Creato da: zarbok il 16/05/2006
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« E SE...Messaggio #50 »

VERBA MANENT?

Post n°49 pubblicato il 26 Settembre 2006 da zarbok

Ogni volta che impatto con la comunicazione mediatica (intesa in senso lato) mi coglie una sgradevole sensazione. La mattina, nel semplice gesto di scorrere i titoli di testa di qualsiasi quotidiano di qualsivoglia colore politico;  ogni volta che metto la radio su on; tutte quelle (rarissime) volte che mi appropinquo a quella multiforme e nullapensante scatola radioattiva che è la televisione. La sensazione è quella del mezzo che supera (e pregiudica) il fine, quella di un Frankestein che si ribella al suo padrone. Quanto i media rappresentino nel mantenimento dell'ordine e della disciplina, con il loro totale asservimento ed il loro mostrare sempre e solo la faccia "buona" del potere è risaputo; tra i grandi studiosi di comunicazione e sociologia mediatica fu Goebbels, più di sessantanni fa, colui che proclamava che "qualsiasi bugia, se ripetuta frequentemente, diverrà gradualmente verità"; ma ovviamente, grazie al nostro vantato pro-re-gresso, siamo andati ben oltre. Dalle radio del popolo naziste collocate in luoghi di pubblica frequentazione atte a produrre discussione ed aiutare così anche ad identificare i nemici dell'ordine siamo passati ai box interattivi del popolo, ai programmi del popolo (con tanto di trenino e torte in faccia), al gossip del popolo, alle storie d'amore del popolo,  il tutto fruito, (mal)digerito e consumato nella quiete delle proprie mura domestiche. Ed eremiticamente metabolizzato. Senza alcuna via di evacuazione corporea. Nanoparticelle tumorali si addentrano nella nostra corteccia. E lì si fermano, ristagnano, si riproducono.
La parola. La parola. La parola. La parola. La parola. La parola.
IL concetto di società dell'immagine è ormai desueto, l'Uomo Moderno non chiede tracce per il proprio passare, vuole tutto e lo vuole subito, vuole impressionare, colpire il centro, impattare alla grande, e poi eventualmente essere dimenticato, stella cadente in un cielo brillante, e del resto verba volant, scripta (et imago) manent. Imporre questo ritmo alla carta stampata deve essere stato per l'Uomo Moderno il compito più difficile; ma nulla è impossibile per l'Uomo Volente e Volenteroso. E così ti capita di assistere ad un intervista e trovare poi virgolettata su un giornale una frase mai detta, o tagliata e ricomposta come un involtino mal riuscito. Ma non importa. All'ascoltatore-lettore-osservatore moderno non importa. Puoi farti narrare dal TG (il  numero non lo metto, scegliete voi) dell'incontro del Papa con gli inviati dei 22 Paesi a maggioranza musulmana e trovarvi descritto, dopo i rituali accenni ai doverosi scappellamenti e proskynesis varie, un "clamoroso e fragoroso applauso di accoglienza a Sua Eminenza", e vedere poi un filmato dello stesso ingresso dello stesso  Pontefice dove un applausino stonatino fa capolino tra freddezze diplomatiche ed imbarazzi vari. Verba volant, scripta (et imago) manent. E laddove l'imago resta e stona con lo scopo, tagliacopiaeincolla, semplice come un foglio elettronico. Il frastuono di uno stadio in un giorno di derby.
Puoi portare in televisione ergastolani, sequestratori, assassini, pluri-peripatetiche multi-raccomandate, pregiudicati collusi con la mafia, con la camorra, con l'ndrangheta, veterofascisti, neofascisti, veteronazisti, neonazisti, ma non importa, all'ascoltatore-lettore-osservatore moderno basta essere colpito dritto al centro, basta veder brillare, veder splendere, ed essere abbagliato, così da non potersi guardare attorno, stelline e stellone, veline e velone, culo di marmo, tette di gomma e cervello di  cotone, da inzuppare, l'Uomo Moderno è quellochedice, non quellochefa, e poi la sua proposta è troppo allettante per non essere colta, un biglietto prima classe solo andata dalla tua coscienza.
Ma l'Uomo moderno non si accontenta delle sue parole, anche se molte e sparate da un mortaio grosso calibro.  No, l'Uomo moderno è verbofago, si nutre di aria vocale, le vuole tutte per se'. Anche le tue. E così ti intercetta. Non per motivi di Pubblica Sicurezza (anche se io rappresento un grosso pericolo per l'ordine cittadino e nazionale, come chi mi conosce sa bene),  ma lui vuole la quotidianità, ciao amore come stai, a che ora ci vediamo, una birra da te?, va bene, alle 11, e ancora, stasera si gioca? manca il portiere?, ok, ci penso io, chiamo Marco...
Ma l'Uomo Moderno è irreprensibile, lui è la parte lesa, lui non sapeva, e parla, e parla, e ti abbaglia, e poi, all'improviso, nessuno parla più, lui sparisce e ne arriva un'altro, nell'intervallo un trenino, due chiappe di marmo  e nuovi liquidi ad inzupparti il cerebro.
Reclàme.

