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Setoseallegorie

BLOG DI SILVIA DE ANGELIS

Messaggi di Marzo 2018

AUGURI A TUTTI PER UNA SERENA PASQUA

Post n°1610 pubblicato il 30 Marzo 2018 da das.silvia

 
 
 

DENTRO L'ATTENTATO

Post n°1609 pubblicato il 29 Marzo 2018 da das.silvia

 

Si rannicchia in modo compulsivo

nella latrina d’efferatezza

colui

che demoniaco

del male soggioga arte

Si leva una folata d’odio

dallo sguardo sacrilego

nello scalpitio esaltante e cruento

da distillare ad anime impure e stentate

Colte da transiti frenetici e scatenati

hanno esaltato

il cinereo bulbo di morte

nello straziante grido d’una nube

che mai sfiorerà

volte d’azzurro

@Silvia De Angelis

 

 

 
 
 

ANTIPATIE

Post n°1608 pubblicato il 26 Marzo 2018 da das.silvia

 

Talvolta carichiamo le nostre enfasi interiori sulle antipatie della  vita….Eh si, perché le antipatie sono veramente numerose.

Riguardano persone che orbitano intorno a noi, oppure cose da fare, che, indubbiamente  non attirano la nostra attenzione.

Credo che l’istinto sia di fondamentale importanza, quando proviamo un senso di avversione per individui che incrociamo nel nostro percorso…..sono stranissimi segnali  che ci comunica l’ inconscio e credo siano da attribuire al fatto che quel personaggio  sia mentalmente molto distante da noi. Probabilmente la sua gestualità, il suo intercalare  verbale e tanti altri segnali che ci giungono,sono inequivocabili e, senza rendercene conto,  prendiamo in quel momento, le dovute distanze dal soggetto in questione.

Può capitare, che, nel tempo, torniamo sulle nostre impressioni, pensando di essere stati  prevenuti verso quella persona, ma approfondendone meglio la conoscenza, ci rendiamo  esattamente conto, che l’impressione iniziale era quella esatta.

Diversamente dicasi per la predisposizione più o meno idonea, che ognuno di noi ha, nell’eseguire determinate azioni. Esse possono riguardare la casa o il lavoro, ciò non toglie che alcune incombenze del quotidiano non ci pesano assolutamente, altre invece ci infastidiscono e cerchiamo di rimandarle o di trovare qualche “vittima designata” le esegua per noi!

@Silvia De Angelis

 

 

 

 
 
 

One World Trade Center

Post n°1607 pubblicato il 24 Marzo 2018 da das.silvia

Originariamente chiamato "Freedom Tower", la Torre della Libertà, è il grattacielo che ha preso il posto delle Torri Gemelle, distrutte l’11 settembre 2001 (Lower Manhattan, New York). L’edificio è alto 1776 piedi, pari a 541,3 metri, compresi i 50 metri di pennone. Una curiosità, il numero 1776 non è casuale: è stato scelto poiché rappresenta l'anno della dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti. La sua costruzione, iniziata con la posa della prima pietra, cominciata ufficialmente il 27 aprile 2006 e si è poi conclusa il 30 giugno 2013, con la collocazione dell'antenna. Ad oggi è l'edificio più alto dell'emisfero occidentale ed è il 6° più alto del mondo.

Naturalmente è possibile visitarlo, soprattutto la parte superiore, che è aperta al pubblico da diversi anni. In tutto si parla di un totale di 104 piani: di questi ne sono disponibili 85, poiché i primi 19 sono riservati per motivi di sicurezza. La destinazione ad uffici è di 69 piani (fino all'89º piano), poi sono presenti ristoranti gourmet e bar ai piani 99, 100 e 101, e il punto di osservazione (lo sky point of view), conosciuto anche con il nome di One World Observatory, si trova al piano 102, raggiungibile con gli ascensori chiamati “Sky Pods” che possono accogliere fino a 15 persone. La corsa fino al 102esimo piano dura un minuto, dopo di ché si raggiunge il “See Forever Theater”, una grande sala dove si é "risucchiati" dalle immagini in 3D della Grande Mela.Al di sopra del Forever Theater trovano posto altri due piani di servizio per arrivare sino al piano 104.

