Creato da cuccuruccuz il 31/10/2008

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Nico Guevara

 

QUALCUNO ERA COMUNISTA..

Qualcuno era comunista perché si sentiva solo.

Qualcuno era comunista perché credeva di
poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno era comunista perché aveva bisogno
di una spinta verso qualcosa di nuovo.
Perché sentiva la necessità di una morale diversa.
Perché forse era solo una forza, un volo,
un sogno era solo uno slancio, un desiderio
di cambiare le cose, di cambiare la vita.
Sì, qualcuno era comunista perché,
con accanto questo slancio,
ognuno era come… più di sé stesso.
Era come… due persone in una.
Da una parte la personale fatica quotidiana
e dall'altra il senso di appartenenza a
una razza che voleva spiccare il volo
per cambiare veramente la vita.
No. Forse anche allora molti avevano aperto
le ali senza essere capaci di volare…
come dei gabbiani ipotetici.
E ora? Anche ora ci si sente come in due.
Da una parte l'uomo inserito che
attraversa ossequiosamente
lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana
e dall'altra il gabbiano senza più neanche
l'intenzione del volo perché
ormai il sogno si è rattrappito.
Due miserie in un corpo solo.

 

 

 

 

HO VISTO ANCHE DEGLI ZINGARI FELICI

...ho visto degli zingari felici...

ubriacarsi di luna,

di vendetta e di ...guerra...

...i poeti amano l'odore delle armi,

odiano la fine della giornata...

 

 

AZIONE DIRETTA O ELEZIONI?

Post n°81 pubblicato il 23 Maggio 2009 da cuccuruccuz
Foto di cuccuruccuz

Usando le parole di Rudolf Rocker, azione diretta: “ogni metodo di OPPOSIZIONE immediata dei lavoratori (o altre persone nella società) contro i loro oppressori economici o politici. Tra questi le più note sono: lo sciopero, in tutte le sue forme, dalla lotta per gli stipendi allo sciopero generale; il boicottaggio; il sabotaggio in tutte le sue forme; occupazioni; propaganda antimilitarista, e in casi particolarmente critici, (...) resistenza armata della gente per proteggere la propria vita e liberta.”
L'azione diretta non applicabile soltanto sul luogo lavorativo, deve avvenire ovunque con mancati pagamenti di affitto e tasse, boicottaggio di certi prodotti, occupazioni, impedimento di costruzioni per motivi ecologici ecc... Semplicemente, azione diretta significa agire da solo senza aspettare che qualcuno lo faccia per te, poiché solo agendo direttamente le cose possono cambiare.
Quindi, rifiuto l’idea che la società sia statica, e che le coscienze delle persone, le loro idee ed ideali non possano essere cambiate.

L’azione diretta provoca una trasformazione degli stessi che la fanno, perché agendo per se stessi, oltre a soddisfare la propria voglia di liberta, dimostrano che ogni cosa possibile, se esiste la volontà per farla. Liberandoci dalle catene mentali, ci rendiamo conto che tutto possibile, collaborando ed agendo direttamente. 
Grazie all'azione diretta ci siamo liberati dalla schiavitù dei secoli passati, e con questa forza diretta abbiamo anche ottenuto le cosiddette "liberta civili".

Usata bene da un grosso numero di persone, permette di raggiungere qualunque meta prefissata. Azione diretta e movimenti come il sindacato, possono essere utilizzati per sviluppare l'intelligenza rivoluzionaria del lavoratore e cosi assicurare l'emancipazione tramite esercizio.

Azione diretta in contrapposizione al sistema di suffragio politico.

Non solo è più utile del voto, ma oltretutto, il voto "democratico" attuale non cambierà mai nulla, lo stato ed il capitalismo non possono essere riformati.
La storia piena d'esempi di radicali che arrivano al potere, e diventano come i politici che hanno rimpiazzato, oppure più conservatori; qualunque governo sotto la pressione di due potenze, la burocrazia statale ed il mondo dell'alta finanza. Questo assicura che qualunque tentativo di cambiamento sociale, sarà bloccato grazie agli investimenti mancati ed al lavoro della burocrazia.
Supponiamo che riesca ad andare al governo un gruppo abbastanza riformista, questo si troverebbe di fronte vari problemi e pressioni economiche. Il capitale non farebbe investimenti, ed il governo dovrebbe fare passi indietro per evitare il collasso economico, oppure se il governo bloccasse l'uscita di denaro dal paese, rimarrebbe presto isolato economicamente, rendendo la propria moneta molto debole. In tutti i modi, il fallimento assicurato, perché come già sottolineato, qualunque governo dipende dal capitale, e quindi subisce la volontà di questo capitale. Quindi, qualunque governo con qualunque persona alla guida, deve prima accontentare il capitale e poi il popolo, perché il contrario non sarà mai permesso.

Il voto "democratico" attuale è la contrapposizione dell'azione diretta, perché votando deleghi qualcuno a pensare per te. Il voto toglie il potere alla gente, regalando la "leadership" a qualcun altro: proprio il contrario di quello che si dice comunemente. I partiti rispecchiano la divisione tra il lavoro manuale e mentale, e quindi sono necessari per il sistema capitalista. Osservando la situazione attuale delle "democrazie" moderne, trovo sorprendente che la gente continui a votare a legare le proprie speranze ai nuovi partiti che spuntano ogni giorno o ai vecchi partiti riformati. Il problema non sta nei politici o nei partiti, ma nel sistema che li forma a sua immagine, emarginando la gente e costringendo i politici a scelte non personali.

Nemmeno un milione di partiti nuovi potranno cambiare questo. Quindi, il voto implica soltanto il mantenimento dello stato attuale delle cose, perché nessun partito, persona o ideale può riformare lo stato burocratico. 
Ci insegnano da una giovane età che il voto è "un diritto ed un dovere", giustificando moralmente le elezioni con parole come "responsabilità civile". Ma questa è soltanto demagogia e paura che il popolo si svegli, obbligando questi "parassiti" a lavorare come il resto della gente. Chi è al potere, necessita dell'appoggio del popolo, e quindi ci bombarda con frasi tipo "diritto e dovere" di votare, cosi mantenendo i privilegi.

Il voto è sempre stato la morte delle idee rivoluzionarie. I partiti politici sono radicali soltanto quando non hanno la possibilità di essere eletti.
Chiaramente, il non voto in sé, porterà soltanto apatia, e quindi il non voto va abbinato all'azione diretta, altrimenti ha pochissima utilità, tranne il dissociarsi dal sistema attuale.

Bisogna ribellarsi contro qualsiasi forma di potere. Propagandare il nostro ideale di libertà. Incominciare a costruire luoghi di autogestione e di creatività.......
Il sistema elettorale non può tutelare o rappresentare l'elettorato, indipendentemente da quale partito assuma il potere. Quando il popolo inizierà a capire che con il voto attuale non si risolve nulla, cercherà altri sistemi per essere rappresentato. La voglia di cambiare, viene dalla consapevolezza dell'errore presente.


 
 
 

VERITA' SU OBAMA

Post n°80 pubblicato il 22 Maggio 2009 da cuccuruccuz
 
Tag: OBAMA

Nella sua autobiografia, I sogni di mio padre, Barack Obama scrive che a un certo punto dopo essersi laureato nel 1983 dalla Columbia University accettò un lavoro. Descrive il suo datore di lavoro comeuna ditta di consulenza di società multinazionali” a New York, e le sue funzioni come “assistente di ricerca” e “scrittore in materia finanziaria”.
La parte strana della storia di Obama è che non fa il nome del suo datore di lavoro. Tuttavia un pezzo del 2007 sul New York Times identifica la società come la Business International Corporation.10 Ugualmente strano è che il Times non ricordi ai suoi lettori che lo stesso giornale aveva rivelato nel 1977 che la Business International aveva dato copertura a quattro dipendenti della CIA in vari paesi fra 1955 e 1960 .
La rivista britannica Lobster Magazine – che, malgrado il suo nome incongruo, è una venerabile pubblicazione internazionale su questioni di intelligence – ha riferito che la Business International fu attiva negli anno ‘80 nel promuovere la candidatura di candidati favoriti da Washington in Australia e nelle Figi. Nel 1987 la CIA rovesciò il governo delle Figi dopo appena un mese che era entrato in carica per via della sua politica di mantenere l’isola una zona libera dal nucleare, il che significava che le navi americane a energia nucleare o con a bordo armi nucleari non potevano farvi scalo.Dopo il colpo di stato alle Figi il candidato appoggiato dalla Business International, che era molto più sensibile ai desideri nucleari di Washington, fu reinsediato al potere – R.S.K. Mara fu primo ministro o presidente delle Figi dal 1970 al 2000, meno un’interruzione di un mese nel 1987.
Nel suo libro non solo Obama non menziona il suo datore di lavoro; non dice quando ci lavorò, o perché lasciò quella professione. Queste omissioni potrebbero non avere alcun significato, ma nella misura in cui la Business International ha una lunga associazione con il mondo dell’intelligence, delle azioni segrete e dei tentativi di penetrare nella sinistra radicale – compreso in Students for a Democratic Society (SDS) resta valido chiedersi se l’imperscrutabile signor Obama stia nascondendo qualcosa dei suoi legami con questo mondo.

