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Il 3 Ottobre è partita verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) il cargo Cygnus con un carico di rifornimenti e materiali scientifici per gli astronauti della Stazione Spaziale.

Il lancio è avvenuto grazie al razzo Antares che ha portato il cargo fuori dell'atmosfera terrestre.

Una volta arrivato in prossimità della Stazione è stato catturato dal braccio robotico manovrato dal Comandante Chris Cassidy della Nasa assistito da Ivan Vagner dell'Agenzia Spaziale Russa che ha monitorato i sistemi della capsula senza pilota durante il suo avvicinamento.

Da Terra hanno poi manovrato il braccio robotico per installare la capsula sul modulo Unity della Stazione Orbitale dove resterà ancorata fino a luglio del prossimo anno.

A bordo ci sono i materiali per diversi esperimenti scientifici come Plant Habitat-02, finalizzato a valutare i valori nutrizionali e i parametri di crescita delle piante coltivate nello spazio.

Esperimenti importanti per la realizzazione delle prime basi sulla Luna e in futuro su Marte.

Altri materiali per la messa a punto di una nuova tecnologia per lo smaltimento dei rifiuti e per l'ossidazione dell'ammoniaca in microgravità come mezzo potenziale di produzione di acqua ed energia utilizzabile nelle future missioni di esplorazione nello spazio profondo.

Oltre ovviamente ad ossigeno, acqua, forniture per l'equipaggio e parti di ricambio.

Cygnus è già alla sua undicesima missione e rappresenta il principale mezzo di rifornimento della Stazione Spaziale.

Dal 2015 è stato potenziato con un modulo pressurizzato prodotto dall'italiana Thales Alenia Space ed ora è in grado di trasportare carichi superiori alle 3,5 tonnellate in un volume di 27 metri cubi.

Normalmente finita la sua missione la capsula rientra nell'atmosfera per bruciare completamente con i rifiuti che ha caricato, questa volta invece resterà in orbita ancora per qualche mese.

La Nasa vuole infatti testare la possibilità che diventi di supporto nelle missioni future, come per la Stazione Spaziale Gateway che si prevede di realizzare nell'orbita lunare in vista di un ritorno dell'uomo sulla Luna previsto nel 2024.