Il Diavolo in Corpo

I bocconi di veleno..

Uccidere un pet o tentare di farlo è reato, eppure le esche mortali nei parchi o nei giardini pubblici continuano a mietere vittime.

Polpette farcite di topicidi o insetticidi, purtoppo di libero accesso, ma anche di granaglie di vetro, armi uncinati, chiodi; un crimine odioso messo in atto per uccidere non tanto uno specifico animale ma, piu' spesso, come vendetta trasversale nei confronti del proprietario.

Le esche mortali preparate per i quattro zampe e disseminate in punti strategici sono un fenomeno sempre piu' diffuso, in alcune zone è talmente frequente che spesso non viene nemmeno piu' dennciato; per questo sarebbe importante che intervenisse una specifica legge nazionale ad indicare piu' chiaramente le responsabilità, le competenze e i percorsi da fare in caso di sospetto avvelenamento doloso di un animale come per esempio, l'obbligo di referto veterinario e della comuicazione della morte all'autorità giudiziaria.

In attesa di un riordino piu' organico della materia, a mettere fuori legge i bocconi avvelenati era intervenuta, anni fa, l'ordinanza ministeriale Martini, rinnovata ogni anno; mentre la normativa 189/2004 contro i maltrattamenti degli animali ha inserito nel Codice Penale gli articoli 544 bis e ter, che prevedono la pena di reclusione e pesantissime multe per l'avvelenamento volontario e la conseguente morte di un animale.

Uccidere gli animali o tentare di farlo, insomma è un reato penale, oltre tutto, lasciando le esche nei parchi o nei giardini pubblici, spesso confezionate anche sotto forma di dolcetti, un rischio è che vengano messe in bocca anche dai bambini. Di fatto è difficile incastrare gli autori, spesso "seriali", che il piu' delle volte riescono ancora a farla franca, difficile ma non impossibile.

Se, grazie alla segnalazione dei padroni o di chi ha visto qualcosa, le indagini partono subito, con gli odierni metodi investigativi e di analisi di laboratorio, c'è la possibilità di risalire a coloro che avvelenano, e su particolari esche adesso è possibile rilevare le impronte digitali di chi le ha confezionate, in altri casi si ottengono informazioni preziose grazie all'analisi del contenuto gastrico degli animali avvelenati.

Purtroppo, non tutte le razze e comunque non tutti i cani, possono essere addestrati a non mangiare bocconi trovati in giro e in ogni caso, quando si porta Fido a spasso conviene sempre avere mille occhi, anche negli stessi recinti dedicati dove in teoria gli animali potrebbero essere liberi e non sorvegliati ma che, purtroppo, costituiscono invece i luoghi preferiti dagli avvelenatori.

Ci sono sostanze che risultano letali nel giro di pochi minuti, altre i cui effetti si manifestano nel tempo. Comunque, quando pensi che Fido abbia ingerito qualcosa, portalo immediatamente dal Veterinario, senza tentare manovre fai da te per farlo vomitare, che rischiano di aggravare la situazione.

E se ti capita di vedere per la strada un boccone sospetto, raccoglilo, indossando sempre i guanti, la sostanza potrebbe essere nociva anche al contatto, e fatti consigliare dal tuo Veterinario e sarà anche una buona cosa anche segnalarlo alle associazioni animaliste locali perchè facciano girare l'allarme in zona.