre attentamente verificati, e come l’insegnante può farlo ed averne la consapevolezza se non attraverso percorsi didattici diversificati?

Solo dall’analisi di questi si evidenziano gli atteggiamenti ricorrenti e quindi si può dire se nel bambino  vi è consapevolezza di apprendimento o solo automatismo.

Personalmente ritengo che il solo computer possa essere talvolta “automatismo” (ecco la mia scelta di partenza) il bambino è abile nell’uso dei tasti (nel mio specifico direzionali )  o del mouse , ma  in situazioni diverse poi non riesce a dare una spiegazione al suo vissuto.

Inoltre la sinistra e la destra a questa età è in via di precisazione,quindi  il cervello più sollecitazioni riceve , più le elabora consolidandole poi come valenza   formativa .

 Ciao Rita San Ginesio

 

 
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Post N° 42

Post n°42 pubblicato il 26 Marzo 2006 da retemar

Documentazione dell’attività 

Piccolo gruppo di 3 bambini di 5 anni

Dal momento che quest’anno lavoriamo con i problemi , più che raccontarvi l’interazione dei bambini davanti al computer , vi racconto una strategia che mi è venuta in mente ho invitato i bambini a :  trasformare il gioco di Zeek , in “ problema “ e trovarne la soluzione ( siamo al 1° livello del gioco  )

  VOLEVO INSERIRE QUI  L'IMMAGINE DEL SOFTWARE , MA NON ME LO HA ACCETTATO

Ins . qual è il problema di Zeek ?

Brian . deve andare al fungo , se arriva al fungo cambia gioco

Luca . va al livello superiore

Ins. Allora qual è il problema di Zeek ?

Brian . deve passare , non deve farsi mangiare dalla pianta carnivora

Luca . la pianta carnivora qui è chiusa e ci vuole per aprirsi ( tempo sottinteso )

Brian . Zeek va nella strada dei fiori gialli , quelli sono buoni e deve fa in fretta a passa qua sopra ( sopra la prima pianta carnivora ) se no la pianta carnivora lo mangia

Luca . la pianta carnivora si apre quando lui passa ma non fa in tempo a mangiarlo perché lui vain fretta  

Tommaso . poi Zeek va giù e incontra la mela , prende la mela e la porta alla pianta carnivora

Brian . quella storce il gambo e se la mangia

Luca . e così Zeek passa sotto e va giù in fretta 

Tomm. Arriva al fungo e ha vinto …c’è il secondo livello

Ins. Allora i problemi quanti sono ?

Luca . sono due … veramente è uno perché è sempre la pianta carnivora , ma siccome la incontra due volte diventa due problemi

Ins. Come li risolve Zeek ?

Brian . qui va in fretta ( nella prima pianta ) e allora non lo mangia  

Luca . quaggiù invece gli dà la mela , così lei se la mangia e lui può scappare

Tomm . e ha vinto ! 

Che ne dite ?  E’ un modo simpatico per utilizzare il gioco ?

Ciao Maria  

 
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SVELATECI GLI ARCANI!!!

Post n°41 pubblicato il 25 Marzo 2006 da carta_e_penna_2006

Rita, Giuliana, Angela ... se ci siete, RISPONDETE!

Roby

 
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Domanda per Angela

Post n°40 pubblicato il 24 Marzo 2006 da retemar

Premesso che concordo con te la modalità di scegliere diversi giochi ed attività quando con i bambini si affronta un nuovo argomento, ti chiedo perchè per te è stato importante descrivere le varie fasi attraverso il blog?

Ciao!

Miranda

 
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