Messaggi di Marzo 2014
Post n°1039 pubblicato il 30 Marzo 2014 da das.silvia
Sull'accento d'uno stradivario malinconico |
Post n°1038 pubblicato il 28 Marzo 2014 da das.silvia
Rincorro quelle interminabili onde, che col loro andirivieni, riportano in quell’arenile solitario fibrillanti attimi di remoto, unici nel momento, a inorgogliosire trame nascoste perse in complicate falangi d’esistenza, misteriose e irrisolvibili. Intense nuances smaglianti, e variegate sfumature tonalizzano inquiete intime trine , risvegliate d’un tratto a inusitati palpiti, che, col loro fremere, hanno delineato inaspettati percorsi vissuti, volti a donar certezze nella personalità, sempre vogliosa di crescenti sagome caratteriali. Quel continuo plasmare innovativi intenti ,assimilati da quel che valido, ruota intorno a noi ,riassumendone le parti migliori, quelle che ampliano la nostra visuale, donandole l’ intrigante nota in più, che insieme a originali accordi, tempra un’armonia interiore in grado di captare ogni minuscola inezia del percorso esistenziale, colorandolo di straordinaria emozionalità e di quel sovrappiù, da non sottovalutare, capace di aprire radiosi spiragli. Quegli spiragli piccolissimi emanano briosa luce, che s’ingrandisce giorno per giorno rendendoci capaci di osservare oltre il consueto, in una dimensione più languida e accattivante, in grado di percepire arcane sensazioni che proiettano il nostro sentire al di là di un insipido attimo d’essenza…. Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1037 pubblicato il 27 Marzo 2014 da das.silvia
Si affievolisce l'attinenza dell'occasione
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1036 pubblicato il 26 Marzo 2014 da das.silvia
Nella farsa
d’un cammino vulnerabile
azzero
crude percussioni del passato
zolle trasparenti
che equilibrano
salti d’eclisse
nel suo tornar di brillantezza
E nell’altalenare
d’epoche in contrasto
faccio tesoro di conoscenza
filtrando pensieri e parole
lanciati
nella realtà afferrata con le dita
Confido nel suo ascolto
assaporando intonazioni
e scivoli emotivi
negli assaggi di mare
e le sue malinconie Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1035 pubblicato il 25 Marzo 2014 da das.silvia
E’ bellissimo quello scorcio cosciente della sera, quando prima di abbassare le ciglia,
precipitiamo in uno stato di quasi incoscienza…è allora che immagini sfocate,
premonitrici del sogno vero e proprio, si rincorrono dolcemente fra le oasi del nostro
sé, immergendoci in quel cortometraggio animato, del quale diventeremo protagonisti.
La notevole creatività del nostro cervello viene alla ribalta, mescolando in modo
confusionario ricordi, illazioni, remore e quant’altro al momento le possa apparire
il più succulento possibile, cosicchè iniziamo a vivere un’ avventura strampalata, che
rincorriamo animosamente, ma che all’improvviso cambia il suo tema, spiazzandoci
per l’illogicità dell’inaspettata nuova situazione.
Visibilità tenui e sfondi carichi di colore, s’alternano, in attesa che la nostra ombra
segreta s’immerga in quei paesaggi suggestivi, che ci meravigliano per i picchi d’infinito
e ci faranno intraprendere azioni insospettabili, che nella vita reale ripudiamo con tutte
le nostre forze.
Eppure se riuscissimo ad analizzare, con calma, e con un’ottica diversa dall’usuale,
quell’affascinante vissuto, ci potrebbe apparire meno stonato e assai più veritiero
di quanto potremmo osservare sul momento.
Infatti quando dormiamo, siamo soliti abbandonare le resistenze e gli impedimenti
che ci frenano nella fase cosciente della nostra vita, e la parte più nascosta del nostro
io, quella che se ne sta silenziosa in un angoletto, entra in azione indisturbata…..così
ne combina di tutti i colori, anche se, spesso al nostro risveglio, non riusciamo a
ricordare, esattamente, quanto animosamente abbiamo vissuto nelle fitte pieghe
del buio.