Sono disponibili i biglietti, per il One World Observatory (sky point of view), con la sua panoramica a 360 gradi, a partire da circa 29€ (se li si prenota online). I prezzi dei biglietti possono superare i 30 se si acquistano direttamente alla biglietteria, anche se prevedono sconti per anziani e per bambini.(web)

 
 
 

PRESTABILITO

Post n°1606 pubblicato il 23 Marzo 2018 da das.silvia

 

Colori falsati

nell’estensione

d’un’era scarna

negli ormeggi fissati

sull’andante del fato

Inutile inventare

circumnavigazioni lontane

Imprecano  viaggi

al di fuori di mete

magate di luna

prese in cura

dall’egemonia della sorte

@Silvia De Angelis

 

 
 
 

ALDILA' DEL SOLE

Post n°1605 pubblicato il 21 Marzo 2018 da das.silvia

 
 
 

VISIONI DI GIOVANI FOTOGRAFE

Post n°1604 pubblicato il 19 Marzo 2018 da das.silvia

E' in corso ai Magazzini fotografici di Napoli la mostra Who knows what’s going on in the ladies parlour!, che presenta il lavoro di sette giovani fotografe italiane.

Erica Belli ha passato cinque giorni su un treno della ferrovia Transiberiana cogliendo attimi in cui realtà e surrealismo si mescolano. “Odori, sapori e sensazioni di notti e giorni si confondono in un paesaggio invernale, innevato e scrutabile unicamente da un finestrino”, spiega la curatrice Roberta Fuorvia. Altri paesaggi onirici sono quelli di Giulia Agostini, tra colori accecanti e bianco e nero.

Il progetto White shadow di Valeria Gradizzi racconta invece la vita delle persone affette da albinismo in Africa dove sono spesso perseguitate e stigmatizzate dalla società. Claudia Iacomino riflette sul concetto di alienazione all’interno della sua casa, tra le pareti e gli oggetti che rappresentano dei limiti al movimento.

Con dei progetti legati all’Italia ci sono Francesca Pili che realizza delle immagini in cui i luoghi degli incendi in Sardegna diventano in maniera provocatoria località affollate dai bagnanti. Mentre Serena Vittorini riflette sull’impatto del terremoto all’Aquila, la città in cui è nata. Nel suo lavoro Sine qua non realizza degli still life completamente bianchi di oggetti ritrovati in giro per la città.

Il percorso espositivo si chiude con il lavoro Pasta e patate di Antonia Messineo dedicato al rapporto con la sua nonna materna: “Quando siamo insieme mi racconta delle storie della sua vita che mi affascinano e alcune di queste rimangono senza fine, come un mistero”.(WEB)

La mostra a Napoli durerà fino all’8 aprile.

 
 
 

AFFINITA' (Haiku)

Post n°1603 pubblicato il 16 Marzo 2018 da das.silvia

 

 

La mente affine

accresce idee comuni

nasce simbiosi

@Silvia De Angelis

 

 
 
 

PAPUA NUOVA GUINEA

Post n°1602 pubblicato il 14 Marzo 2018 da das.silvia

 

Papua Nuova Guinea è il secondo stato per dimensioni dell'Oceania dopo l'Australia, composto da un gran numero di arcipelaghi ed isole grandi e piccole sparpagliate a corona in un ampio tratto di Pacifico occidentale e del Mar dei Coralli. E' separata dall'Australia dal Mare degli Arafura e dal Mar dei Coralli e dallo stretto di Torres, profondo poche decine di metri e cosparso da isolette granitiche. Poche date suggellano il suo passato. Nel 1500 fu scoperta dagli europei, poi ignorata per secoli a causa delle difficoltà di accesso e della scarsità d'interesse. Nel 1800 venne occupata dagli olandesi nel settore occidentale, dai tedeschi in quello nord-orientale e dagli inglesi in quello di sud-ovest, per diventare ai primi del 1900 colonia britannica con il nome di Papuasia. Fu infine gestita per mandato dall'Australia fino all'indipendenza nel 1975.

 L'isola presenta coste molto frastagliate, con baie, golfi e promontori, pianure costiere spesso paludose con estese foreste pluviali a mangrovie e, nell'interno, catene montuose con cime a superare i 4.000 metri e vulcani attivi, ricoperte da fitte foreste equatoriali con intricati sottoboschi, mentre più in alto si trovano boschi di conifere e praterie. Le zone boschive coprono l' 80 % del territorio, quelle protette solo l' 1,6. L'ambiente naturale offre una rilevante varietà biologica e di habitat, basti pensare che, con appena lo 0,5 % delle terre emerse, si presenta ben l' 8 % della biodiversità terrestre. In questo paradiso vivono 9.000 specie di piante, 250 di mammiferi e 700 di uccelli, tra i quali gli stupendi uccelli del paradiso, tra i più belli del pianeta, e 735 di farfalle (sulle 17.500 conosciute, cioè il 4,2 %), con esemplari giganti di 28 cm di apertura alare.(WEB)