 
 
 

SIGNORAGGIO LA GRANDE TRUFFA

Post n°79 pubblicato il 20 Maggio 2009 da cuccuruccuz
 

Le attività bancarie sono state concepite nell’ingiustizia e nate nel peccato … i banchieri possiedono la terra . Toglietegliela da sotto i piedi ma lasciate loro il potere di creare denaro e con un guizzo di inchiostro creeranno abbastanza denaro per ricomprarsela … togliete loro questo grande potere e tutte le enormi fortune svaniranno, e allora questo sarà un mondo migliore e più felice in cui vivere … ma se volete rimanere schiavi dei banchieri e pagare il costo della vostra schiavitù, continuate a permettere loro di creare denaro e di controllare il credito.

LA SOVRANITA MONETARIA E' DEL POPOLO ITALIANO.
DENUNCIAMO TUTTI I POLITICI CHE HANNO DERUBATO IL POPOLO ITALIANO DI UN SUO DIRITTO E LO HANNO CONSEGNATO A POCHI PRIVATI!!!!

 
 
 

SIGNORAGGIO

Post n°78 pubblicato il 17 Maggio 2009 da cuccuruccuz
 

Pochi lo sanno ma il sistema con cui viene creato il denaro (signoraggio) e il mercato del credito a livello mondiale può essere legittimamente definito il gioco di prestigio più remunerativo che sia mai stato concepito nella storia. Le banche centrali infatti sono in realtà società private detenute dal cartello di speculatori più potente e vorace del mondo, sono tutte società per azioni completamente in mano a poche esclusive famiglie.

Si tratta del segreto meglio nascosto alle masse attraverso il controllo dell’informazione politica, mediatica e universitaria.

E ad eccezione delle monete metalliche, tutto il resto del denaro e del credito viene ora creato dalle banche . Pertanto, la moneta viene prestata al popolo e al governo da speculatori privati. La sovranità monetaria appartiene allo stato e al popolo per costituzione , Eppure nel corso del tempo le nostre corrotte classi politiche hanno trasferito impunemente la sovranità monetaria dal popolo ad una cricca di spregiudicati banchieri privati.

Le radici del malessere economico vanno infatti cercate nel sistema di gestione dell’attuale sistema monetario e nell’occulto meccanismo di produzione del credito.

Il denaro che tutti abbiamo in tasca insomma è solo carta straccia fatta stampare da uomini d’affari privati (i veri signori del mondo) senza alcuna reale copertura di beni a garanzia di essi esattamente come fossero le banconote utilizzate dal famoso gioco da tavolo “Monopoli”. E il fatto che ad esse sia stato conferito corso legale per legge dai nostri rappresentanti politici non significa affatto che sia stata rispettata la sovranità popolare sulla moneta.

Costoro infatti hanno tradito la Costituzione ed ingannato il popolo tenendolo all’oscuro della truffa perpetrata a suo danno.

Quando una banca concede un prestito, essa aggiunge semplicemente al conto di deposito del mutuatario presso la banca l’ammontare del prestito. Il denaro non è preso dal deposito di nessun altro, non è stato versato in precedenza alla banca da nessuno. Si tratta di nuovo denaro, creato dalla banca!!!

Graham Towers , governatore della banca centrale canadese dal 1935 al 1955, ammise: “Le banche creano denaro. Servono a questo … il processo produttivo per creare denaro consiste nell’inserire una voce in un registro. Tutto qui … ogni volta che una Banca concede un prestito … viene creato nuovo credito bancario, denaro nuovo di zecca.

 

Le banche private detengono ormai il potere sovrano di produrre materialmente il denaro dal nulla (signoraggio primario), di fissare il tasso di sconto e di decidere unilateralmente la politica monetaria delle nazioni compreso il potere, ancora più vasto di creare denaro creditizio (credito elettronico) attraverso il signoraggio secondario.

Ma ciononostante, le masse non possono reagire in quanto sono tenute sotto controllo con la più completa disinformazione dai palazzi di potere e dalle loro complici istituzioni. E poiché come tristemente noto l’esclusiva fonte d’informazione della stragrande maggioranza della popolazione è la televisione, le nazioni non si accorgono minimamente di ciò che accade realmente continuando a vivere prigionieri del più grande reality della storia, il mondo dell’informazione ufficiale

Tra gli Onorevoli più coraggiosi troviamo anche l’europarlamentare Giulietto Chiesa il quale durante una conferenza ed una successiva intervista ha affermato quanto segue: “..Dopo l’accordo mondiale del commercio siglato nel 1995 che ha conferito a enti come le multinazionali, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale un potere reale sovranazionale, che ruolo e che spazio possono avere i governi nel riuscire a definire una politica che vada nella direzione dei diritti umani? … “Il signoraggio esiste ed è una questione molto chiara che consiste nel fatto che le banche centrali non sono di proprietà pubblica mentre tutta la gente è convinta che lo siano solo in quanto stampano il denaro. Le banche producono la moneta e la prestano agli stati che si indebitano nei confronti dei banchieri privati per ottenerla. Credo che il Signoraggio bancario sia all’origine del disastro economico mondiale in cui stiamo precipitando…non credo si possa realizzare alcun programma di risanamento senza affrontare il problema del Signoraggio bancario”.

 

 

 ALTRO CHE  BANCA D'ITALIA

I Soci azionisti della Banca d’Italia

Gruppo Intesa (27,2%),

BNL (2,83%)

Gruppo San Paolo (17,23%)

Monte dei Paschi di Siena (2,50%)

Gruppo Capitalia (11,15%)

Gruppo La Fondiaria (2%)

Gruppo Unicredito (10,97%)

Gruppo Premafin (2%)

Assicurazioni Generali (6,33%)

Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%)

INPS (5%)

RAS (1,33%)

Banca Carige (3,96%)

Altri azionisti privati (5,65%)

SONO LORO CHE STAMPANO A PREZZO IRRISORIO LA MONETA CHE PRESTANO ALLO STATO E A NOI SONO LORO CHE COMANDANO IL MONDO!!!!!

…la banca crea abitualmente “dal nulla” il denaro per i propri prestiti .

Se la giustizia non fosse al loro servizio NON POTREBBERO FARE QUESTO GIOCHETTO.

E’ LA  PIU’ GRANDE TRUFFA ESISTENTE!!!

E’ LA  PIU’ GRANDE TRUFFA ESISTENTE!!!

LA  BANCA  D’ITALIA NON E’ PUBBLICA E’ PRIVATA.

TRA I SUOI COMPITI C’E’ QUELLO DI CONTROLLARE LE BANCHE PRIVATE!!!!!

E’ FALSO AVVIENE IL CONTRARIO!!!!!!!

E NOI NON SAPPIAMO NULLA!

 
 
 

ITALIA RAZZISTA!!!!

Post n°77 pubblicato il 15 Maggio 2009 da cuccuruccuz
 

Parlamento fascista, dovreste essere discriminati e respinti voi per quanto fate schifo e siete brutti!!!!


SONO UOMINI DONNE BAMBINI CHE FUGGONO DALLA MISERIA DALLA FAME SPERANDO DI ARRIVARE IN UN MONDO MIGLIORE DEL LORO!!!!