Eppure, al mattino, ciò che abbiamo registrato nella nostra mente, sembra dare il
suo imput alla giornata, infatti se il coinvolgimento notturno ci ha emozionato con
sensazioni positive, ci sentiamo rilassati e molto creativi, in caso contrario, un senso
di malessere, rende faticoso guardare con benevolenza il rosa vellutato dell’alba… Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1034 pubblicato il 23 Marzo 2014 da das.silvia
Nella sintonia discostata d’aliti limitrofi
s’addensa un velo di nebbia
Rende invisibili trascorse affinità
e compatte alleanze
forti di persuasioni e idee univoche
Brucianti ambiguità
confondono approdi costanti
come se il vento in un dire
piuttosto che in uno spirare
avesse boicottato somiglianze affettive
disperdendo nell’etere complicità e assonanze
da ritrovare forse nell’anello di saturno… Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1033 pubblicato il 22 Marzo 2014 da das.silvia
Stenta ad azzerarsi
l’odore di te
nei lembi d’epidermide
mossi da eccedente vertigine
che acclami
con dolcezza
la motivazione d’un misfatto d’amore
Improponibile alla ragione
ne accentua la brama
nell’epilogo sviscerato d’un grido
sul vortice di gambe assiemate
frementi
al rintocco di rugiada e tequila Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1032 pubblicato il 21 Marzo 2014 da das.silvia
Mentre sfilaccia
sagome accattivanti di vissuto
straripa oltre venature di tenebra
la sopravvivenza
Lascia emergere
intensi sussulti cosmici
futuribili nell’essenza d’evoluzione
Trae libranti sorsi di vita
girovaghi nella periferia d’universo
motivata da richiami di stelle
quando inarquino algebrici transiti
nei pezzi di cielo forbiti d’alba Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1031 pubblicato il 19 Marzo 2014 da das.silvia
E’ difficile rivolgersi a qualcuno che è lontano coi pensieri. Infatti gesticola parole rivolte solo a quel suo sentire ingarbugliato, nelle idee che si mischiano di continuo.
Eppure Mary aveva deciso di farsi coinvolgere, almeno in parte, in quel gioco futile e forse, un po’ infantile, che le proponeva la vita con la frequentazione di Jhon.
Jhon aveva una personalità in parte, contorta, spesso rivolta a vivere la vita intensamente, nel pieno delle sue emozioni, ma al dunque una numerosa falange di pensieri oscuri , sembravano ottenebrare il suo slancio e la sua lucidità, vedendolo spesso rinunciatario a intraprendere nuovi imbarchi.
I due giovani iniziano a praticarsi con slancio e come sempre accade, quando una situazione è ai suoi albori, l’entusiasmo fa da protagonista a ore che, insieme, sembrano dissolversi con un’incredibile rapidità, donando smisurate magiche colorazioni a due vite, fino a poco prima, insipide.
Il tempo vola con una velocità supersonica e l’attrazione iniziale dei due spasimanti, prende corpo man mano, tramutandosi in un sentimento corposo, che in mordenti affinità di pensieri , cattura la loro esistenza.
Momenti indimenticabili si posano nel segreto di Mary, estasiata dalla passione di Jhon che, inaspettatamente, sa donare un’emozionalità incredibile, in uno straordinario mix d’intellettualità e istinto , che la coinvolgono in un sottile gioco dell’anima da cui è quasi impossibile ritrarsi.
Ora la coppia imbrigliata in quel frenetico ritmo giornaliero che la assorbe in modo incredibile, lavorativamente, ruba dei tempi sempre più consistenti al proprio amarsi e affinarsi in quell’intento di crescita simbiotica, tipica di chi si rispecchia, con l’anima, nella persona che ha vicino.
