Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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Post n°8127 pubblicato il 23 Settembre 2017 da nina.monamour
Forse ci costerà ancora una volta l'accusa squallida di sfruttamento della pornografia orientata alla vendita di copie a lettori considerati da qualcuno alla stregua di pervertiti che, invece di collegarsi al sito youporn, si eccitano acquistando Libero in edicola, ma non posso fare a meno di raccontarvi la straziante storia di Nerina, cagnolina randagia abusata, torturata ed uccisa da un clandestino algerino, che le ha causato atroci sofferenze ed emorragie interne, in una provincia siciliana. Mi perdoneranno gli utenti che si scandalizzano, per troppa sensibilità, davanti alla parola "clandestino" e alla diffusione della nazionalità di uno stupratore, perché questo è l'assassino della docile randagia, il quale per due notti l'ha seviziata infilandole un tubo di ferro nell'ano, provocandole terribili lesioni. Nerina era accudita con amore da alcuni volontari e stazionava nei pressi di un distributore di benzina. Ed è proprio lì che si è consumata la violenza, così come hanno testimoniato le telecamere di sorveglianza piazzate davanti alle pompe di gasolio, i cui filmati sono stati visionati dal titolare della stazione di servizio, che aveva notato copiose e preoccupanti tracce di sangue sull'asfalto. Il clandestino arriva in bicicletta, la socievole Nerina lo saluta piena di gioia, in cerca di una carezza da parte di quelle mani che stanno per massacrarla. Alla fine del filmato, che non riuscono a visionare per intero a causa della sua brutalità, la piccola fugge agonizzante dalla morsa del suo carnefice. I fatti sono recnti, adesso la gente del posto è insorta contro l'algerino, che, nonostante fosse stato immediatamente identificato come autore del reato, ha continuato a restare a piede libero e a trastullarsi torturando altri randagi, combattendo così la noia che lo status di immigrato irregolare comporta, almeno in Italia. Gli abitanti del posto non hanno dimenticato quella dolce cucciola e hanno organizzato in suo onore una manifestazione di protesta, che si è tenuta il 16 settembre, davanti alla casa in cui l'assassino alloggia abusivamente, chiedendone l'espulsione immediata. L'uomo che ha ucciso brutalmente, senza necessità e per crudeltà la randagina Nerina è un clandestino violento, socialmente pericoloso e senza identità. Anche se il fatto non è recente, in queste ore ci è stato recapitato il video inedito della telecamera a circuito chiuso che mostra l'intera dinamica dell'uccisione. In più, i cittadini sono esasperati e preoccupati perché costui continua a molestare i randagi. La legge 129/2011 prevede l'espulsione immediata dall'Italia o l'accompagnamento all'interno di un CIE (Centro di Identificazione ed Espulsione), e comunque l'algerino non avrebbe dovuto circolare liberamente. Se le istituzioni avessero rispettato la legge, oggi Nerina sarebbe ancora in vita, hanno dichiarato mediante una nota congiunta il Presidente del Partito Animalista Europeo e Presidente del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali, promotori della manifestazione di protesta. Che vergogna.. Buon Sabato |
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