Creato da StregadellaFavola il 01/09/2006

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Strega della Favola ovvero Fata Ignorante

 

 

un po' ricordi un po' fantascienza...........

Post n°1184 pubblicato il 01 Ottobre 2011 da StregadellaFavola
Foto di StregadellaFavola

I

Percorrere un corpo in tutta la sua ampiezza di vela
è fare il giro del Mondo
Attraversare senza bussola la rosa dei venti
Isole golfi penisole dighe di acqua infuriata
Non è un compito facile- benché piacevole -
Non credere di farlo in un giorno o notte di lenzuola insabbiate
Hanno segreti i pori per riempire molte lune

II

Il corpo è mappa astrale in codice cifrato
Trovi un astro e chissà dovrai ricominciare
Correggere la rotta quando nube uragano o ululato profondo
Ti lascino rabbrividire
Nascondigli delle mani che non sospettavi

III

Ripassa molte volte un'ampiezza
trova il lago delle ninfee
Accarezza coi fianchi il centro di un fiore
Sommergiti affoga distenditi
Non negarti il profumo del sale lo zucchero
i venti profondi cumuli nembi dei polmoni
Nebbia nel cervello
Tremore nelle gambe
Maremoto addormentato di baci
 
IV

Istalla humus senza paura di spreco, senza fretta
Non desiderare la cima
Ritarda la porta del paradiso
Conia il tuo angelo mescola i suoi capelli
Con la spada del fuoco usurpata
Mordi la mela

V

Intuisci
Addolora
Scambia sguardi saliva immergiti
Gira stampa singhiozzi pelle che asciuga
Piede fuggiasco alla fine della gamba
Insegui cerca i segreti dei passi orme di talloni
L'arco del cammino baie formando cerchi camminati
Gustali

VI

Ascolta conchiglie nelle orecchie
Come geme l'umidità
Lobo che avvicina alle labbra suoni di respiro
Pori che creano minuscole colline
Senso rabbrividito della pelle che insorge al tatto
Soave ponte nuca che scivola pianure di mare al petto
Sussurra maree di cuore
Scopri grotte d'acqua

VII

Oltrepassa la Terra del Fuoco il capo di Buona speranza
Naviga pazzo il nodo degli oceani
Incrocia alghe raccogli coralli ulula gemi
Emergi con rami d'ulivo piangi scoprendo tenerezze misteriose
Nudi sguardi di meraviglia
Spettina il sestante dall'alto delle ciglia
Innalza colline di sopracciglia, apri sentieri nel naso

VIII

Aspira sospira
Muori un poco
Dolce lentamente muori
Agonizza contro la pupilla distendi l'estasi
Doppia il pennone gonfia le vele
Naviga giungi a Venere
stella del mattino
- il mare come un vasto cristallo tremolante -
Addormentati naufrago.


(Gioconda Belli)

 
 
 

Post N° 1183

Post n°1183 pubblicato il 24 Settembre 2011 da StregadellaFavola
Foto di StregadellaFavola

Fuggiti dalla quotidianità e dagli impegni, si erano ritrovati in un albergo in cui potevano evitare la menzogna ed essere ciò che avrebbero voluto essere : oltre le convenzioni, oltre i doveri e le prescrizioni della loro esistenza ufficiale, solo un Uomo e una Donna...solo un Uomo per lei e una Donna per lui...Un'unica stanza, che avevano deciso di condividere , per rubare al mondo un frammento di felicità...E una uscita  la sera,al ristorante intrecciando le dita a dispetto dei presenti

E poi la corsa verso l’aereoporto

Un gelato al pistacchio di Bronte.

Una canzone che suona al bar. Le note  gli arrivarono dritte al cuore , smossero quello stagno fermo di emozioni e stavano quasi per far fluire le lacrime senza che potesse controllarle...Non gli restò che sfuggire allo sguardo dei presenti e allontanarsi verso un'altra sala. Lui gli andò dietro e la guardò con lo sguardo di chi non riesce a comprendere cosa stia succedendo...
- Maledetta felicità – penso’ fra se’ - è una frase di mia madre...avrebbe sempre voluto dire "benedetta" , ma "maledetta" era quello che le usciva...credo abbia ragione..