 

 

 
 
 

ARMONIA DENTRO

Post n°1601 pubblicato il 12 Marzo 2018 da das.silvia

 

Quella felicità ricercata dai più, in realtà si trova in fondo alle pieghe dell'anima, ma sono in pochi soggetti,  a saperla catturare, e a tenersela stretta nei momenti del giorno, così effimeri e sfuggenti, nella ande del tempo che tutto toglie, con il suo rincorrere velocemente albe nuove.
Siamo sottoposti, con il nostro andare, a un'essenza assai effimera...che può estinguersi, da un momento all'altro,  a nostra insaputa, per un motivo impensabile. Dunque, dovremmo essere tutti in grado di  apprezzare  ogni respiro di preziosa vita, che sa donarci emozioni ineguagliabili e irripetibili, in grado di forgiare il nesso  della nostra personalità, malleabile come un vaso d'argilla.
Le intense impressioni che ci dona la natura, hanno un carattere di variabilità...sta a noi captarne, di volta  in volta, l'aspetto migliore, quello che più si confà alle nostre peculiarità interiori, valutando la sostanza di ogni  creazione dell'universo e ponendoci a diretto contatto con essa, per riuscire a farne parte completamente.
In un'ottica di vita ampliata si riesce a dare un significato davvero grande a ogni manifestazione d'esistenza, nel  suo porsi ai nostri occhi, riuscendo ad imprimergli un maggior valore, vedendo anche negli eventi che ci risultano, ad un primo impatto, negativi, la parte positiva....più celata, ma sempre esistente!
Infatti in ogni intervento che ci viene posto, nel cammino, esiste una doppia manifestazione, che la nostra maturità dovrebbe saper captare sia per la parte buona, che per quella, fra le righe, più inquieta....
Armonia, ed equilibrio interiore, permettono a tutti noi di procedere, il più possibile, in un percorso assennato, in cui sgradevoli sorprese saranno rare  e in ogni caso,
ci  troveranno temprati ,a un disagio, che sapremo  combattere con armi ben affilate!

@Silvia De Angelis

 

 
 
 

PROFUMO DI BOSCO

Post n°1600 pubblicato il 10 Marzo 2018 da das.silvia

 

 

Occhi in distanze

nell’accelerazione del fiuto

ammaliato d’inflorescenza odorosa

Minuti spilli profumati

nella promessa di primavera

solcano

malinconie taciute

d’amori remoti

E  un soffio d’epidermide

quasi indomabile

svela nuovi varchi

soggioganti

aromi del passato

nella loro essenza

incatenata

a rituali arroventati

nel sentore di bosco

@Silvia De Angelis

 

 
 
 

SUL TRIANGOLO DELLE BERMUDE

Post n°1599 pubblicato il 08 Marzo 2018 da das.silvia

 

Il mistero del triangolo delle Bermude sarebbe stato risolto: navi e aerei, nel corso del tempo, sarebbero scomparsi o avrebbero avuto incidenti a causa di un fenomeno meteorologico particolare. Il condizionale, però, è d'obbligo perché, nonostante la notizia della ricerca abbia avuto una grossa eco, rimangono dei dubbi.

Secondo un gruppo di scienziati, guidati dal dottor Steve Miller, meteorologo satellitare alla Colorado State University, nella porzione d'oceano Atlantico più vicina ai Caraibi e al continente americano, in cui si sarebbero verificati in passato misteriosi incidenti, si formerebbero delle "nubi esagonali", ovvero una specie di barriera "assassina" di nuvole: al di sotto di questa coltre, infatti, la velocità del vento sul mare arriverebbe a superare i 270km/h. Navi e aerei che capitassero accidentalmente in questa zona si troverebbero di fronte ad onde alte fino a 15 metri e a venti fortissimi, pari a quelli che si scatenano durante gli uragani più violenti.

"Questo tipo di nubi esagonali sono, essenzialmente, bombe d'aria", ha spiegato il dottor Randy Cerveny dell'Arizona State University. Le nuvole, secondo l'esperto, formerebbero delle microesplosioni ossia dei getti d'aria in discesa dalla nube, che poi colpirebbero l'oceano, andando a formare onde enormi. Un fenomeno simile è stato osservato nel mare del Nord, in Europa, anche se, secondo i sostenitori del mito, non è possibile mettere a confronto ciò che accade in luoghi così lontani e diversi del pianeta.