MA SI SBAGLIANO...FORSE E' MEGLIO LA FAME LA GUERRA CHE ACCETTARE DI ESSERE GOVERNATI DALLA FECCIA DELLA SOCIETA'



Chi può versare
Sangue nero
Sangue giallo
Sangue bianco
Mezzo sangue?
Il sangue non è indio,
polinesiano o inglese.
Nessuno ha mai visto
Sangue ebreo
Sangue cristiano
Sangue mussulmano
Sangue buddista
Il sangue non è ricco, povero o benestante.
Il sangue è rosso
Disumano è chi lo versa
Non chi lo porta.

Ndjock Ngana - Poeta camerunense

OPPONIAMOCI IN TUTTI I MODI NOI NON SIAMO RAZZISTI!!!!

 
 
 

LA BANCA DEL PAPA

Post n°76 pubblicato il 11 Maggio 2009 da cuccuruccuz
 

 
 
 

da "ANARCHIA E VIOLENZA" di E.MALATESTA

Post n°75 pubblicato il 10 Maggio 2009 da cuccuruccuz
 

"Anarchia vuol dire non-violenza, non-dominio dell’uomo sull’uomo, non imposizione per forza della volontà di uno o di più su quella di altri.
È solo mediante l’armonizzazione degli interessi, mediante la cooperazione volontaria, con l’amore, il rispetto, la reciproca tolleranza, è solo con la persuasione, l’esempio, il contagio e il vantaggio mutuo della benevolenza che
può e deve trionfare l’anarchia, cioè una società di fratelli liberamente solidali, che assicuri a tutti la massima libertà, il massimo sviluppo, il massimo benessere possibili.

Vi sono certamente altri uomini, altri partiti, altre scuole tanto sinceramente devoti al bene generale quanto possono esserlo i migliori tra noi. Ma ciò che distingue gli anarchici da tutti gli altri è appunto l’orrore della violenza, il desiderio e il proposito di eliminare la violenza, cioè la forza materiale, dalle competenze tra gli uomini.
Si potrebbe dire perciò che l’idea specifica che distingue gli anarchici è l’abolizione del gendarme, l’esclusione dai fattori sociali della regola imposta mediante la forza, brutale, legale o illegale che sia.
Ma allora, si potrà domandare, perché nella lotta attuale, contro le istituzioni politico-sociali, che giudicano oppressive, gli anarchici hanno predicato e praticato, e predicano e praticano, quando possono, l’uso dei mezzi violenti che pur sono in evidente contraddizione coi fini loro? E questo al punto che, in certi momenti, molti avversari in buona fede han creduto, e tutti quelli in mala fede, han finto di credere, che il carattere specifico dell’anarchismo fosse proprio la violenza?
La domanda può sembrare imbarazzante, ma vi si può rispondere in poche parole. Gli è che perché due vivano in pace bisogna che tutti e due vogliano la pace; ché se uno dei due si ostina a volere colla forza obbligare l’altro a lavorare per lui e a servirlo, l’altro se vuol conservare dignità di uomo e non essere ridotto alla più abbietta schiavitù, malgrado tutto il suo amore per la pace e il
buon accordo, sarà ben obbligato a resistere alla forza con mezzi adeguati.
L’origine prima dei mali che han travagliato e travagliano l’umanità, a parte s’intende quelli che dipendono dalle forze avverse della natura, è il fatto che gli uomini non han compreso che l’accordo e la cooperazione fraterna sarebbe stato il mezzo migliore per assicurare a tutti il massimo bene possibile, e i più forti e i più furbi han voluto sottomettere e sfruttare gli altri, e quando sono riusciti, a conquistare una posizione vantaggiosa han voluto assicurarsene e perpetuarne il possesso creando in loro difesa ogni specie di organi permanenti di coercizione.
Da ciò è venuto che tutta la storia è piena di lotte cruenti: prepotenze, ingiustizie, oppressioni feroci da una parte, ribellioni dall’altra.
Non v’è da fare distinzioni di partiti: chiunque ha voluto emanciparsi, o tentare di emanciparsi, ha dovuto opporre la forza alla forza, le armi alle armi.
Però ciascuno, mentre ha trovato necessario e giusto adoperare la forza per difendere la propria libertà, i propri interessi, la propria classe, il proprio paese,ha poi, in nome di una morale sua speciale, condannata la violenza quando
questa si rivolgeva contro di lui per la libertà, per gli interessi, per la classe, per il paese degli altri.
Così quegli stessi che, per esempio qui in Italia, glorificano a giusta ragione le guerre per l’indipendenza ed erigono marmi e bronzi in onore di Agesilao Milano, di Felice Orsini, di Guglielmo Oberdan e quelli che hanno sciolto inni
appassionati a Sofia Perovskaja e altri martiri di paesi lontani, han poi trattati da delinquenti gli anarchici quando questi sono sorti a reclamare la libertà integrale
e la giustizia uguale per tutti gli esseri umani e hanno francamente dichiarato che, oggi come ieri, fino a quando l’oppressione e il privilegio saran difesi dalla forza bruta delle baionette, l’insurrezione popolare, la rivolta dell’individuo e della massa, resta il mezzo necessario per conseguire l’emancipazione...
...Eppure la violenza anarchica è la sola che sia giustificabile, la sola che non sia criminale.Parlo naturalmente della violenza che ha davvero i caratteri anarchici, e non di questo o quel fatto di violenza cieca e irragionevole che è stato attribuito agli anarchici, o che magari è stato commesso da veri anarchici spinti al furore da infami persecuzioni, o accecati, per eccesso di sensibilità non temperato dalla ragione, dallo spettacolo delle ingiustizie sociali, dal dolore per il dolore altrui.
La vera violenza anarchica è quella che cessa dove cessa la necessità della difesa e della liberazione. Essa è temperata dalla coscienza che gli individui presi isolatamente sono poco o punto responsabili della posizione che ha fatto loro l’eredità e l’ambiente; essa non è ispirata dall’odio ma dall’amore; ed è santa perché mira alla liberazione di tutti e non alla sostituzione del proprio dominio a quello degli altri...
...Gli anarchici non hanno ipocrisia. La forza bisogna respingerla colla forza: oggi contro le oppressioni di oggi; domani contro le oppressioni che potrebbero tentare di sostituirsi a quelle di oggi.
Noi vogliamo la libertà per tutti, per noi e per i nostri amici come per i nostri avversari e nemici. Libertà di pensare e di propagare il proprio pensiero, libertà di lavorare e di organizzare la propria vita nel modo che piace; non libertà di sopprimere la libertà e di sfruttare il lavoro degli altri...

 
 
 

TRATTATO DI LISBONA

Post n°74 pubblicato il 07 Maggio 2009 da cuccuruccuz
 

...
Articolo 2 - Diritto alla vita
1. Il diritto alla vita di ogni persona è protetto dalla legge. Nessuno può essere intenzionalmente privato della vita, salvo che in esecuzione di una sentenza capitale pronunciata da un tribunale, nel caso in cui il delitto è punito dalla legge con tale pena.
2. La morte non si considera inflitta in violazione di questo articolo quando risulta da un ricorso alla forza resosi assolutamente necessario:
1. per assicurare la difesa di ogni persona dalla violenza illegale;
2. per eseguire un arresto regolare o per impedire l'evasione di una persona regolarmente detenuta;
3. per reprimere, in modo conforme alla legge, una sommossa o una insurrezione.


E’ da notare che non esiste una definizione di sommossa o insurrezione!!!
Quindi le forze di polizia hanno la massima opinabilità in questo frangente! La sommossa sono i valsusini che non vogliono respirare amianto e uranio? Sono i vicentini che non vogliono 90 testate nucleari pronte a distruggere l’Iran in casa propria? Sono i cittadini di Chiaiano che non vogliono gli sversamenti abusivi di rifiuti tossici o radioattivi? Sono i Ferraresi che non desiderano un triplo cancronizzatore? Sono i Tarantini che non vogliono il cancro causato dall’ILVA? O chi di noi domani quando vedrà calpestato selvaggiamente un proprio diritto fondamentale


Inoltre aggiunge nel sesto protocollo aggiuntivo:

Articolo 1 - Abolizione della pena di morte
La pena di morte è abolita. Nessuno può essere condannato a tale pena né giustiziato.