Sorrise, comprendendo il senso profondo del momento, compiacendosi di quella apparente fragilità che non riusciva più ad essere contenuta, che non riusciva più ad essere repressa e celata...e lo baciò a suggello di un attimo che già stava per finire e che, lo sapeva bene, forse sarebbe rimasto unico e irripetibile..ma che adesso,almeno sognando possa ripetersi, la tiene viva.

to be continued

 
 
 

Post N° 1182

Post n°1182 pubblicato il 18 Settembre 2011 da StregadellaFavola
Foto di StregadellaFavola

Nulla è in regalo, tutto è in prestito.
Sono indebitata fino al collo.
Sarò costretta a pagare per me
con me stessa,
a rendere la vita in cambio della vita.

E' così che stanno le cose,
il cuore va reso
e il fegato va reso
e ogni singolo dito.

E' troppo tardi per impugnare il contratto.
Quanto devo
mi sarà tolto con la pelle.

Me ne vado per il mondo
tra una folla di altri debitori.
Su alcuni grava l'obbligo
di pagare le ali.
Altri dovranno, per amore o per forza,
rendere conto delle foglie.

Nella colonna Dare
ogni tessuto che è in noi.

Non un ciglio, non un peduncolo
da conservare per sempre.
L'inventario è preciso
e a quanto pare
ci toccherà restare con niente.

Non riesco a ricordare
dove, quando e perché
ho permesso di aprirmi
quel conto.

Chiamiamo anima
la protesta contro di esso.
Ed questa è l'unica cosa
che non c'è nell'inventario.

Wislawa Szymborska

 
 
 

Post N° 1181

Post n°1181 pubblicato il 11 Settembre 2011 da StregadellaFavola
Foto di StregadellaFavola

Domani, continuerò ad essere.
Ma dovrai essere molto attento per vedermi.
Sarò un fiore o una foglia.
Sarò in quelle forme e ti manderò un saluto.
Se sarai abbastanza consapevole, mi riconoscerai, e potrai sorridermi.
Ne sarò molto felice.

 (Thich Nhat Hanh )

 

 
 
 

Post N° 1180

Post n°1180 pubblicato il 10 Settembre 2011 da StregadellaFavola
Foto di StregadellaFavola

LA DIFFERENZA TRA UN AMICO E UN VERO AMICO




Un AMICO non ti ha visto mai piangere.



Un
VERO AMICO ha le spalle bagnate col tuo pianto e sa da molto che sei solo una fifona.



Un AMICO non sa il nome delle persone che ti fanno stare bene.



Un
VERO AMICO porta con sè sempre il loro numero di telefono e li convoca a casa tua per tirati su di morale se sei triste



Un AMICO porta una bottiglia di vino a casa tua quando c'è una festa.



Un
VERO AMICO arriva a casa tua e porta una bottiglia di vino quando hai bisogno di parlare



Un AMICO odia che lo chiami quando è già coricato  



Un
VERO AMICO
è felice a qualunque ora lo chiami , e se vai da lui ti apre e ti ascolta







Un
AMICO
ascolta i tuoi problemi.



Un
VERO AMICO ti li vuole risolvere con una notte di pazzia.



Un AMICO si comporta come un ospite a casa tua



Un
VERO AMICO entra a casa tua senza salutare, apre il frigorifero, ti insulta se è vuoto, prende quello che trova e si mette a vedere quello che vuole alla tua tele.



Un AMICO pensa che la amicizia finisce se vi mettete a discutere pesantemente.



Un
VERO AMICO insulta tutta la tua famiglia e il giorno dopo non si ricorda niente.



Un AMICO mai ti ha offeso.



Un
VERO AMICO ti ha già detto tutte le offese di questo mondo, ma poi ti ha abbracciato e ti ha ricordato quanto ti vuole bene



Un AMICO ti cura tutta la notte se sei ubriaco.



Un
VERO AMICO
si ubriaca peggio di te e finite tutte e due vomitando da qualche parte.







Un
AMICO
se ti vogliono picchiare vorrà evitarlo con spiegazioni.



Un
VERO AMICO litiga a botte e tu caschi da rimbalzo perchè hai voluto difenderlo.



Un AMICO mai farà quelle cose che sa che ti infastidiscono.



Un
VERO AMICO se sa che qualcosa ti infastidisce ma lo farà  lo stesso fino l'esaurimento totale ma non avrà mai problemi a dirti che gli è dispiaciuto.



Un AMICO  si aspetta di tenerti sempre accanto a lui.




