Saul Ferrara è nato a Reggio Calabria nel 1971. Dal 1991 collabora con varie testate giornalistiche e riviste specializzate come recensore di libri.
Attualmente è Direttore Editoriale del bimestrale “Helios Magazine” (www.heliosmag.it)
Ha pubblicato cinque raccolte di poesie “Haiku” (Edizioni Club Ausonia, 1996)
“D’incompiute emozioni” ( Edizioni Libroitaliano, 1998)
“Austere Nudità” ( Edizioni Nuove Grafiche Anselmi, 2000)
“Karezze” raccolta di haiku e tanka (Edizioni ProgettoCultura, 2011)
“Guerre Fiorite e poesie scelte” (Edizioni Centro Studi Tindari-Patti, 2012)
e tre raccolte di racconti
“Le istantanee di un minimalista” (Edizioni Montedit, 1999)
“Sul morbido guanciale della follia” (Edizioni Menna, 2003)
“L’ultima influenza e altri malanni – racconti semiseri” ( Edizioni Digitali Babylon cafè, 2013)
e la raccolta di articoli Incursioni – opinioni di un lettore accanito- ( Edizioni Simple, 2009)
« La mia tesi | L'ultima influenza e al... » |
Post n°6 pubblicato il 09 Novembre 2012 da saulferrara
Guerre Fiorite e Poesie Scelte (1990 - 2008) Edizioni Centro Studi Tindari Patti
GUERRE FIORITE
1
La verde danza dei prati accoglie il vento dando forma al tacere. Dal loro occulto colloquio muove il verso, debole insetto che tra il morente fogliame cerca spiraglio.
2
Sentinelle vocianti incitano il mutismo del passo, i timpani assorditi dalla fatica odono soltanto la lotta di nuovi Ulisse, in viaggio verso Itaca.
3
Fiorisce un sentimento che non vuole piegarsi al verso in una guerra senza ira per sfuggire alla morte delle comuni parole.
Poesie tratte da “D’Incompiute Emozioni”
Stanze Vuote
Nelle stanze vuote le pareti sanguinano ricordi. La polvere dei pochi oggetti rimasti aleggia nell’aria, congiungendosi con i rumori passati. Le ore mi trasformano nell’alta ombra del bambino che qui, in anni passati, per guardarsi intorno si alzava sulle punte dei piedi.
E’tardi
Ridestarsi per rivestirsi in fretta. E’ tardi, si fa sempre tardi e c’è sempre un indumento che non vuole farsi trovare, che si nasconde sotto le coperte.
Il nervoso gocciolio del rubinetto ed il giubilo mattutino degli uccelli ci ricordano gli impegni del giorno.
Chini rifacciamo il letto, quello stesso letto dove qualche attimo prima ritenevamo tutto possibile anche arrestare il tempo.
Randagismi
Vorrei come Fenrir mordere la mano divina che mi porge il cibo e nelle notti di luna piena raggomitolare il tempo fuggito. Sciolto dal destino dei miei simili vorrei continuare ad essere un randagio predatore di nuvole.
Poesie tratte da “Austere Nudità”
Suoni
Urlare tanta è la voglia di urlare e poi, magari, ascoltare la mia voce distorta, salire in cielo con l’umida leggerezza di ciglia commosse. Il vento mi sarà amico e come polvere spargerà i suoni della mia bocca, come polvere entreranno negli occhi e nelle orecchie dei distratti. Sospesi sui tetti della città assonnata si uniranno alle nostalgie delle rondini.
Vita
Aspirando alle tue fibrillanti vette, fieri continuiamo a generare nuove luttuosità. Dispettosa ti mostri brevemente nei minimi distacchi, ordinari come gesti materni, che frusciano solamente nel sonno del bambino.
Messaggi
Con cautela le dita si muovono sulla tagliente ragnatela di uno specchio incrinato come per decifrare un antico arcano. Sulla superficie gelida del verticale stagno una lucida pupilla si moltiplica tra le confuse linee che l’attraversano. Un piccolo movimento del capo ed ecco apparire al suo posto un naso ed una bocca stretta, visibilmente assetata di felici precarietà. |
https://blog.libero.it/SAULFERRARA/trackback.php?msg=11702849
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.