Articolo 2 - Pena di morte in tempo di guerra
Uno Stato può prevedere nella sua legislazione la pena di morte per atti commessi in tempo di guerra o in caso di pericolo imminente di guerra; tale pena sarà applicata solo nei casi previsti da questa legislazione e conformemente alle sue disposizioni. Lo Stato comunicherà al Segretario Generale del Consiglio d'Europa le disposizioni rilevanti della legislazione in questione.


E’ da notare che l’occidente può essere considerato in pericolo imminente di guerra SEMPRE!!!!

 
 
 

DEMOCRAZIA O DITTATURA?

Post n°73 pubblicato il 05 Maggio 2009 da cuccuruccuz
 

Si sbaglia a localizzare a livello locale o nazionale qualsiasi argomento, politico, economico e sociale.


Oggi possiamo tranquillamente parlare di “Nuovo Ordine Mondiale”.

Oggi il Sistema oligarchico che anela al controllo della vita di milioni di persone ha fatto e sta facendo passi da gigante per raggiungere questo obiettivo. L’ultimo in ordine cronologico è il “Trattato di Lisbona”.

Pochi ne avranno sentito parlare, ma è già stato votato dai governanti europei, tra cui anche l’Italia.
Oggi non è possibile il voto popolare su un Trattato. Chissà come mai?!

Il primo paese ad aver ratificato il nuovo trattato è stata l’Ungheria, seguita a ruota da Slovenia, Malta, Romania, Bulgaria, Polonia, Slovacchia, Portogallo, Danimarca, Austria, Lettonia e Lituania.
L’Impero Britannico che in sede di negoziato ha ottenuto diverse e importanti esenzioni (opting out) deve ancora ratificarlo. Con opting-out s’intende la clausola di esenzione: in pratica è la deroga che - onde impedire un bloccaggio generale - è concessa agli Stati membri che non desiderano associarsi agli altri Stati. Inghilterra e Danimarca non hanno infatti aderito alla terza fase dell’unione economica e monetaria (UEM): questi due paesi intelligentemente incamerano il Signoraggio sulla loro moneta (rispettivamente sterlina e corona danese), ma anche sull’euro, visto che partecipano come soci/proprietari della BCE, Banca Centrale europea di Francoforte (quote di “proprietà”: Inghilterra 15,98% e Danimarca 1,72%). Non a caso l’Inghilterra è da secoli il Centro del Potere planetario!

Ma cos’è questo Trattato e perché c’interessa?


-         Aumenteranno i poteri straordinari della Commissione dell’Unione Europea in quasi tutti gli aspetti della vita dei cittadini (politica economica e difesa), privando il nostro Paese della propria sovranità e vanificando in questo senso la Costituzione italiana, a partire dall’Articolo 1 che recita “la sovranità appartiene al popolo”.   

-         La politica di difesa del Trattato prevede, oltre alle missioni di pace, anche missioni offensive, che violano l’Art. 11 della Costituzione. Attraverso il potenziamento delle forze militari messe a disposizione dell'Unione Europea, è in atto un tentativo di fare dell'Europa un braccio della NATO.

-         In politica economica si parla di una vera e propria “dittatura dell’Unione e della Banca Centrale Europea”. Grazie al Trattato di Lisbona, infatti, i burocrati dell’Unione Europea avranno pieno titolo a bocciare qualunque misura decisa dal nostro governo, e dagli altri governi europei, per difendere la propria economia, l’occupazione, i redditi, l’industria e l’agricoltura, ed intervenire sui prezzi.

Sembra follia ma purtroppo non lo è, occorre opporsi allla ratifica del trattato, perché esso codificherebbe un sistema di "governo di un organo" o "organocrazia".
Il trattato viola almeno due articoli della Costituzione italiana, l'Art. 1 e 11.
Riguardo a quest'ultimo, le condizioni di parità sono violate dal fatto che paesi come la Gran Bretagna e la Danimarca , membri del trattato, sono esonerati dalla partecipazione all'Euro. Così essi possono, ad esempio, fissare il tasso d'interesse in modo vantaggioso per loro ma svantaggioso per gli altri firmatari del trattato.

Un costituzionalista tedesco, il prof. Schachtschneider, ha sviluppato una lezione dal titoloLa legittimazione della pena di morte e dell'omicidio” in cui sostiene che il Trattato di Lisbona nel suo continuo sostenere una cosa e rimandare ad altra contraria attraverso il richiamo alle “Spiegazioni della Carta dei Diritti Fondamentali” legittima la pena di morte e l’omicidio “per reprimere, in modo conforme alla legge, una sommossa o un'insurrezione” e “per atti commessi in tempo di guerra o in caso di pericolo imminente di guerra” (ben 14 Stati dell’Unione europea sono impegnati nella guerra in Iraq).
“In caso di pericolo imminente di guerra”? Ma noi, grazie alla politica guerrafondaia di Bush & Company siamo dall’11 settembre 2001 quotidianamente in “guerra” contro il terrorismo! Come la mettiamo?

Sarebbe poi di interesse nazionale conoscere – soprattutto nell’ottica della nuova legge sulla sicurezza votata dal governo Berlusconi - cosa s’intende per “sommossa” e “insurrezione”.
Forse il movimento No-Tav può essere considerato una sommossa? O tutti coloro che si battono perché non vengano costruite centrali atomiche o cancro-valorizzatori (leggi inceneritori)?
Chi lo sa, fatto sta che con la nuova legge sulla sicurezza, questi siti saranno di “interesse nazionale” per cui potranno essere difesi dall’esercito, e gli organizzatori di manifestazioni (pacifiche) di protesta, potrebbero finire in galera! Alla faccia della libertà.

Ma d’altronde la grande maestra America insegna.

Il 17 ottobre 2006 Bush junior ha firmato il “Military Commissions Act” (MCA) che introduce l’istituzione di tribunali militari con potere di giudicare sia chi è cittadino USA sia chi non lo è. In un colpo solo, ha fatto sparire il più antico fra i diritti della società anglofona: quello di opporsi al potere governativo di arrestare chiunque e detenere arbitrariamente le persone.


All’appello manca la Legge Marziale e poi siamo al completo…

Il Trattato di Lisbona in quest’ottica è l’ennesimo passo in avanti verso la creazione del cosiddetto Nuovo Ordine Internazionale, cioè “maggiori poteri di controllo di pochi su molti”.
La sua ratifica permetterà ai banchieri di Bruxelles di potenziare il loro potere su noi sudditi europei e di conseguenza limitare di molto le nostre libertà individuali.
La sovranità dei popoli sta per essere consegnata totalmente nelle mani di qualche oscuro e potente banchiere...

Facciamo in tempo a protestare prima che venga ratificato altrimenti anche urlare un qualsiasi dissenso sarebbe un grave atto di insurrezione…

E’ questa la  democrazia?????

Questo è il fascismo più subdolo che possa esistere, questa è la realtà…allora bisogna rispolverare una volta per tutte l’antifascismo militante!!!

 
 
 

NOI SIAMO LA NUOVA VOCE INDIANA

Post n°72 pubblicato il 03 Maggio 2009 da cuccuruccuz

Io sono la Voce Indiana.
Voglio che mi sentano in tutti i nostri territori.
Da duecento anni sono prigioniero di guerra
nella mia terra.

Sono prigioniero dell’odio e dell’avidità,
della menzogna e del pregiudizio,
dell’indifferenza e dell’ignoranza,
dell’ingiustizia
degli uomini che schiacciarono

con la forza del loro numero me e il mio Popolo,
da quando scesero sulle mie spiagge
e invasero la mia terra nativa.

Imposero a me
la loro società, la loro religione, le loro leggi,
ed è per questo che la mia gente
ora è ridotta a meno di quanto era,
quando con false promesse vennero
per la prima volta sulle nostre spiagge.

Io sono la Voce Indiana collettiva
e grido forte dalle milioni di tombe
di spiriti senza pace
e milioni sono le grida che si alzano
e chiedono:
Dov’è il mio futuro?
A chi appartiene?

Appartiene al mio Popolo?
Ci sarà felicità sulla terra
Che per diritto è mia?

 
 
 

RISOLVETE QUESTA EQUAZIONE

Post n°71 pubblicato il 27 Aprile 2009 da cuccuruccuz

 

PCI=PDS=DS=PD=???

 

Grande momento di dibattito per il nuovo (l’ennesimo) futuro della cosiddetta sinistra italiana. 

Vi proponiamo questa EQUAZIONE da risolvere:

PCI=PDS=DS=PD=???