Un VERO AMICO si aspetta sempre  di essere accanto a te.

Il mio VERO AMICO fa il locandiere



 
 
 

Post N° 1179

Post n°1179 pubblicato il 04 Settembre 2011 da StregadellaFavola
Foto di StregadellaFavola

C'era una volta un monastero famoso per la sua severità. Vi si osservava il voto del silenzio, e a nessuno era dato il permesso di parlare. C'era una sola eccezione a questa regola: ogni dieci anni ai monaci veniva permesso di dire solo due parole.
Dopo aver passato i suoi primi dieci anni nel monastero, un monaco andò dal maestro. "Sono passati dieci anni", disse il maestro "Quali sono le due parole che vuoi dire?".

"Letto....duro....", disse il monaco.

"Capisco", rispose il maestro.

Dopo dieci anni il monaco ritornò dal maestro. "Sono passati altri dieci anni", disse il maestro "Quali sono le due parole che vuoi dire?"

"Cibo...puzza...", disse il monaco.

"Capisco", rispose il maestro.

Passarono altri dieci anni, e il monaco tornò ancora una volta dal maestro, il quale chiese: "Quali sono dunque le tue due parole dopo questi dieci anni?"

"Io...abbandono!", disse il monaco.

"Bene, capisco", rispose il maestro "Non hai fatto che lamentarti tutto il tempo".

 BRAVA! VAI A FARTI UN GIRO

 
 
 

Post N° 1178

Post n°1178 pubblicato il 03 Settembre 2011 da StregadellaFavola
Foto di StregadellaFavola

Le tre certezze della vita:

la morte

le tasse

le corna

 

(Anonimo)

 
 
 

.................

Post n°1177 pubblicato il 28 Agosto 2011 da StregadellaFavola
Foto di StregadellaFavola


Dentro la palla di neve sulla scrivania di

mio padre c'era un pinguino con una

sciarpa a righe bianche e rosse. Quando

ero piccola papà mi metteva seduta sulle

 sue ginocchia e prendeva in mano la palla

 di neve. La capovolgeva perché la neve si

 raccogliesse tutta in cima, poi con un

 colpo secco la ribaltava. E insieme

guardavamo la neve che fioccava leggera

intorno al pinguino. Il pinguino è tutto

solo, pensavo, e mi angustiavo per lui.


Lo dicevo a papà e lui rispondeva: "Non ti

preoccupare, Susie, sta da re. E'

prigioniero di un mondo perfetto."

 

(da Alice Sebold, Amabili resti)

 

 
 
 

Post N° 1176

Post n°1176 pubblicato il 27 Agosto 2011 da StregadellaFavola
Foto di StregadellaFavola

Ti ho vista tornare a casa
coi finestrini tirati giù
tra un semaforo e una rosa
che ti sei comprata tu, per festeggiare
quel dolore che andrà via
Poi ti ho vista col passaporto
dare alla vita una marcia in più
e sognare a cuore aperto
che qualcuno come te ci sia nel mondo
fai buon viaggio amica mia
Poi le donne ci scopron da dentro e noi da fuori
e per questo in amore voi siete migliori
Amica mia solitaria
amica mia straordinaria
vai sempre troppo in la col cuore
ma sai come si fa a guarire
Amica mia misteriosa
amica mia luminosa
voi donne siete tutte una sorpresa
Tu che mescoli le emozioni
come lo zucchero nel caffè
che assomigli alle canzoni
fra incoscienza e vanità da calendario
prima o poi ti capirai
Poi le donne ci scoprono da dentro e noi da fuori
e per questo in amore voi siete migliori
Amica mia complicata
amica mia da una vita
chiunque tu sia da qui alla luna
siete miliardi ma sei una
Amica mia sconosciuta
amica mia infinita
anche se il tempo sta volando
gli anni li ingannerai sognando
e ti rimpiangerà chi ti ha perduta
e ti infili tra le lenzuola
coi piedi freddi e il resto no
e sei stata di parola
le stagioni vanno via ma tu rimani
buona notte amica mia
che presto sarà domani
che presto sarà domani
che presto sarà ...

(Facchinetti,Negrini i Pooh)



 

 

 
 
 

ci manchi

Post n°1175 pubblicato il 03 Marzo 2010 da scugnizza63

dove sei finita streghetta ci manchi

 
 
 

BUON FINE SETTIMANA

Post n°1174 pubblicato il 13 Febbraio 2010 da scugnizza63

TI VOGLIAMO UN MONDO DI BENE

 
 
 

auguri !