La ricerca ha riacceso l'attenzione sul "Triangolo maledetto", il cui mistero era stato portato alla ribalta nel 1974 dal libro "The Bermuda Triangle" di Charles Berlitz. Allora si ipotizzava che la sparizione di navi o aeromobili avesse qualcosa a che fare con il paranormale o con gli UFO e che fosse, in ogni caso, inspiegabile. Oggi, invece, sappiamo che in quell'area si sono sì verificati incidenti e naufragi ma non in numero maggiore rispetto ad altre zone del mondo. Negli ultimi tempi, inoltre, non si hanno notizie di imbarcazioni o velivoli scomparsi nel nulla. Dunque, come si legge su Science Alert, "non c'è alcun mistero da risolvere": "La vera notizia non è la soluzione ad un mito di lunga data, ma la potenziale scoperta di un nuovo fenomeno atmosferico". Che potrebbe essere, forse, addirittura più interessante. (WEB)

 
 
 

SENZA PIU' RESPIRO

Post n°1598 pubblicato il 06 Marzo 2018 da das.silvia

 
 
 

A VOLTE

Post n°1597 pubblicato il 05 Marzo 2018 da das.silvia

 

A volte si è costretti a prendere delle decisioni, su cui non vorremmo mai soffermarci,ma le persone con cui abbiamo a che fare sono talmente esasperanti, che ci vediamo  costretti a definire quel tipo di rapporto.

I motivi per cui si chiude una relazione d’amicizia, o affettiva, sono molteplici e, ilpiù delle volte la cosa succede quando la linea di sopportazione diventa veramente insostenibile.

Nascite in ambienti del tutto diversi, punti di vista che non collimano, mancanza di rispetto in taluni momenti cruciali……e così via.

Inizialmente l’impulso preme, e si vorrebbero proferire parole pesanti per raffermarele proprie ragioni, ma poi il buon senso sembra vincere e la cosa migliore, che consiglia  è quella di allontanarsi in silenzio, per sbollire e vedere, nel tempo che va, se si puòrecuperare quel rapporto o è meglio chiuderlo definitivamente.

Invece esistono situazioni affettive inossidabili, che non solo procedono nelle stagioni,ma si rafforzano, diventando un punto fermo della propria vita, donando momenti affettivi di rilievo, in cui qualche sana risata, ravviva l’andamento del giorno

@Silvia De Angelis 2017

 

 
 
 

IMMENSO NIENTE

Post n°1596 pubblicato il 03 Marzo 2018 da das.silvia

 

Di quell’immenso niente

rotolato sui nostri giorni

ricordo solo sillabe fuggenti

celate in paludosi passi

temerari

anche per un sibilo di vento

Mancanza estrema

di genialità e palpiti

in cupi silenzi

scivolati su una lastra invisibile

al margine d’un destino che si tinge

precipitato

poi

in un fosso nudo

stemperato

di qualsiasi anelito di vita

@Silvia De Angelis 2018

 

 
 
 

FIORDI NORVEGESI

Post n°1595 pubblicato il 01 Marzo 2018 da das.silvia

La parola fiordo deriva dal norvegese fjord e ha il significato di approdo.

Si tratta di bracci di mare situati in Norvegia che entrano nella costa anche per molti chilometri riempiendo una vecchia valle fluviale o glaciale.

Molto spesso le pareti del fiordo sono ripide, scoscese e coperte di foreste.

I fiordi norvegesi sono tra i più conosciuti e derivano dal ritiro di un ghiacciaio che, estendendosi sotto il livello del mare, ha lasciato aperta la vallata che prima occupava dando spazio alle acque del mare.

Per questo lungo la costa ci sono delle rientranze che in certi punti sono profonde più di mille metri.

L’acqua marina situata sui fondali dei fiordi, essendo originata in gran parte dai torrenti e dal discioglimento delle nevi, presenta un livello di salinità inferiore al normale e per questo non si mescola con l’acqua più salata presente in superficie ma tende a scendere verso il basso.

Essendo i fiordi norvegesi caratterizzati da una ingresso stretto e da una protezione naturale dai venti e dalle tempeste costituita dalle ripide pareti rocciose che li circondano, sono ottimi porti naturali che accolgono spesso imbarcazioni da pesca, allevamenti di pesce e cantieristica navale.

Per andare a vedere i fiordi della Norvegia il periodo migliore è compreso tra giugno e settembre, i giorni compresi tra la fine di giugno e l’inizio di luglio sono quelli più indicati per assistere al fenomeno spettacolare del sole di mezzanotte che interessa queste zone geografiche del nord Europa. (WEB)

 

 
 
 

 

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