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Un blog creato da matrimonioinmusica il 27/09/2006

Matrimonio in Musica

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L'IMPORTANZA della MUSI... »

Per una «gioiosa semplicità»

Post n°2 pubblicato il 27 Settembre 2006 da matrimonioinmusica
Foto di matrimonioinmusica


a. … quale festa?


Celebrare le nozze è «fare festa». Celebrare il matrimonio in chiesa è porsi in festa insieme a Dio con gli sposi, i familiari e gli amici, con la comunità intera. Ma come? C’è festa in ristorante e c’è festa in chiesa, ovviamente in maniera diversa. Il sacramento che si celebra è mistero di Cristo, è dono inenarrabile, è evento da accoglier con gioia, riconoscenza, ed interiorità. C’è festa e… Festa! In chiesa un certo sfarzo, un accompagnamento coreografico esagerato un esteriorismo dissipante non convengono alla Festa, alla celebrazione liturgica;

b. … quale musica?  
Gli sposi chiedono, normalmente anche delle «musiche»: all’entrata in chiesa, all’offertorio, alla comunione eucaristica, alle «firme» sul registro, ecc. Alcune di queste «musiche» sono diventate come d’obbligo ed esigite o vivamente desiderate dagli sposi: opportunamente e inopportunamente. Quali sono opportune ed eseguibili? Quali, invece, inopportune o da escludere? Non tutto è accettabile, anche musicalmente, nella liturgia dove il bello ed il piacevole, il vecchio ed il nuovo devono armonicamente e dignitosamente conciliarsi nella fastosità e insieme nella profondità dell’«incontro» con Dio. occorre operare degli stacchi dal «profano», con alcune rinunce; bisogna far posto a canti e a musiche che aprano la porta a quell’«incontro» gioioso e misterioso, e che non turbino il rito dentro il quale esso si attua.

c. … quale esecuzione? 
Neppure sono adatte e convenienti tutte le modalità di cantare e di suonare alla «presenza» di Dio e per Dio (Sposo dell’umanità), per dirgli gioia e preghiera, fedeltà e fiducia, insieme agli sposi. È necessario agire con discernimento cosicché, anche dal punto di vista musicale, il rito nuziale sia luogo e tempo di raccoglimento e di festa innanzitutto interore, non solo di esteriorità superficiale o, peggio, di puro esibizionismo. La musica (come i fiori ed altri elementi costituitivi della celebrazione nuziale) può avere una forte incidenza positiva o negativa.

 
 
 
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ALCUNE ANNOTAZIONI


- Talvolta la liturgia nuziale è animata da canti particolari dagli amici degli sposi che con loro hanno condiviso un cammino di vita cristiana. In questo caso, oltre ad una giusta moderazione, si richieda l’esecuzione di qualche canto comunitario-parrocchiale, abbastanza semplice e noto (per es.: il salmo responsoriale e il Santo), cosicché anche l’assemblea possa partecipare, cantando, alla celebrazione.

- Quanto ai brani strumentali si raccomanda la scelta e la valorizzazione di un repertorio più consono alla liturgia, alternativo a quanto comunemente eseguito durante la celebrazione delle nozze. - si ricordi, inoltre, quanto è prescritto da «Principi e norme per l’uso del Messale: La natura delle pari ‘presidenziali’ esige che esse siano proferite a voce alta e chiara e che siano ascoltate da tutti con attenzione. Perciò, mentre il sacerdote le dice, non si devono sovrapporre altre orazioni o canti, e l’organo e altri strumenti devono tacere (cap. II, n. 12).

 

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