Post n°1173 pubblicato il 23 Dicembre 2009 da stelladanzanteforeve

 
 
 

buon natale

Post n°1172 pubblicato il 18 Dicembre 2009 da scugnizza63

ti auguriamo un felice natale

 
 
 

..........................

Post n°1171 pubblicato il 07 Novembre 2009 da StregadellaFavola
Foto di StregadellaFavola

Avevo un Amico, una volta,simpatico, attento, pieno di premure . Ci sentivamo spesso, parlavamo delle ore, ci raccontavamo la nostra vita, i nostri problemi, i nostri sogni.Le giornate erano scandite dal buongiorno e dalla buonanotte e tutto sembrava più facile.Poi, un giorno, è cambiato tutto :  mi sono voltata e mi sono trovata da sola, senza più messaggi, senza più lunghe chiacchierate, solo silenzio, un silenzio profondo... All’improvviso io non esistevo più.
E’ una strana sensazione quella che si prova quando una persona a cui vuoi bene,ti lascia nel silenzio più totale.  All’inizio cerchi in te una spiegazione, poi provi a ristabilire un contatto  ma trovi solo gelo e nient’altro.Silenzio.
 Tante parole finite in un pozzo profondo senza fine, senza senso.
Dopo tanto tempo abbiamo parlato, parlato, parlato...  Abbiamo parlato, è vero, ma  le nostre parole restavano sospese senza peso, senza senso e io resto smarrita...
I discorsi che avrebbero dovuto avvicinarci ci han portato, invece, lontano. Aggrappata alle parole  cerco di  capire, non ci riesco .Capisco solo che le parole  sono  sfuggite di bocca,che gli occhi tentano di guardare altrove rendendomi per un attimo consapevole di aver perduto quel legame profondo di un tempo, ma no! Puo’ essere recuperato.E’ vero che quando un vaso rotto  si cerca di aggiustare, per quanto impegno ci si possa mettere, i pezzi non tornano mai al loro posto...

Ma si puo’ ricostruirne uno ancora piu’ bello……

torno nel silenzio, e nella malinconia del ricordo di uno stato di cose che appartiene a un  tempo lontano, un tempo che prima o poi tornera’ a costo di aspettare Villa Arzilla!.

Perche’ noi due siamo diversi

So  che se quando Lui tendera’ la sua mano trovera’ SEMPRE la mia.

Temo che sei io tendero’ la  mia mano non trovero’ piu’ la sua…..perche’ Lui e’ fatto cosi’……

Ma gli voglio bene

Mi piace

Forse adesso piu’ che mai mi rendo conto del mio vero puro immenso….Enorme Sentimento per Lui.

E comunque pensare che esiste una Persona come Lui mi fa star bene

Sapere che in un tempo che fu mi ha voluto bene mi inorgoglisce

Pensare che sono stata sua anche se solo per un attimo

Da’ un senso alla mia vita

Scusa se ti Amo

 

Ogni riferimento a fatti e persone reali non e’ puramente casuale

to be continued  

 

 

 
 
 

...................

Post n°1170 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da StregadellaFavola
Foto di StregadellaFavola

Due fidanzati non si stancavano di ammirare le pietre preziose che erano esposte in una gioielleria. Diamanti, zaffiri, smeraldi li incantavano. Ne cercavano una che fosse il segno del loro amore. Il loro sguardo cadde su una pietra modesta, scura e senza splendore. Il gioielliere lesse la domanda nei loro occhi. E spiegò: «Questo è un opale: è fatto di silice, polvere e sabbia del deserto, e deve la sua bellezza ad un difetto invece che alla sua perfezione. L'opale è una pietra con il cuore spezzato, poiché è pieno di minuscole fessure che permettono all'aria di penetrare all'interno. L'aria, poi, rifrange la luce, e il risultato è che l'opale possiede delle sfumature così incantevoli da essere chiamato "lampada di fuoco", perché ha dentro il soffio del Signore». Prese la pietra e la strinse forte nel cavo della sua mano. Continuò: «Un opale perde la sua lucentezza se viene messo in un posto freddo e buio, ma torna ad essere luminoso quando è scaldato dal tepore di una mano o è illuminato dalla luce». L'uomo aprì la mano. La pietra era un palpito di luce tenera, morbida, carezzevole. Quella fu la pietra acquistata.

