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Strega della Favola ovvero Fata Ignorante

 

 

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Post N° 1183

Post n°1183 pubblicato il 24 Settembre 2011 da StregadellaFavola

Fuggiti dalla quotidianità e dagli impegni, si erano ritrovati in un albergo in cui potevano evitare la menzogna ed essere ciò che avrebbero voluto essere : oltre le convenzioni, oltre i doveri e le prescrizioni della loro esistenza ufficiale, solo un Uomo e una Donna...solo un Uomo per lei e una Donna per lui...Un'unica stanza, che avevano deciso di condividere , per rubare al mondo un frammento di felicità...E una uscita  la sera,al ristorante intrecciando le dita a dispetto dei presenti

E poi la corsa verso l’aereoporto

Un gelato al pistacchio di Bronte.

Una canzone che suona al bar. Le note  gli arrivarono dritte al cuore , smossero quello stagno fermo di emozioni e stavano quasi per far fluire le lacrime senza che potesse controllarle...Non gli restò che sfuggire allo sguardo dei presenti e allontanarsi verso un'altra sala. Lui gli andò dietro e la guardò con lo sguardo di chi non riesce a comprendere cosa stia succedendo...
- Maledetta felicità – penso’ fra se’ - è una frase di mia madre...avrebbe sempre voluto dire "benedetta" , ma "maledetta" era quello che le usciva...credo abbia ragione..

Sorrise, comprendendo il senso profondo del momento, compiacendosi di quella apparente fragilità che non riusciva più ad essere contenuta, che non riusciva più ad essere repressa e celata...e lo baciò a suggello di un attimo che già stava per finire e che, lo sapeva bene, forse sarebbe rimasto unico e irripetibile..ma che adesso,almeno sognando possa ripetersi, la tiene viva.

to be continued

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...........

Ho aspettato per anni parole che non sono arrivate.

Ho incollato zampilli di silenzio alla sorgente viva del mio dolore,

prigioniera di un tempo mascherato di generoso impegno.

Tra lettere di lacrime derise sono rimasta sola a perquisirmi l'anima,

per salvarmi la vita quel tanto che basta e aspettarti...

L'attesa mi ha regalato saggezza, pazienza, frammenti di felicità.

 

 

(Anna Magnani)

 

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Che è tutta una vita che passo da qua,
e ancora rischio di perdermi,
magari è questione di troppa sensibilità,
o sono soltanto motivi tecnici...

E tu dici una bussola, dovevi almeno portarla con te,
una bussola potevi almeno spiegarmelo come si usa
una bussola, scusa....

Ci sono amori che non si ricordano
e baci che non si dimenticano,
persone che passano e non si salutano e sputano,
e cani bianchi che a volte ritornano.

E tu dici la vita dovevi almeno capire perché,
la vita, il tempo che cambia col vento che arriva
quest'anima stanca che pure respira
quest'angolo piatto che gira, quest'anima
dolce e cattiva, che dice "guardami..."
dice "perché non parli...?" dice "sbrigati
prima che sia troppo tardi... guardami...
perché non parli?
Fermati prima che
sia troppo tardi...."


(Francesco De Gregori)

 
immagine
 
...e quando Psiche riaprì gli occhi, si rese conto, ancor prima di guardarsi intorno, che tutto era stato solo un gioco della fantasia...

non c'èra il bel palazzo...

non c'erano damigelle a curare la sua bellezza...

sopratuttutto non c'era Amore....

si rese conto che non era vero niente...

ne le parole...

ne i gesti...

ne le emozioni ricevute...

le parve di essere in preda alla pazzia... lei era stata sincera, era stata come è...credendoci più che in se stessa...poi senti una fitta provenire dalla schiena...

si sfiorò con la mano e senti una lama fredda conficcata tra le scapole che scendeva fino al cuore...

lei aveva perso un'illusione ma rimaneva come è...vera. 


Amore, invece, aveva perso la vita...il vivere...

condannato ad essere un morto vivente...

per sempre.

 

immagine

 

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Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.

Sant’Agostino

 
 
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