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Il passato

Post n°423 pubblicato il 05 Ottobre 2015 da diogene51
 

Come credo di avervi già detto, il mio lavoro consiste nel cercare di mantenere la memoria dei fatti   socialmente rilevanti per salvarli dall’oblio e renderli disponibili per le generazioni future. Io credo che mai come oggi il passato sembra così lontano, forse anche perché i giorni che viviamo hanno visto trasformazioni profondissime. Pensiamo al web, che nel giro di vent’anni ha cambiato tutto il nostro mondo.

E questa dimenticanza, che non è solo dimenticanza dei fatti, ma soprattutto della profondità del passato, profondità temporale, come distanza da noi, è assai evidente nei giovani. Non so se voi seguiate ”L’Eredità”, la trasmissione che va in onda prima del TG1 delle 20. Io la seguo, talvolta imparo qualcosa, ma soprattutto vedo le reazioni delle persone. Un blocco di domande ricorrenti riguarda la capacità di attribuire ad un anno piuttosto che ad un altro certi fatti. E qui casca non l’asino, ma questa incapacità di sentire la profondità del passato. Stasera c’erano anche dei concorrenti giovani (20-30 anni, mi sembrava). Domanda: in che anno colui che aveva scritto la ‘Canzone del Piave’ (il Piave mormorava.. https://www.youtube.com/watch?v=VluxUjVSMW0)  donò l’oro alla Patria? Possibili risposte: 1941, 1964, 1986, e un’altra più recente. Risposte date dai giovani: 1964, 1986! Che il Piave avesse a che fare con la Prima guerra mondiale parrebbe assodato, ora se questi era vivo nel ‘15-18 e aveva scritto una canzone, avrà avuto un certo numero d’anni, come si pensava che avesse potuto fare qualcosa  nel 1986? E poi l’oro alla Patria, che se ne faceva la Patria dell’oro nel 1964? Era evidente che era il 1941, anno in cui il maestro Ermete Giovanni Gaeta donò le cento medaglie che aveva ricevuto per aver creato quella canzone.

Questo mi fa venire in mente quando a  mia figlia, piccolina, che aveva sempre desiderio di balocchi, io dicevo che da piccolo per molti anni avevo avuto un solo giocattolo e lei mi rispondeva: “Ma babbo, quella era la preistoria!”