IL QUESITO HA DUE POSSIBILI SOLUZIONI E CASO STRANO PORTANO ENTRAMBE AD UN UNICA MATRICE. 

La politica italiana sta attraversando una crisi di identità che forse sopravanza la crisi della cosiddetta prima repubblica. Come si sa alla crisi dei primi anni ‘90 (Tangentopoli, dove si rivelarono TUTTI LADRI E CORROTTI) ha fatto seguito la caduta delle formazioni politiche tradizionali ed in particolare di quei partiti che avevano scritto la storia della Repubblica Italiana, sorta dalle ceneri della dittatura fascista. Quello che sembrava uscirne meglio era l’ex PCI trasformatosi in PDS. Uscirono persino con l’ambizione di esser legittimati a governare il Paese.

La proposta del centro sinistra è vistosamente fallita. Si sono allontanati dal POPOLO. Sono entrati in crisi per l’incapacità di presentare una proposta politica credibile, ammesso che possa formularsi una proposta politica comune a Bertinotti e Dini o Di Pietro e Prodi, per non parlare dei soliti Mastella e Diliberto, ecc.  

 

La trasformazione dell'identità politica della sinistra tradizionale italiana. 

Ora in Italia, culla un tempo del diritto, la libertà, la legalità e la democrazia sono state cancellate da un patto scellerato che gli eredi del PCI-PDS-DS-PD hanno stretto con l’associazione criminale massonica P2 al fine di soggiogare l’ordine giudiziario al potere politico criminale che ha messo le mani sulle Istituzioni della Repubblica Italiana. La legittimazione politica inammissibile della tessera P2 1816, Silvio Berlusconi, ne è la prova più lampante.

SOLUZIONI:

a)PCI=PDS=DS=PD=DC

b)PCI=PDS=DS=PD=PDL

LA MATRICE?

PCI=PDS=DS=PD=P2

 
 
 

ORA E SEMPRE RESISTENZA

Post n°70 pubblicato il 25 Aprile 2009 da cuccuruccuz
 

25 APRILE 1945

SANGUE E LACRIME VERSATE INVANO 

 

 

 

C'è gente che oggi festeggia, c'è qualcuno che addirittura che si SCAMBIA gli auguri,

c'è chi afferma che il 25 APRILE è di tutti!!!

Nel 1945 di questo giorno, il popolo festeggiava, ed aveva ragione a farlo allora. Si era liberato dal giogo NAZIFASCISTA, che aveva portato il nostro paese in una situazione drammatica. Operai, studenti,giovani, il popolo insomma aveva visto coronare il proprio sogno di libertà e giustizia in questo giorno, l'Italia intera poteva finalmente respirare!!!! Era sì un momento per abbracciarsi, per gioire in piazza con tutti!!!!

Era sì anche un momento per farsi gli auguri!!!!!

Ma in quei giorni successe un qualcosa che cambiò la nostra storia fino ai giorni nostri!!!

 LIBERATI DAI NAZIFASCISTI PER ESSERE

SCHIAVI DELL'IMPERIALISMO AMERICANO 

Si, in quei giorni, l'aiuto "disinteressato e fraterno" degli USA, determinò un assoggettamento, politico economico nei confronti del suo capitalismo che iniziò la sua marcia imperialista nel Mondo!!!!

Non voglio dire che il sacrificio dei tanti uomini e delle tante donne non sia servito a nulla, la loro fede era sincera, ma l'intervento politico della chiesa,del capitalismo e delle banche Italiane(pronti a rinnegare il loro ruolo attivo nel precedente ventennio asservendo/si e vederli riciclarsi come "democratici"), svendettero L'Italia agli USA per 30 denari, dimenticando il sangue versato dai nostri partigiani e rendendo effimera le lacrime di gioia versate nel nostro paese.

Ma oggi cosa abbiamo da festeggiare?

Al Potere ci sono le stesse persone scacciate nel '45, solo con nome diverso. 

Ci sono le stesse BANCHE, il potere economico ha solo cambiato in alcuni casi il padrone, la chiesa ha sempre il suo ruolo oscuro/attivo, il dissenso è soffocato dalla manipolazione mediatica, la classe operaia è tenuta a freno da un sindacato guardiano della coscienza di classe, il POPOLO versa sempre in uno stato di disagio ed indigenza, abbiamo di nuovo le ronde, è rifiorito l'antisemitismo verso i poveri extracomunitari,(perchè i grossi trafficanti o capitalisti, anche se sono ROM, MAROCHINI,SLAVI, ALBANESI, ec.etc. SONO SEMPRE BEN ACCETTATI)

COSA ABBIAMO DA FESTEGGIARE ???

DOVREMMO FORSE FESTEGGIARE LA NOSTRA

INCAPACITA' DI FARE QUELLO CHE I GIOVANI, GLI UOMINI, LE DONNE ED IN ALCUNI CASI I BAMBINI DI ALLORA HANNO FATTO!!!

FESTEGGIARE SOLO SE CAPISSIMO CHE E': 

 

 E' giunta l'ora di resistere;

è giunta l'ora di essere uomini:

di morire da uomini per vivere da uomini.

(Piero Calamandrei)

 

 OGGI NON C'E' PROPRIO NULLA DA FESTEGGIARE SE NON ONORARE IL RICORDO ED IL SACRIFICIO DI CHI IN QUEGLI ANNI SI E' IMMOLATO CREDENDO DI DARE UN MONDO MIGLIORE ALLE FUTURE GENERAZIONI!!!

ONORE AI PARTIGIANI CADUTI NELLA RESISTENZA!!!!!

POSSIAMO ONORARLI IN UN SOLO MODO, TORNANDO AD ESSERE COME LORO!!!

ATTUANDO UNA NUOVA RESISTENZA ED UNA NUOVA LIBERAZIONE, TORNANDO A LOTTARE, E' QUELLO IL NOSTRO POSTO.

 ...SE VORRAI TORNARE
AI NOSTRI POSTI CI TROVERAI
MORTI E VIVI CON LO STESSO IMPEGNO.
POPOLO SERRATO INTORNO AL MONUMENTO
CHE SI CHIAMA:
ORA E SEMPRE RESISTENZA!!!

 
 
 

SONO COSE CHE SUCCEDONO...

Post n°69 pubblicato il 21 Aprile 2009 da cuccuruccuz
 

Halloween 2008

A Secondigliano, cinque ragazzi vengono gambizzati durante l'irruzione in una sala giochi, dove si beve, si gioca e si spaccia, ragazzini o no, boss locali e loro familiari. Hanno tra i dodici e i sedici anni e il commando dei loro aggressori è di ragazzi loro coetanei. L'aggressione è da manuale:irruzione, caschi e sparatoria.
Il quartiere segue il copione e non parla.
"Mi faccio gli affari miei".La frase chiave, la password del "vivi,(se puoi), e lascia vivere", è stata pronunciata.Contenti i boss, ma contenti anche i telespettatori, che possono riprendere a cenare in attesa delle notizie sulla borsa o sul cambio dell'allenatore.

Loro, i protagonisti sono discretamente soddisfatti della notorietà, che declinano come star o che ostentano con la soddisfazione di un esame di ammissione superato, ben più importante per loro di quello della scuola che non hanno frequentato o poco e male frequentato in locali "messi a disposizione" dal SISTEMA.

"Sono cose che succedono se si sta 'miezz'a via" ha detto qualcuno allle tv e agli inquirenti...

E' un giorno storico, il giorno in cui OBAMA pronuncia il suo primo discorso da Presidente, un giorno di speranza per alcuni , non certo per me o per i ragazzi dei vicoli di Napoli..
Ed è Napoli a fare ancora notizia:in uno scippo una ragazza è caduta ed è in coma, gli scippatori sono un quindicenne recidivo e un diciassettenne già in stato di fermo.Vivono nei quartieri spagnoli, luogo si è detto di degrado e camorra...di nuovo i minori in prima pagina...Intanto è stato ritrovato un grosso quantitativo di tritolo in quei quartieri, presso affiliati della camorra e quindi la camorra non aveva interesse a suscitare scalpore in quella zona...si tira un sospiro di sollievo: la Camorra non centra nulla con questi avvenimenti!!!!!