 

 

La donna tenne la mano immobile, nel palmo di quella di lui.


- Magari non era affatto la donna della sua vita. Probabilmente era solo una stupidella viziata e vagamente frigida, lo sa?-, disse.

- No, non lo era -, disse l'uomo.

Poi disse che era sicuramente la donna della sua vita.

.

 

 

 

- E perchè? -

- Perchè era cattiva. Era matta, cattiva, e tutta sbagliata. Era vera, se capisce cosa voglio dire. Era una strada piena di curve assurde, e correva in aperta campagna, senza preoccuparsi mai di tornare. Senza nemmeno sapere bene dove stava andando. -.

Fece una piccola pausa.


- Era una di quelle strade su cui ci si ammazza....-  (A.Baricco)

.

“Se io avessi un mondo come piace a me,

là tutto sarebbe assurdo:

niente sarebbe com'è,

perché tutto sarebbe come non è, e viceversa!

Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, sarebbe!”

 

 

Non ti innamorare mai di una come me…

.

 

Ti ritroveresti in un mondo fatto di  ombre di alberi che ballano al ritmo del vento, di boschi nei quali si alternano  meandri oscuri dalla vegetazione fitta, irta di rovi, ispida e tormentata, come spesso è il mio cuore, ed ampie radure scaldate dai raggi del sole dove poterti dissetare attingendo alle acque fresche e pure di un ruscello....Dovresti imparare a specchiarti nei sogni, a viaggiare cavalcando la coda delle stelle, a vedere oltre le apparenze, a bere i suoi baci e godere del suo corpo....

...Dovresti imparare a capire i silenzi, le parole non dette, le lacrime nascoste, ad accettare che lei si prenda cura di te , che entri nel tuo mondo con la sua irruenza, la sua allegria, la sua voglia di vivere con il suo essere semplice e complicata nello stesso momento.... Dovresti imparare a superare le barriere che sono state erette, a scalare le montagne a piedi scalzi, a sfiorare le sue ferite, a metterla al centro del tuo mondo e a farti mettere al centro del suo....


Se vuoi un consiglio….. non ti innamorare mai di una come me

….il mondo è pieno di persone meno complicate…

 

PERO’ E’ STATO BELLO  CUCCIOLOTTO

 

 
 
 

...................

Post n°1169 pubblicato il 26 Ottobre 2009 da StregadellaFavola
Foto di StregadellaFavola

Tu solo, per sempre" è l'immutabile parola di quelli che si amano. L'amore che si limita, l'amore episodico, non è amore.

Don Carlo Gnocchi

Pagliaccio a tutto tondo sono,
intanto vado a fondo,
in questo circo che è il mondo,
dove le bestie più mansuete,
sono quelle che ti fanno a pezzi con il macete.
Fossi stato domatore avrei mostrato il mio coraggio,
infilando la mia testa nella bocca dell'animale selvaggio,
mentre sono pagliaccio ed il coraggio lo mostro,
nascondendo una lacrima dietro ad un sorriso

anonimo

 
 
 

........................

Post n°1168 pubblicato il 24 Ottobre 2009 da StregadellaFavola
Foto di StregadellaFavola

.........Ma la volpe ritornò alla sua idea:
" La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me .Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita,
sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in
fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai
addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…"
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
" Per favore …..addomesticami", disse.
" Volentieri", rispose il piccolo principe, "...

e adesso?

ARRANGIATI

SEI UNA LERCIA

CAZZI TUOI

VA A FAN CULO

ti volevo dire che ti voglio sempre bene,sarai sempre il mio Cucciolotto  anche se ti piace ancora la tettona

