Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 15/05/2017
Post n°7967 pubblicato il 15 Maggio 2017 da nina.monamour
Quando si avvicinava mezzogiorno, le donne, se erano fuori casa, si affrettavano a rientrare, bisognava preparare il desinare e quindi mettere la pignatta sul fuoco. Nella cucina dei nonni, la batteria del pentolame era piuttosto povera. La pignatta ne era la regina, la pentola grande che serviva tutti i giorni. Me la ricordo come se fosse oggi, era di terracotta, bella panciuta e con due manici, il fondo un pò annerito dall’uso. La nonna la lavava con uno straccetto e la strofinava con la sabbia fino a farla brillare (i detersivi non c'erano ancora). Arrivava il nonno e sollevava il coperchio per controllare e la nonna lo rassicurava, "È quasi pronto!". Il nonno (paterno) allora si sedeva a tavola e tamburellava le dita sulla tovaglia per l’impazienza, oppure ingannava l’attesa sgranocchiando un crostino. Il nonno materno, invece, di pazienza ne aveva davvero poca, a mezzogiorno in punto si sedeva a tavola e, se la minestra non era ancora stata scodellata, cominciava a sbraitare: "E lora, a ch’ora at miss su la p’gnata?» (E allora, a che ora hai messo sul fuoco la pignatta?). La nonna, paziente, non reagiva, ma si dava da fare per accelerare, povere nonne, quanto hanno dovuto subire e sopportare! Ma per loro era normale considerare sacri i loro uomini. Legata alla pignatta è la figura dello stagnino o magnano, un vecchio artigiano itinerante; era un saldatore che si stabiliva temporaneamente nelle piazze dei vari paesi, e dopo aver preparato la sua fucinella portatile alimentata a carbone, attendeva che le massaie gli portassero secchi, padelle e pentole da aggiustare e da stagnare. Sì, perché a quei tempi quando il fondo di una pignatta si bucava per usura, mica la si buttava via! |
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