Il responsabiledei Vigili dichiara: ...tutto può essere spiegato con le normali abitudini alla rissa tra adolescenti..."

TUTTO NORMALE...SONO COSE CHE SUCCEDONO!!!!

Anche il SISTEMA, soprattutto il SISTEMA si fa i fatti suoi...che pena!!!!

Quante cose succedono!!!Forse più che la causa il SISTEMA ne è anche l'effetto.

Sono scomparsi i rifiuti da Napoli, ma le fosse che coprono le storiche discariche abusive interrate, celate non vedono crescere neanche i fiori selvatici, sono stati occultati, ma non scomparsi i rifiuti da Napoli...ma Napoli ha bisogno di tanta pulizia , ma tanta...ma "Sono cose che succedono..." possiamo tornare ai nostri reality, possiamo continuare la nostra cena...

Forse ci vorrebbe una educazione diversa che insegni valori diversi e nuovi, ci vorrebbe un investimento maggiore e diverso nell'istruzione...invece no, si semplifica con leggi orribili l'istruzione pubblica, con l'illusione di "coprire" una delle tante discariche abusive che ha Napoli, il degrado e l'abbandono dei minori, anche loro trattati come una discarica con un colpo di vanga, interrata, nascosta, per sentire poi il vanto dei nanerottoli di mente che ci governano!!!!

La realtà è che ci siamo assuefatti a tutto questo alle notizie che arrivano dal Congo dei bambini soldati, costretti a mutilare e d inseguire per non essere inseguiti e mutilati loro stessi!!!

La cosa che dà più dolore , che continuando ad assuefarci, continuando a dire"SONO COSE CHE SUCCEDONO", avremo il futuro della nostra società, i bambini gli adolescenti di oggi, che peggioreranno l'attuale FECCIA DELLA SOCIETA': I NOSTRI POLITICI!!!

Che pena, che tristezza, ma la responsabilità non è solo del SISTEMA, SONO LORO I VERI RESPONSABILI E' VERO, MA LA COLPA E' ANCHE DELLA NOSTRA ASSUEFAZIONE, del nostro continuare la cena...

In molti casi mi ripeto come nel POST precedente :sarebbe bastata una CAREZZA...

Sarebbe bastato il gesto di colui che tende la mano ai minori, a te bambino dei Bassi di Napoli, di Bari vecchia, di Catania, perchè tu l'afferri,la stringa, perchè tu senta in quella mano tutto l'amore di cui hai bisogno...perchè possa carezzarti e spronarti ad affrontare la tua vita con fiducia e forza... e farti capire che una mano che si alza verso te non lo fa solo per punirti o picchiarti, ma forse qualcuna di quelle mani sarà pronta a darti quella carezza che non hai mai ricevuto...

 
 
 

IL BAMBINO CON LA PISTOLA

Post n°68 pubblicato il 17 Aprile 2009 da cuccuruccuz
 

Inizia con questo una serie di post dedicato ai minori e la giustizia, per il semplice fatto che i minori sono il futuro della società.

Lo chiamiamo IVAN.

A poco più di dieci anni fu trovato in giro per le strade della città vecchia di Bari con una pistola di grosso calibro da consegnare a qualcuno. Si tentò di recuperarlo collocandolo in una comunità in Toscana da dove è fuggito non resistendo al richiamo della foresta, ovvero del contesto malavitoso nel quale era cresciuto. Ha ripreso a delinquere e, come prevedibile, ora che è maggiorenne, si legge di lui nelle cronache cittadine per il suo coinvolgimento in gravi fatti delittuosi.

La vicenda, comune a tanti ragazzi, pone problematiche sociali, psicologiche, giuridiche, politiche. L'aspetto che sembra non valutato (ed è strano in un mondo dominato dal business) è quello del danno economico che la devianza minorile e la successiva criminalità adulta arrecano alla comunità.

Quanto ci costa Ivan?

Partiamo dal momento in cui è stato trovato con la pistola e facciamo dei conti: intervento della polizia, lavoro della magistratura e dei servizi sociali, spese per il trasferimento e per la permanenza nella comunità. E poi, quando è rientrato a Bari, costi della degenza in ospedale (per il suo ferimento in uno scontro tra bande) e, ancora, costi giudiziari per altri processi, costi della carcerazione. Senza dire delle vittime dei reati da lui compiuti, dei danni a queste vittime. Senza calcolare il contagio deviante diffuso nell'ambiente circostante e la conseguente moltiplicazione di "casi Ivan".

E la storia dell'ex bambino con la pistola è soltanto all'inizio, con la facile previsione che la sua carriera sarà lunga e quindi molto "costosa". Un costo pesante, pagato per una vita criminale che è destinata a restare tale perchè nulla fa pensare ad una "conversione" di Ivan alla legalità.

I primi dieci anni di vita di Ivan, il momento in cui si è svelata la sua inclinazione a delinquere, sono stati sufficienti a segnarlo per sempre. Ed è proprio in quei suoi primi anni bisognava tentare di intervenire. Certo non si poteva sottrarlo alla famiglia (anche se sulle famiglie malavitose si potrebbe effettuare un controllo di routine da parte dei servizi sociali), ma si poteva inserire in un asilo nido e poi in una scuola materna di qualità. Si poteva consentirgli di muoversi in parchi per giocare all'aperto, in strutture sportive, in ambienti ricreativi e culturali nel suo stesso quartire adattati a misura di bambino. E poi scuole studiate apposta per operare in realtà difficili, con programmi speciali ed insegnanti specializzati.

MA TUTTO QUESTO A BARI E NEL SUD E' INCONCEPIBILE!!!!!!!

Tutti questi bellissimi progetti potrebbero essere obiettati dai costi  consistenti per realizzarli, che se attuati potrebbero sanare il degrado ambientale in cui tanti bambini come IVAN vivono, in tanti luoghi sopratutto dell'Italia meridionale. C'è bisogno di molti soldi, è vero, ma facendo bene i conti, si scopre che l'investimento è economicamente redditizio. Come mai non ci si pensa?

SONO troppo interessati alle speculazioni, al clientelarismo, a costruire i BUBBONI come punta PEROTTI. Da qui la constatazione che oltre , i politici , a perseguire interessi personali e di cordata, sono anche e sopratutto degli INCAPACI.

Un ultima considerazione di carattere morale...forse in molti casi simili ad IVAN...sarebba bastata...UNA CAREZZA...

(LA STORIA DI IVAN è reale e l'argomento è stato da me elaborato attingendo notizie dalla rivista MINORI E GIUSTIZIA) 

 
 
 

Parola di guerrigliero

Post n°67 pubblicato il 15 Aprile 2009 da cuccuruccuz
 

Prima di partire dall'Avana verso la Bolivia (frontiera con il Perù ) per organizzare la guerriglia, Javier Heraud scrisse questa lettera che lasciò nelle mani della moglie di un giovane compagno a Cuba.  Accordarono che  se non gli fosse successo nulla, lei doveva conservarla; se lo ammazzavano, lei avrebbe portato a Lima la lettera  alla madre.

Novembre '62 L'Avana, Cuba


                                              
Cara mamma,
                      non so quando potrai leggere questa lettera. Se la leggi vuol dire che qualcosa è successo nella Sierra e che ormai non potrò salutarti e abbracciarti come sempre. Se sapessi quanto ti amo! Se Sapessi che ora che mi preparo a partire da Cuba per entrare nella mia Patria ed aprire un fronte guerrigliero penso più che mai a te, a mio padre ai miei fratelli tanto amati!

Vado in guerra per l'allegria, per la mia patria, per l'amore che ho, per tutto insomma. Non mi serbare rancore se mi succede qualcosa. Avrei voluto vivere per ringraziarti per quello che hai fatto per me, ma non potrei vivere senza servire il mio popolo e la patria. Questo lo sai bene, e tu mi hai educato onorato e fatto giusto, amante della verità, della giustizia.

Perchè so che la mia patria cambierà, sò  che  anche tu   ti troverai contenta e felice in compagnia di mio padre e dei miei fratelli. E che il mio vuoto si riempirà presto con l'allegria e la speranza della patria.

ti bacia tuo figlio

         Javier



 

Puerto Maldonado, Perù, Il corpo martoriato del giovane poeta crivellato di pallottole dum dum il 15 maggio 1963. Era in una canoa  alla deriva sul fiume Madre de Dios, disarmato.
Il  suo gruppo venne tradito dai dirigenti del partito comunista boliviano , lo stesso che  anni dopo,  tradì  Ernesto Che Guevara,  obbedendo  alla politica sovietica antifochista


 

 

 
 
 

PASQUA-ISRAELE-PALESTINA

Post n°66 pubblicato il 12 Aprile 2009 da cuccuruccuz

Shemà,Israel!
Ascolta,Israele!