Si sveglia una mattina Mary e stranamente, non trova, come di solito, sul suo telefono cellulare il messaggio di buongiorno di Jhon, ma non si preoccupa più di tanto e prosegue velocemente a prepararsi prima di recarsi al lavoro.
Al giornale ove collabora, la catturano immediatamente per un importante scoop, su cui c’è da elaborare un articolo mozzafiato, che uscirà in prima pagina e Mary si deve impegnare profondamente per dimostrare, come sempre, la sua abilità professionale.
In un batter d’occhio ,quasi senza che lei se ne accorga, arriva la sera e, stranamente, Jhon non si è fatto ancora sentire. Mary prova ripetutamente a chiamarlo, ma il telefono cellulare del giovane risulta sempre irraggiungibile.
La ragazza, a questo punto si allarma e decide di recarsi all’abitazione di Jhon…nervosamente gira le chiavi nella serratura dell’appartamento e sbigottita trova il ragazzo riverso a terra, privo di vita…
Presa dal panico riesce a malapena a formare il numero telefonico della Guardia Medica e osserva incredula quel corpo esanime…..quando improvvisamente squilla il suo cellulare…è il redattore capo del giornale che le comunica che è stata promossa ad una qualifica superiore per l’ottimo lavoro svolto, nel suo ultimo articolo…. Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1030 pubblicato il 17 Marzo 2014 da das.silvia
Drento ‘na Roma che nun ce sta più s’aritrova ‘ncora er cocommeraro arampicato sur banchetto a scalette ‘n’dove cià ‘nbella mostra ‘e fette d’anguria “Taja ch’è rosso!” grida pe’ venne er prodotto Mentre se gira a rimirà quarche ciumachella che p’accontentallo je fa ‘n’sorisetto movenno a più nun posso er posteriore Se da da fa ‘st’imprennitore d’artri tempi arifrescanno qua e là e’ fette de cocommero posate su foje de fico mentre er rubbino se fa gajardo n ‘e bocche d’i romani che n’a tradizione cianno er gusto de ritrovasse e riccontasse li fattacci loro IL COCOMERAIO Dentro una Roma ormai inesistente c’è ancora il cocomeraio in bilico sul banchetto a scalette ove tiene in bella mostra le fette d’anguria “Taglia che è rosso!” grida per vendere il prodotto Mentre si gira a guardare qualche ragazza che per accontentarlo gli fa un sorriso muovendo insistentemente le natiche Si da da fare questo imprenditore d’altri tempi rinfrescando qua e là le fette di cocomero posate su foglie di fico mentre il rubino si fa buonissimo nelle bocche dei romani che nella tradizione hanno il gusto di incontrarsi e raccontarsi i fatti loro Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1029 pubblicato il 16 Marzo 2014 da das.silvia
Quel trasmigrare d’emozioni che va e viene e si riflette sui miei pensieri del giorno,
ha una notevole influenza sulle mie decisioni….infatti è incredibile quanta importanza
abbia “quel cumulo” di vissuto d’amore sull’espressione momentanea della mia vita…
Mi fa essere di vedute ampliate e mi forgia di particolare dolcezza nei confronti del
contorno, anche se, in passato, qualche evento sgradevole ha oscurato giorni di sole…
L’amore è imprevedibile e talvolta sembra decidere lui per noi, con i suoi colpi di testa
e i suoi impulsi irrevocabili, ai quali non possiamo fare a meno di star dietro…
Ci prende di sorpresa con la sua irresistibile elettricità, per condurci in una dimensione illusoria e irreale, che ci blinda fortemente per un periodo imprecisato, fino a liberarci gradualmente della sua morsa, facendo sbollire il suo ardore e costringendoci a ritrovare noi stessi, forse un po’ sfibrati, ma pronti a rimetterci in discussione in un andare diverso e innovativo… si perché ogni evento che viviamo ha un inizio e un termine e non possiamo sottrarci a questa oggettività, che dà un senso delineato al nostro essere, nato per rigenerarsi e muoversi in continuazione… Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1028 pubblicato il 15 Marzo 2014 da das.silvia