 
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Commenti al Post:
mahamata
mahamata il 26/09/06 alle 11:40 via WEB
Bellissimo post. Vi avverto molta rabbia, probabilmente la stessa che spinge me ad odiare la televisione e tutta l'aria fritta che, insieme al taglia e cuci, vi viene fatta.
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zarbok
zarbok il 26/09/06 alle 13:57 via WEB
Molta rabbia, vero...purtroppo comincia ad essere mescolata ad una sorta di rassegnazione...dio, non voglio...
(Rispondi)
 
daughterofthedesert
daughterofthedesert il 27/09/06 alle 08:48 via WEB
no non permettere che il virus dell'abituarsi a tutto questo si impossessi di te, reagire, conta reagire e porsi criticamente di fronte agli assalti del mondo "moderno".
(Rispondi)
 
 
zarbok
zarbok il 27/09/06 alle 12:48 via WEB
Ci si prova, ma va avanti così da molti anni ormai...l'unica salvezza è boicottare tutto questo mondo di gomma, ma si rischia di finire...come dire...un po' isolati, alienati...
(Rispondi)
 
 
 
ibiscusrosa
ibiscusrosa il 29/09/06 alle 02:19 via WEB
si può vivere nel mondo senza essere del mondo... e certo questo significa sentirsi soli, ma la ricerca dela verità porta ad andare ineluttabilente controcorrente,altrimenti che ne sarebbe di noi? dell'unica preziosa possibilità di comprendere la vita? Non credo che abbiamo bisogno di interpretare seguendo i media, la verità delle cose che accadono, anche se l'informazine è necessaria.. è la nostra mente, che è dotata, se l'abbiamo nutrita di sano senso critico e di dubbio a capire... Infine credo che ci si incontri sullo stesso cammino arrivando da strade diverse...
(Rispondi)
 
 
 
 
zarbok
zarbok il 30/09/06 alle 22:13 via WEB
Concordo con molto di ciò che hai scritto, ma non penso affatto purtroppo che la nostra mente sia dotata di senso critico e possa discernere...ti riporto alla situazione italiana di oggi, o ti rimando piuttosto a quella yankee...la gente crede a tutto quello che le si dice...
(Rispondi)
 
veleno.xxx
veleno.xxx il 30/09/06 alle 15:41 via WEB
non posso dire che il mondo di oggi è bello (guarda che succede nel mondo), come non posso dire che l'immagine dell'Uomo Moderno è ciò che si vuole oggi. ma lui ha sempre esistito, nei tutti quadri sociali, come il Non Gradito, una sorte di pecora nera della Società ;-) però, è stato lui quello che ha cambiato i costumi, i concetti, i modi di fare, ecc. anche Nietzsche è stato un Uomo Moderno, come anche Dante o Stendhal e tutti coloro che hanno portato un elemento nuovo nella loro Società. non dico che ti devi rassegnare, ma cerca di guardare il positivo dell'Uomo Moderno.
(Rispondi)
 
 
zarbok
zarbok il 30/09/06 alle 22:09 via WEB
Ma io lo faccio...tutti i giorni...il mio Uomo Moderno è il medio-tele-spettatore-lettore e chi sta dall'altra parte della barricata (chi scrive, chi fa tv, chi cerca in tutti i modi di "figurare"), non l'uomo che (sfortunato lui) deve vivere in questi tempi...
(Rispondi)
 
 
 
veleno.xxx
veleno.xxx il 02/10/06 alle 15:52 via WEB
qualcosa si devono pure inventare. cmq, non hai mica torto, lo sai? ed il tuo racconto è profondissimo. miei complimenti.
(Rispondi)
 
 
 
 
zarbok
zarbok il 03/10/06 alle 00:40 via WEB
Sai, credo che quando parlano i sentimenti veri (e la rabbia è uno dei più forti), non si possa rimanere troppo in superficie...grazie...
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/10/06 alle 14:45 via WEB
é vero, concordo in pieno il tuo pensiero e apprezzo alla grande le parole e lo stile che hai usato per descriverlo
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zarbok
zarbok il 06/10/06 alle 16:05 via WEB
Grazie dei complimenti, peccato tu sia anonimo, ricambierei meglio...
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Divinora
Divinora il 13/10/06 alle 19:09 via WEB
Confido nel libero arbitrio, nella capacita' critica, nell'esterica delle immagine e della parola, nella poetica del pensiero, nell'epistemologia dell'idiozia. Nei sogni auspico l'egemonia dei sensi.
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zarbok
zarbok il 14/10/06 alle 15:04 via WEB
L'egemonia dei sensi..ormai sopiti purtroppo...vorrei confidare come te, mi piacerebbe davvero...ma sono un po' troppo avvelenato...
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Utente non iscritto alla Community di Libero
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Utente non iscritto alla Community di Libero
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Utente non iscritto alla Community di Libero
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