C'era una volta un re che aveva una figlia. La principessa soffriva però di una misteriosa malattia. Man mano che cresceva, si indebolivano le sue braccia e le sue gambe, mentre vista e udito si affievolivano. Molti medici avevano invano tentato di curarla.
Un giorno arrivò a corte un vecchio, del quale si diceva che conoscesse il segreto della vita. Tutti i cortigiani si affrettarono a chiedergli di aiutare la principessa malata.
Il vecchio diede alla fanciulla un cestino di vimini, con un coperchio chiuso, e disse: "Prendilo e abbine cura. Ti guarirà".
Piena di gioia e attesa, la principessa aprì il coperchio, ma quello che vide la sbalordì dolorosamente. Nel cestino giaceva infatti un bambino, devastato dalla malattia, ancor più miserabile e sofferente di lei.
La principessa lasciò crescere nel suo cuore la compassione. Nonostante i dolori prese in braccio il bambino e cominciò a curarlo.
Passarono i mesi: la principessa non aveva occhi che per il bambino. Lo nutriva, lo accarezzava, gli sorrideva. Lo vegliava di notte, gli parlava teneramente. Anche se tutto questo le costava una fatica intensa e dolorosa.
Quasi sette anni dopo, accadde qualcosa di incredibile. Un mattino, il bambino cominciò a sorridere e a camminare. La principessa lo prese in braccio e cominciò a danzare, ridendo e cantando. Leggera e bellissima come non lo  era mai stata. Senza accorgersene era guarita anche lei.

 
 
 

......................

Post n°1167 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da StregadellaFavola
Foto di StregadellaFavola

 ... Ogni giorno che vivo, più mi convinco che lo spreco della vita è nell'amore che non diamo, nelle forze che non usiamo, nella prudenza egoistica che niente rischia e che, schivando da noi la sofferenza, perdiamo anche la felicità. Il dolore è inevitabile. La sofferenza è facoltativa ..."
Carlos Drummond de Andrade


Ci sono momenti in cui tutto sembra vano,
tutto sembra perso,
vorresti perderti nel nulla,
ti chiedi perchè sei nato,
forse è solo stanchezza,
sonno perso e mai recuperato,
ideali frantumati,
anni buttati,terribili delusioni
dovresti vivere il presente,
non sentire il dolore delle cicatrici,
ma ci sono ferite ancora aperte,
ogni tanto te le aprono,
o masochisticamente le lasci scoperte,
allora tutto si infetta anche ciò che è di più sano,
ma non permetterò a questo tetano di rovinarmi,
di uccidermi l'ultimo pezzo di cuore ancora sano.

Mi feriscono più i sorrisi di facciata che le parole urlate

Si fa peccato ad Amare un uomo sposato…….

Ho il dovere di sperare e il diritto di crederci

E quando sogno riesco ancora a respirare…


" ... Perché io sono la prima e l’ ultima.
Io sono la venerata e la disprezzata.
Io sono la prostituta e la santa.
Io sono la sposa e la vergine.
Io sono la madre e la figlia.
Io sono le braccia di mia madre.
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli.
Io sono la donna sposata e la nubile.
Io sono Colei che dà alla luce e Colei che non ha mai partorito.
Io sono la consolazione dei dolori del parto.
Io sono la sposa e lo sposo,
e fu il mio uomo che nutrì la mia fertilità.
Io sono la Madre di mio padre.
Io sono la sorella di mio marito,
ed egli è il mio figliolo respinto.
Rispettatemi sempre,
poiché io sono la Scandalosa e la Magnifica ..."

Io sono!

 
 
 

...................

Post n°1166 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da StregadellaFavola
Foto di StregadellaFavola

Quant'è ?
Ricevo subito il mio cachet.
Il gioco inizia, seducente e pericoloso. Un'alchimia sottile e preziosa.
Una scienza esatta, che conduce chiunque vi confidi all'estasi.
Lo aspetto, lo desidero, lo bramo. Lo assumo.
Casa. Non aspetto, non ne ho la pazienza. Camera da letto.
Le lenzuola morbide e profumate che mi invitano.
Il tocco gentile del cuscino. La sua fragranza. Il suo candore.
Piano, nessuna fretta.
Il nemico è grande, forte, potente.
Ne ho paura.
Mi stordisce.
La lotta era già iniziata prima.
Uno scontro impari, violento.
Mi lascio andare, quanto meno ci provo.
Un colpo violento mi sconvolge, mi scuote nel profondo e mi lascia lacero.
Sono indifeso alla sua potenza, e pure non piango. Ho fiducia.
Un altro colpo, tanto impeto. Forte.
Non urlo. Anch'io sono forte. Devo essere forte, molto forte, più forte.
Ancora, lo sento troppo bene.
Mi divora. Mi consuma come un fuoco, caldo, incandescente lungo le pareti della mia coscienza.
Presto, ti prego!
Un altro colpo. Un nuovo assalto. Dolore puro.
Rilassarmi. Devo riuscirci. Devo farcela.
Se solo riuscissi a pensare ad altro, a distrarre la coscienza, ad estraniarmi.
Ancora, un'altra botta, una nuova sensazione di panico, il tormento atroce cresce, divampa, assalto dopo assalto.
Animale selvaggio che scalcia dentro la mia anima.
Fiume in piena che rompe gli argini della mia presenza.
Tempesta battente contro le imposte della mia mente.
Esplode in me nell'apoteosi della sua potenza.
Ecco.
Scema.
Si calma.
Viene meno.
Un ultimo guizzo, più docile, più lontano, più gentile, più timido, più amabile, più innocente, più assente, nulla più.
Estasi è giacere con le braccia distese, come Gesù cui la morte sorrise.
Un' altra emicrania è passata. dal web


