Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 16/10/2016
Post n°7719 pubblicato il 16 Ottobre 2016 da nina.monamour
Si sa, noi italiani con il cibo abbiamo un rapporto del tutto particolare e ben il 17,5% del budget familiare viene solitamente speso in cibo. Nonostante la crisi economica degli ultimi anni abbia gradualmente diminuito lo spreco di cibo fino ad arrivare al 57% di spreco in meno, i rifiuti alimentari ammontano tutt'ora a 108 kg per persona, come se ogni italiano buttasse due piatti di pasta nella spazzatura, ogni giorno. Oggi è la giornata mondiale dell'alimentazione Ci sono tanti tipi di problemi che questa negligenza e tutto questo spreco portano, innanzitutto, i rifiuti alimentari ci costano un sacco di soldi, in Italia ammontano ad un valore di 37 miliardi di Euro, una cifra esorbitante che basterebbe a sfamare ben 44 milioni di persone. Per non parlare dei riscontri ambientali, in Italia l’impronta di carbonio causata dai rifiuti di cibo equivale a 3,4 milioni di tonnellate di CO2. I rifiuti alimentari causati dalle famiglie ammontano ad una quantità pari allo 0,5% del Pil, per quanto questo sia un dato abbastanza scioccante, la buona notizia è che tutti noi nel nostro piccolo possiamo fare la differenza, adottando alcuni accorgimenti su come consumiamo Bisognerebbe comprare meno cibo, più semplice a dirsi che a farsi, ma di sicuro è uno dei modi più importanti ed efficaci per avere un impatto sullo spreco. Capita spesso infatti di acquistare quantità troppo abbondanti di cibo al supermercato, ritrovandosi cosí con frutta e verdura che vanno a male e vanno buttate via. Per quanto possa sembrare una quantità minima al momento, si aggiunge a tutte le altre, fino ad arrivare a quei famosi oltre 100 kg all’anno di cibo buttato via. Cerchiamo quindi di comprare lo stretto indispensabile, anche se questo significa dover fare più viaggi al supermercato. Non facciamoci abbindolare dalle offerte speciali, i 3×2 e i prezzi stracciati, ci ritroveremo con cibo che probabilmente non utilizzeremo! Iniziare a tenere un programma dei pasti della settimana può essere sicuramente d'aiuto, quando scriviamo la lista della spesa, mettiamoci solo gli alimenti che sappiamo ci serviranno per quei pasti. Ed il consiglio sempreverde che non passa mai di moda, non andaiamo a fare la spesa quando abbiamo fame!
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Post n°7718 pubblicato il 16 Ottobre 2016 da nina.monamour
A quante donne è mai capitato di imbattersi nella categoria di uomo “SONO FIDANZATO. SONO FEDELE MA SE VUOI PUOI MANDARMI UNA FOTO DELLE TUE TETTE”? Ecco a voi la cosiddetta categoria del Fedifrago virtuale. Se fino a qualche anno fa eravamo tutelate dal fatto che gli MMS erano a pagamento, adesso, con l’era della tecnologia, è possibile ritrovarsi la cartella di whatsapp colma di foto che farebbero invidia ai più espliciti giornaletti pornografici degli anni ’80. Il Fedifrago virtuale è un uomo tra i 20 e i 40 anni (più 40 che 20, se vogliamo essere sinceri) che, da quando ha scoperto l’esistenza della messaggistica istantanea, si diletta nel provarci, inizialmente in maniera discreta ma solo per testare la nostra predisposizione, avanzando gradualmente pretese del tipo, "Mi fai vedere cosa indossa la tua amichetta stasera? Dai, fammi un pò di compagnia. Si sente solo” (e non parla certo del porcellino d’india).
Tra gli autoscatti, quello più soft è un classico dei selfie, davanti allo specchio del bagno, con water sullo sfondo, metà busto con pelo pubico in evidenza e viso inquadrato a metà, così da non permettere di essere beccato dalla sua donna (ma tanto, la sua donna, quella pancia in rilassamento da gas intestinale la riconoscerebbe tra mille). Il fedifrago virtuale è colui che si sente in colpa nel tradire fisicamente la propria donna e perciò adotta un nuovo tipo di tradimento, proprio di questi fantastici anni, instaurare conversazioni degne dei più squallidi dialoghi di film porno (COSE CHE LA SUA DONNA NON GLI PERMETTEREBBE MAI DI FARE) riguardanti pratiche feticiste e sadismo sfrenato, condite dalle foto scattate prettamente in bagno, mentre la compagna è impegnata a guardare "C'è posta per te", oppure "mentre già dorme, esausta dopo aver cucinato e lavato i piatti che tu, brutto FEDIFRAGO, hai sporcato senza alzare un dito (la parola emancipazione vi dice niente?). Ma cosa spinge un uomo sessualmente attivo a passare le sue serate praticando autoerotismo con foto amatoriali di donne? Forse i film porno non vanno più di moda? Il bisogno di accrescere il proprio ego è diventato tale da rendere necessarie conferme anche di questo tipo? O la pigrizia si è spinta così tanto oltre, da non dare neanche la forza di trovare un’amante in carne ed ossa? In conclusione, care donne, i tempi sono cambiati. Se la vostra paura, anni fa, era quella di trovare ricevute di pagamenti effettuati in negozi di lingerie o nei peggiori motel di Italia, adesso provate semplicemente a guardare nei file ricevuti del suo telefono.
Buona Domenica |
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