Hai fatto una strage di bambini e hai dato la colpa ai loro genitori dicendo che li hanno usati come scudi.Non so pensare a nulla di più infame.
A distanza di una generazione in nome di ciò che hai subito, hai fatto lo stesso ad altri:li hai chiusi ermaticamente in un territorio, e hai iniziato ad ammazzarli con le armi più sofisticate, coi carri armati indistruttibili, elicotteri avveniristici, rischiarando di notte il cielo come se fosse giorno, per colpirli meglio.Ma circa 1000 morti palestinesi e 4 israeliani non sono una vittoria, sono una sconfitta ed una vergogna per te e per l'umanità intera.

Shemà, Israele!
Io non rinnego la storia della tua gente che è passata dalla Shoah.
Però rinnego te, lo stato di Israele, perchè credi di poter far valere il credito della Shoah per liberarti del popolo palestinese e occupare la sua terra.Ma non è così che vanno le cose, non è così la vita-Il popolo di Israele deve vivere di vita propria non della morte altrui.

Shemà,Israele!
Io non rinnego la storia e la Shoah, ma io oggi mi sento Palestinese.Io sto dalla parte del popolo palestinese e della sua resistenza eroica.Io sto con l'eroica resistenza delle donne palestinesi che hanno continuato a fare figli nei campi profughi, nei villaggi tagliati a metà dai muri che hai costruito, nei villaggi a cui hai sradicato gli ulivi, rubato la terra. Sto con le migliaia di palestinesi chiusi nelle tue prigioni per aver fatto resistenza al tuo piano di annessione.

Shemà, Israele!
Non ci sarà Israele senza Palestina, ma potrà esserci Palestina senza Israele, perchè il tuo credito, ormai completamente prosciugato dalla tua folle e suicida politica, non era nei confronti del popolo palestinese che contro di te non aveva alzato un dito, ma era nei confronti del popolo tedesco, italiano, polacco, francese, ungherese e in generale europeo...

Shemà, Israele, ascolta questi nomi: Deir Yassin, Tel al-Zaatar, Sabra, Gaza. Sono alcuni nomi, scritti nella Storia, che verranno fuori ogni qualvolta si vedrà alla voce: Israele.

 

 
 
 

LA SOLITA VERITA' NASCOSTA

Post n°65 pubblicato il 09 Aprile 2009 da cuccuruccuz

E' assurdo sapere chi ha costruito l'ospedale che è crollato come un castello di carta:Impregilo!
Si, sempre lei. La stessa che ha causato l'emergenza rifiuti a Napoli. La stessa che è riuscita a incrementare esponenzialmente le spese per i lavori della TAV con i quali ha causato danni ambientali enormi.
La stessa che lavora sulla Salerno-Reggio Calabria e proprio in questi giorni ha chiesto e ottenuto un prolungamento della consegna dei lavori di altri tre anni, ottenendo ovviamente altri fondi. La stessa che ha vinto l'appalto per la costruzione del Ponte di Messina. La stessa che dovrà costruire sul nostro territorio le centrali nucleari.
La stessa i cui vertici sono stati indagati a tutto spiano.
L'IMPREGILO S.P.A che guarda caso è l'impresa preferita sia di questo governo che di quello precedente.
E' assurdo tutto questo?
No rientra nella logica del capitalismo italiano e mondiale, rientra nella logica del sistema partitista che calpesta tutto e tutti in nome dei propri interessi.
Il mio sogno?
Semplice:
Se il terremoto colpisce sopratutto il popolo, vorrei tanto che il popolo diventasse terremoto e distruggesse il POTERE.
HASTA LA VICTORIA SIEMPRE.
ADERITE  A SIAMOVIVI.

 
 
 

LIBERTA

Post n°64 pubblicato il 08 Aprile 2009 da cuccuruccuz

"La liberazione dell'uomo non significa solo realizzare la giustizia sociale,
non significa solo sconfiggere l'ignoranza, non significa solo sopprimere la disoccupazione... Questo è solo un aspetto della liberazione dell'uomo,
ma fino a che non sarà sconfitto l'egoismo, non avremo ancora compiuto la liberazione dell'uomo; e fino a che non avremo compiuto la liberazione dell'uomo,
non avremo realizzato i nostri sogni rivoluzionari...
La costruzione del socialismo e del comunismo non è solo un problema di distribuzione della ricchezza, ma è anche una questione di educazione e di coscienza...
Dobbiamo costruire le condizioni che conducano al passaggio dal regno della necessità a quello della libertà. E questo non lo può fare il capitalismo, perchè sacrifica al diritto di proprietà gli altri diritti e organizza la vita come una corsa di lupi, identifica la libertà degli affari con la libertà delle persone..."
(Ernesto "Che" Guevara)

 
 
 

IO SE FOSSI DIO

Post n°63 pubblicato il 08 Aprile 2009 da cuccuruccuz

                         