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Commenti al Post:
faustina.spagnol
faustina.spagnol il 06/10/15 alle 06:46 via WEB
A me è andata meglio con mio figlio piccolino. Una volta mi ha chiesto "ma alla tua epoca mamma c'erano i cow boy?". A parte il fatto di ricordare il passato e quando sono avvenute le cose, credo che ci voglia anche un pizzico di ragionamento. Buona giornata Renato.
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diogene51
diogene51 il 06/10/15 alle 20:45 via WEB
Grazie Faustina! Sì infatti, manca anche un po' la capacità di ragionare. Ora anche nella scuola si punta molto sulle nuove competenze, però la capacità di ragionare non la insegna nessuno, purtroppo. Buona serata a te!
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geishaxcaso
geishaxcaso il 06/10/15 alle 08:24 via WEB
:) anch'io mi diverto a guardare l'eredità, mi piace molto la ghigliottina finale ;).... ho notato gli svarioni che prendono i concorrenti sul gioco degli eventi e degli anni, in realtà mi sembra che stia scomparendo la cosiddetta "cultura generale", ci si è lasciati prendere la mano anche nella scuola di base dagli specialisti, persone che sanno (o dovrebbero sapere) tutto di una determinata disciplina, a svantaggio di quelle persone che sapevano un po' di tutto e ti insegnavano a orientarti nella vita, i vecchi maestri/maestre. Ragionare per compartimenti stagni poi non aiuta certo a sviluppare le capacità logiche e deduttive.... Mi rendo conto che è un giudizio severo, ma osservando i giovani/ragazzi che frequento, anche in famiglia, ho come la sensazione che la scuola oggi produca bellissime torte di panna, montata e decorata, senza curarsi che all'interno ci sia un buon pan di spagna adeguatamente farcito.... :) buongiorno!
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 06/10/15 alle 21:12 via WEB
Sì, Geisha, come dicevo di sopra la scuola, che pure insegna tante cose relativamente utili, non insegna le tre cose fondamentali nella nostra epoca in cui ci sono tanti stimoli che vengono da tutte le parti: dove trovare le informazioni utili; come interpretarle e come formarsi un'opinione personale con un ragionamento corretto. Questo non è colpa degli insegnanti, ma del sistema scolastico al quale vari politici hanno cercato di porre mano negli ultimi diciamo trent'anni. Il risultato è una crescente burocratizzazione mentre i veri problemi dei programmi (di ciò che si insegna e di come lo si insegna) non sono stati affrontati. Si è dato spazio a contenuti "aggiornati" ma al come costruire e comprendere questi contenuti, no. Gli studi classici, che insegnavano a ragionare, sono ormai minoritari e forse andranno a scomparire. Lo studio della filosofia non è certo incrementato. Bella la tua immagine: tutta panna e dentro niente.... Buona serata!
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irene.74
irene.74 il 06/10/15 alle 11:50 via WEB
Sempre interessanti i tuoi post! Buona giornata! ;)
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diogene51
diogene51 il 06/10/15 alle 21:13 via WEB
Grazie Irene! Ormai buona serata :)
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e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 06/10/15 alle 19:14 via WEB
:-)) 'sti figli! mi sono beccata giusto oggi: * ai tuoi tempi, mamma...* già, ho risposto, erano tempi quelli!
tornando al tuo post, Renato, sai che sei buono? no, perchè a me vien da pensare che non sia possibile che un giovane adulto non colleghi *Il Piave mormorava* alla guerra. sono tasselli di Storia che chiunque dovrebbe saper riconoscere.buona serata :-)
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diogene51
diogene51 il 06/10/15 alle 21:19 via WEB
Sai, ai nostri tempi, cioè quando io andavo a scuola, si lamentava che anche nell'ultimo anno di scuola non si arrivava a toccare, in storia, il Novecento. Io ebbi un grande professore, che riuscì a portarci fino alle soglie della seconda guerra mondiale, ma era una eccezione. Però mi rendo conto che non è cambiato nulla da quel tempo... Per concludere con una cosa edificante, quel professore, ormai ultraottantenne, insegna la storia in uno spazio di quartiere frequentato da persone nell'"età libera". Buona serata, Elena!
(Rispondi)
trampolinotonante
trampolinotonante il 07/10/15 alle 08:51 via WEB
se penso che fine il fantoccio di Predappio ha fatto fare a quell'oro, mi vien male!! Ciao
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diogene51
diogene51 il 07/10/15 alle 09:11 via WEB
Eh, già... Buona giornata, Giuseppe!
(Rispondi)
gabbiano642014
gabbiano642014 il 07/10/15 alle 14:14 via WEB
Ho riletto i commenti precedenti.. Ti scrivo che la prospettiva futura è rivolta nella nebbia. Quello che ci rimane non è altro che disorganizzazione e allentamento di qualsiasi proposta. Concordo il tuo pensiero,penso che forse dovremo andare a ritroso nella storia, dove la filosofia, le scienze e l'arte erano la forza del pensiero. Mio caro, dove le coscienze individuali formavano grandi menti...
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 07/10/15 alle 22:06 via WEB
E' vero, sentiamo proprio la mancanza di grandi menti, in tutti i campi; e con queste premesse dubito che siano dietro l'angolo. Devo, a malincuore (io sono piuttosto laico) dire che una delle poche menti che abbiamo in Italia è quella di Papa Bergoglio...che non è italiano, ma fa lo stesso. Buinissima serata!
(Rispondi)
gabbiano642014
gabbiano642014 il 07/10/15 alle 14:21 via WEB
Buon pomeriggio Renato :)P.
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diogene51
diogene51 il 07/10/15 alle 22:06 via WEB
oops! buonissima!
(Rispondi)
 