Di qua e di là
s’annidano cronache di vita
nell’estensione
d’un meditare taciturno
Volgono a Oriente
quei pensieri
che richiedano soluzioni
d’una logica insiemistica
E nella sommossa
d’un complesso ardire
vagano insoluti teoremi
smarriti
nell’ispezione profonda di tempie
rincorrenti somme
talvolta storpie
d’un’aritmetica che volga al meno
addendi stracolmi di segni più… Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1026 pubblicato il 14 Marzo 2014 da das.silvia
Nel rimestìo di sabbia Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1025 pubblicato il 13 Marzo 2014 da das.silvia
Ho messo da parte quella transazione d’amore
sfumandola su pianali di vento uniforme
salvaguarda l’inclinazione dell’anima
dedita a cadute irriguardose
Quel tuo altalentante esigere
oggettività discordi dal mio encomio passionale
pone distanza a una dolce visione
da assaporare in un assolo coinvolgente
se vorrai vivermi nella dimensione
d’uno struggente autunno
sarò foglia sublime che si piega al vento delle tue lusinghe
vacanti nello spazio d’ascolto aperto a infiniti inquieti… Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1024 pubblicato il 11 Marzo 2014 da das.silvia
Quando si deve svuotare l’appartamento dei propri genitori, ci si arma di pazienza e di “cura particolare” per non lasciar sfuggire l’attenzione su qualche monumento del passato, che possa racchiudere rare sfumature e tracce indimenticabili di stagioni andate…quelle vissute insieme ai propri cari, o pregnate di momenti indelebili nella costruzione della personalità.
Il mobilio vissuto e anticato, nel legno sbiadito, non nasconde le tracce del tempo e gli oggetti consapevoli di legami passati, mantengono un fascino esclusivo, che trapela silenzioso, nello sguardo ammansito da antiche parole …riaffiorano immancabilmente, come un eco di sottofondo d’un Natale gelido, scaldato dalla presenza paterna, indaffaratissima nell’addobbare elegantemente l’abete dell’occasione. Era quasi un rito ornare l’albero e porre una peculiare attenzione alla cura degli addobbi fragili e coloratissimi.
Quello sguardo attento e penetrante non si dimentica, severo al tempo stesso, nell’osservare i mei movimenti collaborativi, nella stesura d’un momento festaiolo, da vivere in un’atmosfera di gran calore.
La stanza da lavoro di mia madre, ove soleva trascorrere svariati momenti della giornata sembra ancora far trapelare l’odore della sua persona, così dolce e inconfondibile…in un angolo ha conservato la mia bambola preferita. Sciarpe di lana variopinte e maglioni, che pazientemente ha sferruzzato, giacciono da una parte, insieme alle sue poesie in lingua francese e a tante carabattole inutili, che da solerte conservatrice ha messo da parte.
L’attenzione, ora, si sposta su un malloppo sostanzioso….contiene foto ingiallite in bianco e nero, ove s’intrecciano momenti importanti di vita, condivisi da una famiglia agli albori, piena di aspettative per il futuro; evolveranno con una rapidità incredibile, segnando di eventi fondamentali il tracciato di ogni componente il nucleo……ognuno si dirigerà per quella strada bianca, che ha scelto con le certezze di un’escalation positiva, su cui fissare punti di riferimento, che rappresenteranno il fulcro di azioni conseguenti l’un l’altra.
Quanti oggetti significativi….ciascuno fa rivivere flash racchiusi nei pertugi della mente, sempre pronta a riproporli negli attimi più impensati; si rivaluta la dolcezza e il calore umano che solo la famiglia è in grado di trasmettere con un trasporto emotivo senza eguali.