Non lascerò che il tuo ricordo
muoia tra le pareti del mio cuore,
dove ora tu ti nascondi
e continui a vivere in segreto.
Non lascerò che il tuo dolce viso
diventi triste e che i tuoi occhi
piangano lacrime troppo amare.
Non ti lascerò andare via
e quando i nostri sguardi s'incontreranno ancora
io sarò li per difendere l'amore
e tenerti con me per sempre

tvb Cucciolotto

 

 
 
 

...................

Post n°1165 pubblicato il 07 Ottobre 2009 da StregadellaFavola
Foto di StregadellaFavola

“ Signore, dammi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
la forza di cambiare quelle che posso,
e la saggezza per comprendere la differenza”

Ma la vita è veramente come il gelato biscotto vaniglia e cioccolato?
Io preferivo la vaniglia, allora iniziavo a mangiarlo dal cioccolato,
così me la tenevo per la fine.
Da vero cattolico mettevo il sacrificio davanti e la goduria dopo.
Una volta a metà mi è caduto,
proprio quando dovevo mangiare la vaniglia...
ploff! Per terra. Una volta solamente.
E se la mia vita fosse proprio quella volta?

(FABIO VOLO)

 


 
 
 
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...........

Ho aspettato per anni parole che non sono arrivate.

Ho incollato zampilli di silenzio alla sorgente viva del mio dolore,

prigioniera di un tempo mascherato di generoso impegno.

Tra lettere di lacrime derise sono rimasta sola a perquisirmi l'anima,

per salvarmi la vita quel tanto che basta e aspettarti...

L'attesa mi ha regalato saggezza, pazienza, frammenti di felicità.

 

 

(Anna Magnani)

 

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Che è tutta una vita che passo da qua,
e ancora rischio di perdermi,
magari è questione di troppa sensibilità,
o sono soltanto motivi tecnici...

E tu dici una bussola, dovevi almeno portarla con te,
una bussola potevi almeno spiegarmelo come si usa
una bussola, scusa....

Ci sono amori che non si ricordano
e baci che non si dimenticano,
persone che passano e non si salutano e sputano,
e cani bianchi che a volte ritornano.

E tu dici la vita dovevi almeno capire perché,
la vita, il tempo che cambia col vento che arriva
quest'anima stanca che pure respira
quest'angolo piatto che gira, quest'anima
dolce e cattiva, che dice "guardami..."
dice "perché non parli...?" dice "sbrigati
prima che sia troppo tardi... guardami...
perché non parli?
Fermati prima che
sia troppo tardi...."


(Francesco De Gregori)

 
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...e quando Psiche riaprì gli occhi, si rese conto, ancor prima di guardarsi intorno, che tutto era stato solo un gioco della fantasia...

non c'èra il bel palazzo...

non c'erano damigelle a curare la sua bellezza...

sopratuttutto non c'era Amore....

si rese conto che non era vero niente...

ne le parole...

ne i gesti...

ne le emozioni ricevute...

le parve di essere in preda alla pazzia... lei era stata sincera, era stata come è...credendoci più che in se stessa...poi senti una fitta provenire dalla schiena...

si sfiorò con la mano e senti una lama fredda conficcata tra le scapole che scendeva fino al cuore...

lei aveva perso un'illusione ma rimaneva come è...vera. 


Amore, invece, aveva perso la vita...il vivere...

condannato ad essere un morto vivente...

per sempre.

 

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I MIEI LINK PREFERITI

Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.

Sant’Agostino

 
 
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