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 08/10/15 alle 13:25 via WEB
Mio caro Renato...abbiamo anche illustri scienziati...scrittori...pittori...musicisti.Gli Italiani sono grandi menti!
(Rispondi)
 
 
 
diogene51
diogene51 il 09/10/15 alle 19:44 via WEB
Sì, ma io intendevo persone che fossero comunque impegnate sul "pratico", che amministrassero qualcosa. Tutte queste menti fanno il loro lavoro e lo fanno egregiamente, magari fanno progredire la cultura e la scienza, ma il nostro Paese rimane quello che è, arretrato, corrotto, asservito....
(Rispondi)
simona_77rm
simona_77rm il 08/10/15 alle 11:34 via WEB
Eppure la Storia è fondamentale per capire i tempi in cui viviamo. Purtroppo nessuna riforma scolastica è stata finora in grado di accompagnare la mente dei giovani verso l'autentica capacità di assorbire il passato in funzione del presente e in vista di un futuro che è tutto da costruire. L'intelligenza si esercita con stimoli continui e con una conoscenza che sia in grado di intuire la consequenzialità delle vicende umane e quindi del futuro della nostra esistenza. Credo che la mente umana abbia delle enormi potenzialità che andrebbero curate e incoraggiate nei modi giusti...
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 09/10/15 alle 19:56 via WEB
Come dici bene, Simona! Non ho esperienza diretta di cosa si faccia ora per questo fine nella scuola. Un tempo i professori più avanzati portavano il giornale ne facevano un libro di testo, per spiegare la vicenda attuale in rapporto alla storia passata; per spiegare il lessico e gli artifici dello scrivere giornalistico, che era anche una guida a sceverare il vero dall'affermato. Ora dovrebbero farlo utilizzando il web, che è il contenitore di tutto, vero, falso, utile, inutile. Ma avviene?
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medusaurticante
medusaurticante il 13/10/15 alle 12:01 via WEB
I giovani e specie i giovanissimi si annoiano a sentir parlare del passato. Quante volte,in famiglia,loro presenti,ritrovandoci tra fratelli a rivangare il passato, li abbiamo visti sbuffare,annoiati,lontani da ogni interesse,nonostante si parlasse di cose familiari.A noi,cresciuti diversamente,che di tanti eventi storici abbiamo avuto contezza fin dalla nostra infanzia,il passato ci ha sempre interessato,perchè ,in qualche modo intessuto sulle trame della nostra vita. Oggi,tutto è "qui ed ora" e le conseguenze, oltre ad una ignoranza di fondo molto diffusa,soni evidenti.Si predilige apprendere o ricordare qualcosa (dai giovani,ma anche dai meno giovani)in maniera estemporanea e veloce , attraverso i mezzi di comunicazione tecnologica. Apprendimenti, che poi... sfumano nel limbo delle dimenticanze. Buona giornata.
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diogene51
diogene51 il 13/10/15 alle 23:11 via WEB
Sì, è proprio così... Ricordo le serate dopocena quando mio padre raccontava della sua vita, della guerra, delle persone conosciute...Noi ascoltavamo e ne facevamo tesoro. Di che si parla tra tra genitori e figli? Appena finita la cena se ne vanno per conto loro a guardare la televisione o escono con gli amici... Ah, che nostalgia quelle serate tra i fumi del toscano...e chi ci pensava al fumo passivo? Grazie e buona serata!
(Rispondi)
 
 
medusaurticante
medusaurticante il 14/10/15 alle 14:18 via WEB
E,a ripensarci,anche quel fumo che i nostri papà, emettevano beatamente anche in ambienti chiusi,pare non abbia mai fatto alcun danno a coloro che gli erano intorno ,ai figli, magari ancora piccoli, che, a volte, proprio annusando odore di tabacco ,correvano a dire alla mamma: - Arriva papà... Eccitati, gioiosi. E' stato tutto il nostro vivere diverso dall'odierno che,in ogni senso,ci ha fortificati.
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diogene51
diogene51 il 14/10/15 alle 22:29 via WEB
Come hai ragione, Medusa!
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