La coscienza trasvola l’attimo e si dirige in una dimensione lontana, oltre il respiro…si sente quasi osservata e accarezzata da un alito di calore…ma forse è soltanto suggestione….oppure angeli cari sfiorano quegli unici attimi d’assonanze e di vissuto sfiorito….una lacrima di commozione, inevitabile, fa si che si riaffaccino alla mente intense immagini sfocate di eventi rilevanti …col loro contributo fanno si che persone fondamentali siano sempre presenti nel nostro profondo, donandoci il loro apporto affettivo, ogni qual qual volta ne avessimo bisogno Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1023 pubblicato il 10 Marzo 2014 da das.silvia
Sui miei occhi bende discostate per assaporare flash della tua presenza E’ remota dai tempi degli sguardi ma ancor sa meditare di fibrillanti carezze di ciglia mosse da un alito d’animata follia Morde dolci inquietudini sulla tremula linea di respiro quasi indissolubile pur essendo in bilico su alture d’orizzonte Ne supera la maestà nel suo rilasciare morbida impronta digitale nelle caviglie ansimanti ch’eguaglino quasi la curva del vento Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1021 pubblicato il 10 Marzo 2014 da das.silvia
Rimugina nelle movenze silenziose del vedere in sogno quel desiderio indigeno dalle sfumature color rubino Solista nello sfondo imprendibile d’un’emozione timoneggia un amplesso dolcissimo incurante dei dintorni sbigottiti per quel ritmico vibrare d’aura al di là d’ occhi dispersi in un tacito assenso vaporoso… Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1020 pubblicato il 08 Marzo 2014 da das.silvia
Sembra rincorrerci quotidianamente lei….l’abitudine. In sordina ci suggerisce le azioni memorizzate nei giorni precedenti affichè noi, col migliore dei nostri virtuosismi, mettiamo alla prova la nostra abilità nel migliorare le azioni rituali,con l’avvento del nuovo giorno. Ma noi non sembriamo pimpanti per la scioltezza della nostra gestualità e il suo imprimerci certezze, nel tempo che fugge…. questa ossessiva sensazione, anzi, finisce col darci lo stillicidio mentale, per il suo assillante ripetersi. Si instaura uno strano meccanismo di repulsione per tutto ciò che è uguale, facendo scattare un molesto desiderio d’evasione da tutte quelle mosse che decollano dallo stesso hangar e propongono il medesimo itinerario. La voglia di modificare quelle circostanze, disinstallando piani prestabiliti, diventa irrinunciabile opzione da rincorrere….. Anche diversificare l’annoso percorso quotidiano sembra essere una svolta importante e attraente in quel suo affascinare, nei vicoli attoniti e segreti, ove scoprire gemmanti vernici di fioriture in sordina, ammaliate da venticelli contenuti e sibillini, nei solchi di cementi disarmanti. E in quel percorso provocante , nell’elisir di sconosciute sensazioni, percepisce la stiva della coscienza una bramosia, che preme….incitando a modificare oltre….si di pigmentare con spruzzi vivaci il riflesso della vita, nelle sue manifestazioni ricorrenti, con carismi sciabordanti dall’usuale, capaci disincantare il nesso delle azioni, in un riverbero che non si mimetizza nell’abitudine, ma esplode in altopiani inediti, in cui intingere nuovi rumori, mai assordanti per la loro disuguaglianza…. Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1019 pubblicato il 07 Marzo 2014 da das.silvia
Si intersecano dolcemente effimeri chiaroscuri in un modellare Silvia De Angelis tutti i diritti riservati |
Post n°1018 pubblicato il 06 Marzo 2014 da das.silvia
L’effluvio di un’emozione cattura il viola
disperso nella visione menzognera
d’un amore effimero
spettatore di sussulti ormeggiati sulle rive
mentre il suono dell’acqua si fa forte
Si discostano insenature dai cardini della pelle
nell’orizzonte d‘una stagione cupa
dentro le vene levigate di sospiri
e alchimie d’amore sbriciolate
scampate alla deriva d’un tempestoso ardire
Si ripropongono impudenti e inaspettate
nella svogliatura d’un dì qualsiasi
come uno schiocco altisonante
mentre labbra aderenti al vetro
s’imbibiscono di suoni d’amore
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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