Io se fossi Dio... e io potrei anche esserlo,
sennò non vedo chi!   Io se fossi Dio,
non mi farei fregare dai modi furbetti della gente,
non sarei mica un dilettante, Sarei sempre presente!
Sarei davvero in ogni luogo a spiare o meglio ancora a criticare
appunto cosa fa la gente. Per esempio il piccolo borghese
com'è noioso, non commette mai peccati grossi,
non è mai intensamente peccaminoso.
Del resto, poverino, è troppo misero e meschino
e pur sapendo che Dio è più esatto di una Sveda
lui pensa che l'errore piccolino non lo conti o non lo veda.  
Per questo io se fossi Dio, preferirei il secolo passato,
se fossi Dio rimpiangerei il furore antico,
dove si odiava, e poi si amava, e si ammazzava il nemico!  
Ma io non sono ancora nel regno dei cieli,
sono troppo invischiato nei vostri sfaceli...  
Io se fossi Dio, non sarei così coglione
a credere solo ai palpiti del cuore
o solo agli alambicchi della ragione.  
Io se fossi Dio, sarei sicuramente molto intero
e molto distaccato come dovreste essere Voi!  
Io se fossi Dio, non sarei mica stato a risparmiare,
avrei fatto un uomo migliore. Si vabbè lo ammetto
non mi è venuto tanto bene,
ed è per questo, per predicare il giusto,
che io ogni tanto mando giù qualcuno,
ma poi alla gente piace interpretare
e fa ancora più casino!   Io se fossi Dio,
non avrei fatto gli errori di mio figlio,
e sull'amore e sulla carità
mi sarei spiegato un po' meglio.  
Infatti non è mica normale che un comune mortale
per le cazzate tipo compassione e fame in India,
c'ha tanto amore di riserva che neanche se lo sogna,
che viene da dire: "Ma dopo come fa a essere così carogna?" 
Io se fossi Dio, non sarei ridotto come Voi
e se lo fossi io certo morirei per qualcosa di importante.  
Purtroppo l'occasione di morire simpaticamente
non capita sempre, e anche l'avventuriero più spinto
muore dove gli può capitare e neanche tanto convinto.  
Io se fossi Dio, farei quello che voglio,
non sarei certo permissivo, bastonerei mio figlio,
sarei severo e giusto, stramaledirei gli Inglesi
come mi fu chiesto, e se potessi
anche gli africanisti e l'Asia
e poi gli Americani e i Russi;
bastonerei la militanza come la misticanza
e prenderei a schiaffi i volteriani, i ladri,
gli stupidi e i bigotti: perché Dio è violento!
E gli schiaffi di Dio appiccicano al muro tutti!  
Ma io non sono ancora nel regno dei cieli,
sono troppo invischiato nei vostri sfaceli...  
Finora abbiamo scherzato! Ma va a finire che uno
prima o poi ci piglia gusto e con la scusa di Dio tira fuori
tutto quello che gli sembra giusto.   E a te ragazza
che mi dici che non è vero che il piccolo borghese
è solo un po' coglione, che quel uomo è proprio un delinquente,
un mascalzone, un porco in tutti i sensi, una canaglia
e che ha tentato pure di violentare sua figlia!  
Io come Dio inventato, come Dio fittizio,
prendo coraggio e sparo il mio giudizio e dico:
"Speriamo che a tuo padre
gli sparino nel culo cara figlia!".
Così per i giornali diventa un bravo padre di famiglia.  
Io se fossi Dio, maledirei davvero i giornalisti
e specialmente tutti, che certamente non son brave persone
e dove cogli, cogli sempre bene.
Compagni giornalisti avete troppa sete
e non sapete approfittare delle libertà che avete,
avete ancora la libertà di pensare ma quello non lo fate
e in cambio pretendete la libertà di scrivere,
e di fotografare immagini geniali e interessanti,
di presidenti solidali e di mamme piangenti.
E in questa Italia piena di sgomento
come siete coraggiosi, voi che vi buttate
senza tremare un momento:
cannibali, necrofili, deamicisiani e astuti,
e si direbbe proprio compiaciuti.
Voi vi buttate sul disastro umano col gusto della lacrima in primo piano. Sì vabbè lo ammetto
la scomparsa dei fogli e della stampa sarebbe forse una follia,
ma io se fossi Dio, di fronte a tanta deficienza
non avrei certo la superstizione della democrazia!  
Ma io non sono ancora del regno dei cieli, sono troppo invischiato
nei vostri sfaceli...   Io se fossi Dio,
naturalmente io chiuderei la bocca a tanta gente,
nel regno dei cieli non vorrei ministri e gente di partito tra le "balle", perché la politica è schifosa e fa male alla pelle.
E tutti quelli che fanno questo gioco,
che poi è un gioco di forza, è ributtante e contagioso
come la lebbra e il tifo, e tutti quelli che fanno questo gioco,
c'hanno certe facce che a vederle fanno schifo,
che sian untuosi democristiani o grigi compagni del P.C.
Son nati proprio brutti o perlomeno tutti finiscono così.  
Io se fossi Dio, dall'alto del mio trono
vedrei che la politica è un mestiere come un altro
e vorrei dire, mi pare Platone,
che il politico è sempre meno filosofo e sempre più coglione!:
è un uomo tutto tondo che senza mai guardarci dentro scivola sul mondo, che scivola sulle parole
anche quando non sembra o non lo vuole.   Compagno radicale,
la parola compagno non so chi te l'ha data,
ma in fondo ti sta bene, tanto ormai è squalificata,
compagno radicale, cavalcatore di ogni tigre, uomo furbino
ti muovi proprio bene in questo gran casino
e mentre da una parte si spara un po' a casaccio
e dall'altra si riempiono le galere di gente che non centra un cazzo! Compagno radicale, tu occupati pure di diritti civili
e di idiozia che fa democrazia
e preparaci pure un altro referendum questa volta per sapere
dov'è che i cani devono pisciare!   Compagni socialisti,
ma sì anche voi insinuanti, astuti e tondi,
compagni socialisti, con le vostre spensierate alleanze
di destra, di sinistra, di centro, coi vostri uomini aggiornati,
nuovi di fuori e vecchi di dentro,
compagni socialisti fatevi avanti
che questo è l'anno del garofano rosso e dei soli nascenti,
fatevi avanti col mito del progresso
e con la vostra schifosa ambiguità!
Ringraziate la dilagante imbecillità!  
Ma io non sono ancora nel regno dei cieli,
sono troppo invischiato nei vostri sfaceli...  
Io se fossi Dio, non avrei proprio più pazienza,
inventerei di nuovo una morale e farei suonare le trombe
per il Giudizio universale.   Voi mi direte perché è così parziale
il mio personalissimo Giudizio universale?
Perché non suonano le mie trombe per gli attentati, i rapimenti,
i giovani drogati e per le bombe?
Perché non è comparsa ancora l'altra faccia della medaglia.
Io come Dio, non è che non ne ho voglia,
io come Dio, non dico certo che siano ingiudicabili
o addirittura, come dice chi ha paura, gli innominabili,
ma come uomo come sono e fui ho parlato di noi, comuni mortali,
quegli altri non li capisco, mi spavento, non mi sembrano uguali.
Di loro posso dire solamente
che dalle masse sono riusciti ad ottenere
lo stupido pietismo per il carabiniere,
di loro posso dire solamente che mi hanno tolto il gusto
di essere incazzato personalmente.
Io come uomo posso dire solo ciò che sento,
cioè solo l'immagine del grande smarrimento.
Però se fossi Dio
sarei anche invulnerabile e perfetto,
allora non avrei paura affatto,
così potrei gridare, e griderei senza ritegno che è una porcheria,
che i brigatisti militanti siano arrivati dritti alla pazzia!  
Ecco la differenza che c'è tra noi e gli innominabili:
di noi posso parlare perché so chi siamo
e forse facciamo più schifo che spavento,
ma di fronte al terrorismo o a chi si uccide c'è solo lo sgomento.  
Ma io se fossi Dio, non mi farei fregare da questo sgomento
e nei confronti dei politicanti sarei severo come all'inizio,
perché a Dio i martiri non gli hanno fatto mai cambiar giudizio.  
E se al mio Dio che ancora si accalora, gli fa rabbia chi spara,
gli fa anche rabbia il fatto che un politico qualunque
se gli ha sparato un brigatista, diventa l'unico statista.  
Io se fossi Dio, quel Dio di cui ho bisogno come di un miraggio,
c'avrei ancora il coraggio di continuare a dire
che Aldo Moro insieme a tutta la Democrazia Cristiana
è il responsabile maggiore di vent'anni di cancrena italiana.  
Io se fossi Dio, un Dio incosciente enormemente saggio,
avrei anche il coraggio di andare dritto in galera,
ma vorrei dire che Aldo Moro resta ancora
quella faccia che era!  
Ma in fondo tutto questo è stupido perché logicamente
io se fossi Dio, la Terra la vedrei piuttosto da lontano
e forse non ce la farei ad accalorarmi
in questo scontro quotidiano.   Io se fossi Dio,
non mi interesserei di odio o di vendetta
e neanche di perdono perché la lontananza è l'unica vendetta
è l'unico perdono!   E allora
va a finire che se fossi Dio, io mi ritirerei in campagna
come ho fatto io...

 
 
 

PREVENIRE E' UN TERMINE CHE DA NOI NON ESISTE!!!!

Post n°62 pubblicato il 06 Aprile 2009 da cuccuruccuz
 

prevenzione
Post n°9 pubblicato il 06 Aprile 2009 da siamo_vivi

ASPETTIAMO DI VEDERE CADERE LE MURA DELLE SCUOLE PER INTERVENIRE

ASPETTIAMO DI VEDERE LA DISTRUZIONE DELLE CASE A CAUSA DEL TERREMOTO PER INTERVENIRE

GLI INVESTIMENTI DEVONO ESSERE FATTI IN VISTA DI UN MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI GLOBALI DELLA SOCIETA'  ANCHE SE NON PAGANO, GLI INTERESSI DEVO ESSERE MESSI DA PARTE PER IL BENE DI TUTTI

MA NON SIAMO STANCHI DI PIANGERE I MORTI QUANDO SI POTREBBERO EVITARE?

LA SOLIDARIETA' DEL POPOLO E' SEMPRE PRESENTE MA PRETENDIAMO CHE CHI DI DOVERE PENSI PER UNA VOLTA TANTO AL DIRITTO DI VITA

 
 
 

Nostra patria il mondo intero,nostra legge la libertà.
Libera cultura in liberi spazi!Anarchia è vita.
Voi ridete di me perché sono diverso,
io rido di voi perché siete tutti uguali.
Oggi cerco un’ora di furibonda anarchia e,
per quell’ora darei tutti i miei sogni,
tutti i miei amori, tutta la mia vita.
Anarchico è colui che dopo una lunga,
affannosa e disperata ricerca ha trovato
sè stesso e si è posto, sdegnoso e superbo
“sui margini della società” negando
a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Ogni popolo, come ogni persona è quello che è,
e per questo ha un diritto ad essere se stesso.

 

 

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EL CHE

Dicono che noi
rivoluzionari siamo romantici.
Si è vero lo siamo in modo diverso,
siamo quelli disposti a dare la vita
per quello in cui crediamo.

 

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